Futuro prossimo

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Come molti sanno, Le Danze di Piazza Vittorio sono impegnate in un progetto organico di riqualificazione urbana, centrato sulla Street Art.


Senza fare discorsi complicati sul marketing territoriale, gli investimenti delle istituzioni su un territorio sono non sono legati alla realtà concreta, ma alla percezione che ne ha l’opinione pubblica, o sulla creazione di simboli che costruiscono l’identità di una comunità, rafforzandone il tessuto sociale, l’idea che è alla base di questa scelta è molto semplice: il bello aiuta l’Uomo a vivere meglio e a ricercare il Buono, come sostenevano gli antichi greci.Idea che nel concreto si declinerà nei prossimi mesi in tre principali attività.


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Il primo, il supporto al progetto dell’artista Leonella Masella, che ha lo studio nel rione Esquilino, di realizzare nelle due piazzole della peschiera del Nuovo Mercato Esquilino due installazioni, le Fontane di Cleopatra e Marcantonio.


Leonella, per quei pochi che non la conoscono, oltre ad essere una persona squisita,ha trascorso la sua esistenza, lavorando per le Nazioni Unite in paesi difficili come il Mozambico, il Sudan, la Cambogia , l’Angola, a stretto contatto con i drammatici problemi di popolazioni in lotta non tanto per lo sviluppo, quanto per la stessa sopravvivenza.

Ciò l’ha portata a elaborare una poetica basata sull’empatia per gli ultimi, per gli sconfitti, ridotti a vivere in condizioni aberranti da una società sempre più centrata sul profitto e sullo sviluppo tecnologico sfrenato e incontrollato, che porta alla degenerazione della qualità dei rapporti inter umani e sociali.


E l’Arte, in questo contesto, svolge un ruolo terapeutico: utilizzando gli scarti della società post-industriale, ricostruisce un’immagine simbolica del Mondo, in cui si recupera il rapporto perduto tra Macrocosmo e Microcosmo, riportando l’Uomo al centro del Cosmo.


Questa poetica si esplica nelle installazioni che verranno erette nel mercato Esquilino: due fontane verticali, che ricordano sia i ninfei della tradizione classica, sia i totem tribali, costituendo un ponte tra il Passato e il Presente multietnico del Rione


Progetto per cui si stanno cercando sponsorizzazioni e si potrebbe finanziare anche una campagna di crowfounding.






Il secondo è il restauro dei murales di via Giolitti, il Ritratto di Trilussa di Beetroot e la Divina Accoglienza di Mauro Sgarbi e la realizzazione di una nuova opera, che consisterà probabilmente nel ritratto di un personaggio simbolo del nostro rione, la sua memoria storica.


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Il terzo è il completamento della parete del Mercato Esquilino dove è stato realizzato il murale “Diversità Elemento di Vita” di Mauro Sgarbi, con le opere di altri street artist romani. Uno dei primi che si è messo a disposizione per questa impresa è il buon Marco Tarascio…


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Marco per chi non lo conoscesse, è uno degli artisti e street artist di riferimento del Pop Surrealismo di matrice made in Italy e nonostante abbia un curriculum, per dirla alla Li er barista,


“sodomizza li parrocchetti de Piazza Vittorio”


frase che fa sempre sudare freddo il mio pappagallo, è una persona dal grande cuore e sensibilità, amante della Natura e indagatrice dei misteri della Vita. Caratteristiche che si riflettono nella Arte, che dissimula, dietro un’apparente domande inquietanti domande sul ruolo dell’Uomo nel Mondo.


Per chi vuole conoscere meglio Marco, questo giovedì partecipare all’evento Mamma Roma, Garbatella, che si terrà giovedì al Mercato Centrale… In particolare, dovrebbe essere lì, intorno alle 20…


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Published on March 22, 2017 05:27
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Alessio Brugnoli
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