Mario Pacchiarotti's Blog, page 39

February 14, 2014

Intervista tra amici

Noi autori self abbiamo il vizio di raggrupparci, forse per farci reciprocamente coraggio.

Tra i tanti gruppi sono capitato in quello degli Scrittori Pionieri, presente su Facebook, e, da qualche tempo, anche su G+. È un gruppo di gente simpatica, che scrive a livelli molto diversi, generi letterari dei più disparati e con risultati di vendite molto differenziati.

Quello che ci accomuna è il piacere di scrivere. 

Abbiamo deciso qualche tempo fa di leggerci a vicenda, e quindi intervistarci l'un l'altro. Questa settimana è stato il mio turno nel ruolo di intervistato, e devo dire che è stata un'esperienza divertente. Naturalmente alla base dell'intervista c'era il piccolo volume che ho pubblicato: Madre Terra.

Ecco il risultato di questa particolare intervista tra autori. Colgo l'occasione per ringraziare tutti i partecipanti all'intervista in particolare Concetta che è una vera e propria animatrice per il gruppo. 

Naturalmente se vi venisse voglia di fare anche voi qualche domanda, non avete che da utilizzare i commenti a questo post.


Concetta D'Orazio Mario, la tua raccolta comprende tre racconti: qual è il filo conduttore che li accomuna?Mario Pacchiarotti Ciao Concetta, grazie per la domanda che è molto interessante per me, perché fino a poco tempo fa non mi ero posto il problema. Non c'è infatti una volontà cosciente da parte mia di creare un collegamento tra i racconti, anche considerando che tra i primi due e l'ultimo ci sono molti anni a separarli.Tuttavia, quando Simona Gauri, la ragazza che ha curato la traduzione dei racconti in inglese, ha scritto per me la sinossi e la prefazione, le sue note mi ha fatto notare alcuni tratti caratteristici che si ripetevano in ogni racconto: è sempre una figura femminile a rappresentare in qualche modo l'elemento che attiva il cambiamento; c'è sempre la rottura di un equilibrio nelle vite dei protagonisti, in favore di un nuovo modo di vivere.
Roberto Bonfanti Ciao Mario, come hai detto tu, fra i primi e l'ultimo racconto che hai scritto per questa raccolta sono passati vari anni. Nel frattempo hai scritto altro o hai avuto un blocco creativo? Se è così c'è stato qualcosa di particolare che ti ha fatto riprendere in mano la penna, pardon, la tastiera?Mario Pacchiarotti Nessun blocco creativo, mi sono sempre ritrovato in testa una quantità enorme di storie. Sono un tipo che prende sonno lentamente e ho l'abitudine di fantasticare prima di addormentarmi, costruendo racconti, magari riprendendoli di sera in sera, per poi abbandonarli e dimenticarli. Ma scrivere è tutt'altra cosa, ho sempre ammirato chi aveva questa capacità.Fino a poco tempo fa non ho sentito il "bisogno" di scrivere, mi accontentavo di giocherellare con le mie storie. Qualche volta le raccontavo agli amici (i miei colleghi conoscevano la storia di Papa Giuseppe prima che io decidessi di scriverla).L'evento scatenante è stato l'arrivo del Kindle in Italia. Ho visto decine di autori sconosciuti pubblicare, ho comprato il Kindle, ho comprato il primo e-book: Pan di Francesco Dimitri, e l'ho trovato davvero molto buono. E' un po' colpa sua se ho deciso di trasformare le mie fantasticherie in scrittura.
Giovanna Barbieri Il tuo stile, nel corso degli anni, ha subito cambiamenti importanti?Mario Pacchiarotti Ciao Giovanna, immagino di sì, ma forse siete voi quelli più adatti a valutarlo. I primi due racconti sono degli anni novanta e sono stati modificati in maniera minima durante l'editing. L'ultimo è stato scritto lo scorso anno. Di certo sto cambiando anche in questo periodo, perché l'atto stesso di scrivere e rileggere quello che si è scritto ti porta in maniera naturale a modificare il tuo stile. In questo momento sto affrontando il problema del passaggio dal racconto al romanzo.
