Cathlin B.'s Blog: Cathlin's blog
October 31, 2015
Lavorando ad un nuovo progetto young adult
Non ho più fiato, ma non voglio fermarmi; ho la sensazione che se ritardo di appena un minuto non lo troverò più.... sono certa che lui sia lì ad aspettare, non so perché.
L'erba bagnata è scivolosa e i rami degli alberi si impigliano nei miei capelli. Mi fermo sotto il mio albero. Prendo fiato e mi guardo in giro. Non c'è nessuno! Eppure ero così sicura! Avevo avuto una sensazione così forte e decisa, ero così convinta che lo avrei trovato lì... Ascolto in silenzio e poi con la pila guardo il terreno. Poco più avanti m le foglie sono smosse, come se qualcuno sia stato lì in piedi fermo ad aspettare e intanto con la scarpa le smuoveva per guardare sotto. Allora si! Un fruscio più avanti, alzo la pila e il raggio di luce colpisce per un istante una macchia scura tra le foglie rosse e gialle degli aceri.
~ Walking on the maple leaves ~
Camminando sulle foglie d'acero
L'erba bagnata è scivolosa e i rami degli alberi si impigliano nei miei capelli. Mi fermo sotto il mio albero. Prendo fiato e mi guardo in giro. Non c'è nessuno! Eppure ero così sicura! Avevo avuto una sensazione così forte e decisa, ero così convinta che lo avrei trovato lì... Ascolto in silenzio e poi con la pila guardo il terreno. Poco più avanti m le foglie sono smosse, come se qualcuno sia stato lì in piedi fermo ad aspettare e intanto con la scarpa le smuoveva per guardare sotto. Allora si! Un fruscio più avanti, alzo la pila e il raggio di luce colpisce per un istante una macchia scura tra le foglie rosse e gialle degli aceri.
~ Walking on the maple leaves ~
Camminando sulle foglie d'acero
Published on October 31, 2015 00:47
•
Tags:
love, romance, ya, young-adult
October 1, 2015
Le Chauffeur è tornato!
Avviso per i lettori: il presente ebook è composto da un primo capitolo comprendente il racconto Le Chauffeur già da tempo pubblicato.
È stato rieditato ed è stato aggiunto un sostanzioso seguito alla storia.
Chi avesse già comprato la prima parte troverà in questa edizione la storia completa.
Nella vita del giovane Jacques, rampollo di una ricca famiglia, entra all'improvviso una nuova figura che metterà a soqquadro tutto il suo mondo noioso e sconvolgerà i suoi sentimenti.
Un enigmatico autista.
Un personaggio che inizialmente lo intimorisce e lo inquieta, ma al contempo con la sua aurea di mistero lo affascina e lo attrae. Si rivelerà essere una figura molto più importante di quello che Jacques crede. Una guardia del corpo messa al suo fianco per proteggerlo da un ricatto e non solo...
È stato rieditato ed è stato aggiunto un sostanzioso seguito alla storia.
Chi avesse già comprato la prima parte troverà in questa edizione la storia completa.
Nella vita del giovane Jacques, rampollo di una ricca famiglia, entra all'improvviso una nuova figura che metterà a soqquadro tutto il suo mondo noioso e sconvolgerà i suoi sentimenti.
Un enigmatico autista.
Un personaggio che inizialmente lo intimorisce e lo inquieta, ma al contempo con la sua aurea di mistero lo affascina e lo attrae. Si rivelerà essere una figura molto più importante di quello che Jacques crede. Una guardia del corpo messa al suo fianco per proteggerlo da un ricatto e non solo...
September 22, 2015
Piccolo seguito di Beach Huts
Sono i miei ormoni impazziti per colpa di Giacomo, che è via da una settimana in montagna a sciare. Avrei voluto andare anch'io, mi aveva invitato, ma i miei non me lo hanno permesso. Storia lunga...
È cominciato tutto questo pomeriggio all'Università. Ho partecipato ad una conferenza, tenuta da quest'uomo, sulla finanza e l'impatto nel mondo di questa crisi economica mondiale.
Sono arrivato presto e mi sono seduto in prima fila.
Quando è entrato lui, l'aula era già piena.
