Perplessità e paradossi – I give up

Stanotte ho fatto un sogno nel quale le persone che leggono i miei libri (perché ne esistono e non pochi, dati alla mano) commentano, interagiscono e scrivono recensioni.


Ma non finiva qui: nel sogno anche coloro che hanno ricevuto le copie gratuite o vinte nei vari concorsi (o semplicemente perché non riesco a non essere disponibile nei confronti dell’altrui curiosità) mi scrivono, commentano, anche solo per dire “no, scusa, non mi è piaciuto”.


Era davvero un bel sogno, uno di quelli che ti svegli e pensi sia tutto vero.


Ho acceso il computer, le classifiche vanno bene (quindi, di riflesso, significa che qualcuno legge) ma le recensioni e i commenti sono sempre gli stessi.


Era un sogno, solo un fottuto sogno.


Fine della storia.


Davvero, sarà un mio problema, ma dopo quasi un anno e mezzo mi chiedo sul serio se il fatto di non essere particolarmente socievole, di aver deciso di scrivere qualcosa senza romanticherie, vampiri, licantropi, di aver sempre mantenuto un comportamento molto sottotono, di non aver mandato al diavolo alcuni elementi della concorrenza  e blogger dai meriti discutibili (come avrebbe detto mia nonna, “aver fatto il buon per la pace”), non abbia creato più un danno che un reale beneficio.


Detto questo, continuerò a scrivere e a pubblicare ma calerò drasticamente la mia presenza, la disponibilità e il mio insensato ottimismo.


Vista la faccia della realtà è meglio tornare a sognare, da un’altra parte e credendoci il minimo indispensabile. In parole povere, mi ritiro.


Statemi bene


AHD


 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on January 19, 2014 09:15
No comments have been added yet.