Rabolas's Blog: at sixes and sevens, page 22

witchy-morue: Armchair Books

"Nobody can save you but yourself—and you’re worth saving. It’s a war not easily won, but if anything..."

“Nobody can save you but yourself—and you’re worth saving. It’s a war not easily won, but if anything is worth winning—this is it.”

-

Charles Bukowski

(via

purplebuddhaquotes

)

inland-delta: Väinö Rouvinen, A cat, 1995

inland-delta:

Väinö Rouvinen, A cat, 1995

occhietti: Gettate al vento le parole…e se dopo resta ancora qualcosa, quello sarà la poesia. - ...

occhietti:

Gettate al vento le parole…e se dopo resta ancora qualcosa, quello sarà la poesia.

-  León Felipe

"We all take a beating every day, you know, one way or another."

“We all take a beating every day, you know, one way or another.”

- Ernest Hemingway, The Short and Happy Life of Francis Macomber (via relatablepoetryandquotes)

lestanzedimarvin:

"Life is a comedy to those who think, a tragedy to those who feel."

“Life is a comedy to those who think, a tragedy to those who feel.”

- Jean Racine (via quotemadness)

"A little darkness, in itself, at the time, is nothing. You think no more about it and you go on. But..."

“A little darkness, in itself, at the time, is nothing. You think no more about it and you go on. But I know what darkness is, it accumulates, thickens, then suddenly bursts and drowns everything.”

- Samuel Beckett (via quotemadness)

iosonorockmaballoiltango: Una parola, una frase: emerge dai segni vita che ha forma, senso...

iosonorockmaballoiltango:

Una parola, una frase: emerge dai segni

vita che ha forma, senso improvviso,

si ferma il sole, tacciono le sfere

e tutto intorno ad essa si concentra.

Una parola – una luce, un volo, un fuoco,

getto di fiamme, parabola di stelle –

e poi di nuovo il buio, senza fine,

nel vuoto spazio intorno al mondo e all’io.

Gottfried Benn

iosonorockmaballoiltango: A poco a poco soffrirò sempre di meno e ricorderò sempre di più, ma che...

iosonorockmaballoiltango:

A poco a poco soffrirò sempre di meno e ricorderò sempre di più, ma che cosa è il ricordo se non la lingua dei sentimenti, un dizionario di facce e giorni e profumi che tornano come i verbi e gli aggettivi nella frase, che mascherati vengono prima della cosa in sé, del puro presente, rattristandoci o addestrandoci vicariamente finché l’essere nostro medesimo diventa vicario, la faccia che guarda all’indietro apre grandi gli occhi, la vera faccia si cancella a poco a p...