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James Barrie e l'Isola che non c'è
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letto da bambino in una versione adattata, credo facesse parte della serie La scala d'oro. Non ho un bel ricordo, anche le illustrazioni non mi piacquero per nulla.
HO visto il meraviglioso film Neverland sulla vicenda, ma ancora non mi sono convinto ad attaccare il romanzo integrale :(

Invece ho apprezzato assai di più il secondo romanzo, quello ignoto ai più, Peter Pan nei giardini di Kensington, che narra l'infanzia di Peter lontano dall'Isola che non c’è, quando ancora poteva crescere; trovai la storia di questo neonato accudito dalle fate che popolano il noto parco londinese molto fiabesca e onirica. A differenza del primo libro, questo lo rileggerei volentieri.
PS. Neverland è piaciuto tantissimo anche a me. :-)

Da piccola avevo una riduzione illustrata, ma non sono andata oltre, forse perché sono quei libri che ti suscitano poca curiosità, visto che più o meno ne conosci già la trama.
Devo ammettere però che non sarebbe male colmare questa lacuna, prima o poi.

Dal commento di Savansadir mi sembra di sì, ma aspetto altre opinioni :)

Ne esistono diversi, io ricordo: Mia Farrow negli anni sessanta e Walt Disney; e c'è naturalmente il disco di Bennato :D
Credo di essere l'unico al mondo a trovare bellissimo "Hook" il film di Spielberg con un monumentale Robin Williams.

È un altro di quei film che potrei ridoppiare tutto a memoria.
Però io ho una scusante: quando uscì al cinema avevo 6 anni, e a quell’età un film del genere, diretto da un regista del genere e interpretato da colossi del cinema, diventa reale, un bambino non può non amarlo e viverlo come una grande avventura.

Secondo me è un bellissimo film d'avventura, non so perché abbia una fama negativa


Io purtroppo non riesco a valutare il film oggettivamente, suppongo che la critica lo consideri un compitino fin troppo banale fatto dalla mano sinistra di un regista che, in quegli anni, era considerato il re di Hollywood.
In effetti, se paragonato ai suoi film precedenti come Lo squalo, L'impero del sole, ET, i tre Indiana Jones, e i due immediatamente successivi, Jurassic Park e Schindler's List, riconosco che la regia di Hook non si avvicina nemmeno lontanamente alla potenza espressiva degli altri suoi capolavori di quel periodo.

Quoto in tutto Savasandir.
Per quanto riguarda Hook... Io sono un detrattore di Spielberg e non faccio molto testo. Per me è uno che, per i mezzi che ha avuto a disposizione, ha sprecato metà della carriera in film di cacca. Hook è senza dubbio nella sua top 5 di quelli.

..."
Mi fa piacere scoprire di non essere solo :)
l'ho sempre trovato un film dolcissimo su come ritrovare il bambino che siamo stati, l'essere adulti completi.
E poi i personaggi sono deliziosi, compreso Hook un magistrale Dustin Hoffman.

..."
Mah, un risultato simile mi lascia perplessa: siamo tutti d'accordo che non sia il miglior film di Spielberg, però ho visto film molto peggiori con giudizi più positivi. io non sono certo un'esperta di cinema, però mi sembra un po' un accanimento contro questo film, che magari non sarà eccellente, ma nemmeno da buttare. Io l'ho sempre trovato piacevole, l'ho visto praticamente ad ogni passaggio televisivo e mi ha sempre divertito e anche commosso.
Antonio wrote: "E poi i personaggi sono deliziosi, compreso Hook un magistrale Dustin Hoffman."
Quto, riquoto e straquoto. Dustin Hoffman nel ruolo di Capitan Uncino è strepitoso.
Nacque in una famiglia calvinista, nono figlio. All’età di sei anni visse la morte di suo fratello David.
La disperazione della madre spinse James a indossare gli abiti del fratello e a interpretarlo per consolarla. Divenuto giornalista e autore acclamato, continuò comunque a subire questo confronto continuo con il fratello.
La storia della sua infanzia confluì però nell'alimentare una forte fantasia.
Incontro fondamentale per la vita di James Barrie fu l'incontro nei giardini di Kensington con una famiglia: i Davies.
Comincia a trascorrere molto tempo con i cinque figli di Sylvia e Arthur Davies: George, Jack, Peter, Michael e Nicholas. Arrivò a offrire alla famiglia la propria casa di campagna.
Inventa migliaia di storie e avventure per i cinque Davies e compone un album fotografico, oggi conservato alla Yale University.
Il frutto più famoso di questo periodo della sua vita fu di certo la prima stesura di Peter Pan nei Giardini di Kensington
che nasce prima di tutto come opera teatrale, andata in scena per la prima volta nel 1904.
Barrie volle nel pubblico anche alcuni orfani, la loro spontaneità e le loro risate contribuirono a creare l'atmosfera per il pubblico borghese.
Nel 1911 esce la stesura definitiva del suo romanzo, una storia piena di avventure con molte digressioni.
La storia che molti conoscono è quella alleggerita dai cartoni animati e alcuni film, ma il breve romanzo di Barrie mescola il semplice gusto di raccontare, la fantasia e anche un po’ di dolore.
L'inizio è certo uno degli incipit più famosi della letteratura: "Tutti i bambini crescono, tranne uno."
E poi la storia comincia con semplicità, presentando una famiglia inglese per nulla ricca, dove c’è una madre piena di amore e un padre scrupoloso, attento ad ogni centesimo ma orgoglioso e fiero dei propri figli. La prima cosa che ci fa capire quanto questa storia sia fantastica è la balia Nana, un cane che fa da bambinaia e che a volte sembra del tutto umana e altre solo un cagnone affettuoso.
“Non ci fu mai certamente una famiglia più semplice, più felice, fino all’arrivo di Peter Pan”.
Neverland L’Isola che non c’è è la terra dei giochi, delle fantasia, del “facciamo che io ero” che ogni bambino ha vissuto e che è importante che viva, è un tesoro da non deridere, da proteggere e da gustare: una piccola comoda isola piena di avventure.
Personaggi C’è un bambino che non cresce, che resta uguale a se stesso per tutta la storia. Entra volando da una finestra nelle prime pagine e lo farà anche nell’ultima.
Chi è Peter Pan? Un bambino portato sull'isola dalle fate e che è irresistibile per qualsiasi ragazzo: affascinante, coraggioso, con “un’espressione così allegra “, “un modo particolare di ridere, con un delizioso gorgoglio” e arroganza.
Peter ha ciò che nessun altro può avere, ma non ricorda e non conosce storie, perciò viene alla finestra dei Darling per ascoltare la Signora.
La straordinaria avventura dei tre bambini Wendy, John e Michael comincia una notte in cui Nana ruba l’ombra a Peter Pan.
La notte seguente Peter torna con Campanellino, la fata, a cercare l’ombra e quando non riesce a riattaccarla piange. Wendy si sveglia...
È Wendy la vera protagonista della storia perché fa un percorso, cresce e si avvia per la sua strada, mentre Peter è un'immagine fissa destinata a non avere ricordi, quindi nessun passato e nessun futuro.
Peter Pan è una storia profonda, sfaccettata, piena di riflessione sulla vita, sul dolore, sulla fantasia e i desideri.
Potrei scrivere moltissimo di più.
Si può parlare del coccodrillo che è il tempo che passa, degli adulti e della figura che fanno nella storia...
ma a voi la parola!
Avete letto Peter Pane e in quale versione? Cosa ne pensate?