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Chi non legge in compagnia... > GDL 2020-2021 Ciclo Rougon- Macquart- AL PARADISO DELLE SIGNORE/ AU BONHEUR DES DAMES (1883)- Febbraio – 2021

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message 51: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments Due cose veloci poi torno:

LaCitty: è vero la fiera del bianco colpisce ma a me a colpito quel capitolo di lutti che è il tredicesimo che anticipa il bianco ma usato per annunciare le morti del piccolo commercio


Federica: interessante riflessione. Io non mi ci sono soffermata perchè nonostante la centralità del personaggio Denise l'ho guardata solo come strumento.
Zola ci dice che Mouret eredità la grande "fame" dei Rougon- Maquart trasferendola nel mondo del commercio testimoniando che l'ambiente devia l'inclinazione viziosa in una direzione piuttosto che un'altra. Ora, per me, Denise è la variante. Tanto è vero che Zola dichiara così il soggetto dell'opera:

"L’amour pur est plus fort que le grand commerce"

Quindi lui fa innamorare la virtuosa Denise del vizioso Mouret Deloche sarebbe stata la scelta più logica...

Torno...


message 52: by Federica (last edited Mar 08, 2021 12:09AM) (new)

Federica | 2793 comments Mod
Dagio_maya wrote: "Due cose veloci poi torno:

LaCitty: è vero la fiera del bianco colpisce ma a me a colpito quel capitolo di lutti che è il tredicesimo che anticipa il bianco ma usato per annunciare le morti del pi..."


Cosa intendi quando scrivi che Denise è la variante?

"L’amour pur est plus fort que le grand commerce"
Quindi lui fa innamorare la virtuosa Denise del vizioso Mouret Deloche sarebbe stata la scelta più logica...

Forse non ho capito cosa vuoi dire. 😬
A mio avviso, al di là delle intenzioni dichiarate, non assistiamo al trionfo dell'amore puro sul business ma alla celebrazione di quello di Mouret.
Octave, rappresentante del capitalismo, trionfa non solo negli affari, ma alla fine anche in amore.
È Denise, che dovrebbe rappresentare la pietà attiva (e uso il condizionale perché a me è risultata manchevole in tale funzione) , a capitolare e soccombere...
Il Paradiso delle Signore segna una svolta nella sua opera: egli non si limita più a denunciare una società, ma glorifica quelle forme che possono, secondo lui, condurre a un mondo migliore: il lavoro, l'amore per la vita, la pietà attiva.


message 53: by gufo_bufo (new)

gufo_bufo | 359 comments Mi pare che Zola sia assai più sociologo che psicologo. Mentre gli preme illustrare i rivolgimenti sociali, mentre tifa apertamente per il rivoluzionario Mouret - pur accendendo una luce di rispetto sull'eroica quanto inutile ostinazione del burbero ombrellaio schiacciato, come tanti altri piccoli bottegai, dallo strapotere del "Paradiso" - non è nelle sue corde costruire una plausibile immagine di Denise.
Da una parte Denise è un'immagine femminile esemplare: mammina dei suoi fratellini (dei quali il piccolo è un'ameba, e il grande la sfrutta ignobilmente), abnegazione assoluta, lavoro indefesso, serenità sorridente nelle avversità, coraggio tranquillo che non viene mai meno, virtù senza macchia, tanto più risplendente in un mondo dove è pressoché impossibile che una ragazza povera riesca a mantenersi onesta.
D'altra parte Denise ha un'ammirazione incrollabile per la grande macchina messa in moto da Mouret (difficile distinguere l'amore per l'uomo dall'abbagliata ammirazione per il grande magazzino); si dimostra capace di concepire ed esprimere idee acute (di cui per altro non veniamo messi al corrente); ha una capacità di resistenza alla pressione esercitata su di lei da Mouret come da tutto l'ambiente, francamente superiore al credibile, tanto che capisco molto bene i suoi colleghi di lavoro, sicuri che i suoi ripetuti "no" a Mouret siano frutto di calcolo più che di onestà.

Temo, in conclusione, di essere d'accordo con Federica: Denise non vive di vita propria, è uno strumento narrativo che accresce il trionfo di Mouret.


message 54: by LaCitty, web jumper (new)

LaCitty | 15865 comments Mod
Su Denise mi trovo a concordare con voi. Purtroppo ha la profondità di un cartoncino, ma sull'innamoramento nei confronti di Mouret rispetto a Deloche...
Be', insomma, potere e bellezza piacciono sempre e Mouret è il "bel tenebroso" della storia, l'uomo da redimere (oltre ad essere quello pieno di soldi) e, suvvia, Denise ha una certa sindrome della crocerossina, quindi l'innamoramento in se lo trovo credibile.
Però concordo con voi che la pietà nei confronti dei commercianti messi in ginocchio dal grande magazzino tende ad essere più di facciata che effettiva. Lei è a tutti gli effetti uno strumento del Paradiso delle Signore con buona pace di parenti e amici.
A questo proposito, ho adorato l'ombrellaio (scusate, il nome non me lo ricordo), il perfetto ritratto del vecchio testone scorbutico e votato all'autodistruzione piuttosto che cedere. Forse un pochino stereotipato anche lui, ma adorabile lo stesso


message 55: by Federica (new)

