Novità dall’Apollo

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Mettiamola così: l’ex cinema Apollo a via Giolitti è una metafora di cosa sia Roma in questi anni. Da una parte, la città è nelle mani di un’ammistrazione parolaia e incompetente, convinta che i problemi si risolvano biasciando slogan a caso.


Dall’altra i cittadini, che si organizzano e combattono battaglie, per ottenere cose, dalla tutela della salute pubblica alla mobilità, che in altri luoghi parrebbero banali, ma che oggi, a Roma, sono una difficile conquiste.


Battaglie spesso contrastate da chi difende lo status quo per propri interessi personali o che, troppo indolente per combattere, si sente offeso se altri lo fanno, dimenticando che solo l’impegno quotidiano, permette di cambiare le cose.


E dopo sei mesi di proteste e di manifestazioni, per l’ex cinema Apollo qualcosa si sta muovendo…


Do visibilità a quanto riportato da Gennaro Berger sulla riunione che si è tenuta ieri sul tema, preso la commissione trasparenza.


Con la presidenza di Marco Palumbo erano presenti tutti soggetti interessati e cioè l’assessore Gatta per le Infrastrutture, per il SIMU arch Babusci e due ingegneri, il Patrimonio, per il Municipio I assessore Anna Vincenzoni – Curcio- Lilli rappresentanti dei cittadini Merola Coccia Bergerdopo una breve narrazione dei fatti sono emersi i seguenti dati


il lavoro di Bonifica prevede tre fasi:

fase 1) Incapsulamento dell’amianto in copertura delle due cupole poligonali – impermeabilizzazione del terrazzo messa in sicurezza dei cornicioni e degli elementi pericolanti in facciata- tamponamento di porte e finestre che sono state usate impropriamente. si procederà con un ponteggio verticale su strada e sul cortile ed un ponteggio orizzontale per consentire le lavorazioni sulle cupole in sicurezza (probabili problemi di tenuta del solaio al carico di un ponteggio) importo della gara d’appalto 163mila € iva inclusa – apertura buste il 22/01- gara pubblicata il 28/12/2018 (cfr sito del comune)


fase 2) pulizia interna di molti materiali di risulta di parziali demolizioni nonchè usi abusivi (squatters) – tutti materiali devono essere trattati come contaminati. rimozione dei residui di pavimenti e collanti contenenti amianto (progetto in fieri)


fase 3) costruzione di un ponteggio a torretta interno per una altezza di mt 18 per la rimozione dell’amianto in copertura e la sua sostituzione con un materiale provvisorio, messa in sicurezza delle scale interne parzialmente demolite e, forse, loro ripristino parziale (progetto in fieri)


Alla fine di queste 3 fasi il Simu avrà concluso la sua opera di bonifica e messa in sicurezza dell’edificio e quindi l’Apollo tornerà in gestione al Patrimonio per essere assegnato al soggetto amministrativo definitivo, con ogni probabilità all’Assessorato Cultura in quanto è un edificio destinato a Cinema.


Tutto bene ? Diciamo di sì, nella speranza che l’assegnazione delle gara abbia tempi più rapidi rispetto ad altre questione esquiline, bloccate ab libitum dalla burocrazia capitolina, come ad esempio i lavori di ristrutturazione dei giardini di Piazza Vittorio.


Così, sanato questo vulnus, si potrà finalmente pensare a come utilizzare a fini culturali l’ex cinema, di proprietà comunale dal 2001.


Di proposte, da parte dei cittadini, ce ne sono almeno tre:



Un equivalente, in un’ottica più multiculturale, del Nuovo Cinema Aquila al Pigneto.
Una casa della street art, con laboratori di artisti, spazi per mostre ed eventi musicali e teatrali.
Un museo sulla storia del Rione, in cui vengano valorizzati i reperti archeologici degli horti esquilini, abbandonati da anni nei magazzini comunali.

In ogni caso, l’utilizzo dell’ex Apollo è una tappa fondamentale per la riqualificazione di via Giolitti…

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Published on January 19, 2019 09:00
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Alessio Brugnoli
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