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I terrestri
La Sfida dei desideri
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Gdl febbraio: I terrestri
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message 1:
by
Elisewin
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rated it 4 stars
Feb 02, 2023 09:23AM

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Non credo di aver capito bene il finale

Parola d'ordine: non uniformarsi, così come nel suo precedente La ragazza del convenience store, che io ho amato. Ma tanto era semplice e soft il linguaggio di quel libro tanto è complessa, paradossale e cruda la narrazione di questo.
Tutti i tabù sociali vengono rappresentati e i personaggi cercano disperatamente di allontanarsene ma non sembra esserci soluzione se non l'isolamento, la dissociazione (la magia? l'essere alieni?). La 'fabbrica' è più forte. La famiglia di Natsuki è uno spaccato della società: attenta solo a conformarsi la denigra per la sua diversità e non la protegge dai pericoli veri, impone regole e convenzioni e la spinge ancor di più a crearsi un mondo parallelo.
Sayaka Murata non ha vergogna (meno male) e dice tutto quello che vuole. E' contro, e io l'adoro!

Parola d'ordine: non uniformarsi, così come nel suo precedente La ragazza del convenience store, che io ho amato. Ma tanto era semplice e soft il linguaggio di quel ..."
Mi hai fatto commuovere abbestia *_*

Parola d'ordine: non uniformarsi, così come nel suo precedente La ragazza del convenience store, che io ho amato. Ma tanto era semplice e soft ..."
🙂😘


Vorrei dare 4 stelle per tutto il romanzo, ma non credo di aver pienamente compreso il finale, perché non mi è piaciuto.
Edit perché nel frattempo ho dato una mia interpretazione al finale. Corrette le 4 stelle XD
L'intento credo sia quello di provocare una reazione molto forte. La prima parte è frustrante in modo pazzesco, come avevo già scritto. Suscita una rabbia pazzesca.
Con lo svolgimento della narrazione molti di noi riusciranno persino a immedesimarsi nei personaggi. Alla fine la metafora è banale, perché moltissimi di noi si sono sentiti alieni all'interno della società. Basta avere convinzioni differenti, non volere figli, avere una diversa sessualità e viverla (o meno). Chiunque non si integri alla perfezione viene guardato come un alieno - anche senza arrivare all'estremismo riportato nel libro.
(view spoiler)
L'orrore vero, forse, è da ricercare nella prima parte del libro, non nell'ultima. Eppure la prima parte la leggiamo, la capiamo e la 'accettiamo'. Non perché pensiamo siano cose che debbano succedere, ma succedono e ne siamo abituati. E questi orrori sono stati causati dalla stessa società, dalle famiglie che dovrebbero proteggere e contribuire alla crescita dei protagonisti.
A questo punto il narratore, Natsuki, è inaffidabile, perché se da piccola si rifugia in questo mondo alternativo che porta a una sorta di sdoppiamento della realtà, arriviamo all'età adulta in cui questo mondo permane, oramai la persona è annichilita, distrutta, non fa altro che sopravvivere.
Alla fine è un libro che porta molti generi insieme per sottolineare l'ipocrisia esistente nella figura della società e della famiglia. E a questo punto ci si chiede: chi ha provato pena per una ragazzina vittima di abusi, per poi infastidirsi del fatto che non abbia dato 'una direzione' alla sua vita, per poi infastidirsi per la parte finale - così irrazionale e splatter - sono i componenti della fabbrica?

"
Infatti anche Natsuki voleva urlare ma è annichilta dal non ascolto, è una bambina ed è annullata dall'essere denigrata e non essere accettata. Anche suo marito è probabilmente stato vittima di una sorta di abuso (vedi madre) ed entrambi si rifugiano in un mondo 'altro' del tutto antitetico a quello ipocrita della 'fabbrica'.
Grazie Elisewin, se non l'avessi proposto chissà per quanto ancora ne avrei rimandata la lettura.

grazie per averlo proposto, ne ero molto curiosa!
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