Mole e ‘mole’

Come? Sì lo so. La lingua batte dove il dente duole. Sto girando il dito nella piaga… magari sto solo ficcando la testa sotto la sabbia come uno struzzo, o vago in sotterranee gallerie, cieca come la suddetta talpa, ma no, è proprio perché non voglio fingere di non vedere che sono qui… e si tratta di mole nel senso di dimensione non in quello di ‘talpa’!


Non sto nemmeno facendo ammenda in anticipo sia chiaro. È solo che a un certo punto confesso che me lo sono chiesta: divido il libro a metà? Il pensiero è stato bandito dal mio cervello appena ha fatto capolino… ci sono già passata e non mi è piaciuto granché. Ma soprattutto: ci sono libri che sembrano fatti apposta per essere divisi a metà, che hanno quasi un’intaccatura adatta per spezzarsi lì, come le tavolette di cioccolato, altri no.


Quindi eccoci al punto. Perché tutto questo prolisso sproloquio? Ehi, in Regia… vai col segnale![image error]


(Oh, bene… per fortuna non hanno sbagliato… non capisco come mai mettono sempre il tasto di allarme accanto a quello dell’autodistruzione, ehm…)


Comunque… ecco perché. Un avvertimento. Ve lo dovevo.


Sì. Lo so. Sapete già tutti — se mi conoscete — che i miei libri sono sempre stati piuttosto corposi — e se non mi conoscete e siete qui perché avete iniziato da poco a leggermi, allora è bene che lo impariate. Ad alcuni questa caratteristica piace, ad altri no. Ma in fondo nel fantasy non è così insolito trovare libri di un certo peso (fisico più che metafisico). Fortunatamente in versione e-book questo non pesa granché, ma in cartaceo… ehm… lo sapete. In ogni caso il secondo volume ambientato nelle Marklant sta venendo…


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…ragazzi, attenzione con quei tasti, eh? Dicevo… sta venendo un bel libro — nel senso della mole, per il resto non spetta a me — e spero che la cosa non vi peserà. Ahah, va bene, ora la smetto coi giochini di parole idioti.


D’altronde una buona storia riesce a farti volare avanti senza guardare a che numero di pagina sei e…


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…Fantastico, ok… davvero spiritosi, sì… A-ha…


…banalità a parte, spero di essere riuscita a rendere giustizia a una storia che amo moltissimo. Tranquilli, non arrivo a pagina mille, e — FERMI, VOI, CON QUEL DANNATO PULSANTE! — questo era solo per preparavi.


Più o meno.


Se non siete già fuggiti tutti, ci risentiamo presto!


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Published on May 17, 2017 23:16
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