Già vederlo comparire sulla porta è stato un tuffo al cuore e dalle gradinate dietro di me si è levato un mormorio femminile di gradimento. Non può un professore essere così... affascinante! È un insulto per i ragazzi che seguono le sue lezioni; non può esserci attenzione alle sue parole se uno finisce col concentrarsi solo sul suo bel volto e l'aspetto in generale!
Guardo sul progamma e leggo la sua breve biografia. Non l'avevo ancora fatto. Quest'uomo avrà suppergiù 40 anni ed è Ceo di una grossa multinazionale con sede in Svizzera. Una carriera notevole, anche se la società l'ha ereditata dal padre.
Sono ancora a testa bassa che finisco di leggere la bio, quando un profumo inebriante mi solletica il naso e mi avvolge. Rimango senza fiato e il cuore inizia a martellare. Ho emesso un leggero mugolio proprio mentre passava davanti a me e qualcosa tra le mie gambe ha reagito violentemente, costringendomi ad accavallarle.
Non è solo un profumo artificiale. È una scia di feromoni che quest'uomo emana come se fosse un costoso profumo, spargendolo ovunque lui passi. Il mio naso l'ha captato e ho iniziato a seguirlo in estasi, come nei vecchi cartoni, lievitando a mezz'aria come un fachiro.
Non so se hanno effetto solo su di me perché in questo momento sono particolarmente ricettivo, o se anche gli altri hanno sensazioni simili alle mie. Pensare che una persona riesca a soggiogarti semplicemente col suo profumo naturale, mi inquieta un po'.
Si presenta velocemente ed inizia subito a parlare. Non si siede dietro la cattedra insieme al rettore e ad altri professori, ma gira davanti alla prima fila di banchi. Ha un forte accento francese...così seducente! Ogni volta che si avvicina a me, mi sento avvampare. Cavolo! Non voglio che se ne accorga! Se abbasso lo sguardo passo per il timido imbranato che non sono. Se lo fisso mi vede cambiare colore almeno tre volte in un minuto.
Dopo una mezz'oretta di conferenza su e giù per l'aula, decide di fermarsi. E si ferma proprio davanti me. Scivolo sulla sedia, cercando di nascondermi sotto il banco. Lui continua a parlare ed abbraccia con gli occhi tutti i presenti, nessuno escluso. Tutti sono attentissimi alle sue parole. Tutti tranne me. Sto facendo una fatica tremenda per concentrarmi ed ascoltare ciò che dice. Ma non ce la faccio. Sono concentrato a limitare le reazioni del mio corpo, infedele e traditore!
Ogni tanto abbassa lo sguardo...in fondo guarda tutti...eppure mi sembra che le sue labbra si increspino in un mezzo sorriso quando mi guarda! O sono io che non capisco più niente.
Conferenza finita, corro via dall'aula prima degli altri che si sono fermati a chiacchierare e a cercare di parlare direttamente col Ceo. Mi chiudo in bagno e mi sciacquo il viso, cercando di dare una calmata agli ormoni.
Controllo il cellulare reinserendo la suoneria. Pochi attimi dopo parte la musichetta che ho associato al numero di Giacomo. È quella che mi piaceva tanto la scorsa estate, quella sentita milioni di volte in sua compagnia. Stay with me. A lui non piace molto, troppo romantica dice, ma io l'associo sempre a noi due, quella prima notte in riva al mare. Il mio primo ed unico amore. In fondo sono innamorato di lui fin dalla seconda media...eravamo già compagni in prima, ma lui era ancora un embrione. Il primo giorno di scuola in seconda ho visto entrare in classe un tipo nuovo. Non sapevo ci fossero bocciati o nuovi arrivi in classe nostra. Forse uno all'ultimo momento! Così ho chiesto ad un altro chi era e mi dice che è Giacomo. Alto, la voce diversa, spavaldo, un po' arrogante, ma in fondo un cuore d'oro, sempre allegro. Fino a gennaio non ho fatto altro che guardarlo da lontano, poi ha deciso, da un giorno all'altro, di sedersi nel banco con me e da allora siamo diventati indivisibili...ed ora andiamo entrambi all'università. Primo anno. L'infatuazione per un collega giovane di mio padre, quando avevo 6 o 7 anni credo non valga.
mi accoglie sempre così quando rispondo alle sue chiamate. Mi basta la sua voce calda e sussurrata da farmi rimescolare tutto. Tranne oggi...dentro sono già tutto in subbuglio.
