Cross the Streets


 


Come molti ricordano, ogni volta che mi impegno in qualche progetto di street art, salta fuori intellettualoide o presunto grande artista locale, che comincia a brontolare, alzando il ditino e obiettando, con fare simile al dottor Balanzone, sul fatto i murales poco hanno a che fare con il Centro Storico, in generale, e con l’Esquilino, in particolare.


E ogni volta mi metto le mani nei capelli, dinanzi alla loro abissale ignoranza: mi tocca sempre ricordare loro come uno dei primi esperimenti di riqualificazione urbana tramite street art al mondo fu realizzato a Tor di Nona


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Oppure come il murale di Mauro Sgarbi, non fosse il primo progetto per decorare la facciata dell’ex Caserma Sani e come in passato, la street art fosse presente nel Nuovo Mercato Esquilino…


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O che a Roma, oltre ai lavori di Keith Haring, tra le prime vittime dell’ideologia del decoro che vorrebbe desertificare il Centro Storico, per renderlo un resort per radical Chic, vi fu la prima mostra mondiale dedicata al graffitismo. O il fatto che l’Urbe una delle capitali del writing internazionale. In nessun’altra città al mondo, infatti, le metropolitane e i treni del sistema ferroviario urbano sono stati dipinti con la stessa continuità – quasi trent’anni – della Città Eterna.







Tutto fiato sprecato… Per cui, più che perdere tempo con chi non vuol sentire, consiglio loro di farsi una passeggiata al Macro, per visitare la mostra Cross the Streets, per chiarirsi le idee sul tema.


Mostra ben fatta, ma con qualche limite, ma si sa, io sono un brontolone: da una parte, allontanando la street art dal muro, inteso come dimensione politica della comunità di cui essa è espressione e con cui dialoga, si rischia di ridurla a pura decorazione.


Al contempo, concentrandosi sul writing, si è messo in ombra l’esperienza di quelle fucine di sperimentazione che sono i Centri Sociali, in cui la Street Art, da contestazione del Sistema, si è trasformata in strumento per riscriverlo in una dimensione umana e partecipata.


Esperienza tra l’altro ben raccontata nel libro LA STREET ART ROMANA ATTRAVERSO I CENTRI DI AGGREGAZIONE SOCIALI di Valentino Bonacquisti, pubblicato da Edizioni Il Galeone


P.S. Piccola nota a margine: a giugno, con Mauro Sgarbi, si riprende il progetto di riqualificazione di Via Giolitti… A breve news..


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Published on May 15, 2017 01:16
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Alessio Brugnoli
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