Isole di felicità (Laimes salos ) - terza parte

Foto Zivile Abrutyte



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Spesso non si piaceva. Avrebbe voluto essere diversa. Più attiva, meno rassegnata. Avrebbe voluto creare. Progettare. Avere idee da cercare di mettere in pratica.
Si sentiva a corto di idee. A corto di iniziativa.
Dava colpa alle figlie. Si sentiva bloccata da loro, ma si rendeva conto che stava mentendo a se stessa.
Era un problema di carattere, di mancanza di fiducia, la sua scarsa motivazione a produrre.
“Avere successo” nella vita, questo era divenuto il suo più grande cruccio.

Davvero si sentiva troppo limitata alla casa, ai figli, a preparare i pasti per loro e cercare di essere bella. E bella per chi? Per Konstantin? Ma se nemmeno sapeva se lui ne era innamorato?
Forse avrebbe dovuto seguire l’istinto: aiutare gli altri. Aveva sempre avuto dentro di sé quel desiderio. Forse doveva fare qualcosa in quel senso. Qualche volta aveva pensato di dedicare il sabato a aiutare i bambini orfani.
Fare la volontaria in quei centri. Forse così sarebbe stata felice.

- Laimė nėra pinigų kiekis kišenėje – teko turėti, teko ir neturėti[1]

La vera felicità sentiva che per lei sarebbe stato fare qualcosa e vedere risultati. Forse ora turėjo pilną užpakalᶖ, forse ora aveva il culo pieno, aveva troppo di tutto, anche se non le pareva. Forse aveva troppo veramente, non si impegnava, non si guardava più attorno come prima, prima della separazione. Allora aveva un obiettivo, ora che quell’obiettivo era venuto meno anche lei si era troppo rilassata.
Suo marito si era rivelato un bambino e aveva finito per avere tre figli anziché due figlie. Il matrimonio, una lunga convivenza insieme rivela sempre una persona che non si era manifestata tale fino al matrimonio.
Ora cercava un uomo più maturo.
Sarebbe stato Konstantin?
Ne dubitava. Più o meno aveva la stessa età del suo ex marito. Forse innamorarsi di Konstantin sarebbe stato un altro errore, lo stesso che aveva fatto con Marijonas.
Forse era meglio rimanere nelle proprie abitudini. Raffreddare il rapporto con Konstantin. Dopo un calore iniziale ora ne capiva la pericolosità. Quel rapporto l’avrebbe riportata alla vita di prima.

Avrebbe fatto la fotografa. Aveva deciso. Da sempre il suo desiderio era imparare a fotografare. Avrebbe preso lezioni private di fotografia e avrebbe seguito il desiderio della sua vita.
Ora non poteva più nascondersi.
Quando hai capito che vuoi non puoi più nasconderti.

Ma come l’aveva capito? L'aveva capito il giorno che era entrata nella camera di Rebeka e Goda. Un caos totale. Biancheria per terra, sparsa ovunque, Pezzi di cioccolata, caramelle sul tavolo. Pettini pieni di capelli. Scarpe ovunque.

- O Dieve!

Si mise le mani nei capelli.
- Ma posso continuare così? E' giusto continuare cosi?

In quelle due domande si racchiuse l'essenza della sua decisione. Cambiare. Cambiare una volta per sempre.
Ma come?







La felicità non è avere soldi in tasca – il denaro oggi c’è domani non c’è….
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Published on July 28, 2017 01:08
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