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La Sfida dei desideri > GDL Aprile - L'enigma della camera 622

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message 2: by ✨Virè (new)

✨Virè (vire) | 2768 comments Sto procedendo, ho superato le prime cento pagine...interessante, non come gli altri, ma non mi sta dispiacendo per il momento


message 3: by Lupurk (new)

Lupurk | 4563 comments Io vado un po' a rilento, ma non sta dispiacendo nemmeno a me, anche se...boh, lo trovo strano, quasi finto, non so come dire. Sarà che sono stata fortemente scottata da "La scomparsa di Stephanie Mailer", dopo aver invece apprezzato molto "La verità sul caso Harry Quebert", che qui non so bene come pormi. Vedremo come prosegue ^_^


message 4: by ✨Virè (new)

✨Virè (vire) | 2768 comments Sono all'incirca alla metà, per fortuna superata la prima parte sto procedendo più spedita. Io sono rimasta entusiasta de "La verità sul caso Harry Quebert" ed ho apprezzato anche molto "La scomparsa di Stephanie Mailer", mentre è stata una delusione pazzesca "Il libro dei Baltimore". Su questo noto dei punti intriganti, ma nel complesso non mi convince del tutto, come dici tu è strano...
Non posso dire non mi stia piacendo, ma non sono neanche entusiasta...


message 5: by Lupurk (new)

Lupurk | 4563 comments Io devo ammettere che non sono più andata avanti... è scorrevole e intrigante, ma mi sembra troppo artefatto e non so quanto sia voluto. Se riesco magari lo ascolto in questi giorni, se finisco entro fine mese ti aggiorno :D


message 6: by ✨Virè (new)

✨Virè (vire) | 2768 comments Mi dispiace! Io l'ho finito e ammetto che non mi è piaciuto come gli altri. Un po' aspettavo una delusione l, perché avevo letto diversi giudizi di lettori delusi.
Mi è piaciuta l'idea, mi sono piaciuti i tanti personaggi che rendono il romanzo ricco e non ti fanno capire chi sia il colpevole fin quasi alla fine. In questo mi ha ricordato molto i Gialli con la maiuscola come quelli di Agatha Christie.
Dall' altra parte non mi è piaciuta la resa, il modo in cui l'autore ha deciso di sviluppare l'idea di fondo, che invece è simpatica. Ha scelto la struttura già data in altri romanzi, quella di salti temporali continui e passaggi da un personaggio all' altro.
In questo caso, però, ho trovato tutto eccessivamente dispersivo, con la conseguenza che invece di rendere la lettura accattivante ed il lettore curioso, finisce per confondere.
I passaggi temporali sono troppi, troppo frequenti, troppo brevi. Ne avrei preferiti meno di numero, ma magari più corposi. Alcune parti, alcune divagazioni si potevano evitare, magari alleggerendo le 640, che non sono obbligatorie. Si può scrivere un buon romanzo ed un buon giallo anche in 300 pagine.
Altra cosa che non mi è piaciuta è la deriva romance, troppi romance per quello che il lettore di Dicker si aspetta.
Insomma non lo distruggo, ma non ne esco entusiasta.


message 7: by Lupurk (new)

Lupurk | 4563 comments Io alla fine ho mollato. Devo dire che ho il timore che anche se dovessi rileggere La verità sul caso Harry Quebert potrei rimanerne delusa...Mi sembra che Dicker sappia giocare molto bene le sue carte, il problema è che non le cambia mai e persa la magia della novità, sotto non rimane granché. Come dici tu, la struttura e gli escamotage che usa sono sempre gli stessi, ma da soli non bastano a reggere tutto.
Mi era già capitato con il libro precedente, ma in questo ancora di più, di sentirlo finto, vuoto, di leggerlo e anche scorrevolmente, perché scorrevole lo è indubbiamente, ma di chiedermi "Ma cosa sto leggendo?"
Mi spiace per il GdL mancato, ma direi che almeno per ora la mia avventura con Dicker finisce qui XD


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