SOLARIS – STANISŁAW LEM

Voto: 8/10
Edito: Sellerio editore Palermo
Il pianeta Solaris, il suo misterioso oceano vivente, gli scienziati che inabitano la stazione spaziale.
Un nuovo astronauta, dalla Terra, si è appena aggiunto alla squadra, e sin da subito percepisce qualcosa di strano.
Gibarian, uno degli scienziati, è morto da poco, ma gli altri sono riluttanti a parlarne, così come giocano in maniera misteriosa con le parole per evitare di menzionare direttamente degli oscuri “visitatori”.
L’uomo è alla ricerca di qualcosa, ma forse di qualcosa che non è assolutamente in grado di comprendere, né tantomeno di concepire.
Gli enigmi da risolvere sono infiniti, così come le teorie e le ipotesi, le paure e le meraviglie, le scoperte e i terrori.
L’uomo e la sua ricerca antropocentrica, anche e soprattutto messo a confronto con qualcosa che non ha nulla in comune con l’umanità: c’è questo al centro di questo romanzo filosofico fantascientifico, pubblicato nel 1961 e ancora oggi annoverato fra i migliori titoli del genere.
Le sue atmosfere cupe, grigie e aliene, ci ingabbiano, ci imprigionano in una scatola fatta di quesiti, di dubbi esistenziali, dove l’uomo resta sempre al centro, incapace per sua natura di osservare qualcosa con un vero e proprio distacco, mentre fuori dalla finestra l’oceano resta a guardare (e secondo me, se la ride sotto le onde).
Ma l’uomo della storia (sia nel senso di Kelvin, lo psicologo giunto dalla Terra, o i suoi colleghi già presenti nella stazione, che l’essere umano in generale) sembra muoversi in maniera inesorabile verso una resa (dei conti, o semplice resa), verso qualcosa di più grande e insondabile, un mare ignoto che è la più alta delle montagne insormontabili.
Un romanzo fantascientifico che fa un po’ il verso ai romanzi di fantascienza, perché gli studiosi non riescono assolutamente a comprendere ciò che li circonda, non scoprono la verità, né sono davvero interessati a condividere le proprie idee e completare la ricerca (come ripete più volte Kelvin, che compie azioni senza capirne egli stesso il motivo, non è interessato agli studi dei suoi colleghi, e nel profondo vuole solo quella pace che ha ritrovato, anche se in maniera distorta, dopo dieci anni di sofferenza).
Il senso di sconfinata ignoranza e di moto perenne permea ogni pagina di inquietudine, di attesa, di una paura primordiale e insuperabile.
L’oceano che occupa quasi interamente la superficie di Solaris è un’entità che l’uomo non riesce a comprendere, con il quale non è possibile entrare in contatto, che letteralmente si ritrae e sfugge, che si comporta in modo imprevedibile con i suoi longoidi / fungoidi / mimoidi / simmetriadi / asimmetriadi / vertebroidi / agiloidi.
E allora che cosa resta all’uomo, se non il vuoto di una mancanza?
Parlando di religione, bene e male, realtà e scienza e filosofia, Lem ci mostra un universo immenso, che l’uomo tenta di classificare e comprendere catalogandolo con i suoi criteri finiti e antropocentrici, non all’altezza del compito.
Non so se si tratti di una scelta di traduzione, o se l’opera originale richiedesse perentoriamente un linguaggio simile, ma l’opera non è sicuramente una lettura facile e leggera; grandi ragionamenti filosofici, sì; frasi un po’ ingarbugliate, a tratti macchinose e a tratti davvero di alto livello, sì; termini desueti, sicuramente non scelti a caso per un’opera di sessant’anni fa e soprattutto per l’argomento trattato, ma che oggi possono contribuire allo spaesamento già causato dalla storia, sì.
Una lettura in cui immergersi completamente, a cui votarsi in maniera totale, per prendere atto, sempre di più, della quasi completa insignificanza dell’uomo di fronte all’universo intero.
L’uomo alla ricerca di qualcosa, che forse non troverà mai, che forse potrebbe trovare dentro sé stesso, che forse non vuole davvero trovare.
L’uomo alla ricerca di un dio, di un io, di una verità ultima e incrollabile, in cui specchiarsi senza distorsioni.
L’uomo e il confronto con l’ignoto, con i limiti, con la propria tracotanza e le proprie mancanze, con ciò che lo rende, semplicemente, umano.
Se siete interessati, potete acquistare il libro direttamente al link qui sotto:
(In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei)
– / 5Grazie per aver votato!document.cookie.match(/(^| )post_vote_2176=av_\d+(;|$)/)&&document.getElementById("av-rating-box-2176").classList.add("av-review-submitted")L'articolo SOLARIS – STANISŁAW LEM proviene da Lego, Legimus.