il mio tono leggermente acuto lo fanno insospettire, ne sono certo.
infatti...come volevasi dimostrare. Giacomo sembra notare ogni sfumatura della mia voce, ogni movimento del mio corpo, ogni espressione del mio viso. Non riesco a nascondergli nulla. O io sono un pessimo bugiardo o lui è un acuto osservatore.
chiede sarcastico. Ancora si chiede come mai io mi sia iscritto al corso triennale di economia e finanza. Lui segue un'altro corso triennale, sempre nella stessa università.
non gli dirò mai che non ho ascoltato una sola parola perché ero troppo distratto ad ammirare il relatore e a cercare di tenere il mio corpo sotto controllo. Giacomo è disgustosamente possessivo e geloso. Agli inizi era divertente vederlo infuriarsi e non poter dire nulla ogni volta che all'università iniziavo a chiacchierare con qualcuno. Si avvicinava e stava lì, accanto a me, in silenzio e con uno sguardo furibondo finché il tipo che voleva fare amicizia non si allontanava in imbarazzo e sgomento per lo strano personaggio al mio fianco.
Idem in piscina durante gli allenamenti. Ha la tendenza a non voler vedere nessuno vicino a me. Figuriamoci in acqua con addosso solo un costume o negli spogliatoi tutti nudi... Devo fargli capire che non può isolarmi dagli altri perché lui è possessivo.
Ovviamente nessuno sa che noi due stiamo insieme, che siamo una coppia. Per i nostri vecchi amici lui è sempre stato quello con una ragazza. A nessuno viene il sospetto che quella fosse una maschera, una facciata. Io, anche se la ragazza non l'ho mai avuta, li ho sempre aiutati a rimorchiare, quindi secondo la loro logica io mi son fatto delle tipe di nascosto.
gli dico. Mi manca davvero tanto.
lo sento sospirare
Ehh avremmo potuto fare tante cose io e lui in camera da soli, tutta la notte.
gli rispondo divertito, immaginandomi come mi abbraccia lui da dietro.
Mi invia un'immagine.
mi dice
< piantala Giacomo!> solo l'idea di quello che mi farebbe mi fa elettrizzare e formicolare le palle, ma sono nel bagno pubblico e non posso mettermi a fare sesso telefonico
dalla sua voce credo che lui stia continuando a toccarsi.
bella scoperta. A volte Giacomo se ne viene fuori con delle uscite da far cascar le braccia
solo al pensiero di discuterne con lui mi fa star male.
Stiamo zitti per un paio di secondi immaginando sua mamma strillare.
Chiudiamo. Non siamo da smancerie, sopratutto telefoniche. Apro l'immagine e...Cavolo! Mi ha mandato una foto sua mentre si masturba! Mi riempie la memoria del cellulare con 'ste foto pornografiche! Se dovessi perderlo o qualcuno che conosco aprirlo, passerei per un maniaco pervertito. Solo che mi spiace cancellarle, così le salvo tutte su dropbox. Ahhh cosa sà fare quella mano! Ma domani torna a casa, ci troviamo al nostro bar e poi nel garage che i suoi usano come magazzino e dove hanno piazzato la sua chitarra elettrica per non sorbirsi i suoi patetici accordi. C'è anche un divano sfondato favoloso, per noi due!
Esco dal bagno. Percorro il lungo corridoio quasi asettico dell'edificio moderno e scendo l'ampia rampa di scale aperta sulla hall dell'università. Mi sento quasi un re scendere per quest'ampia scalinata.
Giù, in fondo la scala c'è il Ceo...non ricordo bene il suo nome. Riguardo sulla brochure della conferenza. Monsieur Jacques ... Oh! Jacques...come il mio Giacomo! Sta parlando con due persone, uno dei quali è il Rettore dell'Università. Vicino a lui c'è un uomo biondo, con due spalle da far paura, gli occhiali con le lenti scure e un'espressione serissima. Non sembra partecipare alla conversazione anche se è nel gruppetto. Ha le mani unite davanti a sé e le gambe leggermente divaricate. Di sicuro non una posa rilassata.
Sono costretto a passare accanto al gruppetto.
