Canta (e recita) che ti passa
Nonostante la sua veneranda età, il re dei poeti di strada egiziani continua a far politica, così come non smette di fare dai tempi di Anwar el Sadat. Allora, appunto, cantava per strada con Sheykh Imam, e per questo è andato in galera. Ora, riverito da tutto il paese, ha deciso che bisognava di nuovo impegnarsi in politica, con il Wafd, l'erede del vecchio partito liberale che aveva fatto la storia dell'Egitto tra le due guerre mondiali. Il suo impegno nel Wafd non è durato molto, lo spazio di un mattino, si direbbe. Se n'è andato dal partito dopo il dimissionamento di Ibrahim Eissa, il direttore del Dostour, il giornale simbolo dell'opposizione. A decidere il suo licenziamento, appunto, il nuovo capo del Wafd, il businessman El Sayyed el Badawi, azionista sino a pochi giorni fa del Dostour.
Ahmed Fouad Negm, insomma, non può essere incasellato. Perché è e rimane un poeta di strada. Così navigando per la Rete per capirne qualcosa di più, ho trovato che c'è qualcuno che raccoglie la sua eredità. Intanto, c'è un poeta vernacolare del sud dell'Egitto che ormai va per la maggiore, anche al Cairo, Hesham el Gakh, parlando di disagio, politica, povertà. Poemi recitati in pubblico (e nel mondo arabo i poeti raccolgono grande pubblico, molto di più degli scrittori, da sempre…).
C'è anche una band 'impegnata', sempre sul solco del vecchio Ahmed Fouad Negm, che si serve di poeti per le sue canzoni, che è arrivata mainstream, si è guadagnata un pezzo sul Los Angeles Times, e parla sempre di povertà e della situazione difficile dell'Egitto. Si chiamano Black Theama, e fanno buona musica, ma sono riusciti anche ad arrivare alla Melody tv, una delle mtv fatte in casa nel mondo arabo.[image error]
Se la povertà arriva alle canzoni, e le canzoni hanno anche successo, la situazione è difficile… A poche settimane dalle elezioni politiche egiziane.
La rielaborazione grafica di una foto di Amr Abdallah, su Flickr e sotto licenza Creative Commons, è di arabawy.