Federica | 2793 comments Mod
LaCitty wrote: "Be', insomma, potere e bellezza piacciono sempre e Mouret è il "bel tenebroso" della storia, l'uomo da redimere (oltre ad essere quello pieno di soldi) e, suvvia, Denise ha una certa sindrome della crocerossina, quindi l'innamoramento in se lo trovo credibile."

Questo è un cliché da commedia romantica. È la trama di "Pretty woman" (e di tanti altri film) che aveva però personaggi e un finale coerenti con questo cliché: lei salvava lui e lui salvava lei, lei smetteva i panni della prostituta, lui quelli dello spietato uomo d'affari.
Denise non redime Mouret, non lo salva, perde se stessa e la sua integrità e questo è in contrasto col cliché che hai descritto, un cliché letterario che presuppone il trionfo del personaggio femminile perché destinato ad un pubblico femminile mentre, come ho già detto, il dittico è costruito come celebrazione di Mouret, che trionfa negli affari e in amore, riuscendo a far capitolare la candida e buona Denise.
Però, nel momento in cui Denise accetta di condividere la fortuna di Mouret, che è stata conquistata a scapito delle persone a lei care, più che buona e candida risulta ipocrita, perché non è stata pensata per essere una Lady Macbeth e pertanto non può agire come lei.

Non credo neanche che Mouret incarni il "bello e tenebroso". È, come altri personaggi di romanzi francesi dell'epoca (Bel-Ami, L'educazione sentimentale) costruito come variazione del mito di don Giovanni. Con un pizzico di Gordon Gekko. 😁😂

Sul mito di don Giovanni ritorno domani. Ora sto crollando dalla stanchezza.


message 56: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments Federica wrote: "Cosa intendi quando scrivi che Denise è la variante?
.."


Intendo che nei progetti di Mouret, Denis è l'imprevisto.
Il suo piano di dominio ha sì a che fare con i soldi ma l'obiettivo è specificatamente quello di dominare il mondo femminile.

Per me il suo non è un vero trionfo.
Dal punto di vista commerciale, sì.
Zola, d'altro canto, è positivista, quindi il progresso lo ritiene importante anche se crede ci debba essere un'etica, una morale. Ecco Denise è l'elemento che porta un risvolto etico in questa fame di possesso.

Zola a proposito del personaggio di Denise scrive:

"Sa dignité semble jusqu’au bout être le calcul savant d’une femme rompue à la tactique de la passion, et comme on l’accuse en sourdine de vouloir se faire épouser, elle se révolte contre ce jugement, elle veut partir. C’est alors que Mouret éperdu lui offre le mariage. Denise a voulu faire de lui un brave homme ; dans sa tête raisonneuse et avisée de Normande ont poussé toutes sortes de projets, son rêve est d’améliorer ce Bonheur des Dames où elle a longtemps lutté et souffert obscurément ; elle y voit l’immense bazar idéal, le phalanstère du négoce, où chacun aura sa part exacte des bénéfices, selon ses mérites, avec la certitude du lendemain, assurée à l’aide d’un contrat. Si Mouret a écrasé tant de gens, s’il a semé des ruines nécessaires, il a du moins préparé l’avenir, et elle l’aime pour la grandeur de son œuvre."

Cioè (perdonatemi ma uso Google traduttore!!)

La sua dignità sembra essere in fondo il calcolo sapiente di una donna abituata alla tattica della passione, e siccome viene accusata muta di volersi sposare, si ribella a questo giudizio, vuole andarsene. Fu allora che Mouret sconvolto gli offrì il matrimonio. Denise voleva fare di lui un brav'uomo; Il paradiso delle Signore dove ha combattuto a lungo e ha sofferto oscuramente; vi vede l'immenso bazar ideale, il falansterio del mestiere, dove ciascuno avrà la sua esatta parte dei profitti, secondo i suoi meriti, con la certezza del giorno successivo, assicurata per mezzo di un contratto. Se Mouret ha schiacciato così tante persone, se ha seminato le rovine necessarie, almeno si è preparato per il futuro, e lei lo ama per la grandezza del suo lavoro. "

Non so se così è più chiaro il mio pensiero..😳


message 57: by LaCitty, web jumper (new)

LaCitty | 15865 comments Mod
Cavolo, faccio fatica a percepire Denise come una ipocrita. Mi sembra troppo innocente (ok, mi sono fatta fregare da Zola e sono stata completamente travolta da tutte queste stoffe XP)
Concordo con Dagio, lei a livello sentimentale ha "trionfato" su Mouret obbligandolo a smettere di fare lo sciupafemmine e a mettere la testa a posto e ha cercato di migliorare la condizione dei lavoratori del Paradiso.
Il nuovo commercio ha mandato in rovina i piccoli negozianti del quartiere, ma almeno qualcosa nel nuovo che avanza, si è salvato.