Cristina Bergomi Ciao Mario, ti sei ispirato a qualcuno per i tuoi personaggi o sono interamente frutto di fantasia?Mario Pacchiarotti Un'abbraccio a Cristina, che mi ha emozionato con il suo racconto. Credo che ci si ispiri sempre un poco a persone conosciute o personaggi pubblici o storici, o comunque a qualche suggestione che deriva dalla nostra esperienza.In Madre Terra non ci sono personaggi che hanno origine nella vita reale, ma è la storia stessa che nasceva dalla mia vita: era da poco arrivata a casa una bambina in affidamento, quindi il tema della maternità e dell'affido.In La Strada invece c'è un collegamento diretto con l'esperienza negativa che alcuni conoscenti avevano con le loro separazioni. Raramente mi era capitato prima di vedere persone così scosse, devastate da un rapporto che da amore diventava quasi odio. Il racconto cerca di lanciare una speranza per chi si trova in fondo a un baratro: a volte la vita cambia in meglio in maniera improvvisa e inspiegabile.Infine nel Papa Nuovo ci sono molti aspetti. Il tema stesso della fede, che mi interessa in maniera particolare. Ma anche molti personaggi hanno radici nel reale. I cognomi dei cardinali sono quelli delle principali famiglie del paese da cui provengono i miei genitori. Suor Paola esiste davvero, è bellissima dentro e fuori e mi sembrava perfetta come ispirazione per un personaggio altrettanto bello. In realtà ogni personaggio del racconto ha qualche aspetto che appartiene alla mia esperienza.
Giovanna Barbieri Com'è passare al romanzo? Come riesci a dedicarti a famiglia, lavoro e altri impegni?Mario Pacchiarotti Giovanna, come direbbe mio zio: gli scrittori sono quelli che vivono della loro scrittura, noi siamo solo "scriventi".Il tempo che posso dedicare alla scrittura è limitato, e concentrato in genere nelle ore più tarde della serata. Durante la giornata lavoro, e al massimo posso dare un'occhio ai social di tanto in tanto. Poi ci sono gli impegni familiari, e per ultimo vengono i divertimenti personali. E scrivere per me è puro divertimento. Quindi forse la risposta è che, no, non si riesce a conciliare famiglia, lavoro e scrittura. Non per chi è "scrivente" e non scrittore.Passare al romanzo per me è difficile, in parte proprio per la mancanza di tempo. La prima stesura di un racconto breve per me è sempre stata questione di poche ore. Ma un romanzo, per quanto la storia possa essere tutta fissata nella mia mente, ha bisogno di essere impostato, progettato quasi. I personaggi, che nel racconto possono essere anche secondari alla storia, nel romanzo diventano predominanti.Ho quindi cercato di "appoggiarmi" a qualche metodo, ma con buon senso. Partendo dallo snowflake ho ricavato un mio modo personale di impostare e strutturare il racconto, molto meno dettagliato del sistema originale. Lo sto ora utilizzando per una storia molto strana che dovrebbe diventare un romanzo breve.
Wirton Arvel Innanzitutto complimenti, a me i racconti e le ambientazioni sono sembrati più un pretesto per parlare delle emozioni e dei sentimenti dei personaggi e per dar loro voce; quindi del tutto arbitrari e pensati più per ambientare il lettore che non i protagonisti e poi una volta portati i lettori nella storia, farli emozionare con il contenuto reale, con il messaggio/morale che si voleva esprimere. E' solo una mia impressione?Mario Pacchiarotti Ciao Wirton, non è sempre così? Il racconto non è sempre niente altro che il contenitore per racchiudere un messaggio, oppure puntare il dito su un'emozione, un problema, qualcosa comunque che ci colpisce? Nel mio caso cerco di portare dei messaggi, vero, ma anche e soprattutto di porre domande, alle quali ognuno deve dare la sua risposta.
