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Sfida Scaffale Strabordante
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SSS12+1 Sfida dello Scaffale Strabordante 12+1: primo semestre, primi aggiornamenti

l'idea della trama è estremamente interessante, raccontare le vicende di una famiglia più o meno allargato attraverso una selezione di 20 fotogrammi.
Siccome la descrizione è a beneficio di una ragazza non vedente, le foto vengono descritte nei minimi particolari e Coe è bravissimo, secondo me, a considerare anche il Lettore come una sorta di ipovedente cui va spiegato alla perfezione il luogo geografico che riguarda o scatto o la dietrologia delle persone immortalate.
Lo stile di Coe mi è piaciuto davvero tanto, ha una narrazione piacevole ed è da tempo che vorrei dedicarmi a leggere altro di lui, come La banda dei brocchi o La Famiglia Winshaw.
Finale un po' strappalacrima ma nel complesso una lettura che impiega qualche piacevole ora...


@ Cic:Ciao, Grande capo!Sono stata impegnata con le scartoffie di fine anno a scuola...ma ora sono tornata! 😉
Sto leggendo, praticamente, un libro ogni due/tre giorni...peccato che molti di quelli che ho sul comodino siano le ultime novità e non presenti in lista perchè, in caso contrario, sarei già a metà gara, praticamente!
P.S.:Premiata ditta Malvaldi-Bruzzone...è proprio l'ultimo...non male, come scrivevo, ma i vecchietti del Bar Lume restano i miei preferiti!
"La portalettere" a me è piaciuto tantissimo tant'è che lo ho regalato anche a due mie colleghe (che lo hanno apprezzato)
"Tutti nella mia famiglia..."poteva essere migliore, secondo me.Tua figlia che dice in proposito?

Quattro anziani, due cani e una prostituta. Atto Terzo: Delirio di una notte di fine estate
Ho letto con vero gusto l'ultimo della trilogia della Banda dei pensionati, molto curiosa su cosa l'autore si sarebbe inventato per portare a termine tante premesse pazzarelle.
Oltre al fatto che questa storia regala ore piacevolissime, sono rimasta ammirata per la cura e l'attenzione nella trama, nei personaggi, le ambientazioni e nel dare alla vicenda un vero finale.
Ci troviamo a leggere una conclusione in tre tempi con tre sapori che si amalgamano benissimo: avventura, risate e commozione.
La trama è ricchissima di colpi di scena, ai personaggi sono affezionata ormai come se li conoscessi e il finale è arrivato inaspettato, coerente e appagante.
Tutti e tre atti di questa serie umoristica sono da leggere con gusto, con il sorriso e anche con la voglia di raccogliere il significato prezioso dietro a queste vicende rocambolesche.

5/24
1) Un'educazione milanese
Storia autobiografica di Alberto Rollo ma soprattutto grande analisi e prospettiva sulla mia amata città: Milano. L'autore ce la racconta a partire dagli anni '50 attraverso le vicende della sua famiglia prima, degli amici e della scuola poi, analizzando i grandi cambiamenti politici, culturali, generazionali, architettonici e urbanistici che hanno contraddistinto la crescita di una grande metropoli. Ho letto avidamente della sua infanzia e ho scoperto casualmente che ha vissuto per un certo periodo nella via dove sono nata (stesse scuole, stesso oratorio) anche se in epoche leggermente diverse. Identità e appartenenza, pregi e difetti, evoluzione e progresso senza dimenticare le ns. radici.
Una città di ponti, ora che collegano con il passato ora che mettono in contatto con il futuro, sem-pre e comunque ben presenti sotto i nostri piedi.
2) Bandiere nella polvere
Leggere il libro di esordio di un grande autore, dopo aver amato i suoi capolavori, non è forse un esercizio utile, ma Faulkner non si tocca e seppur a tratti prolisso e acerbo nell'esposizione, troviamo già i grandi temi che lo hanno reso famoso, una sorta di genesi della sua poetica, su tutti il declino della so-cietà americana a partire dagli anni ‘20. Attraverso le voci della famiglia Sartoris, di generazione in generazione, si scandagliano le cicatrici lasciate dalle guerre (da quella di Successione alla Prima Guerra Mondiale), la segregazione razziale, si racconta una nuova America che cerca di risorgere dalle ceneri della precedente. L’universo di Faulkner raccontato attraverso la dannazione dei Sartoris e del loro destino beffardo, tra sconfitte e passaggio inesorabile del tempo.
3) Tomorrow, and Tomorrow, and Tomorrow
Caso editoriale dell'anno (soprattutto grazie a ininterrotto tam tam sui social), questo racconto ci porta nel famigerato mondo anni ’90 dei video giochi e del gaming, temi a me non particolarmente cari o affini ma ammetto che attraverso questa lettura ho trovato sia narrazione che ambientazione davvero originali e buon sviluppo di temi interessanti. La storia in realtà è semplice ma deliziosa allo stesso tempo, i protagonisti sono Sad e Sadie e la loro amicizia inizia fin da quando da bambini scoprono la comune passione per video giochi. Il loro legame seppur interrotto e ripreso un giorno per caso ritroverà l’ardore iniziale e portando alla luce vari livelli di esperienze proprio come in un gioco, rimarrà indissolubile nonostante le avversità che dovranno affrontare e acquisterà una forza e una potenza che vanno al di là di un comune rapporto sentimentale: un rapporto di amicizia inesauribile tenuto ben saldo da un obiettivo raro e singolare ma per questo straordinario.

