Che cos'è l'aurora polare?

GalileoGalilei, nel 1600, colpito da questo eccezionale evento alle nostrelatitudini ne coniò il nome con cui ancora oggi lo conosciamo: “Aurora Borealis”.Denominazione che comunque condivide con il suo contemporaneo Pierre Gassendi,anch'egli astronomo e matematico dell'epoca.
Aurora nell’antichità
Questo fenomenonaturale che si verifica ai poli magnetici della Terra,veniva interpretato in maniera opposta a seconda della latitudine in cui venivavisto. Più le popolazioni condividevano l'estrema spettacolarità del fenomeno emaggiormente lo facevano proprio, inserendolo nella narrazione mitologica cheli rappresentava. Per i popoli lontani, invece, dove raramente l'aurora simanifestava, l'apparire di queste luci misteriose nel cielo era sinonimo disventura imminente.
Già Aristotele, nel suotrattato “Meteorologia”, descriveva il fenomeno come vapori che da terrasalivano verso il cielo. Sembra strano che anche così a sud fosse visibilequesto fenomeno ma, dato che si verifica sempre acavallo dei poli magnetici, sappiamo che questi si sono spostati più volte.Infatti, da quando il polo magnetico artico fu scoperto da John Ross a ora, si è spostato a nord di oltre 500chilometri. Quindi non stupirebbe che a distanza oltredue millenni i poli magnetici si trovassero in posizioni molto diverse da oggi.

L’aurora e i Vichinghi
I popoli del Nord,certamente più coinvolti, hanno assimilato in maniera diversa l'aurora, inquesto caso boreale, nella loro cosmogonica mitologia. Tra i Vichinghi dellaNorvegia, i colori dell'aurora erano il riflesso del sole sugli scudi delle Valchirie(coloro che scelgono gli eletti), mandate da Odino a scegliere i guerrieri daportare nel Valhalla. Morire in battaglia con la spada in mano eral'unica morte onorevole per un guerriero, per cui quei bagliori nel cielorappresentavano la meta, il paradiso dei combattenti; in quel momento, inqualche luogo, un compagno in armi entrava nelle sale del Valhalla.Per altri l'aurora è il riflesso del ponte Bifrost (la via tremula), chiamato anche pontearcobaleno, che collega Asgardr, la dimora degli dei,a Midgard, la terra di mezzo, abitata dagli uomini edai troll.
L’aurora e gli Inuit
Nellepopolazioni Inuitci sono diverse leggende. In una delle più diffuse si racconta che l’aurora èprovocata dagli spiriti dei morti che danzano, oppure che giocano a palla conil cranio di un tricheco, indossando cinte luminose sui fianchi e intorno allatesta.
L’aurora e gli Aborigeni
Anche nellacultura aborigena le aurore, in questo caso australi, sono attribuite agli deiche danzano, aprendo per alcuni momenti la via del sempreagli uomini di passaggio nel mondo.
L’aurora in India
Nel Ladakh,nell'Himalaya indiano, il 22 e 23 aprile del 2023 a causa di una forte tempestageomagnetica l'aurora ha illuminato i cieli. Un evento rarissimo a quellalatitudine e a quella altitudine, circa 3000 metri.
I misteri dell’aurora
Quello cheancora c'è di misterioso nel fenomeno è il sottofondo sonoro. Non è semprepresente, ma viene identificato ad altezze attorno ai 70metri, mentre la ionosfera (strato atmosferico dove hanno origine le aurore) sitrova tra i 100 e 500 km di altitudine.
Questi suoni,attribuiti a perturbazioni del campo magnetico, risultanosimili al battito ritmico delle mani, a piccole grida soffocate, sibili e altremanifestazioni sonore non meglio identificate, ma che possono essere variamenteudite e interpretate a seconda della sensibilità e cultura di chi lepercepisce.

Le ragioni del fenomeno
L'aurora borealeè un fenomeno naturale spettacolare, affascinante per i colori che si fondonoin una danza nei cieli. Ecco le cause di questo evento:
1. Particellecariche di elettroni e protoni, il cosiddetto vento solare, si scontrano con ilcampomagnetico terrestre e vengono deviate.
2. A fare dabarriera al vento solareè la magnetosfera, una regione dello spazio che circonda la Terra controllatadal campo magnetico terrestre, qui il flusso solare viene deviato dall'impattodiretto con il pianeta.
3. A causa dellageometria del campo magnetico terrestre, la carica di elettroni viene deviata verso i due poli magnetici della Terra, qui ilcampo magnetico è più debole e molte particelle passano attraverso lamagnetosfera raggiungendo la ionosfera.
4. La Terra ècircondata da un’atmosfera gassosa, formata da gas quali azoto, elio, ossigeno,anidride carbonica e altri gas rari. Attraversando questo strato gassoso, ilvento solare residuo produce delle forti correnti elettriche.
5. Quando l'energiadi queste correnti è abbastanza forte, la reazione con l'ossigeno e l'azotodell'atmosfera che attraversano causa l'emissione diluce visibile. Lo scontro tra gli elettroni accelerati e le molecole di gas, sesufficientemente forti e numerose, crea il fenomeno.
6. I colori, leforme e le dimensioni delle aurore sono dati dalladiversa composizione dei gas che vengono colpiti, dall'altezza a cui siverifica il fenomeno e dall'energia delle particelle residue. In alcuni casi sipresenta come un velo sottile che mostra le stelle sullo sfondo.
7. Generalmente ilverde è il colore più comune, dato dallo scontro con l'ossigeno di particellead alta energia, mentre con particelle meno potentiabbiamo una luce rossastra. L'azoto reagisce emettendo luce blu, mentre lafusione dei due colori porta ai rosa, ai gialli, ai viola.
Ora abbiamo laspiegazione scientifica del fenomeno, cosa che i nostri avi non avevano ma,guardando lo splendore che la natura ci mostra, sicuramente il nostro sgomentonon varia.
Occhinel cielo,
veli screziano l'ombra:
balli ecanti.
Sussurrinella notte,
sogni dentro il tempo.
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