FantasYtalia (Fantasy Italia) discussion

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Libri > Raymond E. Feist e un classico ragionato

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message 1: by Debora (new)

Debora (nynaeved) | 1958 comments Mod
Raymond Elias Feist ama collezionare vini pregiati, dvd, libri di storia e football e nel frattempo scrive fantasy che hanno venduto milioni di copie nel mondo.

Molte delle sue storie si svolgono in un mondo nato prima come ambientazione per giochi di ruolo, che a partire da D&D sviluppa un suo sistema di gioco al quale Feist si unisce nel 1977.
E poi alcune delle sue opere sono diventate ispirazioni per videogiochi.

Le sue saghe pubblicate in Italia sono la saga della Riftwar Il signore della magia, L'incantesimo di Silverthorn e Scontro a Sethanon) e la saga Il conclave delle ombre, composta da L'artiglio del falco d'argento, Il re delle volpi, L'esilio del tiranno.

Il signore della magia è un romanzo di formazione fantasy che ci vede seguire le avventure di Pug fin da bambino. Si trattata di un ragazzo dotato per la magia ma che non riesce a esprimere appieno il suo potenziale e che dovrà affrontare i propri limiti per combattere il nemico alle porte del suo regno.
L'opera di Feist è articolata e piena di personaggi la cui caratterizzazione è uno dei punti forza. Un altro è il confronto fra i due regni nemici che sono del tutto opposti e somigliano alla dicotomia occidente oriente.

Il lavoro di Feist dà l'impressione al lettore di una storia costruita con attenzione e una trama ragionata piuttosto che guidata solo dall'emozione del momento.

Avete letto questi romanzi? Perché oggi l'opera di Feist dovrebbe essere ancora letta? Diteci la vostra!


message 2: by Hypatia (new)

Hypatia | 515 comments Io ho letto i romanzi di Feist (quelli tradotti in italiano, per ora. Meglio non entrare nel merito dei criteri di traduzione, perché ancora mi fanno infuriare) e li ho apprezzati molto.

La sua prima opera, il ciclo di Riftwar, è una trilogia, anche se si potrebbe dividere in due parti: il primo volume è corposo abbastanza per poter essere considerato una trilogia a sé stante e ha per protagonisti Pug e il suo amico Tomas, mentre il secondo e il terzo potrebbe essere considerati un dittico, con protagonista Arutha conDoin, uno dei personaggi meglio riusciti del ciclo, che appare anche come punto di vista minore ne Il signore della magia.

Io credo che valga ancora la pena di leggere Feist oggi perché i suoi libri sono fantasy molto classici, ma non appaiono scopiazzature di Tolkien (coma accade per altri autori contemporanei), anzi, hanno una propria dimensione originale e anche a tratti moderna, in quanto il nemico non è il male assoluto (come invece è ne Il Signore degli Anelli), ma un popolo differente, con proprie tradizioni e una propria cultura e i personaggi hanno luci ed ombre, nonché molte sfumature, apparendo estremamente umani e realistici.


message 3: by Marcoss (new)

Marcoss (scaltro78) | 350 comments Hypatia wrote: "Meglio non entrare nel merito dei criteri di traduzione, perché ancora mi fanno infuriare"

Parli di Feist o in generale? Leggo spesso lamentele per errori di traduzione, anche gravi, nel fantasy. A partire da Tolkien fino a Martin, Rowling, Erikson, Lawrence... Sono cose che mi terrorizzano


message 4: by Hypatia (last edited Apr 09, 2022 06:35AM) (new)

Hypatia | 515 comments Marcoss wrote: "Hypatia wrote: "Meglio non entrare nel merito dei criteri di traduzione, perché ancora mi fanno infuriare"

Parli di Feist o in generale? Leggo spesso lamentele per errori di traduzione, anche grav..."


In questo caso parlo di Feist, ma non mi riferisco alla qualità della traduzione in se stessa (capisco che la mia frase non fosse ben chiara e mi scuso), bensì del fatto che in Italia sono state tradotte soltanto la prima trilogia (Riftwar) e una trilogia scritta più di vent'anni dopo (Il conclave delle ombre), tralasciando tutti i libri che Feist ha scritto nel frattempo: una quindicina, divisi in cinque saghe.

Il problema è che tutti i suoi libri sono ambientati nello stesso mondo (Midkemia) e, pur essendo ciascun ciclo a se stante, si susseguono temporalmente.
Questo l'ho scoperto leggendo appunto il Conclave delle Ombre, dove ci si riferiva agli eventi di Riftwar come fatti accaduti nei secoli precedenti, e c'erano ovviamente altri riferimenti alle saghe mai tradotte.

Già di per sé sarebbe sufficiente ad irritare, ma c'è di peggio.
Esistono altre tre trilogie che Feist ha scritto dopo il conclave delle ombre e che non sono mai state tradotte in italiano.
Perché questo è ancora più grave?
Semplice: Il conclave delle ombre non è una vera trilogia in senso stretto, perché i primi due libri concludono una storia, mentre il terzo, con un cambio di protagonista annunciato nell''epilogo del libro precedente, dà l'avvio ad una storia completamente diversa, che immagino poi prosegua nella trilogia successiva non tradotta.
Quindi, un lettore che si sia appassionato a quella storia, a meno di non essere in grado di leggere un romanzo in inglese, non può saperne la continuazione.
Io lo trovo un comportamento assolutamente irrispettoso da parte di una casa editrice nei confronti dei lettori, ma immagino che il rispetto sia subordinato al guadagno, come sempre.

Quanto al problema degli errori di traduzione in generale, non entro nel merito qui per due motivi: il primo è che non voglio andare off-topic, visto che questa è la discussione dedicata a Feist, il secondo è che per parlarne a sufficienza non basterebbe un post.
Si dovrebbe scrivere un libro.
Genere, ovviamente, horror.


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