Secondo aggiornamento con la lettura ultimata delle Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi che per me è stata un viaggio pazzesco. Non ricordo di essere stata così coinvolta fino alla prima metà del libro da alcun romanzo uscito dalla penna di uno scrittore italiano da molto, molto tempo e sono rimasta ammaliata dalla padronanza di Griffi nel giostrare così tanti registri linguistici, oltre che gli svariati salti temporali (seppur la maggior parte a distanza di pochi mesi o anni) e una tale quantità di personaggi con le loro personali vicende. Ho trovato alcuni capitoli - meno di una manciata - meno forti di altri e ammetto che un po' tutto di questo libro potrebbe inizialmente intimorire, ma se non ci si lascia spaventare da tutta questa ricchezza l'esperienza di lettura si rivelerà incredibile. 5 stelle!

Secondo aggiornamento con la lettura ultimata delle Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi che per me è stata un viaggio pazzesco. Non ricordo di essere stata così coinvolta..."
Bastano 2 parole come le tue... e le Ferrovie sono già il wish list! 😍

Come d'aria: è un libro cui ho dato il massimo delle stelline, ma me lo sono centellinato per giorni perché a volte dovevo interromperne la lettura semplicemente perché era troppo.
Quanto dolore in queste pagine. Quanta forza e anche quanto amore.
Il grosso spoiler sulla morte dell'autrice non aiutava poi nella lettura.
"Sarebbe potuto capitare anche a me" è stato poi il mio leitmotiv. Una diagnosi sbagliata ed ecco qui che non hai scelta. Sarà che ho un bimbo piccolo, ma - per quanto quello che ha vissuto l'autrice è inimmaginabile - non ho potuto non provare ad immaginarlo. Quando poi lei si ammala diventa semplicemente troppo. Ma è un troppo che credo tutti dovrebbero leggere. Credo sia uno dei libri più coraggiosi che abbia mai letto. Le pagine sull'aborto poi mi hanno lasciato davvero senza fiato
- Call Back Libro di esordio di Camilla Bianchini. Si legge in poche ore, ma ha la grande pecca di voler essere un libro simpatico a tutti i costi e questo fa perdere molto. Un libro genere chick lit, se lo si legge senza troppe aspettative va benissimo sotto l'ombrellone
- Harry Potter e il Principe Mezzosangue per me una bellissima (ririririririri)lettura!
- Sei di corvi mi è piaciuto davvero molto e non vedo l'ora di leggere il seguito (che però non è nello scaffale.... ops!)
Agnes Browne nonna Metto i libri di Agnes Browne nel novero di quei libri che fanno bene al cuore! In un'ambientazione perfettamente reale c'è poi un che di "favolistico" che fa combaciare tutto perfettamente.
in questo libro conosciamo un po' di più Trevor e Dermot e, beh, è stato davvero un piacere leggere di loro e dei loro amici!

1.Il profumo delle foglie di tè - La figlia del mercante di seta - La separazione pag 1056
Tre libri autoconclusivi più o meno belli
1)Il profumo delle foglie del tè di Dinah Jefferies
Pag 416
Un bel libro , molto corposo con degli avvenimenti che ti impongono delle scelte.
Non sapere se è il figlio del padre o di un altro? E’ possibile avere dei figli di padri diversi come gli animali?
Scelte difficili, difficilissime che ti segnano la vita.
Una mamma può sopportare tutto questo?
Un romanzo che narra la sofferenza in modo molto dolce.
Ho letto che l’autrice ha subito un grave lutto del figlio prima di iniziare a scrivere.
Si percepisce il suo dolore nel leggere il libro.
Lo consiglio
4 stelle
2)La figlia del mercante di seta di Dinaf Jefferies
Pag 384
Un libro dove accadono tanti avvenimenti ma li ho trovati esagerati.
Dal terrorismo alla guerra, problemi familiari e gelosia per amore, una bimbetta , la lontananza, avrebbe potuto scrivere almeno 5 libri però non mi ha trasmesso grandi emozioni.
Il rapporto con la sorella è sempre stato difficile però le cede la bimba, non so, non avrò capito i personaggi ma ho trovato delle scelte senza senso da parte della protagonista.
Aleggia sempre un po' di aria di mistero continuo ma le risposte non mi hanno soddisfatto.
3⭐️
3)La separazione di Dinah Jefferies
Pag 439
Un libro molto lungo, lo avevo iniziato senza grandi aspettative ed invece mi è piaciuto molto.
Una storia molto ben descritta , un allontanamento quasi forzato dalle figlie con delle vite vissute con l'amaro nel cuore.
Alcune parti mi hanno molto coinvolta, la ragazzina e il trattamento del padre le ha riserbato.
La madre e i suoi facili innamoramento.
Bellissime le avventure storiche in Malesia.
Le morti, gli incendi, i rincontri, le amicizie , la ricerca del bimbo, i colpi di scena: non è mancato nulla per me.
Il pathos è stato sempre alto, la narrazione dei diversi personaggi solo all'inizio mi ha confusa.
Bello
4,5⭐️
Cerca questo libro su Goodreads: Il profumo delle foglie di tè - La figlia del mercante di seta - La separazione https://www.goodreads.com/book/show/3...

