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La città degli angeli
La Sfida dei desideri
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Proposta mensile di Luglio: La città degli angeli: Racconto da Beslan | La Sfida dei Desideri #8
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Eccomi, libro terminato...Il libro è un saggio da pelle d'oca che mostra l'orrore di un massacro di innocenti, attraverso le testimonianze di chi miracolosamente si è salvato, le indagini di chi ancora cerca di far luce sulle dinamiche e le colpe dell'attentato ed il lavoro di ricerca dell'antropologa Erika Fatland. È proprio quest'ultima che, in prima persona, ci rende partecipi del materiale raccolto durante i suoi due soggiorni in Ossezia. Una strage ammantata da disinformazione e non solo: i media parlavano di un numero molto inferiore di ostaggi, solo un terzo degli effettivi. La richiesta degli attentatori era il ritiro delle truppe sovietiche in Cecenia, ma dal governo non c'è stato nessun movimento in tal senso. Ancora oggi risulta impossibile conoscere la verità, anche perché tutte le organizzazioni nate in tal senso sono state perseguitate e ostacolate dal governo. Non per nulla molti dei sopravvissuti attribuiscono la colpa della carneficina a Putin, senza contare ipotesi che avvalorano la tesi che le esplosioni siano arrivate addirittura dal servizio per la sicurezza russo. Dalle pagine emerge un dolore smisurato, oltre alle immagini raccapriccianti di bambini e genitori tenuti in ostaggio senza cibo e acqua, spinti dalla disperazione a bere la propria urina, di madri costrette ad abbandonare un figlio per poterne salvare un altro, di cadaveri e brandelli di carne ovunque... Immagini che fanno mancare l'aria... A chi è scampato resterà per sempre il trauma irreversibile della perdita, se non gravi menomazioni che hanno cambiato radicalmente la loro vita: bambini impossibilitati a frequentare la scuola, mogli invalide abbandonate dai mariti. L'autrice pone l'accento anche sulla città di Beslan, una città silenziosa, in cui nessuno osa più ridere, un paese fantasma. Mostra tutti i divari politici e territoriali, l'odio radicato tra l'Ossezia e la vicina Inguscezia, l'arretratezza, la povertà, la disoccupazione e la criminalità di questi paesi. Beslan avrà mai la sua verità? Sicuramente non riporterebbe in vita le vittime, ma allevierebbe forse in parte il dolore di chi ancora non riesce a spiegarsi il motivo di un gesto talmente disumano. Per ora resta solo la Gorod Angelov, la città degli angeli, il cimitero in cui riposano tutte le vittime dell'attentato di Beslan, sulle cui tombe continua a piangere una madre, un padre, un parente... e sulle cui morti dovrebbe continuare a piangere tutto il mondo...
Molto difficile commentare questo reportage, scritto attraverso incontri svoltisi in due anni diversi, il 2007 e il 2010, prima in qualità di cooperante della Cri e successivamente da privata cittadina, con visto turistico.Nel 2004 un'enorme tragedia si è verificata nella Scuola n. 1, paese di 35.000 abitanti, il primo giorno dell'inizio delle lezioni un commando di terroristi ha preso in ostaggio migliaia di persone tutte stipate nella palestra del plesso.
Il racconto crudo e doloroso di queste pagine squarcia ogni cosa.
L'omertà delle istituzioni agghiaccia.
Un libro difficile ma molto interessante.


Vi ricordo che leggere questo libro nel corso del mese di Luglio vi darà diritto a 5 punti, mentre l'ascolto dell'audiolibro vi darà diritto a 4 punti.
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