Sergio Peter's Blog, page 4
May 28, 2014
Dettato di Sergio Peter
Dettato, recensito oggi da Andrea Cirolla su La Balena Bianca
Originally posted on La Balena Bianca:
di Andrea Cirolla
Tunué, casa editrice di Latina specializzata in graphic novel e saggistica pop, si è aperta recentemente alla narrativa. Ha affidato a Vanni Santoni la cura di una collana dedicata, che si chiama «romanzi». Il primo libro della collana, Dettato, è anche il primo del suo autore, Sergio Peter. E che libro è, Dettato di Sergio Peter?
View original 878 altre parole
DETTATO di Sergio Peter e STALIN + BIANCA di Iacopo Barison, la narrativa Tunué
Recensione di Dettato apparsa ieri su “Vita da editor”
Originally posted on VITA DA EDITOR:
Tunué inaugura una nuova collana di narrativa diretta da Vanni Santoni
La casa editrice Tunué ha deciso di allargare il suo catalogo (composto da fumetti e graphic novel) affidando la direzione di una collana di narrativa a Vanni Santoni, scrittore e critico letterario di origini toscane; dopo un lungo lavoro di scouting, sono usciti i primi due volumi: Dettato di Sergio Peter e Stalin + Bianca di Iacopo Barison. Due autori sotto i trent’anni e due volumi dalla pregevole grafica e dal costo contenuto (9,90 euro). Santoni ha più volte dichiarato: “quello che mi interessa è solo la qualità della scrittura” (si legga anche l’intervista su Linkiesta), affermazione certo rimarcata nella scelta del primo romanzo della collana. In Dettato di Peter la struttura narrativa è rastremata al punto da rendere l’opera una successione all’apparenza casuale di ricordi e testimonianze; si tratta infatti di un viaggio nella…
View original 400 altre parole
May 26, 2014
La Cover Story de La Domenica del Sole dedicata a #Dettato
May 23, 2014
IL GALLO E LA GABBIANELLA
Il gallo canta.
Che sia il gallo a cantare è fuori da ogni dubbio.
Infatti qui ci sono solo il gallo e la sua gabbia.
E le gabbie non sono le gabbianelle.
Cioè, le gabbie non cantano.
Le gabbianelle invece sì.
Ma qui, insomma, per ora di gabbianelle non ce ne sono.
C’è da capire perché il gallo canti.
Infatti non è mattina.
Quasi sempre i galli cantano la mattina presto.
Verso le 5 – 5.30.
Ma ora sono le 18.
In punto.
E il gallo canta.
Può darsi che questo gallo abbia fatto un riposino pomeridiano e si sia appena svegliato.
Così canta.
Ma se ne può dubitare fortemente.
Perché il gallo va a letto presto la sera e anche se si alza all’alba, le sue otto-nove ore, mezz’ora in più mezz’ora in meno, le dorme sempre.
Difficilmente gli viene l’abbiocco il pomeriggio.
Anche perché per quello che fa è difficile che si stanchi così tanto.
Infatti il gallo, principalmente, canta.
O forse il gallo canta perché la gabbia è piccola.
Molto piccola.
E si lamenta.
Ma anche su questo si può dubitare fortemente.
Perché la principale preoccupazione del gallo è quella di cantare.
Non pensa molto al suo giaciglio.
E soprattutto il gallo non sa come si chiama una gabbia piccola.
Così visto che sa che una gallina piccola si chiama gallinella, pensa che una gabbia piccola possa chiamarsi gabbianella.
Gallina piccola=gallinella -> Gabbia piccola=gabbianella.
Allora il gallo canta e fa “chi-chirichì!”
Molto forte. Ripetutamente.
Tradotto il suo”chi-chirichi” della mattina presto vuol dire:
“Io sono un gallo e canto, perché sono le 5 del mattino e devo svegliarmi così presto perchè devo lavorare, cioè cantare, e non capisco perché il resto del paese debba continuare a dormire mentre io lavoro! (questo era il “chi”) Tra-la-la , tra-la-la-la!!!(questo era il “chirichi”).
Invece tradotto il suo “chi-chirichi” del pomeriggio, o di qualsiasi altra ora del giorno che non sia la mattina vuol dire:”Ciao gabbianella.Visto che sei una gabbianella=piccola gabbia perché non canti? Perché non canti? Perché non canti?”
Ma la gabbianella non cantava.
E questo è il secondo motivo per cui il gallo canta.
Cioè perché si chiedeva, nella gabbia, perché la gabbianella (=piccola gabbia) non cantasse.
Così il gallo vedendo che la gabbianella non cantava, cantava lui e faceva:”chi-chirichi”, che, tradotto questa volta voleva dire: “ peccato gabbianella che non canti! Potevamo fare un bel duo insieme.
Ma siccome non canti te, canto io!”
Gabbia=>gabbiana=>gabbia-nella=>nella-gabbia=>galla nella gabbia=>No, le galle non esistono.
CONCLUSIONE
I galli quando sono morti non cantano più.
Ci sono 3 motivi per cui i galli cantano:
1 – La mattina presto per svegliare tutti.
2 – Il pomeriggio (o in qualsiasi momento del giorno che non sia la mattina presto) per chiedere alla gabbianella(=piccola gabbia) perché anche lei non canta.
3 – Il pomeriggio (o in qualsiasi momento del giorno che non sia la mattina presto) perché la gabbianella (=piccola gabbia) non canta, allora cantano loro.
Ma, se in un qualsiasi momento del giorno, che non sia la mattina presto, una gabbianella vera e propria si presenta dal gallo cantando e dicendo di essere una vera gabbianella il gallo non canterebbe perché:
1-Non è mattina presto.
2-La gabbianella canta per cui il gallo non deve chiederle perché non canta.
3-La gabbianella canta per cui il gallo non canta al suo posto.
Ma come già si sa, se il gallo non canta più allora è morto.
Se, quindi, una gabbianella si presenta cantando dal gallo nella gabbia, il gallo non canta più.
Per cui se una gabbianella si presenta cantando dal gallo il gallo muore.
Quindi una gabbianella può uccidere un gallo solo cantando, a meno che non sia mattina.
Invece una gabbia può uccidere un gallo anche stando zitta.
In special modo se è una gabbianella, ossia una gabbia troppo piccola.
May 22, 2014
Un estratto di Dettato per Minima&Moralia
Su Linkiesta.it intervista di Coccia a Santoni sulla narrativa Tunué
Su Linkiesta.it intervista di Coccia a Santoni sulla narrativa Tunué
sperare in una meravigliosa rifiorenza
Tunué: porte aperte alla narrativa
May 19, 2014
Su Il Fatto Quotidiano si parla di Dettato
May 15, 2014
Da Grandola al Salone del Libro.
May 7, 2014
Su Brevanews un bellissimo articolo su “Dettato”
Su Brevanews un bellissimo articolo su “Dettato”
Elisa Denti firma un ottimo pezzo per Brevanews: curiosità su di me, su “Dettato” e sulle presentazioni comasche…