"L'acquaiola" è un romanzo di Carla Maria Russo, pubblicato da Piemme nel 2018.
La storia è ambientata in un piccolo paese in Abruzzo, nel quale la quindicenne protagonista, Maria, vive insieme al padre invalido, affrontando ogni giorno difficoltà enormi.
Nella parte più curata del paese si erge la cosiddetta Casa Grande, dove abita, invece, la famiglia di Don Francesco, un tempo molto potente, ma sempre più impoverita a ogni passaggio di generazione. Ed è proprio per risparmiare qualche moneta, perché le donne sono pagate molto meno degli uomini, che Maria viene assunta alla Casa Grande, nella qualità di acquaiola. Don Francesco non ha fatto, però, un cattivo affare: Maria è giovanissima e minuta, ma possiede la forza di un uomo ed è in grado di percorrere molti chilometri al giorno e di sollevare pesanti barilotti colmi d'acqua per soddisfare le esigenze della famiglia.
La vita di Maria non è soltanto faticosa, ma è anche costellata da eventi tragici, ai quali non si arrende, ma che la temprano e la inducono a crearsi una dura scorza protettiva.
Nel suo cuore non c'è più spazio per i sentimenti, nemmeno per la carne della sua carne! Rimane solo un tenero e inspiegabile affetto per il figlio minore di Don Francesco, il figlio ribelle, che non tollera alcuna imposizione paterna.
Il romanzo di Carla Maria Russo racconta tutta la vita dell'acquaiola, permettendo al lettore di cogliere i cambiamenti della protagonista che, da ragazzina tenace, si trasforma in adulta severa, brusca nei modi e intransigente sempre.
Seppur ci siano pagine di un'intensità straordinaria, questo romanzo non è riuscito a convincermi pienamente. Trovo lo stile narrativo estremamente frammentario e povero di dettagli, con salti temporali continui che, spesso, si fatica a seguire e un episodio surreale che, francamente, poco si concilia al contesto narrativo.
Lettura gradevole in generale, ma il potenziale che possiede la storia, non è stato sviluppato, secondo me, nella maniera ottimale.

Probabilmente è il personaggio più crudo tra i libri letti di questo autore, ma a me lui piace.
Sono a quota 5 libri letti, speriamo che quest'anno sia la volta buona, di riuscire a portare a termine la sfida.

Sarò curiosa di sapere cosa ne pensi quando lo leggerai Elena!
A distanza di giorni a me capita ancora di pensarci, e proprio ieri che mi trovavo ad Asti (dove è ambientata buona parte del romanzo) ripercorrevo mentalmente alcune scene del libro sorridendo ☺️

Aggiorno con la mia 3° lettura, La cercatrice di funghi, sicuramente una delle migliori di questa prima parte dell'anno: un libro che ho divorato ma al tempo stesso centellinato perché non volevo arrivare alla fine. Una scrittura davvero notevole che, nonostante la densità e la gravità di alcuni temi, si è sempre rivelata lieve e godibile, tratteggiando personaggi (non tutti!) a cui è impossibile non affezionarsi e luoghi meravigliosi (lo splendore della Selva Boema al confine tra Germania, Repubblica Ceca e Austria) in cui è sembrato anche a me di vivere e respirarne il profumo del sottobosco. Senza citare le decine di specie diverse di funghi che non conoscevo assolutamente ma che mi hanno lasciato l'acquolina in bocca per tutto il tempo! Un libro davvero bello, che custodirò gelosamente in libreria. 5 stelle.

Il linguaggio è un labirinto. Favola ispirata alla filosofia di Ludwig Wittgenstein
La filosofia del linguaggio è una disciplina affascinante, inafferrabile e molto complessa. Mescola le domande più grandi e ne fa altre tuffandosi nella matematica e i suoi significati. Rainone mostra vero amore per uno degli autori più complicati e immaginifici, Wittgenstein, e costruisce la fiaba di un bambino che compie un piccolo viaggio per comprendere mondo e linguaggio, infinito e forma.
Il viaggio del piccolo Ludwig ricorda la struttura dei viaggi immaginari di Gulliver, popoli strani e luoghi metaforici conducono il lettore a incontrare i concetti portanti della filosofia di Wittgenstein.
Da leggere se amate un filosofo ostico e allo stesso tempo capace di incantare, tenendo a mente che non si tratta di un vero romanzo ma di una serie di nuovi miti per spiegare concetti.

