Autori VS editor

Autori VS editor





Ormai sono svariati anni che lavoro come freelance nell’editoria e, sebbene non possa dire di conoscere tutto, sto iniziando a farmi un’idea dei vari autori che gironzolano per il mondo di Editòria.





È divertente ogni tanto, allora, parlarne, per divertirsi un po’ e, chissà, magari conoscersi meglio.









[image error]Image by Arek Socha from Pixabay



Autori VS editor: una partita a scacchi



Il rapporto tra scrittore e editor è una partita a scacchi, soprattutto agli inizi, quando uno non conosce l’altro.





Iniziamo manovre di avvicinamento volte a conoscerci, ma il più delle volte (e per fortuna!) la partita si conclude in perfetta parità: autore e editor si alzano, si stringono la mano e se ne vanno con la consapevolezza e il piacere di un bel confronto, e che entrambi hanno appreso qualcosa dall’altro. Talvolta ritornano per un’altra partita.





In alcuni casi è una vera guerra, nello stile di Risiko: mosse, contromosse, arretramenti e avanzamenti, e alla fine… scacco matto!





Penso siano le situazioni più difficili, per un editor, e nel mio caso, almeno per ora, le ho vissute poche volte… poche ma buone, come si dice.





Ma, dal punto di vista dell’editor, come sono questi autori che si succedono nella sedia davanti a lui per iniziare una partita di scacchi?





Ne ho scovati tre.





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L’autore gne-gne



Costui ha una personalità forte e spicca quasi sempre per egocentrismo e una dannata voglia di avere l’ultima parola e di avere ragione (gne-gne).





Uno degli autori più difficili con cui l’editor si deve confrontare.





Ogni correzione è vagliata con lente d’ingrandimento, raramente accettata e spesso criticata.





Hai fatto così ma io intendevo colà e in tal modo si perde di significato non ha più senso mi hai stravolto la storia e ho ragione io. Gne-gne.





L’editor accomodante arretra, anche se è nel giusto, e per quieto vivere sottosta alle ragioni (vere e sbagliate che siano) dell’autore. Oppure se ne lava bellamente le mani: chissene, io ci ho provato, se poi non ti va bene ti saluto e affari tuoi. O ancora ingaggia una guerra di trincea seguita da lanci di bombe a mano e contro-lanci, fino a che uno (non necessariamente l’autore) non cede e alza bandiera bianca.





L’autore gne-gne raramente accetterà il lavoro dell’editor e anzi: sarà lui a voler insegnare qualcosa dall’alto del suo essere scrittore.





Una figura, lasciamelo dire, antipatica e con cui eviteresti di lavorare.





Spesso, purtroppo, l’editor ne è obbligato, ad esempio se lavora per una casa editrice e quello che capita capita, mentre se è freelance ha più margine di libertà — ma non troppa: in fondo i soldi so’ soldi.





Talvolta mi chiedo perché questi autori cerchino un editor, se poi non va bene nulla, ma vedremo nell’articolo su editor VS autori che c’è una ragione.





Di certo con questi personaggi ti fai le ossa

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Published on June 04, 2019 23:00
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