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N.K. Jemisin... Sci-fan anche in seconda persona!
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comincia con la serie e con La quinta stagione, perché I centomila regni, che mi è piaciuto molto, è rimasto l'unico tradotto dell'altra sua serie, speriamo che il successo ottenuto porti qualche editore a ricomprare i diritti.

Ottimo, grazie. Figurati che La quinta stagione ce l'ho in wish-list da luglio 2020!

io aspetto di leggere l'ultimo capitolo de La Terra Spezzata per dare giudizi. Nonostante sia una lettura consigliabile, ricca di artifici e una discreta originalità, alcune cose mi hanno fatto storcere il naso. Finora non sono tra quelli che si sono strappati i capelli di fronte a un capolavoro epocale, e che pur mi hanno portato a leggere la serie. Vediamo come va a finire.
;)


Parto dal fatto che, quando un libro o un film o un disco vengono pompati dalla pubblicità e per mezzo di famosi premi ricevuti (Oscar, Grammy, Hugo/Nebula) per me parte con un handicap che non si schioderà mai di dosso. E' un pregiudizio, lo confesso, ma l'ho maturato dopo anni e anni di constatazione. Questo però non impedisce mai alla mia mia vena masochistica di prendere il potere, perchè puntualmente mi ritrovo a leggere, ascoltare e vedere i suddetti per cercare di smentire me stesso.
Voglio partire elencando i punti a favore, che sono molto importanti e hanno trasformato il mio voto alla trilogia da una sufficienza a un 8.
0) Le copertine, davvero belle. Mica come quelle di Fanucci (che Dio li perdoni, perchè io non ce la faccio)
1) Il bilanciamento tra parti descrittive e azione.
2) L'equilibrio di caratterizzazione dei personaggi e trama.
3) Lo stile diretto ed efficace.
4) La tensione non cala nel corso dei tre libri ed esplode nel finale.
5) La svolta nel terzo libro e il finale
6) il cambio di persona narratrice, l'ho gradito solo nelle ultime 10 pagine ma fa il suo porco lavoro.
7) Potenzialmente un adattamento cinematografico può essere una bomba.
8) La cosa più bella sono i ringraziamenti finali dell'autrice. Quando dice che il dolore nel libro è vero, ha ragione. Si sente.
9) questa trilogia è una ottima e riuscita operazione commerciale.
I punti a sfavore sono meno rilevanti ma non posso esimermi.
0) Possono chiamarlo Fantasy quanto vogliono, ma lo ricorderò per sempre come una serie di fantascienza.
1) Il primo libro comincia con uno sperticarsi in elogi al libro stesso da parte di illustri addetti ai lavori. Cari addetti, cari editori. Fate pena. Voglio leggere un libro, non sapere da voi che è bellissimo. Pompare le aspettative è un'arma a doppio taglio. Un'ascia bipenne per la precisione.
(view spoiler)
7) il cambio di persona narratrice, per circa 1000 pagine l'ho detestato. Poi mi sono abituato.
(view spoiler)
10) La preview del libro successivo al termine dei primi due libri. Quanta carta buttata.
11) toccare troppi temi non va bene. Si rischia il naufragio.
(view spoiler)
Consiglierei la trilogia? Nonostante non mi abbia entusiasmato come sperassi, dico di sì. Ne vale la pena.

