Andrea Conti a Palermo Parte III

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Ogni tanto, però, Andrea doveva rispettare l’incarico affibbiatogli dal Principe Padre: per cui, a malincuore, smetteva di vagabondare per la città e si recava ad annoiarsi con dignità nei box messi a disposizione dei concorrenti della Coppa Florio.


Box che erano stati ricavati alla male e peggio, presso la Reale Manifattura dei Tabacchi, gentilmente messa a disposizione dai Whitaker, amici e rivali dei Florio. A volte, mentre faceva finta di ascoltare le riflessioni di Ruspoli sulle automobili avversarie o la sua invidia per le imprese di Bottego, concentrava la sua attenzione sull’opificio, una volta lazzaretto, costruito nel Seicento utilizzando i locali di un magazzino preesistente adibito a deposito di cereali. Lazzaretto utilizzato sia per la quarantena dei marinai provenienti da porti flagellati dall’epidemia e a disinfettare lettere e merci importate.


Lo sguardo di Andrea su posava sul portone, dal forte bugnato, sovrastato da un rilievo in stucco, rappresentante il Genio della Salute, che reggeva, affiancato da un’aquila e da una cornucopia, le insegne borboniche.


Oppure vagava sui due piccoli edifici, i destinati al corpodi guardia, seguiti dal vestibolo a due colonne doriche e travatura rettilinea, che portava alle sale di isolamento, ora piene di automi a vapore che trinciavano tabacco e arrotolavano sigari.


O si concentrava sul cimitero degli eterodossi, che gli ricordava quello di Testaccio “piantato a mirti e cipressi che lo ripartiscono in molti ben ordinati vialetti”, che conducevano a una fontana e una monumento sepolcrale a forma di piramide, circondati da lapidi, alcune decorate con i simboli massonici della squadra e del compasso.


Poi si riprendeva, osservando il programma e le piantine del percorso della Coppa Florio, che si articolava in di cinque tappe



Una cronoscalata dalla Piazza dell’Acquasanta alla grotta di Santa Rosalia a Monte Pellegrino
Una corsa in linea da Villa Igiea e la tonnara di Scopello,altra proprietà dei Florio
Una gara di regolarità nel centro cittadino di Palermo
Una cronoscalata dalla Palazzina Cinese al duomo di Monreale
 Una corsa in linea da Mondello a Cefalù, passando per Bagheria

L’ordine di arrivo in ogni tappa avrebbe assegnato un punteggio ai concorrenti, la cui soma avrebbe determinato la vittoria finale…


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Published on January 06, 2017 08:34
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Alessio Brugnoli
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