La scimmia dell'assassino
Sally Jones è una gorilla molto intelligente, tanto da essere un'abile macchinista al seguito del capitano Koskela. In questo lungo romanzo, Sally Jones cerca un modo di liberare il suo capitano ingiustamente accusato di omicidio.
La storia di Sally Jones è avventurosa e piacevole anche se mi ha coinvolto solo dopo una lunga prima parte introduttiva di almeno 100 pagine. Ho trovato lo stesso rallentamento, che posso definire una mancanza di eleganza nella gestione della trama, nel finale.
Molto interessante il personaggio della scimmia, una protagonista catalizzatrice che non compie un vero e proprio arco se non forse nel suo rapportarsi con le persone e aprirsi a nuove amicizie, ma è un motore dell’azione e attira a sé storie di personaggi che invece crescono e cambiano per suo effetto.
Non del tutto convincente la parte storico politica dal mio punto di vista.

"Residenza per signore sole" è un giallo scritto negli anni Sessanta dall'autrice giapponese Togawa Masako, ma edito per la prima volta in Italia dalla casa editrice Marsilio nel 2022.
La storia è ambientata, come suggerito dal titolo, in un edificio di quattro piani denominato Residenza K, nel quale le donne sole che abitano i vari appartamenti, devono rispettare un regolamento severo in cui vige il divieto assoluto di "dare alloggio a persone dell'altro sesso durante la notte".
Ecco perché in una notte di sette anni prima, rispetto al tempo in cui si verificano i fatti narrati, un uomo, con addosso dei panni femminili e una vistosa sciarpa rossa sulla testa, si aggira nei locali della residenza con atteggiamento circospetto.
Poco è possibile rivelare sulla trama, quello che posso anticipare è che tutte le donne nascondono qualcosa, un segreto che tengono celato agli occhi altrui nell'intimità delle proprie stanze. Ma gli occhi indiscreti di qualcuno sembrano scrutare ogni angolo della residenza e riuscire a cogliere ogni dettaglio…
"Sui giornali e riviste per giorni non si è parlato d'altro che di questo caso, con dovizia di particolari. I mezzi d'informazione tendono a dare notizie fantasiose senza tenere conto dei fatti, lo sappiamo tutti. [...] La gente si convince che le cose siano andate esattamente come vengono raccontate. Quello che vede, però, è solo un aspetto della vicenda".
Romanzo intrigante, in cui permane fino alla fine un'atmosfera ambigua e misteriosa che incuriosisce e invita alla lettura. La trama è originale e abbastanza intricata. Importanti sono, quindi, i dettagli, paragonabili a piccoli pezzi di puzzle da ricomporre per formare un tutt'uno armonico.
Personalmente avrei gradito qualcosa di più semplice e lineare, ma riconosco l'abilità narrativa dell'autrice nello scomporre e ricomporre l'intero groviglio.
Un po' complesso poi, associare le donne ai loro nomi, soprattutto per chi, come me, fatica a memorizzare appellativi così insoliti nella cultura occidentale.

Mah?!? Non so che dire. Un romanzetto breve che racconta di un furto e di come si comportino le persone che si immaginano ogni cosa da piccoli gesti, spesso fraintendendo e spesso no!
Non mi ha colpito tanto, nemmeno come "spaccato" della vita di Budapest del periodo.

Aggiungo un commento che non avevo postato per una lettura di giugno:
6/24 I Netanyahu. Dove si narra un episodio minore e in fin dei conti trascurabile della storia di una famiglia illustre - Joshua Cohen
Romanzo che ha vinto il Pulitzer nel 2022: titolo e trama suggeriscono una vicenda vera (in parte lo è davvero) e i protagonisti sono effettivamente i famigliari del ben noto Benjamin Netanyahu, attuale e pluri nominato primo ministro israeliano. Sullo sfondo un campus americano dove lo storico professor Blum esercita la sua stimata professione e dove un giorno gli viene richiesto di acco-gliere e di guidare un noto studioso in arrivo da Israele con la famiglia al seguito, onde valutare se conferirgli una cattedra presso l’università: lo studioso si rivela essere il padre di Benjamin. L’arrivo della famiglia al completo (moglie e 3 figli - Benjamin allora aveva solo 10 anni) si rivela una sorta di incubo che prende vita tra situazioni tragicomiche, portentose nevicate, ire famigliari e isterie varie. Sicuramente ho trovato il tutto molto divertente e ben caratterizzato, a voler sottolineare differenze e contrasti tra diverse ideologie e stili di vita.
La prima parte però, quella che introduce l’arrivo della famiglia Netanyahu e che supera la metà del libro, è un pò troppo soporifera e pesante, troppo incentrata su temi storico/religiosi e sul percorso personale e accademico del Dr. Blum, pur mantenedo interessante la riflessione sui conflitti culturali e religiosi degli ebrei americani contrapposti alla più polemica e integralista corrente sionistica, a mio parere di non facile digestione.

Questa è senza dubbio un'opera minore, nonostante la scrittura non abbia nulla di cui lamentarsi, l'intreccio non è particolarmente memorabile e ogni tanto è poco equilibrato negli oggetti della narrazione. Il personaggio di Sula è certo degno di nota, così come la matriarca Eva, ma l'insieme risulta un po' debole e dato che l'autrice ha decisamente scritto di molto meglio non consiglierei questo titolo in particolare!


proseguo a passo di lumaca causa troppe challenge, sono riuscita a ficcare questo gioiellino in tutte e tre.
Si tratta di un viaggio on the road per gli Stati Uniti raccontato al contrario, ossia il primo capitolo racconta l'arrivo e via a ritroso, mischiando racconti quasi fiabeschi al diario del protagonista.
Il livello è altissimo, il divertimento assicurato e non mancano dei colpi al cuore.
Piccola nota personale: è un vero peccato che l'autore abbia deciso di privarci anzitempo del suo genio e della sua scrittura frizzante e mai banale.

