Prima recensione di “In punta di Piedi”
(Grazie a Michele … che ha letto “In punta di piedi e ne ha condiviso le sensazioni)
Se dovessi dare un giudizio di petto sul romanzo, direi subito che l’ho sentito vivido e fluente come un ruscello alpino. un ruscello che trasporta emozioni con la purezza di una scrittura semplice, mai retorica, dove traspaiono le ansie, i sogni dei giovani protagonisti.
Se l’acqua di un ruscello è fluida e potente come la passione e l’abbandono di anna per la danza, non altrettanto può dirsi delle sue incertezze in amore. Ma è noto: in un adolescente basta un sasso, un macigno a deviare la corrente, a farla tornare forte nella sua discesa, nella sua crescita. Per non smarrirsi, Anna riconosce nell’affetto di suo padre, nei suoi insegnamenti, la sua forza. Una forza che impregnata di speranza, di coraggio.
il romanzo scorre veloce, fresco, e come per un ruscello ti accorgi che è finito presto, ma abbastanza per appassionarti ai personaggi.
Sarah Iles, e questo non è un difetto, ha attraversato il suo ruscello IN PUNTA DI PIEDI, anche quando la tragedia scorreva nel cuore della protagonista. Ritengo che l’approccio umile e sincero dell’autrice meriti un fiume di soddisfazioni. La sua penna, dietro un sottile orizzonte ha svelato passioni segrete e tormenti pulsanti che è impossibile non condividere. Emozionandosi.
Michele Scaranello
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