L'universo è una foresta oscura?

Il telescopio JamesWebb della NASA, mandato in orbita nel 2021, ha effettuato una scoperta a dir poco eccezionale: haindividuato 5/6 enormi nuove galassie; fin qui nulla di eclatante se non chenon dovrebbero esistere. Infatti, secondo la cosmologia ufficiale, questascoperta contraddice le teorie che oggi sono comunemente accettate sullanascita dell'universo e di conseguenza sulla sua età. Per capire perché legalassie appena scoperte, secondo le attuali teorie, non dovrebbero esistere, dobbiamo partire dall'età dell'universo.
L'età dell'universo viene calcolata analizzandola radiazione cosmica di fondo, che altro non è che la radiazioneelettromagnetica che è rimasta nello spazio dopo il Big Bang. Dai calcolie dai confronti tra le varie università che si occupano di cosmologiasi è giunti a una età condivisa di 13,8 miliardi di anni.
La scoperta di queste nuovegalassie ha rimesso in discussione non tanto la teoria di base del BigBang, quanto l'età dell'universo. Queste galassie hanno un'età che va dai 500ai 700 milioni di anni dopo il Big Bang da noi consideratoma, vista la loro massa e le loro dimensioni (molto più grandi rispetto allaVia Lattea, la nostra galassia) risalgono a molto tempo prima. Considerandoche nella nostra galassia si formano una o due stelleall'anno, e che in quelle scoperte ora ce ne sono centinaia di miliardi econsiderando che l'universo è ancora in espansione, possiamo solo concludereche la vita nel cosmo è molto più antica di quello che si ipotizzava.
Una teoria alternativa è che si tratti di buchineri grandi quanto una galassia, niente di mai ipotizzato fino ad ora. Oggisappiamo che c'è un buco nero al centro di ogni galassia. Non ne conosciamo lefunzioni e quindi le possibilità di utilizzo, per esempio un tunnel spaziale peraccorciare l'universo. Sappiamo però delle sue capacità distruttive: tuttoquello che si trova in un determinato raggio vienerisucchiato e non ne esce nulla. Vista la lontananza non dovremmo avereproblemi!

Perché dovremmo avere paura della teoria dellaforesta oscura? Là fuori ci sono centinaia di galassie conosciute, con miliardidi stelle e ancora più pianeti, fra i quali milioni con possibilità di vita a base carbonio come la nostra. Poi ci sono tutti i pianetiche potrebbero avere una base vitale diversa dalla nostra, il silicio adesempio o altro, non possiamo certamente escluderlo. Ora, la scoperta di questevecchie galassie aumenta ancora di più la possibilità che ci siano forme divita avanzata nell'universo.
La sopravvivenza è il bisogno primario di unaciviltà, di conseguenza abbiamo una società che si espande e crescecostantemente; di contro, la materia totale dell'universo rimane costante.Quindi, prima o poi, con i nostri ritmi di crescitaavremo un problema di risorse sul nostro pianeta. Perciò il passo successivosarà cercare i beni potenziali che ci servono in altri pianeti nello spazio.
Il punto è il fatto chesicuramente non siamo soli, quindi diverremmo un potenziale concorrente nellaricerca e nell’utilizzo delle risorse non sfruttate dell'universo. I nostri concorrenticome la prenderanno? Saranno disposti a condividere con noi i materiali che ciservono o addirittura a permettere la colonizzazione di altri pianeti pacificamente?E come faranno a sapere che noi siamo una civiltà benigna, ammesso che losaremmo. E noi come potremmo saperlo di loro? In buona sostanza nessuno dei due, viste le distanze (non solo in termini di spazio),potrebbe mai sapere cosa pensi realmente della situazione il suo antagonista… equindi?
Un cacciatore che per sopravvivere si inoltra in una foresta completamente sconosciuta, conpochissimi riferimenti, ma con la necessità di procacciarsi la vita, cosa devefare? Segnalare la propria presenza cercando altri come lui senza poter saperele loro intenzioni? Oppure rimanere nascosto, cercando nel frattempo tracce dialtri possibili concorrenti all'interno della foresta? E se incontrasse altricacciatori, visto che si tratta di vita o di morte,cosa dovrebbe fare?
Pensiamo solamente al livello tecnologicoraggiunto da una civiltà in grado di viaggiare nello spazio fino al nostropianeta, del quale conosce la posizione grazie ai nostri tentativi dicomunicazione: possiamo saperne le intenzioni reali? Se il cacciatore spintodalla necessità, armato di arco e frecce, ne incontrasse un altro nellaforesta, probabilmente dotato di armi sconosciute, cosa dovrebbe fare? Certonoi non rappresentiamo un pericolo, visto il nostro attuale livello tecnico,potremmo dire. Allora perché venire da noi, quale motivo potrebbero avere?
Però, se guardiamo alla nostra storia, possiamo constatare che per arrivare al primo volo ci abbiamo messoparecchie migliaia d'anni. (17dicembre 1903 fratelli Wright) mentre per arrivare dal primo volo sulla Luna(20 luglio 1969 Armstrong e Aldrin) sono passati solamente sessantasei anni! Diquesto passo non ci metteremo molto ad arrivare alla tecnologia necessaria perlo spazio profondo, mille anni sono un soffio nella vita dell'universo.

