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Luce perfetta
La Sfida dei desideri
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GDL Luglio - Luce perfetta
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Libro avvincente, mi piace l'abilità di Fois di caratterizzare i personaggi, anche se continuo a trovare la sua scrittura, in alcune parti, ridondante, come già per il precedente. Amicizia, passione, tanta invidia e vendetta. E tanta amarezza. Diversi colpi di scena (quello di Domenico dell'ultima parte proprio non me l'aspettavo), una colonna sonora che segue gli anni in cui è ambientato il romanzo, la stirpe Chironi attraversa un secolo di storia della Sardegna, e non solo, tramite i maschi della famiglia. I personaggi femminili, che pure sono forti e importanti, girano sempre intorno alle figure maschili.
I due precedenti li ho letti molto tempo fa e della trama ricordavo poco o nulla solo alcune sensazioni (come mi capita spesso). E il ricordo che ne avevo era di una storia ben scritta, con personaggi interessanti e un senso di attaccamento alla terra molto forte. In questa ultima parte la Sardegna l'ho sentita molto meno anche se è presente. Però ho apprezzato lo stile di scrittura e lo sviluppo della trama.


In "Luce perfetta" viene raccontato il "presente", dagli anni 70 alla fine degli anni Novanta del XX secolo, le vicende degli Epigoni e un possibile futuro.
I Chironi sono una saga familiare che percorre circa 100 anni di vita dei Chironi, famiglia di umili origini che attraverso il lavoro, le capacità e la parsimonia di tutti i suoi componenti riesce a diventare una famiglia che conta nella Nuoro di inizio XX secolo, guardata con invidia e sospetto da molti, pienamente consapevole che la fortuna economica può appunto attirare invidie e disgrazie. Questa consapevolezza non basta però a salvare la famiglia dalla vendetta del fato: morti e disgrazie e sofferenze e dolore si susseguono nei decenni e ogni briciola di serenità verrà duramente e dolorosamente pagata.
Per I Chironi ciò che davvero conta e rende ricchi sono i figli, avere un nome - un buon nome - avere buone radici che permettano la crescita di un albero dai rami folti e dalla chioma rigogliosa. E se le radici vengono inventate dalla magia delle parole di Luigi Ippolito che si inventa una storia familiare di onore e prestigio non altrettanto si può fare per il presente della famiglia: figli che non nascono, bambini che muoiono anche in maniera violenta, vecchi che rimangono a ricordare e soffrire e patire per la mancanza di futuro.
In quest'ultimo romanzo ha la prevalenza la parte onirica del racconto, senza ( per fortuna) gli eccessi della visione con cui si chiude "Nel tempo di mezzo", visione che trova giustificazione e senso nel terzo romanzo. La storia reale ( di Nuoro e della Sardegna) fa da comprimaria non invadente ma che rende credibili e verosimili tutti gli avvenimenti.
Bella, come sempre , la prosa di Fois.