Julia Quinn -Il duca e io (Bridgerton #1) * Le mie letture
(titolo originale “The Duke and I” pubblicato nel 2000; edizione italiana da me letta del 2020, traduzione di Milena Fiumali, Mondadori)
Questo è il primo di una serie di otto romanzi dedicati alla famiglia Bridgerton. Otto come il numero di fratelli e sorelle Bridgerton, ciascuno dei quali è protagonista di un romanzo, come si può vedere dallo schema sottostante, riportato all’inizio di ciascuno dei romanzi.

La protagonista di questa storia è la maggiore delle figlie di Violet ed Edmund, visconti Bridgerton. Daphne.
La ragazza è alla sua terza stagione e la madre preme perché trovi finalmente un marito, una situazione comune a molte eroine di romanzi rosa regency (e non solo). Daphne vorrebbe trovare un gentiluomo che fosse almeno gradevole, ma nessuno dei – pochi – che ha chiesto la sua mano risponde almeno a questo requisito. Quando conosce Simon, il nuovo duca di Hastings, grande amico di suo fratello Anthony, appena rientrato da un lungo viaggio all’estero, scopre di avere con lui un’intesa particolare; anche lui desidera sfuggire alle madri che vorrebbero fargli sposare le proprie figlie e suggerisce a Daphne di fingersi reciprocamente interessati.
Naturalmente la finzione si trasforma, con varie peripezie, in realtà, fino all’happy end.
Come si può notare la trama non è particolarmente originale, anzi, ma il romanzo è piacevole da leggere; abbastanza ironico e divertente. Direi che certi dialoghi e comportamenti risultino un poco troppo moderni, ma – ripeto – la storia è gradevole e se non si cerca una rigorosa precisione storica va bene.
Come mi pare che sia un’abitudine distintiva della Quinn all’inizio di ogni capitolo c’è un brano “tratto” da – in questo caso – una rivista di “cronache mondane”, che funge come una sorta di introduzione su quello che sarà il contenuto del capitolo.
Ad esempio, dopo i l prologo (che racconta l’infanzia di Simon) il primo capitolo si apre con questo articolo sulla famiglia Bridgerton:
I Bridgerton sono la famiglia più prolifica dell’alta società. Tale peculiarità è encomiabile anche se si può ritenere banale la scelta dei nomi fatta a suo tempo dall’ormai defunto visconte e dalla viscontessa per i loro figli: Anthony, Benedict, Colin, Daphne, Eloise, Francesca, Gregory e Hyacinth. Avere metodo è cosa meritoria, ma si pensa che dei genitori intelligenti riescano a ricordare il nome dei propri figli anche senza metterli in ordine alfabetico.
Quando si incontrano nella stessa stanza, la viscontessa e i suoi otto discendenti, si potrebbe temere di vederci doppio, o triplo, o peggio. Infatti l’Autore di questo articolo non ha mai visto una collezione di fratelli così simili fisicamente. Anche se non ha mai avuto il tempo di prendere nota del colore dei loro occhi, ha constatato che tutti e otto hanno la stessa struttura e gli stessi folti capelli castani. Dato che non ha avuto nemmeno un figlio dai colori più intriganti, bisognerà avere compassione per la viscontessa quando dovrà maritare con unioni vantaggiose la sua prole. Tuttavia vi sono dei pregi nell’avere dei figli così simili tra loro perché così nessuno può dubitare della legittimità della loro nascita.
Ah, gentile Lettore, il vostro devoto Autore si augura che ciò avvenga in tutte le famiglie numerose…
da «Le cronache mondane di Lady Whistledown»
26 aprile 1813

Londra, 1813. Simon Arthur Henry Fitzranulph Basset, nuovo duca di Hastings ed erede di uno dei titoli più antichi e prestigiosi d’Inghilterra, è uno scapolo assai desiderato. A dire il vero, è letteralmente perseguitato da schiere di madri dell’alta società che farebbero di tutto pur di combinare un buon matrimonio per le loro fanciulle in età da marito. E Simon, sempre alquanto riluttante, è in cima alla lista dei loro interessi.
Anche la madre di Daphne Bridgerton è indaffaratissima e intende trovare il marito perfetto per la maggiore delle sue figlie femmine, che ha già debuttato in società da un paio d’anni e che rischia di rimanere – Dio non voglia! – zitella.
Assillati ciascuno a suo modo dalle ferree leggi del “mercato matrimoniale”, Daphne e Simon, vecchio amico di suo fratello Anthony, escogitano un piano: si fingeranno fidanzati e così saranno lasciati finalmente in pace. Ciò che non hanno messo in conto è che, ballo dopo ballo, conversazione dopo conversazione, ricordarsi che quanto li lega è solo finzione diventerà sempre più difficile. Quella che era iniziata come una recita sembra proprio trasformarsi in realtà. Una realtà tremendamente ricca di passione e coinvolgimento…
La Serie Bridgerton (da Wikipedia)Il duca e io (The Duke and I) (2000)
Il visconte che mi amava (The Viscount Who Loved Me) (2000)
La proposta di un gentiluomo (An Offer From a Gentleman) (2001)
Un uomo da conquistare (Romancing Mister Bridgerton) (2002)
A sir Phillip con amore (To Sir Phillip, With Love) (2003)
Amare un libertino (When He Was Wicked) (2004)
Tutto in un bacio (It’s In His Kiss) (2005)
Il vero amore esiste (On the Way to the Wedding) (2006)
Felici per sempre (The Bridgertons: Happily Ever After) (2013)
L’autrice
Julia Quinn (New York 1970), laureata in Storia dell’arte ad Harvard, è autrice di decine di romanzi pluripremiati e tradotti in più di 30 lingue, tra cui l’amatissima serie Bridgerton, su cui è basata l’omonima serie Netflix. Dal 2010 fa parte del Romance Writers of America’s Hall of Fame.
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