Concetta D'Orazio Quindi, Mario, gli elementi di continuità tra i racconti esistono anche se non sono stati inseriti volontariamente. Giusto? Una sorta di coincidenza oppure le dinamiche interne alle tue storie rispecchiano, in maniera chiaramente immaginaria e lontana dalla realtà, un tuo modo di essere o di concepire l'esistenza?Mario Pacchiarotti Concetta credo sia più il risultato dell'essere stati scritti da me. Penso che le storie che uno crea siano sempre un riflesso di quello che ci passa per la testa. A volte può essere qualcosa di specifico, e quindi la volontà dell'autore è consapevole nel cercare di raggiungere un certo scopo (come mi sta capitando con uno dei lavori che sto portando avanti ora, Abel Legacy, titolo provvisorio), altre volte invece può capitare di voler descrivere delle emozioni, senza nemmeno giudicarle, proprio perché sono controverse ed è difficile collocarle anche all'interno di noi stessi (e questo, se mai lo finirò, sarà il clima di Baby Boomers).
Roberto Bonfanti Quindi, Mario, se non ho capito male, senza l'attuale possibilità di essere editori di se stessi (altro modo per definire i self publisher), tu non avresti mai pensato di scrivere, pubblicare, promozionare, fare comunella con altri visionari come te, discutere del sesso degli angeli, spaccare il capello in 4 ecc. Ma pensa quante beghe ti saresti risparmiato!  Sto scherzando, ovviamente. Ma la considerazione è seria: in altri tempi non saresti diventato scrittore, giusto?Mario Pacchiarotti Roberto hai proprio ragione, senza il self publishing non avrei mai provato a scrivere, figuriamoci inviare un manoscritto a un editore. Sono una persona con una discreta dose di autostima e so che posso riuscire a ottenere risultati discreti in quasi ogni campo in cui mi impegno, ma sono anche molto realista.Il self è stato per me come andare a mangiare a mensa: potevo provare piatti nuovi senza offendere mia madre sputandoli nel piatto. Con l'auto pubblicazione posso provare e sperimentare, vedere che effetto fanno le mie cose su chi le legge, senza però coinvolgere in questo tentativo troppe risorse esterne, e senza troppi filtri tra me e chi legge.
Nathan K. Raven Ciao, Mario. Parliamo un po' della struttura del tuo lavoro: tre racconti non omogenei, quasi tre visioni pur così distanti nel tempo. Eppure in qualche modo sanno conquistare una dimensione unitaria all'interno dell'opera. Quanto hai sperimentato in tal senso?Mario Pacchiarotti Nathan confesso di averci pensato molto poco. Inizialmente volevo pubblicare solo i primi due, poi mi sono ritrovato a scrivere il terzo. Mentre iniziavo il quarto ho deciso fermarmi e pubblicare, cosa che mi ha richiesto un po' di lavoro, essendo tutto nuovo per me. Una delle difficoltà è stata scegliere il genere in cui inserire i miei racconti. Io ho sempre pensato a quello che scrivo come fantascienza, o fantastico, se vuoi. Ma temo che molti lettori non sarebbero d'accordo. Se dovessi inventare una categoria, metterei in evidenza il sogno: tutti nascono da eventi poco reali, quasi come accade nei sogni, dove siamo disponibili ad accettare qualsiasi invenzione della nostra mente come reale.
