Editing: invasivo o “in punta di piedi”?
Quando ho iniziato a lavorare sui libri degli altri, ricordo che ero impaurita, avevo paura persino a toccare una virgola perché temevo non tanto che la correzione fosse sbagliata, ma di urtare la sensibilità dell’autore.
Con il tempo questo timore ha lasciato il posto alla consapevolezza che se un libro ha bisogno di correzioni non c’è autore che tenga: prima di tutto contano la leggibilità e la scorrevolezza di un testo.
Tuttavia spesso mi trovo davanti ad autori scontenti perché da un lato sono stata troppo pignola, e dall’altro troppo superficiale.
Ciò mi ha portato a chiedermi: qual è l’editing giusto? Invasivo o “in punta di piedi”?
Vediamo subito 
Published on November 06, 2018 23:00