Sull'ultimo gradino mi sento già avvolto da quel profumo irresistibile sentito prima in aula. Inghiotto a vuoto e il viso inizia a bruciarmi. Mi faccio coraggio e sfioro Jacques ... mentre gli passo accanto. Non me ne accorgo, ma non so come inciampo nella sua gamba. Non cado, per fortuna, ma mi scivolano di mano la brochure e un quaderno dove, in teoria, avrei dovuto prendere appunti. Non capisco se sono stato io ad urtarlo o lui che si è mosso.
Si gira a guardarmi con un sorriso indecifrabile eppure seducente, mentre il tipo al suo fianco mi sorregge per un braccio, anche se ormai non rischio più niente. Mi batte il cuore all'impazzata. Lo guardo ad occhi sgranati, forse un po' spaventati e sorpresi.
"Mi scusi...non l'ho fatto apposta" balbetto con un filo di voce tremolante.
"Oh no, pardonne moi! Sono io che mi sono mosso!" ah che voce...
Il Rettore e l'altro insigne professore mi guardano infastiditi, freddi. Lo sguardo dell'altro uomo, il biondo, che a vederlo da vicino non è più così tanto biondo, al confronto è caldo e vagamente incuriosito.
Mi lascia il braccio e mi chino per raccogliere le mie carte.
"Ah, lei era alla conferenza! Le è piaciuta?" ha notato la brochure evidentemente. O magari si è ricordato di me. Del ragazzo imbarazzato. Balbetto qualcosa. Che imbarazzo. Parla con me e sta chiaramente ignorando il Rettore.
Mi alzo e mi giro verso gli uomini. Mi sento piccolo, anche se sono alto come o più di loro.
"Si. È stata...interessante" quasi non so cosa ha detto, ma sicuramente è stata interessante.
Guarda l'orologio da polso, in oro.
"Signori" dice infine agli esimi professori, girandosi verso di loro e inserendoli nuovamente nella sua sfera "Si è fatto tardi per me. Mi aspettano tra pochi minuti al risorante. È stato un piacere."
"È stato un onore per noi. Confidiamo in un suo prossimo intervento..."
"Sicuramente. Avete degli allievi così..." si gira verso di me, che me ne sto lì impalato a fianco del man in black non riuscendo a trovare il momento giusto per andarmene da questa situazione imbarazzante "...attenti e preparati!" touchè. Sorride.
Gli altri se ne vanno ed io rimango lì, intrappolato dal fascino e dalla curiosità. So che devo andarmene, ma senza la presenza pesante ed ingombrante del Rettore ora ho voglia di conoscere quest'uomo.
"Jacq, s'il te plâit. Nous offrons quelque chose a ce gars" si rivolge al tipo con lui. Un'altro Jacq? Mi fa cenno di seguirlo e quando finalmente capisco cosa intende dire, rifiuto, ringrazio e me ne vado. Anzi, corro via!
Anche se è dicembre, fuori non è ancora buio pesto e il cielo è limpido. Adoro questa città. La città dove sono nato e cresciuto e, se anche la vita mi porterà ad andare lontano, cercherò sempre di tornare qui, tra i suoi palazzi, l'aria che profuma di tiglio nella tarda primavera, tra il traffico e le montagne che si vedono in lontananza. Le rondini in primavera e la neve d'inverno, le luci notturne e il riverbero nelle calde estati. I tram che sferragliano e le foglie secche sui viali in autunno, che scricchiolano.
È cominciato tutto questo pomeriggio all'Università. Ho partecipato ad una conferenza, tenuta da quest'uomo, sulla finanza e l'impatto nel mondo di questa crisi economica mondiale.
Sono arrivato presto e mi sono seduto in prima fila.
Quando è entrato lui, l'aula era già piena.
Già vederlo comparire sulla porta è stato un tuffo al cuore e dalle gradinate dietro di me si è levato un mormorio femminile di gradimento. Non può un professore essere così... affascinante! È un insulto per i ragazzi che seguono le sue lezioni; non può esserci attenzione alle sue parole se uno finisce col concentrarsi solo sul suo bel volto e l'aspetto in generale!
Guardo sul progamma e leggo la sua breve biografia. Non l'avevo ancora fatto. Quest'uomo avrà suppergiù 40 anni ed è Ceo di una grossa multinazionale con sede in Svizzera. Una carriera notevole, anche se la società l'ha ereditata dal padre.
