Colosseum. Sfide all'ultima pagina discussion
La Sfida dei desideri
>
GDL febbraio: Radio libera Albemuth di Philip K. Dick
date
newest »


Ehm... spero di non vedere mai nessun raggio rosa XPPP
Cmq, ti copio il mio commento, purtroppo non altrettanto entusiasta
Riconosco la grandezza di Dick, la sua capacità come creatore di mondi alternativi e questo romanzo parte benissimo. La prima parte, quella in cui parla Phil, alter ego letterario di Dick, è molto interessante: il ritratto di un'America distopica in cui ha preso il potere un presidente che si trasforma in dittatore, con una polizia politica inquietante per i metodi di manipolazione che usa è estremamente affascinante e piena di riferimenti (quelli che colgo io sono legati al maccartismo, alla caccia alle streghe, alla guerra fredda, ma anche ai regimi comunisti pre-caduta del muso di Berlino (in particolare mi ha ricordato alcuni articoli letti tempo fa sulla Romania di Ceausescu)).
La seconda parte narrata dal punto di vista di Nicholaz per me si impantana. Il piano per fermare il dittatore, il riferimento alla mente aliena che guiderebbe la ribellione, le comunicazioni via satellite con un altro pianeta, l' "uovo" nel cervello dei prescelti per raggiungere l'immortalità e la comunione con l'entità superiore... troppa roba e soprattutto concetti anche a volte (almeno a mio parere) si amalgamano male tra loro. La virata "simil-religiosa" mi ha fatto storcere il naso diverse volte.
La terza parte, infine, si chiude con un finale aperto che spiega, ma fino ad un certo punto.
Riassumendo: premesse super interessanti, ma lo svolgimento della storia non mi ha proprio convinta
Cmq, ti copio il mio commento, purtroppo non altrettanto entusiasta
Riconosco la grandezza di Dick, la sua capacità come creatore di mondi alternativi e questo romanzo parte benissimo. La prima parte, quella in cui parla Phil, alter ego letterario di Dick, è molto interessante: il ritratto di un'America distopica in cui ha preso il potere un presidente che si trasforma in dittatore, con una polizia politica inquietante per i metodi di manipolazione che usa è estremamente affascinante e piena di riferimenti (quelli che colgo io sono legati al maccartismo, alla caccia alle streghe, alla guerra fredda, ma anche ai regimi comunisti pre-caduta del muso di Berlino (in particolare mi ha ricordato alcuni articoli letti tempo fa sulla Romania di Ceausescu)).
La seconda parte narrata dal punto di vista di Nicholaz per me si impantana. Il piano per fermare il dittatore, il riferimento alla mente aliena che guiderebbe la ribellione, le comunicazioni via satellite con un altro pianeta, l' "uovo" nel cervello dei prescelti per raggiungere l'immortalità e la comunione con l'entità superiore... troppa roba e soprattutto concetti anche a volte (almeno a mio parere) si amalgamano male tra loro. La virata "simil-religiosa" mi ha fatto storcere il naso diverse volte.
La terza parte, infine, si chiude con un finale aperto che spiega, ma fino ad un certo punto.
Riassumendo: premesse super interessanti, ma lo svolgimento della storia non mi ha proprio convinta
Mi è rimasta la curiosità per la trilogia di Valis perché forse tutti quei temi avevano bisogno di un libro più lungo e di un respiro più ampio, ma sono curiosa di leggere altre opinioni 😁