Laforesta oscura esaminata dalla fantascienza
A questo punto diventa chiaro che mandaremessaggi nell'universo, la foresta oscura, non sia proprio una buona idea.Quanti altri cacciatori come noi ci saranno in agguato, in attesa di sapere dove si nascondano potenziali concorrenti allaricerca di risorse vitali?
Una pietra miliare, dal punto di vista strettamentepsicologico, è la trilogia “Il problema dei tre corpi” dell'autore cinese Cixin Liu. Approfondisci la fantascienzacinese in questo articolo per Stargarden Universe.
In questa trilogia la suddivisione della società,essenzialmente in tre gruppi, una volta a conoscenza del messaggio extraterrestreè molto verosimile e si adatta perfettamente alla teoria della foresta oscura.
I fatti che non vengonoconsiderati, e che renderebbero poco probabile uno scenario del genere, sonoquelli legati alla storia antica di questo pianeta, ma che la lega a quellarecentissima.
Quandola fantascienza è realtà
È una notizia recenteriferita da TheDebrief che DavidGrusch, exrappresentante dell'Ufficio nazionale di ricognizione degli Stati Uniti pressola task force sui fenomeni anomali non identificati (UAP) del governo, hapresentato una denuncia sostenendo che le rivelazioni sul recupero di oggettinon umani sono state illegalmente nascoste alCongresso.
Grusch ha dunque fornito al Congresso eall'ispettore generale del servizio di intelligenceprove documentali sulla ricerca e il ritrovamento di navi spaziali aliene, siaintatte che parzialmente danneggiate. La commissione preposta del congressodegli Stati Uniti ha accolto la denuncia, nonostante l'opposizione del Pentagono,ritenendola attendibile.
Ovviamente, Gruschintervistato non può fornire prove documentali al pubblico, avendole affidateal Congresso, ma altri funzionari sia attivi che in pensione che hannopartecipato al programma“UAP” confermano le rivelazioni di Grusch. Aquesto funzionario di alto livello, pur avendone le credenziali, è statoimpedito di visionare questo programma evidentemente super-segreto.
Di rivelazioni come queste, negliultimi periodi, ne abbiamo avute parecchie, come se volessero, dopo anni in cuivenivano sistematicamente negate, metterci al correntedella situazione.
O prepararci al primo contatto dimassa?
Dalle cronache più antiche riportatenelle tavolette sumero-accadiche a quelle raccontate nella Bibbia, dai Devaindiani agli Anunnaki, fino ad arrivare agli scrittiPlinio il Vecchio e ai dipinti rinascimentali, sappiamo che non siamo soli,anzi! Parleremo di questi argomenti in articoli futuri di questa serie.
Quindi, perché avere paura della foresta oscura se siamo già stati colonizzati?Oggi terminiamo con il maestro YasunariKawabata:
Non posso sentirmi giàmorto solo perché non mi sono mai accorto che la mia vita fosse cominciata.Tutto quello che mi rimane è fare ritorno, insolitudine, all'antica terra. Da questo momento, come si conviene a un morto,non scriverò più una sola riga su nulla che non sia la triste bellezza delGiappone. (In questo caso possiamo sostituireGiappone con Terra).
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BRAN