Sono ancora a testa bassa che finisco di leggere la bio, quando un profumo inebriante mi solletica il naso e mi avvolge. Rimango senza fiato e il cuore inizia a martellare. Ho emesso un leggero mugolio proprio mentre passava davanti a me e qualcosa tra le mie gambe ha reagito violentemente, costringendomi ad accavallarle.
Non è solo un profumo artificiale. È una scia di feromoni che quest'uomo emana come se fosse un costoso profumo, spargendolo ovunque lui passi. Il mio naso l'ha captato e ho iniziato a seguirlo in estasi, come nei vecchi cartoni, lievitando a mezz'aria come un fachiro.
Non so se hanno effetto solo su di me perché in questo momento sono particolarmente ricettivo, o se anche gli altri hanno sensazioni simili alle mie. Pensare che una persona riesca a soggiogarti semplicemente col suo profumo naturale, mi inquieta un po'.
Si presenta velocemente ed inizia subito a parlare. Non si siede dietro la cattedra insieme al rettore e ad altri professori, ma gira davanti alla prima fila di banchi. Ha un forte accento francese...così seducente! Ogni volta che si avvicina a me, mi sento avvampare. Cavolo! Non voglio che se ne accorga! Se abbasso lo sguardo passo per il timido imbranato che non sono. Se lo fisso mi vede cambiare colore almeno tre volte in un minuto.
Dopo una mezz'oretta di conferenza su e giù per l'aula, decide di fermarsi. E si ferma proprio davanti me. Scivolo sulla sedia, cercando di nascondermi sotto il banco. Lui continua a parlare ed abbraccia con gli occhi tutti i presenti, nessuno escluso. Tutti sono attentissimi alle sue parole. Tutti tranne me. Sto facendo una fatica tremenda per concentrarmi ed ascoltare ciò che dice. Ma non ce la faccio. Sono concentrato a limitare le reazioni del mio corpo, infedele e traditore!
Ogni tanto abbassa lo sguardo...in fondo guarda tutti...eppure mi sembra che le sue labbra si increspino in un mezzo sorriso quando mi guarda! O sono io che non capisco più niente.
Conferenza finita, corro via dall'aula prima degli altri che si sono fermati a chiacchierare e a cercare di parlare direttamente col Ceo. Mi chiudo in bagno e mi sciacquo il viso, cercando di dare una calmata agli ormoni.
Controllo il cellulare reinserendo la suoneria. Pochi attimi dopo parte la musichetta che ho associato al numero di Giacomo. È quella che mi piaceva tanto la scorsa estate, quella sentita milioni di volte in sua compagnia. Stay with me. A lui non piace molto, troppo romantica dice, ma io l'associo sempre a noi due, quella prima notte in riva al mare. Il mio primo ed unico amore. In fondo sono innamorato di lui fin dalla seconda media...eravamo già compagni in prima, ma lui era ancora un embrione. Il primo giorno di scuola in seconda ho visto entrare in classe un tipo nuovo. Non sapevo ci fossero bocciati o nuovi arrivi in classe nostra. Forse uno all'ultimo momento! Così ho chiesto ad un altro chi era e mi dice che è Giacomo. Alto, la voce diversa, spavaldo, un po' arrogante, ma in fondo un cuore d'oro, sempre allegro. Fino a gennaio non ho fatto altro che guardarlo da lontano, poi ha deciso, da un giorno all'altro, di sedersi nel banco con me e da allora siamo diventati indivisibili...ed ora andiamo entrambi all'università. Primo anno. L'infatuazione per un collega giovane di mio padre, quando avevo 6 o 7 anni credo non valga.
mi accoglie sempre così quando rispondo alle sue chiamate. Mi basta la sua voce calda e sussurrata da farmi rimescolare tutto. Tranne oggi...dentro sono già tutto in subbuglio.
il mio tono leggermente acuto lo fanno insospettire, ne sono certo.
infatti...come volevasi dimostrare. Giacomo sembra notare ogni sfumatura della mia voce, ogni movimento del mio corpo, ogni espressione del mio viso. Non riesco a nascondergli nulla. O io sono un pessimo bugiardo o lui è un acuto osservatore.