Wirton Arvel Ci sono autori che stimi particolarmente? Libri che vorresti aver scritto tu?Mario Pacchiarotti Non mi basterebbe la giornata per elencarli.Amo particolarmente Ursula Le Guin, libri come La mano sinistra delle tenebre e Quelli di Annares sono capolavori e mi piacerebbe molto essere in grado di focalizzare i contrasti umani come fa lei.Poi ci sono decine di grandi autori di fantascienza che apprezzo, da Asimov a Vance e tanti altri. Amo Pratchett per la leggerezza con cui ha costruito i suoi mondi.Degli italiani posso citare Calvino, Eco, Ammaniti.Ma mi fermo perché i nomi sarebbero tanti. Dico solo che mi piacciono gli autori che non hanno paura di mettere in crisi il lettore ponendolo di fronte a interrogativi a cui dare risposta non è semplice.Alla domanda quale libro ti piacerebbe aver scritto, rispondo così:quando da bambino ho finito il mio primo libro, ho immediatamente capito che volevo leggere ancora e ancora.Ecco, vorrei poter scrivere un libro che dia quella sensazione a qualcuno, che gli riempia il cuore del desiderio di leggere ancora.
Nathan K. Raven Nell'accostamento dei 3 racconti ho notato in effetti tracce del multi genere: per questo parlerei di sperimentazione, perché il genere non lo definirei fantastico o fantascientifico in senso stretto, ma qualcosa che riesce a comprendere elementi di entrambi pur andando verso una direzione eclettica.Infatti nel terzo racconto compare addirittura il tema della fede. Considerate le differenze, in primis di lunghezza, è stato voluto l'inserimento di quest'ultimo racconto come predominante? Il tema della fede ti è caro a livello personale? Lo ritieni preponderante?Mario Pacchiarotti Beh per cominciare per me tutto è sperimentazione, perché nonostante l'età sono agli inizi nella mia esperienza del comunicare attraverso il racconto. E confermo che non riesco a rimanere all'interno di un genere, anzi a volte faccio fatica a dare un'etichetta a quello che scrivo.Il terzo racconto domina perché è quello scritto recentemente, quindi per forza di cose quello che mi è più vicino.Il tema della fede mi interessa molto, io non sono credente, e sono attirato dal tema religioso, è uno dei motori che hanno fatto la storia dell'umanità. Tornerò di sicuro a inserirlo nelle mie storie in un modo o nell'altro. Magari non in maniera così centrale.Sì, tutto il racconto nasce dalla voglia di analizzare il particolare meccanismo della fede nell'uomo. Se fai caso i personaggi che hanno fede, non riescono a credere al mistero, mentre quello che non ce l'ha, fatica di meno ad accettare quello che accade, perché non deve trovare per forza una ragione. La complessità della fede nell'uomo, quello mi interessava, non volevo dimostrare che è giusto credere o meno, ma più che altro che è un meccanismo complesso e molto difficile da inquadrare.
Nathan K. Raven Il primo racconto, Madre Terra, porta alla luce e ribalta un argomento attuale: la sovrappopolazione. Qual è il ruolo della ricerca genetica e dell'esplorazione di nuovi mondi da terraformare e popolare?Mario Pacchiarotti Beh io dopo il liceo volevo fare ingegneria genetica, ma purtroppo esisteva solo a Pisa. Puoi quindi immaginare quanto mi interessi il tema. Credo che la genetica, e in particolare la manipolazione genetica dell'uomo, sia non solo importante per poter affrontare lo spazio, ma anche per la sopravvivenza stessa della nostra specie su questo pianeta. In molte popolazioni stiamo aggirando la selezione naturale. Questo è un fatto positivo, ma prima o poi qualcuno dovrà fare il lavoro che il filtro della selezione non svolge più.Casualmente hai toccato un tema che è presente in uno dei racconti che sto scrivendo ora, e ti dico: non sempre modificare l'ambiente (terraforming) è la soluzione giusta per sopravvivere, in fondo l'evoluzione non è altro che l'adattamento dell'uomo all'ambiente, non il viceversa.
Concetta D'Orazio Mario, una domanda al volo: cosa faresti (o cosa saresti) se non esistesse il selfpublishing?Mario Pacchiarotti Avrei tempo di leggere di più.
Wirton Arvel Mario grazie delle risposte, aspetto di poter leggere presto i tuoi nuovi lavoriMario Pacchiarotti Grazie a tutti voi.
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Published on February 14, 2014 17:44

