Tirate fuori i fondi per l’ex Cinema Apollo

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Come sapete, anche per vicinanza geografica, sono sempre stato interessato alle vicende dell’ex cinema Apollo, lanciando anche una serie di proposte per riqualificare la struttura di proprietà del Comune, che però le varie amministrazioni del Campidoglio non hanno mai valorizzato, preferendo mandare tutto in malora, piuttosto che investirvi.


Negli ultimi anni la situazione è degenerata, a causa dell’amianto e quella che era una delle tante storiacce italiane di spreco, si è trasformata in un grosso problema per la salute pubblica: all’inizio i Cinque Stelle, come loro solito, hanno nascosto la testa sotto la sabbia, ma davanti la mobilitazione dei residenti e la visibilità che la notizia stava avendo sui media, hanno applicato, ispirati forse dalle abitudini

partenopee di Di Maio, l’antico principio del


Facite ammuina


A giugno, anche a seguito del sopralluogo della presidente della Commissione Cultura del Campidoglio, Eleonora Guadagno, i Cinque Stelle si riempirono la bocca con il proclama


Fondi per la bonifica dell’amianto entro giugno


per poi evidenziare, come le clausole in piccolo delle polizze assicurative


non significa che i lavori saranno immediati, perché le strutture competenti devono dare disponibilità in termini di progettualità


Il che tradotto per Li er Barista significa.


Regà, attaccateve, che nun ce ne po’ fregà de meno, che tanto er tumore ve viene a voi


Dato che di questi soldi non se ne è visto traccia, i residenti di via Giolitti hanno ricominciato a protestare, tanto che a settembre la stessa Raggi ci ha messo la faccia, avendo dichiarato sul suo profilo

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Venti milioni per le strade, otto milioni per le scale mobili e la sicurezza delle metropolitane, 300 mila euro per il completamento della scuola media di Corcolle, un milione per la manutenzione straordinaria dell’ex cinema Apollo, quattro milioni per le corsie preferenziali e la segnaletica stradale, ventotto milioni per co-finanziare il ponte dei Congressi, tre milioni per i parcheggi della stazione  Acilia-Dragona, tre milioni per la biblioteca pubblica di via della Lega Lombarda, sette milioni per riqualificare il verde pubblico, tre milioni per la riqualificazione del centro che accoglie i minori in via del

Casaletto, due milioni per gli incroci pericolosi sulle strade, 350mila euro per la ludoteca di Villa Torlonia.


In totale 125 milioni di euro che mettiamo a disposizione della città con l’assestamento di bilancio, grazie ai conti finalmente in regola ed ai risparmi che abbiamo realizzato. Il Ministero dell’Economia ci ha permesso di poter utilizzare i fondi risparmiati e la Giunta ha subito colto l’occasione per presentare un piano #sbloccacantieri, che ora è in discussione in Assemblea Capitolina. Tutte queste opere verranno avviate entro i prossimi cinque mesi e, quindi, i lavori vedranno presto il via.


Lo #sbloccacantieri che proponiamo all’Aula consente investimenti importanti per Roma: più lavoro, maggiori opportunità per le aziende e soprattutto il completamento di opere ferme da anni. Passo dopo passo lavoriamo per far rinascere Roma


Solo che dopo queste roboanti dichiarazioni, si è verificata una situazione analoga a quella del Marchese del Grilo con Aronne Piperno, della serie


Io i sordi nun li caccio e tu nun li becchi.


O meglio, in teoria un milione stanziato ci sarebbe pure, ma si tratta di soldi del monopoli, essendo questa cifra, come da regole di bilancio, vincolato alla messa a gara entro il 31 dicembre, cosa che, dato il totale menefreghismo del Campidoglio sula questione,non si è verificata.


Per cui, la parte più consistente della cifra, quella quella che doveva coprire il restyling generale, tornerà in cassa perché non c’è il tempo per elaborare un progetto e far partire l’appalto. Gli uffici tecnici lo hanno già ammesso in occasione di commissioni consigliari convocati ad hoc. Ma per l’amianto, che è la cosa più importante, dato il pericolo per la salute pubblica, l’impegno preso era quello di agire entro il 2018 con 150mila euro circa di quel milione.


Solo che siamo a fine novembre e tutto tace, per cui, alla faccia dei cittadini, che possono mettersi l’anima in pace e schiattare senza fare troppo rumore, se ne parlerà a babbo morto… La questione è che gli esquilini sono buoni e cari, ma non amano farsi prendere in giro dal Potere. Per cui, invece di abbozzare, buoni e quieti e non disturbare il conducente, scenderanno in piazza per difendere il loro diritto alla salute.


Domani alle 16.00, a via Gugliemo Pepe, ci sarà una manifestazione e un evento culturale per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla vicenda. alle 17 verranno proiettati brani del film che racconta la lotta per salvare il cinema Apollo partita ormai da 17 anni ed è al tempo stesso testimonianza di potenzialità e contraddizioni del Rione. Immagini suoni volti..tutti esquilini! Una ragione in più per non mancare…

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Published on November 30, 2018 02:25
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Alessio Brugnoli
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