chiede sarcastico. Ancora si chiede come mai io mi sia iscritto al corso triennale di economia e finanza. Lui segue un'altro corso triennale, sempre nella stessa università.
non gli dirò mai che non ho ascoltato una sola parola perché ero troppo distratto ad ammirare il relatore e a cercare di tenere il mio corpo sotto controllo. Giacomo è disgustosamente possessivo e geloso. Agli inizi era divertente vederlo infuriarsi e non poter dire nulla ogni volta che all'università iniziavo a chiacchierare con qualcuno. Si avvicinava e stava lì, accanto a me, in silenzio e con uno sguardo furibondo finché il tipo che voleva fare amicizia non si allontanava in imbarazzo e sgomento per lo strano personaggio al mio fianco.
Idem in piscina durante gli allenamenti. Ha la tendenza a non voler vedere nessuno vicino a me. Figuriamoci in acqua con addosso solo un costume o negli spogliatoi tutti nudi... Devo fargli capire che non può isolarmi dagli altri perché lui è possessivo.
Ovviamente nessuno sa che noi due stiamo insieme, che siamo una coppia. Per i nostri vecchi amici lui è sempre stato quello con una ragazza. A nessuno viene il sospetto che quella fosse una maschera, una facciata. Io, anche se la ragazza non l'ho mai avuta, li ho sempre aiutati a rimorchiare, quindi secondo la loro logica io mi son fatto delle tipe di nascosto.
gli dico. Mi manca davvero tanto.
lo sento sospirare
Ehh avremmo potuto fare tante cose io e lui in camera da soli, tutta la notte.
gli rispondo divertito, immaginandomi come mi abbraccia lui da dietro.
Mi invia un'immagine.
mi dice
< piantala Giacomo!> solo l'idea di quello che mi farebbe mi fa elettrizzare e formicolare le palle, ma sono nel bagno pubblico e non posso mettermi a fare sesso telefonico
dalla sua voce credo che lui stia continuando a toccarsi.
bella scoperta. A volte Giacomo se ne viene fuori con delle uscite da far cascar le braccia
solo al pensiero di discuterne con lui mi fa star male.
Stiamo zitti per un paio di secondi immaginando sua mamma strillare.
Chiudiamo. Non siamo da smancerie, sopratutto telefoniche. Apro l'immagine e...Cavolo! Mi ha mandato una foto sua mentre si masturba! Mi riempie la memoria del cellulare con 'ste foto pornografiche! Se dovessi perderlo o qualcuno che conosco aprirlo, passerei per un maniaco pervertito. Solo che mi spiace cancellarle, così le salvo tutte su dropbox. Ahhh cosa sà fare quella mano! Ma domani torna a casa, ci troviamo al nostro bar e poi nel garage che i suoi usano come magazzino e dove hanno piazzato la sua chitarra elettrica per non sorbirsi i suoi patetici accordi. C'è anche un divano sfondato favoloso, per noi due!
Esco dal bagno. Percorro il lungo corridoio quasi asettico dell'edificio moderno e scendo l'ampia rampa di scale aperta sulla hall dell'università. Mi sento quasi un re scendere per quest'ampia scalinata.
Giù, in fondo la scala c'è il Ceo...non ricordo bene il suo nome. Riguardo sulla brochure della conferenza. Monsieur Jacques ... Oh! Jacques...come il mio Giacomo! Sta parlando con due persone, uno dei quali è il Rettore dell'Università. Vicino a lui c'è un uomo biondo, con due spalle da far paura, gli occhiali con le lenti scure e un'espressione serissima. Non sembra partecipare alla conversazione anche se è nel gruppetto. Ha le mani unite davanti a sé e le gambe leggermente divaricate. Di sicuro non una posa rilassata.
Sono costretto a passare accanto al gruppetto.
Sull'ultimo gradino mi sento già avvolto da quel profumo irresistibile sentito prima in aula. Inghiotto a vuoto e il viso inizia a bruciarmi. Mi faccio coraggio e sfioro Jacques ... mentre gli passo accanto. Non me ne accorgo, ma non so come inciampo nella sua gamba. Non cado, per fortuna, ma mi scivolano di mano la brochure e un quaderno dove, in teoria, avrei dovuto prendere appunti. Non capisco se sono stato io ad urtarlo o lui che si è mosso.