February 12, 2014

Storie d'amore tra carta e digitale

Ho sempre sostenuto la necessità di modificare le modalità di marketing dei libri sul mercato Italiano, in particolare per quanto riguarda gli e-book.

Sono molte le cose che si potrebbero fare, ma tra tutte quella che ritengo più efficace è l'associare in qualche modo la vendita della versione cartacea a quella della versione elettronica.

Negli ultimi mesi qualcosa ha cominciato a muoversi. 

Durante il periodo natalizio abbiamo avuto Mondadori che ha lanciato un'offerta su 101 libri, grazie alla quale chi comprava il libro aveva poi in omaggio l'e-book.

Nello stesso periodo RCS aveva fatto qualcosa di simile su Amazon, dando la possibilità di acquistare l'e-book per €1.99 a chi avesse comprato il libro.

Ora IBS ha una simpatica offerta grazie alla quale si possono comprare a prezzo ridotto le versioni e-book di una parte dei libri che abbiamo comprato sullo store.

Su Amazon versione USA c'è la possibilità per gli autori di impostare un prezzo ridotto per i propri e-book quando un cliente abbia già comprato la versione cartacea (Kindle MatchBook). Purtroppo questo modello non è ancora disponibile nello store italiano.

Insomma, qualcosa sta cambiando, ma non è ancora abbastanza. Rimane sempre il problema di avere piattaforme diverse tra i vari editori, e soprattutto la presenza del DRM è uno spiacevole ostacolo che infastidisce più il compratore che il pirata.

Vedremo se nei prossimi mesi e anni i nostri editori sapranno trasformarsi.

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Published on February 12, 2014 12:34

February 8, 2014

San Valentino - Un libro per gli innamorati

San Valentino, la tradizionale festa degli innamorati, incombe.

Molti saranno alla ricerca di un regalo da fare al proprio partner, così ho pensato di darvi un suggerimento: regalate un libro. 

Le possibilità sono infinite e di certo sarete in grado di fare un giro in libreria, o su un negozio online, e trovare qualcosa di giusto da donare.

Se volete toccare il massimo, e comprare un libro da leggere e discutere assieme, la mia scelta non potrebbe che essere questa:

L'Arte di Amare - Eric Fromm

Non fatevi spaventare, non è un tomo filosofico indigeribile, ma un libretto leggero che potrebbe cambiare il vostro modo di vedere l'amore. Lettore avvisato...

Su Amazon ce ne sono poche copie, ma lo potrete trovare un po' ovunque online e probabilmente anche nelle principali librerie.

In ogni caso: auguri!
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Published on February 08, 2014 03:31

February 3, 2014

Autopubblicare: Narcissus.me - Simplicissimus Book Farm

Seconda puntata del mio percorso all'auto-pubblicazione.

Una volta ottenuto lo scopo primario di rendere disponibile online il mio piccolo e-book, grazie alla pubblicazione sul circuito Amazon, mi è sembrato importante raggiungere anche quelle persone che non utilizzano il Kindle, ma altri lettori e piattaforme di distribuzione.

In Italia parliamo di circuiti come Kobo (associato a Mondadori), IBS (era il mio negozio online di riferimento prima dell'arrivo in Italia di Amazon), Cubolibri, Apple iBook Store e molti altri. Per quanto sia possibile per alcuni di questi arrivare alla pubblicazione in maniera autonoma, una breve ricerca di mercato mi ha fatto individuare una soluzione semplice e veloce per raggiungere questi mercati.

Si tratta di narcissus.me, la piattaforma di auto-pubblicazione di Simplicissimus.
Premetto che non è mia intenzione dare una valutazione qualitativa della piattaforma e dei suoi gestori in questo momento. Il tempo del rapporto con loro è troppo breve per poter dare un giudizio obiettivo. Mi limiterò quindi a descrivere la mia esperienza fino a questo momento, che si basa sulla pubblicazione di due e-book, uno mio e uno di mio zio.

La scelta è ricaduta su di loro per questi motivi:

Il processo di pubblicazione è semplice e alla portata di tutti, in particolare per chi ha già realizzato l'e-book Amazon, o un e-book in formato EPUB;Con un solo passo si coprono la maggior parte delle librerie online, iBook compresa (e volendo anche Amazon, che però ho preferito gestire in maniera diretta);Non richiede l'esclusiva. È quindi possibile distribuire l'e-book anche con altri circuiti, come Amazon (in maniera diretta), Google e via dicendo;Provvigione assegnata all'autore tutto sommato competitiva (60% del prezzo di copertina.
Non c'è molto da dire riguardo alle modalità di iscrizione, completamente online e molto semplici. Avendo a disposizione l'e-book in formato EPUB si può completare tutto il processo di iscrizione e pubblicazione nello stesso giorno. Sarà poi necessario un tempo piuttosto variabile (e spesso maggiore di quello dichiarato), affinché il vostro e-book compaia in tutti i negozi dei vari circuiti collegati.

È possibile monitorare le vendite dal pannello di controllo dell'autore, ma bisogna tenere conto che la caratteristica di meta-publisher di Narcissus rende spesso i tempi di consolidamento delle informazioni sulle vendite molto lunghi. Tra gli autori selfie ho sentito qualcuno lamentarsi per questo motivo, anche sollevando qualche dubbio sulla correttezza della contabilità vendite, mentre altri sono soddisfatti. Io non ho ancora indicazioni per dare un giudizio, ma nel mio caso non mi aspetto vendite significative, quindi l'interesse principale era raggiungere gli store, sperimentare e valutare.