.... e direi che è stato una mezza delusione...
Probabilmente per anni l'ho idealizzato, ho sempre sentito osannare questo grande classico e gli ho rivolto timore e reverenza motivi per i quali ne ho ritardato la lettura.
Indubbiamente riconosco il pregio della scrittura di Dickens, fluida e sarcastica anche se in alcuni capitoli più di altri; riconosco il valore della denuncia sociale verso la povertà, lo sfruttamento minorile, la prostituzione e tutto quello che comportano.
Ma la presenza di Oliver poco e niente, quasi sempre malato o svenuto.
Per lo più vi ho trovato imprese della banda di Fagin &Co. che in alcuni casi mi hanno annoiata.
Sono comunque felice di averlo finalmente letto, e sono sicuramente intenzionata a provare a leggere altro, magari più in là...


Messo subito in wish list!

-5/24:L'ultimo elfo di Silvana De Mari...mai riso tanto e versato diverse lacrime per un fantasy! La serie è lunga e corposa ma merita di essere letta e riletta!
-6/24:Arduin il Rinnegato di Silvana De Mari: prequel de "L'ultimo elfo"...forse più adatto ai ragazzi ed agli adulti che ai bambini ma il messaggio di pace, fratellanza ed accettazione della diversità è rivolto a tutti.

Messo subito in wish list!"
👏🏻👏🏻👏🏻

Chiantishire
Valtha è una nobile etrusca che entra nel thiaso di Dioniso. Seguiamo le sue avventure sia nel passato e nell'Italia preromana sia nel presente, dove il thiaso è in pericolo e deve salvare la vita a dioniso per poter sopravvivere.
Io amo il fantasy storico e poi ho una predilezione vera per Etruschi, popoli italici e Romani, quindi non potevo che gettarmi in questa serie.
Ho trovato un ottimo primo capitolo. Marika Michelazzi riesce a mescolare due piani temporali, tra presente e passato, e a rendere l'inizio di questa storia ricchissimo, stimolante e pieno di dettagli intriganti sia per la caratterizzazione dei personaggi che per la trama.
Ho apprezzato molto anche l'appendice storica alla fine che fa luce su molti aspetti magari non immediati per chi non conosce così bene l'etruscologia. Da rileggere per godere ancora meglio tutto quanto. Felice di aver preso anche il secondo volume!

Dovrebbe essere un noir, ma le voci narranti sono volutamente fuorvianti nei confronti del lettore, presentano i personaggi in un modo e poi d'un tratto ribaltano completamente la situazione senza che questo meccanismo possa essere credibile. I colpi di scena arrivano così, di continuo e senza senso, nell'ultimo terzo del romanzo; non ho provato empatia per nessun personaggio, perché ho trovato la caratterizzazione così scarsa che la sensazione dominante è stata l'indifferenza, quando non il fastidio. Insomma... questo proprio non mi è piaciuto!
Per la mia tremenda abitudine ad accumulare lo avevo comprato al mercatino insieme ad altri due titoli dell'autore... che spero proprio si riveleranno migliori di così!

Primo incontro con i libri di Zerocalcare e mi sa che sarà un'amicizia duratura :)
I disegni sono molto realistici e rendono bene le sensazioni e i pensieri dei personaggi; la coscienza di Zero e la sua lotta contro il senso di colpa sono fenomenali! Un'anima veramente tormentata, come del resto è quella di chi non è capace di voltarsi dall'altra parte e ignorare i problemi che ci circondano.
Affronta temi importanti quali il lavoro, l'indipendenza economica e la voglia o la paura di farsi una famiglia, ma non ho potuto fare a meno di ridere per certe situazioni e mi sono ribaltata letteralmente dalla sedia quando ho letto la scena in cui Secco dice che insegna alle medie e la reazione di Zero: Allora, cerco di spiegarmi: non è come se un giorno voi scoprite che un vostro amico fa un lavoro che non vi aspettate. Quello è strano ma può succedere. No. Qua è tipo se una mattina andate in salone e il vostro divano fa così: "Ooh, mi hanno preso alla Royal Academy!! Sarò primo ballerino!!

Quarto libro letto della sfida.
La storia intrecciata di due famiglie basche, che il violento conflitto per l'indipendenza della regione ha allontanato e diviso. Una vicenda cruda, realistica, in cui si muovono personaggi che sanno di autentico, ritratti come sono nella loro umanità, pieni di difetti ma capaci anche di gesti coraggiosi, animati e guidati dai sentimenti senza mai cadere nel sentimentalismo.
Il romanzo ebbe un grande successo editoriale all'uscita, tutto sommato meritato.
Benché di norma io apprezzi i libri corposi, qui la lunghezza mi ha un po' messo alla prova. Ma le ultime pagine riscattano tutta la fatica.

