T. Maccio Plauto
di G.B. CONTE, Letteratura latina. Manuale storico dalle origini alla fine dell’Impero romano, Milano 2011, pp. 35-48
Vita
Il nome del poeta (almeno nella sua forma completa) è fra i dati incerti. Gli antichi lo citano comunemente come Plautus, forma romanizzata di un cognome umbro, Plotus (significato originario dubbio: «dalle grandi orecchie» o «dai piedi piatti»), e almeno questo elemento di identificazione è sicuro. Nelle edizioni moderne, fino all’Ottocento, figura il nome completo M. (abbreviazione del prenome Marcus) Accius (scritto anche Attius) Plautus. Questa forma è di per sé sospetta alla luce di considerazioni storiche: i tria nomina – cioè l’identificazione di una persona per prenome (ad esempio, Marco), nome gentilizio (esempio, Tullio) e cognome (esempio, Cicerone) – si usavano per chi era dotato di cittadinanza romana, e non sappiamo se Plauto l’abbia mai avuta. Un antichissimo codice di Plauto (il Palinsesto Ambrosiano, rinvenuto…
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