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5x5 Reading Challenge > 5x5 Reading Challenge - Progressi e Commenti

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message 451: by Ladygiodesi (last edited Oct 18, 2025 02:28PM) (new)

Ladygiodesi (goodreadscomladygiodesi) | 10 comments Comincio ad aggiornare qualcosina...

Percorso: alfabeto
Task: 2
Titolo: Le cose che abbiamo perso nel fuoco di Mariana Enriquez - punti 1
Pagine: 208 - punti 2
Inserito in WTR: no - punti 0
totale punti: 3

Questa estate ho partecipato ad una serie di gdl online organizzati dalla casa editrice Marsilio per il nuovo libro di Mariana Enriquez, uscito a settembre. Era un'autrice per me sconosciuta, e ho voluto partecipare per curiosità.

Uno degli incontri era appunto dedicato a questo libro di racconti, sono 12. Decisamente horror, ma soprattutto strani.

Io non sono un'amante dei racconti, non ho il tempo per entrare in empatia con i personaggi e spesso hanno una fine un po' incompleta. Come nel caso di alcuni dei racconti di questo libro.

Però, nel complesso ho scoperto una bella scrittura, ed una fantasia non banale. Peccato che in Italia sono stati tradotti soprattutto i racconti, il suo genere prediletto, perchè sarebbe interessante leggere una storia più lunga e strutturata...

Lettura consigliate per Halloween.


message 452: by Arianna (new)

Arianna Fallerini | 329 comments Percorso: Pubblicato nel...
Task: 2022
Libro: La via dell'immaginazione di Alejandro Jodorowsky (1 punto)
Pagine: 364 (3 punti)
Inserito in WTR: Gennaio 2024 (1 punto)
Totale punti: 5 punti

Ho acquistato questo libro un po’ alla cieca, attratta dal fatto che fosse un nuovo titolo sulla psicomagia di Jodorowsky.
Comprandolo online, però, non mi ero resa conto che si trattasse in realtà di una raccolta di lettere scritte da persone che si sono affidate a lui: ciascuna racconta l’atto psicomagico che è stato loro prescritto, come si è svolto e quali effetti ha avuto.

L’idea di per sé è interessante, ma in un volume di quasi 400 pagine, con un centinaio di lettere molto simili tra loro, la lettura diventa presto ripetitiva. Gli atti psicomagici proposti si somigliano, e a lungo andare ho trovato difficile mantenere vivo l’interesse.

In definitiva, è un libro che può incuriosire chi desidera esplorare le testimonianze dirette di chi ha vissuto esperienze di psicomagia, ma personalmente non ne ho apprezzato la forma né la struttura.


message 453: by Dima (last edited 11 hours, 57 min ago) (new)

Dima | 951 comments Percorso: colore
Task: 1 (bianco)
Titolo: Q
Q by Luther Blissett (punti 1)
Pagine: 825 (punti 8)
Inserito in WTR: 23/4/23 (punti 1)

Commento:
Inizialmente ho un po’ faticato ad entrare nella storia, ma dopo il primo centinaio di pagine ho scoperto una modalità di narrazione veramente coinvolgente.
Il racconto è affidato alla voce del protagonista, di cui non conosciamo il vero nome, ma solo quelli (tanti) che si è via via attribuito nel corso della sua esistenza. Perché il nostro eroe ha trascorso un’intera vita a lottare e a scappare.

