(Quasi) in diretta


Tanto bello, il blog sulla piattaforma wordpress, ma un po' ingessato quando bisogna aggiornarlo velocemebnte. Perché velocemente le cose accadono. E allora, per chi vuole capire cosa stia succedendo a Tahrir e dintorni, Twitter rimane lo strumento più duttile. Consultando, certo, le fonti più attendibili e/o interessanti. Su Twitter, il mio account è @invisiblearabs. Un po' più difficile, oggi, identificare un hashtag che contenga tutti i messaggi che riguardano #tahrir. Alla fine, molti dei blogger più importanti hanno scelto proprio #tahrir… ed è comprensibile il perché.


Se volete seguire la rivoluzione unfolding, se volete sfogliarla, potere seguirmi un po' su twitter. E poi navigare da soli. Ancora per una oretta farò rimbalzare i tweeps più interessanti.


Chiedo scusa a quelli che non comprendono (ancora) il gergo di twitter. Non vi preoccupate, poi diventa intuitivo.


Buona navigazione.


Un piccolo nuovo commento: non è la seconda rivoluzione egiziana. E' sempre la stessa. Come dice @arabawy, "stiamo solo portando a termine la prima". Lo dimostra Ahmed Harara, nella foto. Ha perso un occhio nella battaglia del 28 gennaio scorso, a Tahrir. Ha perso l'altro due giorni fa. Il suo commento: "Meglio essere ciechi e vivere nella dignità, che vedere ed essere umiliati".


Altra musica, doverosa. Beautiful Day degli U2. Oggi vado sui classici. Live da Chicago.

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Published on November 21, 2011 14:36
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