Salutando Mimmo Pesce
Ho avuto la fortuna e il piacere di conoscere il maestro Mimmo Pesce: lo incrociavo spesso, passeggiando per la strade di San Lorenzo o a mangiare e bere qualcosa da Otello, a Piazzale Tiburtino.
Benché emanasse vitalità, non ho mai scambiato due parole con lui, finché una sera alquanto brillo, in compagnia di un amico e di mia moglie, capitai davanti al suo studio di via dei Volsci. Guardai, il mio amico, non so che ci stava passando per la testa, e visto che la porta era aperta, gli imboccammo dentro.
Il maestro Pesce ci guardò stupiti e invece di prenderci a randellate, come avremmo meritato, si intrattenne con noi, a parlare della sua arte. Rimasi incantato dalle sue sculture: non solo perché riconobbi alcune delle sue modelle, ma soprattutto per la loro capacità di scavarmi dentro, con la loro barocca incertezza tra dramma e sensualità.
Ogni opera era un’epifania della lotta che ogni di noi deve affrontare ogni giorno, spesso perdendo, con i propri demoni personali.. I suo demoni
e qui lascio la parola a Sylvia Di Ianni, sua allieva, che lo conosceva di certi meglio di me
sono stati un passaggio da affrontare e sublimare per arrivare alla luce… e questo voleva essere il suo insegnamento per tutti..
Il maestro ci ha lasciati: e anche se sembra strano, ha lasciato un vuoto nella mia vita. Quella visita, è stata una delle fonti di ispirazioni di Lithica: vuoi o vuoi, le sculture di Martinucci, che tanto scandalizzato i buoni borghesi di Minorca, non sono che la trascrizione onirica e letteraria delle sue opere… E di questo, gli sono grato.
I suoi funerali saranno celebrati Lunedì 31 Ottobre presso la Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo, Roma, h. 11,30. Partecipate, se potete. Mimmo amava la vita e la compagnia, sarebbe stato felice, di avermi accanto..
Alessio Brugnoli's Blog