Questo libro resta impresso nella memoria per diverse ragioni. La prima è che leggendolo si entra in un nuovo mondo – nuovo ed inaspettatamente intrigante. Siamo sinceri: del XVI secolo, della riforma e di Lutero, la stragrande maggioranza di noi nulla sa, oltre alle poche nozioni imparate a scuola. Per non parlare di tutti gli ulteriori mille fermenti culturali e religiosi di quel periodo, dei vari Thomas Müntzer o Jan Matthys o Jan di Leida e così via, degli Anabattisti o degli Spirituali … persone e vicende del tutto sconosciute - sino a che, appunto, non si legge “Q”. Un altro grande merito del libro è, d’altra parte, il rigore storico: se si consulta, volta per volta, Wikipedia, ci si accorge che, tranne poche eccezioni, i personaggi citati sono effettivamente esistiti ed hanno vissuto nei luoghi e nei modi che "Luther Blisset" descrive. Quindi “Q” è non solo un bel racconto, ma anche un gigantesco puzzle in cui le avventure del multiforme protagonista si incastrano con le vite e le vicissitudini di tantissimi personaggi reali, consentendoci di seguirne le gesta “da vicino”, e così' di comprenderli meglio.
I capitoli sono tanti, tantissimi, e durano circa 2-3 pagine ciascuno. Ciò rende il ritmo incalzante, invogliando il lettore a leggere ancora, e ancora.
E' un libro favoloso, un gioiello, un'opera di incontestabile maestria. Consigliatissimo. Voto: 5 stelle

Totale punti: 10


message 454: by Manuela (new)

Manuela Rotasperti (manu_pota) | 610 comments Percorso: Pubblicato nel...
Task: 5. 2025
Titolo: La radice del male di Adam Rapp
Pagine: 544
Inserito in WTR: /

È un lungo viaggio che si snoda tra una saga familiare, un romanzo di formazione ed un libro crime. La storia abbraccia un arco di tempo molto ampio di circa sessant'anni, attraverso salti temporali di più anni che si aprono con novità e cambiamenti significativi, oltre a un ulteriore livello che dal presente della narrazione catapulta in eventi o ricordi passati. Anche la storia familiare è abbastanza estesa, abbracciando ben 4 generazioni. Ogni capitolo è incentrato su un particolare punto di vista e le vicende narrate ruotano intorno ad esso. Questo permette all'autore Adam Rapp di delineare in modo completo e dettagliato i propri personaggi, sia dal punto di vista fisico che caratteriale e comportamentale. L'inizio del libro potrebbe trarre in inganno, visto che presenta un omicidio, che inaspettatamente non verrà indagato ma che, effettivamente, serve a richiamare il tema della violenza che ci circonda. Apparentemente può sembrare un libro senza una trama precisa, un po' frammentario ed episodico, ma più ci si addentra nella lettura più si scopre come l'autore abbia voluto scandagliare e addentrarsi nei meandri familiari e personali dei vari personaggi, creando fantastiche analogie con fatti a prima vista completamente disgiunti se non addirittura estranei. Ma nulla è lasciato al caso! Il contenuto è molto corposo, un po' prolisso se vogliamo, con descrizioni ed ampliamenti dettagliati, che se da una parte appesantiscono un po' la lettura, dall'altra la arricchiscono. Non mancano i colpi di scena ed i misteri che, man mano che si rivelano, lasciano di stucco. Diversi i temi affrontati: la violenza, l'abuso, la depravazione della chiesa, la malattia, la morte, la schizofrenia, la dissolutezza, l'abbandono, il tradimento, ma anche l'amore, i sogni, le speranze. Interessante poi scoprire come l'autore abbia preso spunto da vicende personali: in una scatola contenente dei cimeli appartenuti alla madre, ha infatti ritrovato un tesserino da infermiera rilasciato da un carcere di massima sicurezza. Attraverso delle ricerche, Rapp ha poi scoperto che la madre potrebbe essere proprio l’infermiera che ha fatto l’ultima visita, prima dell’iniezione letale, al serial killer John Wayne Gacy, giustiziato nel 1994 per trentatré omicidi. Una lettura potente, che lascia il segno e che mostra chiaramente come la violenza, che spesso si immagina lontana dal nostro vissuto, si insinui invece anche in una famiglia all'apparenza normale, oltre a palesare quanto traumi infantili, ambiente, ereditarietà ed assenze possano condizionare la vita ed il temperamento di ognuno. Se devo fare una critica: lo spoiler esagerato a "Lo straniero" di Camus.


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