Victor LaValle – The Changeling [Recensione]
“The Changeling” è un romanzo del 2017 a opera di Victor Lavalle, già autore della novella “La Ballata di Black Tom“. Ho letto di questo scrittore su qualche blog anglofono e mi sono fiondato alla ricerca del suo ultimo romanzo che, purtroppo, non è stato ancora tradotto e pubblicato in italiano. Fortunatamente, l’inglese è mio amico e mi sono potuto godere questa bella storia nera senza troppi drammi.
È difficile parlare di The Changeling senza rovinare i colpi di scena e i segreti celati nelle pieghe di questa storia. La differenza tra capire ciò che si vede e vedere ciò che la propria comprensione consente è centrale per il realismo psicologico nella finzione, centrale nell’opera di LaValle. “The Changeling” è la storia di Apollo Kagwa, commerciante di libri rari, figlio di un’immigrata ugandese e cresciuto senza un padre, e di sua moglie Emma Valentine, bibliotecaria. Dio li fa e poi li accoppia.
Quando lui stesso diventa genitore, per non commettere gli stessi errori del padre, Apollo è determinato a essere presente in ogni secondo della vita di suo figlio, che viene documentato e condiviso in tempo reale con gli amici virtuali di Apollo. Questo finché il libraio non si sveglia nella cucina del suo appartamento con un lucchetto da bicicletta al collo che lo imprigiona a una tubazione, mentre sui fornelli la teiera fischia come impazzita. Nell’altra stanza c’è suo figlio che riposa nella sua culla ed Emma, con quella teiera bollente, sta per commettere un crimine inimmaginabile. Ci sono state delle avvisaglie nelle settimane passate, ma lui ha sempre pensato fossero dovute alla mancanza di sonno e alle responsabilità soverchianti che stavano intaccando le forze di Emma.
Apollo ne esce devastato e il suo dolore diventa quasi palpabile mentre si procede con la lettura. Ma il viaggio per trovare sua moglie e per scoprire la verità sulle sue azioni lo porta a una straordinaria svolta di eventi che altera la comprensione del mondo in cui vive e lo getta in una terrificante fiaba urbana, costellata di isole segrete, foreste infestate e antica mitologia.
[image error]Victor LaValle, autore di “The Changeling”
Bisogna dire che il primo terzo del libro è davvero lento. Vi incontriamo i personaggi, in particolare la coppia di sposi Apollo ed Emma, con le loro vite e i demoni personali, e cresciamo con loro allo stesso passo del figlio Brian. C’è un po’ di inquietudine in sordina e gli incubi sono in agguato sullo sfondo, fino all’esplosione della violenza. Dal nulla abbiamo una teiera d’acqua bollente versata sopra le nostre teste per svegliarci.
Ho particolarmente apprezzato i dialoghi dei personaggi e per la maggior parte mi è piaciuta anche la prosa di LaValle, a tratti forse un po’ troppo prolisso. Ma la bontà centrale del romanzo è il lavoro di fusione di conflitti e tensioni personali con gli orribili mostri della fantasia e delle fiabe. Victor LaValle è infatti in grado di intrecciare miti e leggende, ambientandoli in una New York che diventa a tutti gli effetti un personaggio di questa storia, con il suo carico di storia, sogni e morte.
“The Changeling” è infine un ammonimento sui pericoli legati alla pubblicazione di foto di famiglia (soprattutto di bambini) e informazioni personali sui social network. Si ringrazia il signor LaValle per il suggerimento, visto che c’è ancora chi non si pone il problema.
Ora sembra che il romanzo sarà adattato da FX per farne una serie tv. La sceneggiatura è stata affidata a Kelly Marcel che, udite udite, è colpevole di aver scritto quella di 50 sfumature di grigio. Peccato.


