DIMMI CHI SONO – UNA MANNION

Voto: 7/10
Edito: Bollati Boringhieri
Nel 2004, una mattina come tante altre, Deena si prepara per andare al lavoro.
Sale in macchina, parte, e scompare per sempre. Di lei non si hanno più notizie.
Sua sorella Nessa sa che le è successo qualcosa, che sua sorella non avrebbe mai abbandonato sua figlia, la piccola Ruby di quattro anni. Sua sorella sa anche che il suo ex, Lucas, è coinvolto in qualche maniera.
Ma di Deena si sono perse tutte le tracce, nel suo passato ci sono depressione ed un tentativo di suicidio, che la mettono in “cattiva luce” agli occhi del pubblico e della polizia, che sembra credere possa essersi allontanata da sola.
Lucas si trasferisce dalla madre, in Vermont, con la piccola Ruby, tagliando ogni ponte con il passato.
Soltanto Nessa continua a lottare per scoprire la verità, resta attaccata al ricordo di sua sorella per quattordici anni, nonostante la perdita dei genitori, la rottura con Ronan, e i continui litigi con il fratello Joey.
Quattordici anni per sapere la verità, e poter riabbracciare Ruby.
Non sapevo esattamente cosa aspettarmi da questo libro, ed è stato un vortice di emozioni dalla prima all’ultima pagina.
Un romanzo di narrativa che affronta temi molto delicati, quali gli abusi domestici e la violenza di genere, il gaslighting e i comportamenti di controllo, che si sviluppa in maniera lenta e costante sotto una nebbia che assume le tinte del thriller.
Il titolo parla di Ruby, è lei la protagonista del romanzo (insieme a Nessa, quasi parimenti), e la osserviamo crescere: da bambina di quattro anni che vede cambiare la propria realtà, perdere i contatti con la madre e la zia, ritrovandosi improvvisamente in una casa sconosciuta in una città diversa, a bambina di otto anni che ha la possibilità di tornare a scuola e liberarsi almeno in parte del peso del controllo fisico e psicologico del padre, a ragazzina che inizia a porsi delle domande ma ha troppa paura della rabbia mal repressa dell’unico genitore che le è rimasto per poter chiedere informazioni su un passato a tratti dimenticato e a tratti rimodellato dall’esterno, ad un’adolescente terrorizzata di dire la cosa sbagliata e fare un passo falso che vede il mondo nel quale è cresciuta negli ultimi quattordici anni crollare sotto il peso dei segreti e delle menzogne.
Ruby è una ragazza senza passato e con un futuro incerto davanti, che non sa da dove viene, ma conosce soltanto quello che gli altri le hanno raccontato; Ruby non sa chi è, ma sa che c’è qualcosa di sbagliato nei silenzi che la circondano.
Ma il titolo parla anche di Nessa, che ha passato un terzo della propria vita ad inseguire un fantasma, a rincorrere un uomo in fuga, a cercare di proteggere da lontano l’ultima traccia di sua sorella rimasta al mondo; anche Nessa ha perso sé stessa durante quei lunghi anni di sofferenza, si è rinchiusa in sé stessa ed ha allontanato tutte le persone che le stavano intorno.
Nessa è una donna dalla forza incredibile, che riempie la propria vita con il vuoto lasciato dalla scomparsa della sorella maggiore; dopo aver osservato per anni gli abusi sofferti da Deena per mano di Lucas, il modo in cui lei continuava a difenderlo e a stare dalla sua parte, le manipolazioni messe in atto dall’uomo per ottenere il completo controllo della sorella, Nessa sa come combattere per proteggere sua nipote ed ottenere giustizia per la sorella.
E il titolo parla anche di Deena, che credeva di essersi innamorata di un uomo più grande ed affascinante, e invece era caduta in un incubo; Deena che credeva di aver trovato un porto sicuro in cui vivere tranquilla, e invece si era ritrovata completamente schiacciata.
Di Lucas, purtroppo, che dovrebbe essere la figura carismatica ma oscura, manipolatrice e affascinante, viene messo in luce quasi esclusivamente il suo lato “cattivo”; ci viene raccontato del modo in cui riesce a conquistare le persone con il proprio fascino per poi controllarle completamente, ma non ci viene mai mostrato, cosa che invece avrebbe potuto rendere più umano il suo personaggio, dargli più spessore e renderlo più convincente.
La storia è estremamente realistica e, nonostante sappiamo sin dall’inizio come sono andate le cose (sia per un breve accenno nei primi capitoli sia perché purtroppo, al giorno d’oggi, sappiamo sempre come vanno a finire queste storie), il dubbio e la speranza ci tengono con il fiato sospeso fino alla fine, e cresciamo insieme a Ruby con il terrore di essere scoperti ma con la voglia di sapere la verità.
Il rapporto malato fra Deena e Lucas ci viene mostrato attraverso gli occhi di Nessa e ad alcuni brevissimi stralci del diario di Deena stessa, che mettono in mostra la sua fragilità.
Il punto della storia non è scoprire chi è stato, né che cosa è successo, ma mostrare in maniera reale il modo in cui le vite dei personaggi coinvolti vengono colpite da ciò che è accaduto.
E Mannion lo fa in maniera sensibile e delicata, dura e tagliente, realistica e terribile.
La storia sembra avanzare in maniera lenta, attraverso un denso strato di verità taciute e segreti nascosti, ma lo stile chiaro e luminoso ci accompagna fino alla fine, senza mai perdere la via.
Una lettura coinvolgente ed interessante, ben scritta e ben pensata, che tocca con la giusta dose di forza e delicatezza dei temi molto sensibili.
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