Dal punto di vista tecnico l'unico problema che ho dovuto affrontare è stata la conversione del mio e-book dal formato .mobi di Amazon, in quello EPUB. Avrei potuto creare un PDF direttamente dal documento base dell'e-book, ma non considero il PDF un formato adatto alla lettura degli e-book, perché troppo rigido riguardo alle dimensioni degli schermi utilizzati.

Si è trattato però di un problema non difficile da risolvere, grazie all'utilizzo di uno dei programmi gratuiti più diffusi per la manipolazione di e-book: Calibre.
Non sto a spiegare come si utilizzi il programma, ma vi dico che è possibile importare un .mobi e convertirlo con un semplice passaggio in EPUB. Nel mio caso, un e-book di solo testo, il risultato della conversione era utilizzabile (quasi) senza modifiche per la pubblicazione su Narcissus. Oltre a fornire i meta-dati del libro e la sua immagine di copertina a Calibre, l'unico intervento che ho fatto è stato rendere fisse le proporzioni dell'immagine di copertina presente nella prima pagina interna dell'e-book (operazione comunque non strettamente necessaria).

Con un minimo di abilità tecnica e poche ore mi è stato quindi possibile passare della pubblicazione sul solo circuito Amazon alla copertura della gran parte dei circuiti significativi per il mercato italiano. Da notare che, volendo, sarebbe stato possibile saltare del tutto il passaggio diretto della pubblicazione con Amazon, utilizzando Narcissus anche per quel circuito (io invece, avendolo già fatto, ho escluso Amazon dalla lista di librerie sulle quali Narcissus permette di pubblicare in maniera automatica).

Mi rendo conto che potreste avere molte domande: sarò felice di rispondere, se sarò in grado.

Il prossimo passo riguarderà la pubblicazione del cartaceo.







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Published on February 03, 2014 10:45

January 27, 2014

Madre Terra is now Mother Earth

I am happy to announce my first e-book " Madre Terra " is now available for English readers too. Even better, it is also available as Paperback, so you can read it the old fashioned way.
And this is my author page on Amazon.


English e-book English Paperback

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Published on January 27, 2014 11:00

January 22, 2014

Autopubblicare: Amazon KDP - Kindle Direct Publishing

Pubblicare autonomamente un e-book, rendendolo disponibile in tutto il mondo, è ormai una cosa davvero alla portata di tutti. Questo è vero in particolare se il vostro libro è un semplice testo, senza illustrazioni, formule o altre caratteristiche complesse.

Vi racconto la mia esperienza sulla piattaforma KDP - Kindle Direct Publishing.

Come prima cosa è necessario effettuare la registrazione sul sito dedicato. Non ci sono particolari difficoltà, le pagine sono disponibili anche in lingua italiana, e non mi sembra di ricordare alcun passo particolare nella procedura. Forse la parte più complessa riguarda la tassazione per gli e-book eventualmente venduti su alcuni degli store Amazon (US,CA,MX,JP,IN), ma nella configurazione minima, non facendo trafile particolari, si viene sottoposti a una ritenuta fissa del 30% sulle vendite effettuate in quei mercati. Se il vostro target di mercato è quello italiano, quindi, non sarà necessario approfondire il tema.

Dovrete fornire una serie di dati personali, tra i quali gli estremi di un conto per poter ricevere i pagamenti. Come detto precedentemente solo le vendite su alcuni mercati europei porteranno a un pagamento diretto sul vostro conto, mentre per altri riceverete assegni in valuta estera.

Una volta completata la parte formale, non appena il vostro account Amazon KDP sarà operativo, potrete pubblicare il vostro primo libro. C'è una pagina dedicata alla gestione dei vostri libri, chiamata appunto Libreria. Inserire un libro non è un'operazione complessa: si tratta di completare un paio di pagine di informazioni.

Nella prima dovrete fornire il titolo, l'autore e gli eventuali collaboratori, descrizione, data, numero dell'edizione, lingua, editore (voi), un eventuale numero ISBN, categorie da associare. Dovrete inoltre fornire un'immagine di copertina, ma Amazon mette a disposizione uno strumento molto potente per creare un'efficace copertina senza troppi sforzi.

