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Gdl settembre - Non lasciarmi di Kazuo Ishiguro
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by
MonicaEmme
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Sep 12, 2021 06:58AM

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Dire che non capisco è dire che spero che lascio una speranza alla seconda parte, perché mi sembra un po’ banale.

Il libro mi sta piacendo, ma la narrazione è lenta, ogni tanto ti danno qualche indizio su "i ragazzi e il loro destino", ma nel mezzo sono intervallati da tante pagine di poco e nulla. Pagine che hanno il loro interesse e che sono scritte molto bene, ma questa lentezza generale un po' mi pesa (almeno in questo periodo)... Spero che almeno "la verità" sia abbastanza interessante da dare una giustificazione e una svolta a questa lentezza!




Il fatto è che ho sentito Kath troppo disciplinata e tanto ordine mentale mi ha distolto dal lato sentimentale, perché essendo abbastanza precisa ho la tendenza a controllare se ci sono errori o lacune e mi ha dato pane per i miei denti! Kathy era fredda anche quando parlava di Tommy, anche i baci e il sesso erano quasi più tecnicismi che passioni, infatti ho amato molto di più la parte in cui credono di essere amici, ma tutti , compresi noi, sappiamo che non è così! Il finale invece è stato troppo poco strappalacrime.
Volevo leggerlo da due anni e posso mettere la spunta.
Ecco fatto!
Grazie per l’occasione che mi hai dato @Drilli!

Che dire... lo strascico di cui parlano Kiarup e Patty l'ho avuto. Anche se mi aspettavo quel finale, mi aspettavo che le risposte che i ragazzi avrebbero ricevuto sarebbero state più o meno quelle, ma nonostante questo la lettura degli ultimi capitoli è stata comunque emotivamente provante, così come le mie riflessioni che ne sono seguite.
Sullo slancio emotivo di questi ultimi capitoli avevo pure messo una stellina in più alla valutazione del libro, ma ora che ci penso un po' più a freddo no, la quarta stellina non gliela dò, mi fermo a tre.
Perché non basta che l'ultimo terzo di libro sia stato più bello dei precedenti, e gli ultimi capitoli davvero toccanti. Perché non ho dimenticato né la noia della parte centrale del romanzo, né la profonda irritazione provocatami dal personaggio di Ruth, ma soprattutto... non bastano accenni sparsi più uno spiegone finale di qualche pagina per fare una distopia. Pensavo - e speravo - che una volta usciti da Hailshamm prima e dai Cottages poi, nel momento in cui i ragazzi iniziano a muovere i primi passi nel "mondo vero", ci venisse mostrato qualcosa di questa società inquietante e del modo in cui considerano i donatori... ma niente. La storia di Kathy, Ruth e Tommy si svolge un po' troppo fuori dal mondo per i miei gusti. Mi sarebbe stato bene se il racconto delle loro relazioni interpersonali fosse stato profondo, avvincente, toccante... Ma non lo è poi così tanto, e anzi, la maggior parte del tempo non facevo che chiedermi "ma com'è possibile che Kathy sia ancora amica di Ruth? Quand'è che la manda a quel paese?" XD E poi, come dice Monica, Kathy è una narratrice un pelo troppo distaccata, per tutto il tempo. Gli unici punti che risvegliavano il mio interesse erano le riflessioni sue e di Tommy sul loro destino, i momenti in cui si interrogavano su quale fosse la verità... però sono stati pochi e, come detto prima, questa verità poi viene mostrata troppo poco.
La mia comunque non è affatto una bocciatura, nel complesso il libro mi è piaciuto, è stata una lettura piacevole ed è bello che alla fine lasci tanto su cui riflettere. Le tre stelline che gli ho dato sono piene piene, insomma, anche perché riconosco a Ishiguro una qualità di scrittura veramente elevata e certamente leggerò altro di suo. Nonostante la noia, le pagine sono scorse comunque veloci e hanno comunque mantenuto alto il mio interesse, perché non potevo non apprezzare quella scrittura. E soprattutto non ho potuto non apprezzare il modo in cui ci viene raccontato il destino dei ragazzi, che è poi lo stesso in cui viene svelato ai ragazzi stessi: i tutori gliene parlavano senza parlarne, ne accennavano senza approfondire... e Ishiguro/Kathy col lettore fa lo stesso, tanto anche noi, come i ragazzi, arriviamo alla fine che già sappiamo, pur non avendo mai ricevuto delle informazioni dirette ed esplicite su come stiano veramente le cose. E non è un risultato semplice da ottenere, nella scrittura, c'è della maestria in questo. L'atmosfera generale, poi, è veramente potente, secondo me: cupa, malinconica, rassegnata... un po' come il clima inglese, insomma.
Quindi... un bel libro, che mi fa piacere aver letto e che mi lascia la voglia di approfondire quest'autore, ma troppo diverso nella pratica da quelle che erano le mie aspettative iniziali (viene sempre descritto come un distopico) e troppo poco "efficace" in quello che è realmente (la storia del rapporto di amore e amicizia tra tre ragazzi cresciuti insieme).
@Monica: prego! e anzi grazie a te per avermi fatto compagnia :) Mi sono sentita meno sola nel mio odio verso Ruth xD

Io vorrei vedere il film che ha tre ottimi attori (Andrew Garfield, Keira Knightley e Carey Mulligan), ma poi rimando sempre!