Perché hai appena saputo una cosa che desideravi e attendevi.
La vuoi urlare al mondo. Ma prima di farlo ti accorgi che è lì, piccola e fragile.
Come un rivolo d’acqua in alta montagna.
E allora gli crei intorno una valle dove poterlo cullare e crescere. La luce è solo quella con i colori filtrati dell’alba o del tramonto. I suoni sono l’eco dei tuoi pensieri, delle tue attese.
Il respiro si accomoda sui secondi che passano lenti e nutrienti.
Quando sarà giusto diventerà fiume e poi mare nel quale il mondo potrà tuffarsi.
Published on August 09, 2013 03:21