2016:
Ancillary Mercy by Ann Leckie
Seveneves: A Novel by Neal Stephenson
2017
Ninefox Gambit, by Yoon Ha Lee
Death’s End, by Cixin Liu
2018
The Collapsing Empire, by John Scalzi
New York 2140, by Kim Stanley Robinson
In conclusione lo consiglio vivamente.
Riguardo l'uso della seconda persona narrante per Essun, l'ho trovato spiazzante inizialmente ma poi particolarmente stimolante e strano, un po' come la Leckie con Ancillary Justice e la mancanza di pronomi maschili.
Era molto tempo che non leggevo romanzi nuovi di questo livello.
Recentemente ho scoperto un'altro autore che mi ha stimolato allo stesso modo: Mark Lawrence. Anche nel suo caso abbiamo una Fantascienza mascherata da Fantasy (Grim Fantasy in questo caso) che ho trovato inizialmente dura ma poi eccellente. Consiglio sia la trilogia The Broken Empire che The Red Queen War.
P.S.
Tanto per dire la Leckie:
I turned to look at her, to study her face. She was taller than most Nilters, but fat and pale as any of them. She out-bulked me, but I was taller, and I was also considerably stronger than I looked. She didn’t realize what she was playing with. She was probably male, to judge from the angular mazelike patterns quilting her shirt. I wasn’t entirely certain. It wouldn’t have mattered, if I had been in Radch space. Radchaai don’t care much about gender, and the language they speak—my own first language—doesn’t mark gender in any way.

L'abbiamo inserito perché non solo è ibridato ma mantiene molti elementi del fantasy tra cui per esempio il sistema hard magic.
Infatti è stato candidato anche al World Fantasy Award che da tanto tempo accoglie opere ibride. Quindi come eliminarlo dalla lista se il premio fantasy più importante lo ha preso in considerazione?
Devo leggere il secondo e ci farò attenzione comunque
Infatti è stato candidato anche al World Fantasy Award che da tanto tempo accoglie opere ibride. Quindi come eliminarlo dalla lista se il premio fantasy più importante lo ha preso in considerazione?
Devo leggere il secondo e ci farò attenzione comunque
Books mentioned in this topic
La quinta stagione (other topics)Il portale degli obelischi (other topics)
Il cielo di pietra (other topics)
I centomila regni (other topics)
Ha anche vinto un Nebula e due Locus tanto per completezza.
Nella nostra classifica i tre romanzi della sua serie si trovano oggi in queste posizioni:
33° La quinta stagione
138° Il portale degli obelischi
7° Il Cielo di Pietra
e al 68° posto troviamo I centomila regni primo di una saga che in Italia non è stata completata, purtroppo per i poveri lettori!
La Jemisin è anche educatrice, psicologa e sportiva.
Il ciclo della Terra Spezzata è un Science Fantasy: abbiamo un sistema magico tipico del fantasy con umani capaci di manipolare l'energia cinetica, obelischi misteriosi che fluttuano sulla terra e popoli originali. Ma ha anche caratteristiche dell'apocalittico e post-apocalittico infatti l'unico continente del mondo del romanzo è tagliato da parte a parte da una faglia che sputa cenere per secoli. Il continente Immoto è sottomesso a un ciclo di cinque stagioni che durano ciascuna per anni. La Quinta Stagione è quella dei cataclismi e dei terremoti.
In questa ambientazione la Jemesin comincia a narrare la vita di tre protagoniste molto diverse fra loro e che paiono non essere collegate.
Essun scopre che il marito e il suo bambino sono stati ammazzati, parte in cerca della figlia scomparsa e porta con sé un bagaglio di segreti: è una orogena, un'umana capace di controllare i terremoti.
Damaya è una bambina che scopre di essere un'orogena e questo le porta via la vita, perché gli orogeni sono discriminati e rinchiusi nel Fulcro per essere usati.
Infine c'è Sylenite, un'orogena addestrata e impegnata in una missione con Alabaster, il più potente di tutti.
L'intreccio è complesso, ma si districa andando avanti e seguendo i tre punti di vista, ciascuno con uno stile e una voce propria.
La Jemisin è stata capace di rendere uniche le tre protagoniste, mutando la persona narrativa e il tempo narrativo per ciascuna... arriva a raccontare anche in seconda persona per la vicenda di Essun!
In questo ciclo si parla di un mondo ostile, di paura e discriminazione, di ferite e trascina il lettore pagina dopo pagina con uno stile pulito e molto preciso.
Avete letto questi romanzi? Conoscevate già l'autrice? E cosa ne pensate?