Si gira a guardarmi con un sorriso indecifrabile eppure seducente, mentre il tipo al suo fianco mi sorregge per un braccio, anche se ormai non rischio più niente. Mi batte il cuore all'impazzata. Lo guardo ad occhi sgranati, forse un po' spaventati e sorpresi.
"Mi scusi...non l'ho fatto apposta" balbetto con un filo di voce tremolante.
"Oh no, pardonne moi! Sono io che mi sono mosso!" ah che voce...
Il Rettore e l'altro insigne professore mi guardano infastiditi, freddi. Lo sguardo dell'altro uomo, il biondo, che a vederlo da vicino non è più così tanto biondo, al confronto è caldo e vagamente incuriosito.
Mi lascia il braccio e mi chino per raccogliere le mie carte.
"Ah, lei era alla conferenza! Le è piaciuta?" ha notato la brochure evidentemente. O magari si è ricordato di me. Del ragazzo imbarazzato. Balbetto qualcosa. Che imbarazzo. Parla con me e sta chiaramente ignorando il Rettore.
Mi alzo e mi giro verso gli uomini. Mi sento piccolo, anche se sono alto come o più di loro.
"Si. È stata...interessante" quasi non so cosa ha detto, ma sicuramente è stata interessante.
Guarda l'orologio da polso, in oro.
"Signori" dice infine agli esimi professori, girandosi verso di loro e inserendoli nuovamente nella sua sfera "Si è fatto tardi per me. Mi aspettano tra pochi minuti al risorante. È stato un piacere."
"È stato un onore per noi. Confidiamo in un suo prossimo intervento..."
"Sicuramente. Avete degli allievi così..." si gira verso di me, che me ne sto lì impalato a fianco del man in black non riuscendo a trovare il momento giusto per andarmene da questa situazione imbarazzante "...attenti e preparati!" touchè. Sorride.
Gli altri se ne vanno ed io rimango lì, intrappolato dal fascino e dalla curiosità. So che devo andarmene, ma senza la presenza pesante ed ingombrante del Rettore ora ho voglia di conoscere quest'uomo.
"Jacq, s'il te plâit. Nous offrons quelque chose a ce gars" si rivolge al tipo con lui. Un'altro Jacq? Mi fa cenno di seguirlo e quando finalmente capisco cosa intende dire, rifiuto, ringrazio e me ne vado. Anzi, corro via!
Anche se è dicembre, fuori non è ancora buio pesto e il cielo è limpido. Adoro questa città. La città dove sono nato e cresciuto e, se anche la vita mi porterà ad andare lontano, cercherò sempre di tornare qui, tra i suoi palazzi, l'aria che profuma di tiglio nella tarda primavera, tra il traffico e le montagne che si vedono in lontananza. Le rondini in primavera e la neve d'inverno, le luci notturne e il riverbero nelle calde estati. I tram che sferragliano e le foglie secche sui viali in autunno, che scricchiolano.
Published on September 22, 2015 00:18
•
Tags:
beach-huts, gay, mm, romance
September 16, 2015
L'autista si è impantanato nel fango
È successo di nuovo!
L'autista si è impantanato nel fango!
Stava viaggiando bene finché non ha sbagliato strada e si è ritrovato in una stradina di campagna, dopo un acquazzone, ed è rimasto impantanato!
Qualcuno vada a dargli una mano, altrimenti non arriviamo per la fine di ottobre al traguardo!
L'autista si è impantanato nel fango!
Stava viaggiando bene finché non ha sbagliato strada e si è ritrovato in una stradina di campagna, dopo un acquazzone, ed è rimasto impantanato!
Qualcuno vada a dargli una mano, altrimenti non arriviamo per la fine di ottobre al traguardo!

Published on September 16, 2015 14:51
•
Tags:
book, gay, le-chauffeur, scrittori, trama
September 12, 2015
September 11, 2015
Nuovo intreccio (con giallo)
Ieri mi è venuta l'illuminazione!
Non in casa e neanche mi sono trasformata in zio Fester!
A forza di sentirmi chiedere:"che ne è stato delle telecamere? Era Bernard che spiava o voleva proteggere?" mi si è accesa la lampadina!
Un intreccio giallesco ad una storia che racconta i turbamenti del giovane Jacques!