Quarto libro letto della sfida.
La storia intrecciata di due famiglie basche, che il violento conflitto per l'indipendenza della regione ha allonta..."
Sono d'accordo con te, nonostante anche a me sia piaciuto l'ho trovato veramente troppo lungo, ci sono parti che potevano essere snellite.

Qualcuno che ti ami in tutta la tua gloria devastata
Allora, io metto i libri in wishlist, molti li compro e prima o (molto) poi li leggo. Ovviamente al momento della lettura di alcuni non ricordo più niente, perché li ho scelti, dove ne ho letto o sentito parlare. Ecco, questo è il caso di Qualcuno che ti ami in tutta la tua gloria devastata. Forse è stato anche il titolo a incuriosirmi, mi piace un mucchio :-D. Fatto sta che sono rimasta spiazzata da questi racconti ma già da L'OCCASIONE più LIETA e PROPIZIA mi hanno divertita e convinta. Mi è piaciuto molto Gli Emergenti, rufUS inizialmente no ma poi si (no, non sono cecata, sto cercando di scrivere i titoli come sono sul libro), Coincidenza persa - Uomo cerca donna 👍... forse quelli che mi hanno colpito meno sono stati gli elenchi. Molto apprezzata l'ironia di Raphael, promosso!

La principessa sul pisello di Luciana Littizzetto
Pag 158
A parte le prime battute , per me questo libro è un no.
Battute antiquate a volte, senza alcun collegamento e leggermente femministe a volte.
Come comica mi piace la Littizzetto ma dopo questo libro spero cambi registro.
Non immaginavo fosse così scollegato.
2⭐️
23.7.2023
La principessa sul pisello by Luciana Littizzetto https://www.goodreads.com/book/show/1...

Parole nascoste scritto dalla libraia della mia libreria preferita di Milano... l'ho comprato spinta dalla curiosità e l'ho iniziato un po' intimorita. Non è mai bello leggere libri che non ci piacciono, se poi questi libri sono scritti da "persone che conosciamo" è anche peggio. Il libro però per fortuna in questo caso non è affatto male, molto autobiografico, aspetto la sua seconda prova come scrittrice. C'è margine di miglioramento, ma le qualità principali ci sono.
[book:Persone normali|45915711 mi è piaciuto molto! Credo di essere entrata immediatamente in sintonia col modo di scrivere perché non mi ha causato nessun problema, anzi. E credo anche che non sia affatto facile scrivere a questo modo un intero romanzo su una vita normale. Anche se non c'entra niente mi ha ricordato in qualche modo "Stoner". Seguiamo due persone dall'adolescenza in poi. Persone piuttosto dotate, con i mezzi quindi intellettivi (ma non necessariamente finanziari ed emotivi) per essere o divenire qualsiasi cosa. Ma le seguiamo non in un qualche avvenimento imprescindibile della loro vita bensì semplicemente per gran parte della loro vita. Non ci sono tragedie devastanti, ma ci sono tante piccole tragedie personali. Anaffettività, bullismo, molestie, strisciante depressione. Tutto in proporzioni "normali" e beh, credo che anche per questo il libro divida così tanto. Non c'è catarsi, non si impara nessuna lezione, anzi si ricade spesso nelle stesse spirali, ma è così simile alla vita vera da risultare ancora più profondamente drammatico, secondo me.

Persone normali di Sally Rooney: Sentivo parlare di questo libro benissimo o malissimo, quindi l'ho iniziato un po' preoccupata, sicura che l'avrei odiato. E invece no. Non grido al capolavoro perché lo stile di scrittura così confusionario e senza virgolette, dove più volte mi è capitato di dover rileggere per capire chi stesse parlando, non fa davvero per me, ma l'ho letto volentieri.
Marianne è una ragazza di buona famiglia, ma molto sola e con seri problemi di autostima, Connell è di famiglia modesta, ma è bello, sportivo e circondato da amici. I due si avvicinano e si allontanano, sono amici, poi amanti, si fanno del male, tanto male, tornano amici, si innamorano, si smarriscono e si ritrovano. Ogni capitolo è un salto temporale di qualche mese e ogni volta non si sa se li ritroverai vicini o lontani, amici o meno.
Avrei preferito vedere approfonditi alcuni argomenti, tipo la tossicità della famiglia di lei o la depressione di lui, ma in generale libro promosso
L'amore in un clima freddo di Nancy Mitford: non sapevo fosse il secondo libro di una trilogia, ma è godibile anche così. Libro carino, senza troppe pretese, ambientato tra un gossip e uno scandalo nell'alta società inglese.
Kobane Calling di Zerocalcare: L'ho letto in un po' di giorni e me la sono presa comoda perché è un argomento di cui non so tantissimo e rischiavo di fare un gran macello, ma devo dire che mi è piaciuto molto. Riesce ad affrontare argomenti complicati e profondi mantenendo sempre un po' di leggerezza. Tra una tragedia, un disastro e un problema enorme ci scappa pure qualche risata.
In generale però preferisco le sue opere ambientate in contesti più "classici" (Roma).
Macerie prime di Zerocalcare: Zero e i suoi amici hanno raggiunto l'età delle decisioni importanti e dei bilanci. Casa sì, casa no, convivenza o meno, figli sì o no, lavoro quanto stabile? È il momento in cui cominciano a rendersi conto di quanto siano vicini, o più probabilmente lontanissimi dal realizzare le loro aspirazioni. Amaro perché reale, ma riesce come sempre a essere anche divertente. Tra qualche mese leggerò pure il seguito.

