20 settembre 2025: un’occasione per un cammino di fede #MonasteroWiFi
di Costanza Miriano
Vorrei provare a prendere sul serio l’occasione che ci viene data, e così cerco di prepararmi al pellegrinaggio da San Paolo a San Pietro del 20 settembre (al quale siamo tutti invitati) soprattutto chiedendo di vivere il passaggio della Porta Santa con consapevolezza.
Chiedendo di capire cosa sto ricevendo.
Chiedendo non certo di essere degna della grazia che riceverò, perché so bene che è una grazia immeritata, totalmente gratis data, ma di non sprecarla quando l’avrò ricevuta.
Chiedendo che possa essere un cambio di marcia nella mia vita spirituale, che mi renda non una persona migliore, ma una persona decisamente più capace di fare spazio a Cristo (ancora perché io sia capace di sparire, come dice il Papa, ce ne vuole, però si può lavorare in quella direzione).
Insomma, so che sto per ricevere un regalo, e spero solo di non sprecarlo.
Siamo almeno in duemila, al momento, che stiamo per riceverlo, quindi mi sa che dobbiamo un po’ organizzarci perché tutto vada nel migliore dei modi, perciò devo puntualizzare alcune cose. E prima di tutto ricordare che potete ancora iscrivervi (ora le mie amiche mi uccidono, ma mi assale il dubbio di non essermi ancora iscritta neppure io, e quindi di rientrare in quel nutrito gruppo di ritardatari che lo faranno fino all’ultimo secondo, anche il giorno stesso).L’iscrizione è gratuita ma ci serve per poter organizzare al meglio la disposizione delle sedie nella Basilica di partenza e in quella di arrivo, e il supporto delle forze di polizia.
Ci ritroveremo il 20 mattina nella Basilica di San Paolo, saremo, spero, quelli che già conoscono il Monastero wifi ma anche altri, l’incontro è aperto a tuttissimi.
Partiremo qualche minuto prima delle 10 con le lodi e i saluti (la Basilica apre alle 7, e le confessioni si possono fare dalle 8.30, anche se per sicurezza sarebbe meglio arrivare confessati; ci saranno anche confessori di lingua inglese). Dalle 10.20 avremo due catechesi con cui don Riccardo Cendamo e l’abate generale dei Cistercensi Mauro Giuseppe Lepori proveranno a farci capire che cosa significa davvero passare la porta santa (che comunque chi vuole avrà già varcato entrando a san Paolo, e potrà ripetere a san Pietro, magari per una persona cara defunta). Verso le 11.40 ci metteremo in marcia alla volta di san Pietro, risalendo il Tevere (a piedi, non a nuoto tendenzialmente).
Lungo il cammino pregheremo due rosari, i misteri gioiosi e i dolorosi, guidati e meditati da don Massimo Vacchetti e don Francesco Buono.
Poi Padre Maurizio Botta terrà una meditazione sul tema del camminare nella fede: se saremo nei tempi ci fermeremo ad ascoltarlo, altrimenti la farà camminando. Siamo organizzati con degli altoparlanti che dovrebbero funzionare bene, ma NON registreremo tutto, quindi potrà ascoltare solo chi farà il cammino. Sono circa otto chilometri, in due ore di cammino dovremmo essere alla meta: uno sforzo alla portata di quasi tutti, ma sì, uno sforzo. Se pensiamo che in passato c’era gente che per varcare la porta santa partiva senza sapere se e quando sarebbe tornata, direi che possiamo metterci nella disposizione d’animo per sopportare una fatica per il privilegio dell’indulgenza.
Alle 15,30 la Santa Messa nella basilica di San Pietro celebrata dal vescovo, missionario in Centrafrica, padre Aurelio Gazzera.
Volevo anche rassicurare sul fatto che i badge e il materiale informativo saranno disponibili qui sul blog o sul sito http://www.monasterowi-fi.it pochi giorni prima del 20: non disperate. Vi chiediamo di invitare tutti gli amici che volete: magari vi fate strumento perché venga data una possibilità di salvezza a qualcuno che non la riceverebbe in altro modo, ma nello stesso tempo vi chiediamo di disdire se avete deciso di non venire più, perché questo ci permetterà di organizzare tutto nel più efficiente dei modi, sia nelle basiliche che con le forze dell’ordine che veglieranno sul nostro cammino).
Ci raccomandiamo di portare scarpe comode (io credo che me le cambierò per il cammino perché quasi otto chilometri coi tacchi sono tanti, ma rimetterò quelli di ordinanza per stare nelle due basiliche). Anche i vestiti devono essere comodi, però ricordiamo che poi si partecipa alla Messa nella basilica di San Pietro, non scendiamo sotto il livello di guardia della decenza (no tuta da domenica al centro commerciale, no canottiera, no pantaloncini eccetera, e lo dico soprattutto per me che in queste cose sono un po’ anarchica). Non ci fermeremo a mangiare quindi portiamoci qualcosa da sgranocchiare e soprattutto dell’acqua. Qualcosa per coprire la testa dal sole (io odio i cappelli, ma vedremo se questa volta mi arrendo) ma anche dalla pioggia che purtroppo non è esclusa (nel caso anche un poncho di plastica potrebbe fare al caso nostro), e, soprattutto, rosario in tasca. Ricordiamo che passeremo due volte il metal detector, quindi magari stavolta bazooka e coltelli a serramanico lasciamoli a casa.
Come sempre l’iscrizione è, dicevo, rigorosamente gratuita, però sono molto gradite offerte anche piccole (se sono grandi comunque non è che ci offendiamo), che possono essere fatte attraverso il nostro Iban o il giorno stesso nei cestini. Noi firmiamo preventivi senza avere un soldo in cassa: alla peggio venderemo un rene. Le basiliche come sempre non ci chiedono un affitto (anche perché: come si potrebbe quantificare l’affitto di una roba stratosferica come una basilica papale? È completamente fuori mercato), ma ci sono spese vive, tipo il lavoro extra del personale e molto altro, questa volta moltiplicato per due, come le basiliche, più l’amplificazione nel mezzo. Però come sempre ce la faremo e confidiamo anche che avanzeranno “dodici ceste pigiate scosse e traboccanti”; in caso andranno a sacerdoti che seguono e conoscono da vicino situazioni di povertà (abbiamo capito che aiutare direttamente le persone non è il nostro carisma, perché il bene va fatto bene, conoscendo le persone e sapendo valutare chi e come aiutare).
In questi giorni se avete intenzioni speciali potete scrivere alla mail preghiere.monasterowifi@gmail.com: le vostre preghiere verranno raccolte e messe sulla tomba di Pietro.
Infine, ricordiamoci di ascoltare bene le istruzioni che ci verranno date – per esempio sul ritmo da tenere e i momenti di silenzio e quelli di chiacchiera – e di fare quello che ci dirà lo staff: obbedire è carità, e fa parte del pellegrinaggio.
Abbiamo invitato anche Papa Leone, e ci piacerebbe tanto se potesse farci un saluto di persona, ma ci rendiamo conto che è tirato da tutte le parti e se non riuscirà (ammettiamo che anche se siamo sotto casa sua non è esattamente come citofonare all’amico dicendogli “scendi, sto qua sotto”) lo ameremo tantissimo lo stesso.
Buona preparazione al Giubileo, mettiamocela tutta per non sprecare questa occasione!
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