Non sia mai che qualcuno mi dica che non ha trama! e lasciamo perdere questo argomento, perché ormai una storia che narra solo le vicende di un personaggio per alcuni non ha trama...che belli i libri del 1700 e 1800!
Solo che io sono un po' negata con gli intrecci gialleschi!
Ho messo giù un A4 di appunti, ho le immagini di certe scene in mente, ma...qualcosa fa acqua!
Non in casa e neanche mi sono trasformata in zio Fester!
A forza di sentirmi chiedere:"che ne è stato delle telecamere? Era Bernard che spiava o voleva proteggere?" mi si è accesa la lampadina!
Un intreccio giallesco ad una storia che racconta i turbamenti del giovane Jacques!
Non sia mai che qualcuno mi dica che non ha trama! e lasciamo perdere questo argomento, perché ormai una storia che narra solo le vicende di un personaggio per alcuni non ha trama...che belli i libri del 1700 e 1800!
Solo che io sono un po' negata con gli intrecci gialleschi!
Ho messo giù un A4 di appunti, ho le immagini di certe scene in mente, ma...qualcosa fa acqua!
Published on September 11, 2015 23:23
•
Tags:
gay, giallo, intreccio, le-chauffeur, libri-gialli, nuova-trama, trama
Buono Sconto 15% Country Lil Love Story
Buono Sconto del 15% su Youcanprint per l'acquisto della versione cartacea del mio libro
Country Lil Love Story
Entra in Youcanprint e nella sezione 'cerca' digita il titolo del libro Country Lil Love Story.
Una volta individuato il libro, clicca su AGGIUNGI AL CARRELLO.
Nella pagina del carrello in basso a sinistra vi è un campo chiamato "Se hai un codice coupon inseriscilo qui", digita il codice STA15 (tutto in maiuscolo) e clicca su INSERISCI. Il totale dell'ordine sarà automaticamente scontato del 15%.
Ora procedi con l'ordine cliccando su PROCEDI ALL'ACQUISTO fino alla conferma dell'ordine.
IMPORTANTE: la promozione è valida dalle ore 10.30 del 08/09/2015 fino alla mezzanotte del 13/09/2015. La promozione non è retroattiva per ordini già confermati o in corso al momento dell'invio di questa newsletter.
Country Lil Love Story
Entra in Youcanprint e nella sezione 'cerca' digita il titolo del libro Country Lil Love Story.
Una volta individuato il libro, clicca su AGGIUNGI AL CARRELLO.
Nella pagina del carrello in basso a sinistra vi è un campo chiamato "Se hai un codice coupon inseriscilo qui", digita il codice STA15 (tutto in maiuscolo) e clicca su INSERISCI. Il totale dell'ordine sarà automaticamente scontato del 15%.
Ora procedi con l'ordine cliccando su PROCEDI ALL'ACQUISTO fino alla conferma dell'ordine.
IMPORTANTE: la promozione è valida dalle ore 10.30 del 08/09/2015 fino alla mezzanotte del 13/09/2015. La promozione non è retroattiva per ordini già confermati o in corso al momento dell'invio di questa newsletter.
Published on September 11, 2015 04:24
•
Tags:
newadult, promo, romance, youngadult
Le Chauffeur
Dovrei scrivere il seguito del racconto Le Chauffeur, ma mi distraggo sempre quando mi collego ad internet ed inizio a chiacchierare con le amiche lettrici ed autrici.
Ho scritto 32 cartelle fin'ora, ma al momento sono ferma.
Sono stata colpita dal classico blocco dello scrittore!
Ho scritto 32 cartelle fin'ora, ma al momento sono ferma.
Sono stata colpita dal classico blocco dello scrittore!
Cathlin's blog
...quando baci una persona con passione, un unico bacio diventa infinito. Il tempo assume significati diversi, perde la sua funzione, si annulla. Apri gli occhi e, per un solo bacio che pare essere du
...quando baci una persona con passione, un unico bacio diventa infinito. Il tempo assume significati diversi, perde la sua funzione, si annulla. Apri gli occhi e, per un solo bacio che pare essere durato un istante, non vedi più il sole, ma le prime stelle. Un unico bacio ti rende sordo e insensibile ad ogni cosa, tranne che alla bocca che ti bacia...
Avete ancora voglia di innamorarvi? ...more
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