La sera sono uscito a camminare
Uscir dal peso d'idee disattese
Certi fantasmi volevo cacciare.
Camminavo e cercavo estese
Di questa terra scura che ragioni
Spingesse il vivere a un paese
Dove sto, solo, agli abbandoni
Di un'invidia che vive ovunque
E di sé ne impregna le stagioni.
Un' invidia che corrode qualunque
Vita - che cerchi diversi i colori.
Un paese ove la noia comunque
Porta nausea e mali odori
Che nascono da innata lentezza Che senti come il corpo divori.
Un paese al qual la pesantezzaRegna viva - calma e quieta signoraDove sempre si nega contentezza
E del popolo vedi le interioraCavi occhi trasparire e mutaLuce grigia il volto deteriora.
Di uno spettro mi segue turbataImmagine - lontana prega scura.Dal buio della notte, ora sbucata.