Credo che non sia il titolo più rappresentativo dell'autore, ma mi spinge comunque a recuperare altro della sua produzione!

- Madame Bovary di Gustave Flaubert
Il libro mi è piaciuto, lei è francamente insopportabile e ha un unico enorme problema, ben individuato dalla suocera:
"-Sai di cosa avrebbe bisogno tua moglie?- diceva mamma Bovary - Di occupazioni obbligate, di lavori manuali! Se fosse costretta, come tante altre, a guadagnarsi il pane, non avrebbe tutti quei vapori che le vengono da un mucchio di idee che si ficca in testa, e dall'ozio in cui vive."
- Il cammino verso Matera Capitale Europea della Cultura nel 2019. La storia de «La Scaletta» di Nicola D'Imperio
a ottobre scorso ho fatto un tour della Basilicata, con tappa di due giorni a Matera, dove la preparatissima guida ci ha raccontato l'importante apporto che il circolo culturale "La Scaletta" ha avuto nella salvaguardia del patrimonio artistico della città(attraverso la ricerca e relativa ristrutturazione delle chiese rupestri e nel recupero dei Sassi, addirittura aiutando il parlamento a legiferare in merito) e nel suo sviluppo culturale che culminerà, nel 2019, con la nomina a Capitale europea della cultura.
Bellissimo trovare un'ulteriore prova che a volte, fortunatamente, i sogni che partono dal basso possono trasformarsi in realtà concrete.

J. Ellroy, L.A. Confidential
Ellroy deve avere una testa di un certo calibro per scrivere un noir così complicato.
Ambientato nella LA degli anni 50, i fatti raccontati cominciano con il furto di una partita di droga ad un gangster e il massacro di 6 persone in una tavola calda avvenuto diversi anni dopo. La narrazione è portata avanti dai protagonisti, tre poliziotti diversissimi tra loro e in aperto antagonismo, che dovranno oltrepassare le proprie antipatie per fare giustizia. L’autore ricama una trama intricatissima (ma senza una grinza!) attorno a questi due eventi e la condisce di corruzione, pornografia, avidità e violenza, aggiunge una rete di sottotrame che si incastrano perfettamente, una quantità infinita di personaggi e il suo stile che non dà respiro. Ne salta fuori un noir pazzesco.
M. Sharpe, Gli Schwartz
Uno dei libri più irritanti e inutili che abbia mai letto. È passato tempo da quando ho avuto in mano qualcosa di Franzen, ma fare un paragone tra i due (come secondo la quarta di copertina, la “critica” avrebbe fatto) è un insulto.
I personaggi principali, Cathy e Chris, sono i figli adolescenti di un’agiata coppia ebrea divorziata. Il padre, Bernie, ha un ictus e il libro racconta di come i ragazzi affrontano la sua convalescenza e al contempo gestiscono i propri problemi personali.
Non apro neanche il capitolo “Quanto è urticante il personaggio di Chris”, ma sappiate che ce n’è uno.
J. Fante, A ovest di Roma
Raccolta di due racconti, uno lungo e uno breve.
"Il mio cane Stupido" è il ritratto di una famiglia vista dagli occhi del padre, Henry Molise, uno scrittore di scarso successo la cui già non idilliaca vita famigliare è messa in subbuglio dalla comparsa di un cane enorme e anarchico, proprio nel momento in cui i figli stanno via via lasciando la casa paterna. Se da una parte Stupido renderà più difficili i rapporti dell’uomo con alcuni membri della famiglia, dall’altra risanerà il rapporto col figlio più amato e lo farà sentire come se avesse finalmente fatto “la cosa giusta”
"L’orgia" parla invece della perdita delle illusioni dell’infanzia nel momento in cui il ragazzino protagonista del racconto, viene messo davanti alla fallacia del padre, che aveva sempre ammirato.
L. Stevenson, La cassa sbagliata
Un romanzo umoristico zeppo di fraintendimenti, imprevisti e situazioni paradossali. Tutto parte dalla sottoscrizione di un’assicurazione collettiva che potrà essere incassata dall’ultimo sopravvissuto tra i sottoscrittori. Flashforward a 30 anni dopo: i parenti dei due superstiti hanno deciso di riscuotere e per farlo escogitano modi per ingannare gli altri “pretendenti” al malloppo. L’attuazione di questi piani si ingarbuglia sempre di più ad ogni pagina in un turbine di incidenti ed equivoci molto divertenti.

Procedo lentamente perchè ho un sacco di libri nuovi (la legge del contrappasso: quando ho stilato la lista non ne avevo a sufficienza e quindi ho dovuto ripiegare sulle riletture ed ora, invece...) e leggo quelli...😛😀😃😉
-7/24:Biscotti e sospetti di Stefania Bertola: ne conservavo un buon ricordo ma la rilettura mi ha fatto cambiare idea: carino, scorrevole, un pò paradossale...il libro giusto per una lettura sotto l'ombrellone ma niente di più.
-8/24:Cime Tempestose di Emily Bronte: osannato come un libro d’amore a me, riletto per la seconda volta a distanza di 30 anni, è sembrato solo pieno di morte e di cattiveria!