Sempre nella prima pagina dovrete fare il caricamento del file con il contenuto del libro. Questo si può fare fornendo un file .mobi già pronto, oppure, in maniera più semplice, con un normale file word. Alla fine è possibile salvare e passare alla pagina successiva.
Qui vengono inserite le vostre preferenze riguardo ai paesi dove si vuole distribuire il libro - scegliere "a livello mondiale" è quello che ho fatto io - e dove si stabilisce il prezzo dello stesso.

Il prezzo determina anche la percentuale di royalties che vi verranno pagate. Al momento per un prezzo in euro inferiore a €2.60 viene pagato il 35%, mentre da quella cifra in su la percentuale raddoppia arrivando al 70%.
Per i prezzi in dollari la soglia è diversa, ma il principio rimane lo stesso.
Nel formare il prezzo va tenuto conto che al vostro prezzo in euro specificato, o calcolato a partire da quello in dollari, verrà caricata un'IVA del 3%. Quindi se si vuole ottenere un prezzo finale di X centesimi per calcolare il prezzo Y da impostare la formula sarà: 

Y = X*103/100

Ci sono altre opzioni che riguardano particolari promozioni o il prestito, verificatele, ma al momento non dovrebbero essere interessanti.

Da notare che è possibile salvare il libro senza pubblicarlo. Questo rende possibile fare tutte le verifiche che volete prima di attivare la vera e propria pubblicazione del libro.
In particolare è possibile tornare sulla prima delle due pagine di pubblicazione e visionare un'anteprima del libro in un simulatore di lettore e-book, o anche scaricare il file mobi per poterlo visionare sul vostro computer con il lettore Kindle.

Una volta raggiunto il risultato voluto si può utilizzare il bottone "Salva e Pubblica" per rendere operativo il vostro libro sul circuito Amazon. I tempi di pubblicazione possono variare da poche ore a uno due giorni, ma in genere sono molto rapidi.

Alcuni consigli per chi volesse provare:

Se decidete di utilizzare il formato word considerate che nella conversione Amazon cercherà di conservare alcune delle formattazioni che avrete fatto. Più il testo sarà semplice e poco formattato, più facile che nella conversione otteniate un risultato simile a quello che volevate. Ricordate che i lettori e-book non gestiscono molto bene le pagine fisse, considerando il testo come un flusso continuo da spezzettare a piacimento.Se invece siete più smanettoni, o dovete fare qualcosa di particolare, o se magari avete già il libro in formato EPUB, considerate l'utilizzo di Kindlegen, oppure di Calibre.Vi verrà proposta l'iscrizione al programma KDP Select. Questa opzione vi fornisce la possibilità di impostare ogni tre mesi, cinque giorni di promozione gratuita del vostro libro (il prezzo viene azzerato e non guadagnate provvigioni). Può essere utile attivarla per i primi tre mesi di vita del libro in modo da usare la gratuità per far conoscere il libro. L'opzione si rinnova automaticamente, ma potete rimuoverla e alla scadenza trimestrale si spegnerà. Da notare che durante tutto il tempo in cui siete iscritti a KDP Select non potrete vendere il libro attraverso altri circuiti.Il prezzo del libro può essere facilmente variato ogni volta che vorrete andandolo a modificare tramite KDP. Questo può essere utile per fare delle promozioni non gratuite. Ricordate che se distribuite il libro anche con altri circuiti, dovrete mantenere i prezzi su tutti i circuiti allineati (Amazon ha una clausola che impone che il suo prezzo non sia superiore a quelli praticati altrove, e lo stesso hanno la maggior parte dei distributori).Credo di aver detto in maniera semplificata un po' tutto quello che serve. Se avete dubbi o domande, basta chiedere usando i commenti.

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Published on January 22, 2014 11:44

January 6, 2014

Anno nuovo, storie nuove

Ogni anno il rito si ripete.
Si stappa lo spumante e si brinda al nuovo anno, come se davvero credessimo nel suo potere di cambiamento.

Qualcuno, forse più saggio, invece di sperare nel miracolo, elabora propositi da mantenere nell'anno che inizia. Quanto meno c'è la consapevolezza che spetta per primi a noi l'onere di cambiare il nostro destino. O comunque quello di tentare.

