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Vij
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GDL Gennaio 2023 - Vij
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Savasandir wrote: "E lo stai trovando lo stesso ostico? A me era sembrato così scorrevole! 😓😓"
Nono, Massimo si stava meravigliando del fatto che io e Mad lo stessimo trovando ostico ^__^ quasi quasi vedo se in biblio trovo questa raccolta. Anche se oramai sono a metà e sento il dovere di andare avanti con stoicismo XD
Nono, Massimo si stava meravigliando del fatto che io e Mad lo stessimo trovando ostico ^__^ quasi quasi vedo se in biblio trovo questa raccolta. Anche se oramai sono a metà e sento il dovere di andare avanti con stoicismo XD


Giulia wrote: "Ho ceduto. Nonostante i mille impegni che mi fanno leggere poco e la reading slump che mi fa leggere ancor meno, mi unisco al gdl. È breve, e non so perché mi ispira ^^ lo inizio oggi."
Molto bene, spero ti piaccia. Buona lettura :-)
Molto bene, spero ti piaccia. Buona lettura :-)

Il racconto è stato scritto una 50na di anni rispetto a Stoker. Qui non si parla di vampira, ma di strega, nonostante morda e uccida le sue vittime.

Si legge davvero veloce, ed è un mix tra ironia ed horror. Per me funziona ^^ lieta di essermi unita al gdl, e aver così letto anche il primo libro dell'anno!
Anch'io l'ho finito. ^__^
Devo dire che l'edizione di ABEditore mi ha fatto un po' dannare.
Al di là della traduzione, rimane comunque un piccolo gioiellino - testo in cirillico in fondo e leggo che le illustrazioni sono state realizzate per l'edizione del racconto del 1901 da R.Stejn per l'editore A.F. Marks. Le immagini e le miniature le avrei preferite anche sul testo italiano, me le sarei godute di più.
Ho trovato tante similitudini tra il Vij (uno gnomo che ha le palpebre degli occhi che cadono fino a terra) con il vampiro di Stoker:
- il palesarsi di notte
- il "mordere" le proprie vittime
- le persone di difendono a suon di preghiere all'interno di un cerchio disegnato per terra
- la presenza dei lupi, creature della notte per eccellenza
- l'essere attorniato da donne trasformate da lui che in questa versione vengono richiamate con il nome di "fattucchiera" o "baba".
Purtroppo la lettura non ha aiutato e non sono riuscita ad apprezzarlo appieno. Sicuramente vedrò di procurarmi e rileggere una versione più moderna.
Devo dire che l'edizione di ABEditore mi ha fatto un po' dannare.
Al di là della traduzione, rimane comunque un piccolo gioiellino - testo in cirillico in fondo e leggo che le illustrazioni sono state realizzate per l'edizione del racconto del 1901 da R.Stejn per l'editore A.F. Marks. Le immagini e le miniature le avrei preferite anche sul testo italiano, me le sarei godute di più.
Ho trovato tante similitudini tra il Vij (uno gnomo che ha le palpebre degli occhi che cadono fino a terra) con il vampiro di Stoker:
- il palesarsi di notte
- il "mordere" le proprie vittime
- le persone di difendono a suon di preghiere all'interno di un cerchio disegnato per terra
- la presenza dei lupi, creature della notte per eccellenza
- l'essere attorniato da donne trasformate da lui che in questa versione vengono richiamate con il nome di "fattucchiera" o "baba".
Purtroppo la lettura non ha aiutato e non sono riuscita ad apprezzarlo appieno. Sicuramente vedrò di procurarmi e rileggere una versione più moderna.

Sono stata praticamente costretta a leggerlo dopo che mi arrivavano un sacco di notifiche da parte vostra (che non visualizzavo per non incappare in spoiler :P) e mi sono detta che dovevo recuperarlo anch’io, buona buona, ho aspettato che restituissero l’unica copia disponibile nella biblioteca del mio paese e finalmente è successo. Tra l’altro di mitologia slava non sapevo nulla e, infatti, non avevo mai sentito parlare del Vij.
L’edizione in mio possesso era quella Sellerio, stiamo parlando, quindi, di un classico del 1800 la cui traduzione, ahimè del 1981, emula questo stile ridondante a discapito della fluidità del testo (dai vostri commenti vedo che il mio pensiero è condiviso), ciò ha influito non poco sulla valutazione finale, ho dato 2,5 su 5 . L’impressione generale è che c’è più un’atmosfera fiabesca, alla fratelli Grimm per intenderci, che da horror puro. Tuttavia, Gogol è stato abile nell’amalgamare, in poche pagine, folklore e credenze popolari evidenziando una spaccatura netta tra la rassicurante normalità del giorno e l’angosciante arrivo della notte dove escono allo scoperto grottesche creature.
Non è stata una lettura memorabile, ma quando si tratta di classici chiudo un occhio perché mi metto a posto con la coscienza. Dovete sapere che ogni anno mi ripropongo di dare spazio ai classici e, puntualmente, mi dedico a romanzi più recenti XD
Non ti preoccupare @ellis, anzi grazie per essere passata a lasciare il tuo commento. Mi ritrovo molto in quello che hai scritto.
Per curiosità quale edizione hai letto?
Per curiosità quale edizione hai letto?

Per curiosità quale edizione hai letto?"
Questa qui :)
https://www.goodreads.com/book/show/1...
Grazie, ero curiosa di sapere come l'avessi trovata (se scorrevole o meno) perché con l'edizione della ABEditore abbiamo fatto fatica, spero non sia stato così anche per te...
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"@Massimo stai leggendo l'edizione di ABEditore? Perché da che ho capito le altre edizioni sono un po' più moderne."
Lo sto leggendo dalla raccolta Racconti di demoni russi a cura di Andrea Tarabbia.
E' il volume edito da Il Saggiatore che ha segnalato in un post precedente @Savasandir.