Questo è il primo libro di Grazia Deledda che non mi ha emozionato. Non sono riuscita a capire la protagonista, Concezione, come nemmeno le altre donne, sempre donne forti e volitive, che sono nel romanzo; così come non ho apprezzato i vari pretendenti di Concezione, da lei rifiutati per principio, in quanto affetta dal cancro al seno e convinta di non vivere a lungo. Concezione e la madre vivono in una casetta di fianco alla chiesa, non ricevono molti ospiti, tranne a quanto pare i pretendenti di Concezione e qualche vicino. Si rifugiano nella solitudine, non vogliono proprio vivere e non gradiscono particolarmente i doni che vengono loro consegnati. Non sono riuscita ad apprezzare gran che nemmeno la seconda parte che vede la sparizione di uno degli uomini, Aroldo, distrutto dal rifiuto di lei. Tutto quel parapiglia che tende ad incolpare Concezione perché colpevole di non avere accettato la sua corte. Mah?!?

Avevo regalato questo libro a mio marito perchè siamo entrambi appassionati dei monologhi che Pennacchi fa a Propaganda live.
I monologhi sono interessanti e divertenti ma ho fatto un po' fatica per il troppo uso del dialetto veneto, probabilmente per uno stato di stanchezza mia, anche se francamente mi chiedo quanto possano capirlo e di conseguenza apprezzarlo i lettori che non conoscono il dialetto o ne parlano uno non del nord.

7/24 La felicità del lupo di Paolo Cognetti. Questo autore mi piace come scrive e mi piace anche quello di cui scrive. Il romanzo è partito bene, quasi mi aspettavo un altro Le otto montagne, non come contenuti ma come qualità del libro, poi si è un po' perso a mio parere. Peccato.

6/24
Angelica la marchesa degli angeli di Anne Golon e Serge Golon
Pag 244
Ho finalmente ricominciato a leggere una saga che amo.
L' inizio del libro un po' lento perché presenta la famiglia di Angelica. Quando conosce Peyrac inizia il libro che amo. Un uomo dalle mille qualità.
La serie tv è anche bellissima.
4⭐️
1.8.2023
Cerca questo libro su Goodreads: Angelica: la marchesa degli Angeli https://www.goodreads.com/book/show/1...

io sto per finire il terzo libro della sfida eh, quindi tra breve aggiornerò :)

L'uso della seconda persona singolare, che in altre opere mi ha infastidito, qui mi pare efficace. La fine di una storia, i relativi stati d'animo, l'alternanza di rabbia e vittimismo resi con sarcasmo e ironia, il cadere in una spirale autodistruttiva in mezzo a chi non cerca che il divertimento a qualsiasi costo è raccontato con buon ritmo e verosimiglianza. E' un libro degli anni '80 e si inserisce bene nei racconti newjorchesi di quel periodo.

Siamo ad Asti nel 1944 e a un giovane milite della polizia ferroviaria viene affidato il compito di comporre con urgenza la mappa delle Ferrovie del Messico. Lo spunto narrativo porterà il giovane Cesco Magetti a incontrare una vasta serie di personaggi che altrimenti non avrebbero mai gravitato nella sua orbita, dalla bellissima bibliotecaria Tilde, colta ma tremendamente sensibile e depressa ai becchini costruttori di ferrovie. Ma il romanzo porterà il lettore anche in Germania, alle prese con un Hitler fuori luogo, esperimenti coi colori e nell'assurdità del totalitarismo.
Incontreremo disertori, curandere, partigiani, bambini messicani in punto di morte, il tutto sotto il fuoco incrociato di una lingua scoppiettante, variopinta, sfaccettata.
Si ride, si piange, si sogna e ci si innamora in Ferrovie del Messico, indubbiamente il romanzo dell'anno 2023 (per me).
A breve attacco il quarto libro: Sovietistan: Un viaggio in Asia centrale
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-1/24:Io mi chiamo Yorsh di Silvana De Mari.Il prequel della saga "L'ultimo elfo"...bello anche se a tratti crudele...più adatto ad un pubblico adulto che ai bambini, a mio parere...
-2/24:Chi si ferma è perduto di Marco Malvaldi: il primo libro dell'autore scritto a quattro mani con la moglie.L'influenza della parte femminile si nota ed a tratti prevarica lo stile dell'autore...è comunque un giallo divertente, ideale da leggere sotto l'ombrellone!
-3/24:Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno di Benjamin Stevenson.Originale il titolo e l'idea...peccato che poi ci si perda nei classici cliché del giallo inglese (ambientato d'inverno ed in una situazione dove sono impossibili i collegamenti con l'esterno) ed in un finale che sembra tratto da una storia di spionaggio...non mi è piaciuto!
-4/24:La portalettere di Francesca Giannone.Il più bel romanzo che ho letto quest'anno!Bello, scorrevole, coinvolgente, appassionante...mi è dispiaciuto finirlo!