Tra gli scrittori ho notato una certa frequenza nel porsi come proposito quello di scrivere con continuità, magari fissando una certa quantità per giorno o settimana. Credo sia qualcosa che ha senso più per i professionisti che per gli scrittori casual come me.

Provo quindi a pormi degli obiettivi anche io, magari meno stringenti e senza quantità, che fanno tanto cottimo.

Il primo è completare la revisione del primo e-book già pubblicato, trasformarlo in cartaceo e pubblicarne la versione inglese. Che poi sono tre passi, ma per me è un obiettivo solo.

Il secondo è affrontare seriamente il primo romanzo. La storia c'è, devo solo scriverla. Non so se riuscirò a finire nell'anno ma voglio almeno arrivare alla prima stesura.

Il terzo è scrivere un certo numero di racconti brevi. Di due o tre generi: fantascienza /fantasy, e un filone cattivo/sognante, diciamo così. La cosa dovrebbe sfociare in un paio di e-book.
In particolare ho in mente un racconto ambientato nel mondo delle porte di 'Madre Terra', forse due.

Come propositi mi sembra abbastanza, ora c'è da trovare tempo e voglia per realizzarli.

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Published on January 06, 2014 05:14

December 13, 2013

Madre Terra gratis per tre giorni

 Madre Terra - Mario Pacchiarotti Oggi 13 dicembre e fino al 15 compreso, il mio ebook di racconti sarà disponibile su Amazon gratuitamente.

Se avrete voglia di leggerlo e lasciarmi un commento, mi farà molto piacere.

Madre Terra - Amazon


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Published on December 13, 2013 02:42

December 10, 2013

Writers Magazine Italia

Chi scrive, legge. Sono come facce di una medaglia, non si possono separare.

Ecco perché, segnalo con piacere una rivista fatta per noi che amiamo scrivere, bene o male che sia, e che, ancora di più, amiamo leggere.

Delos, l'editore, è un vecchio amico che mi ha tenuto compagnia fin da ragazzo, e che con il tempo ha allargato il suo campo d'azione. Per me rappresenta la fantascienza, ma ormai non tratta solo quel tema.

Writers Magazine Italia, così si chiama la rivista, è disponibile sia in cartaceo che in digitale, e ci si può abbonare online senza troppe complicazioni, anche pagando con Paypal. Con l'abbonamento avrete anche l'iscrizione all'associazione Delos Books, e sconti sul catalogo Delos.

Ho trovato i contenuti della rivista interessanti, ma ovviamente questo dipende molto dall'esperienza e la preparazione di ognuno.

Vi consiglio, se non lo avete già fatto, di visitare il sito della rivista e quelli dell'editore Delos. Ci sono molte cose interessanti per noi mangiatori e insozzatori di carta.

Segnalatemi, se ne conoscente, altre riviste sul tema della scrittura, che valga la pena seguire.
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Published on December 10, 2013 03:30

December 2, 2013

Concorsi letterari: Qualcuno costretto a leggerti

Sì, il titolo è una provocazione, ma in fondo è vero.

Perché partecipare ai concorsi letterari?
Tralasciando i grandi eventi, dove la partecipazione per scribacchini sporca fogli come me sarebbe del tutto fuori luogo, rimangono disponibili una grande quantità di concorsi e concorsini.
Vale la pena partecipare? Cosa ci si aspetta partecipando?

Nel mio caso la risposta è abbastanza semplice. La partecipazione è utile, a prescindere dal risultato.
Utile perché i concorsi sono spesso a tema, e, di conseguenza, sono costretto a esplorare territori nei quali probabilmente non avrei messo piede.
Utile perché ci sono sempre delle scadenze, e questo mi costringe a chiudere, piuttosto che rifinire e rifinire.
Utile perché, male che vada, alla fine ho un racconto nuovo da aggiungere agli altri.

E' un esercizio, un allenamento, un banco di prova.
Ottimo poi se arrivasse un risultato positivo: una menzione, una lettera di apprezzamento, una vittoria.

Sabato ho spedito un racconto per un concorso (per posta elettronica: i tempi cambiano).
Mi sono divertito a scriverlo, e lo inserirò sicuramente in una raccolta, più avanti.
Ne sto scrivendo un altro, per una seconda competizione.
E mi sto divertendo anche di più.

Il che, in fondo, è tutto quello che voglio.
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Published on December 02, 2013 10:00