Daje !
  
Negli ultimi mesi mi capita spesso di sentire critiche a Marino: se provenissero dall’opposizione, passi pure, in finale è il suo mestiere… Il problema è che i giudizi più aspri li ho ascoltati da politici, elettori e simpatizzanti del PD che, in teoria, dovrebbero essere i suoi più strenui difensori, visto che il sindaco di Roma in teoria è espressione della loro area politica.
Perchè questo astio ? Premesso che l’attuale giunta è lontana dall’essere perfetta, io sono il primo a stigmatizzare molte sue decisioni e che il Sindaco, spesso a ragione, si è messo contro i poteri forti che condizionano la politica romana, sia la città amministrata dalla Destra o dalla Sinistra, il problema è di semplice strategia politica.
Quandosi dice che Marino non abbia vision, un progetto di sviluppo della città, è sbagliato: il problema è che questo a un piccolo centro di provincia che a una grande capitale.
A Roma serve garantire i servizi urbani, non fare voli pindarici su principi astratti. La aree pedonali e le piste ciclabili sono belle, ma devono essere affiancate da piani di mobilità e infrastrutture moderne. Non si può gestire la cultura, come se fosse un’enorme fiera della porchetta.
Di queste cose, il cittadino romano se ne sta rendendo conto e vede deluse le sue aspettative di cambiamento, più o meno fondate, deluse.
Il PD ha paura che questa delusione si trasformi in perdita consensi: il problema è che il suo brontolare è senza costrutto, perchè si trova in un vicolo cieco senza uscita.
Non può sfiduciare Marino, perchè perderebbe credibilità: non può continuare così, perchè tra quattro anni, potrebbe rischiare una batosta.
L’unica strada seria e responsabile che potrebbe seguire il PD è nel cercare di essere propositivo con il sindaco, di aprire tavoli di dialogo, per convincere il Sindaco a compiere un salto di qualità….
Però, ma spero di sbagliarmi per il bene di Roma, non lo vedo in grado di andare oltre le lamentele senza costrutto
 
  Alessio Brugnoli's Blog