E cmq sì, le commedie romantiche soprattutto al cinema mi piacciono molto, mi hai sgamata @Federica, :DDD


message 58: by gufo_bufo (new)

gufo_bufo | 359 comments Dagio, fatico parecchio a perdonarti il traduttore di Google ("siccome viene accusata muta di volersi sposare"???).
E' chiarissimo quel che ha voluto dire Zola, chiarissimo l'apporto etico di Denise al progresso, chiarissima la (ereditaria) sete di dominio di Mouret. Il problema è che Denise non è artisticamente viva, ma si limita a essere una colonna del ragionamento, una portatrice di significati sociali. Molto più viva di lei, e difficile da dimenticare, è Henriette, l'amante di Octave, con la sua rabbia, la sua gelosia, soprattuto nella scena in cui umilia volutamente, perfidamente e inutilmente la paziente Denise. Forse è più facile creare e far vivere i personaggi cattivi che quelli buoni - e Denise è moooolto buona.


message 59: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments Ho passato la giornata di ieri in ginocchio sui ceci...usare google traduttore (e non rileggere neanche!)..non posso crederci di essere arrivata a tanto 🤦‍♀️
..sarà anche la mia insonnia che sta veramente peggiorando 😰

Comunque...

..solo brevemente😂, in merito all'incorporea Denise, vorrei dire che non sono d'accordo sulla mancanza di vita nel personaggio di Denise e, per contro, una maggiore caratterizzazione di Henriette.
E' vero che la sua bontà/virtù è estremizzata ma se Henriette acquista vita nella sua gelosia, Denise, a mio avviso, fa altrettanto quando prende coscienza della sua posizione contraddittoria. Lei non è solo una figurina che sta in mezzo al piccolo e al grande commercio. Denise è viva quando entra au Bonheur è viene osteggiata ed umiliata. Non è solo la funzione dell'oppresso ma una sofferenza che indigna chi legge perchè sentiamo la sua sottomissione come un'ingiustizia.
Poi, quando va in auge, è comunque sofferente: strattonata atra i suoi principi e l'amore che sente:

" Elle ne se débattait plus, elle acceptait cette loi de la lutte ; mais son âme de femme s’emplissait d’une bonté en pleurs, d’une tendresse fraternelle, à l’idée de l’humanité souffrante."



Mi permetto di spostare il discorso anche su altri elementi.
vado un po' a random.

Ancora una volta sono estasiata da piccole tracce, segni di riconoscimento che Zola ha seminato nei romanzi del ciclo .

🔅Ad esempio, il sole che penetra nei locali del Paradiso oppure della casa della Desforges.
Raggi che illuminano dei particolari oppure proprie e vere inondazioni di luce che, nel caso del magazzino, ne esaltano la grandezza. Ho guardato gli appunti delle precedenti letture ed ho ritrovata questo gioco luce/ombra.
Una delle cose positive di un ebook è quella della ricerca per termini e se io cerco "soleil" i risultai sono tantissimi.
Ad esempio, la Desforges sta per presentare Moret al barone e prima del dialogo Zola scrive:

"Un brusque rayon du soleil couchant, qui venait de paraître au bord d’un grand nuage, dorait les cimes des marronniers du jardin, entrait par les fenêtres en une poussière d’or rouge, dont l’incendie allumait la brocatelle et les cuivres des meubles."


🔔 Un'altra annotazione riguarda tutta la terminologia inerente alle due metafore relative al Bonheur, a volte, infatti è paragonato ad una macchina ("Alors, Denise eut la sensation d’une machine, fonctionnant à haute pression, et dont le branle aurait gagné jusqu’aux étalages.") altre volte ad una chiesa.
Quindi da un lato la macchina che sbrana, mastica ed è in continuo funzionamento; dall'altro la nascita del nuovo commercio è come l'esordio di un nuovo culto dove le signore sono le adepte.
Come il gioco di luce ed ombra, mi pare ce ne sia uno altrettanto interessante sul sacro/profano, o meglio su come il profano diventi sacro: un luogo commerciale che diventa una chapelle élevée au culte des grâces de la femme"

Mi fermo..


message 60: by Federica (new)

Federica | 2793 comments Mod
Riprendo il discorso sul mito di Don Giovanni, che ho approfondito con qualche ricerca, integrata alle note della mia edizione. Vi riporto tutto.

Nei Rougon-Macquart, Octave Mouret è certamente fra i personaggi maschili cui arride il maggior numero di successi con il gentil sesso: una sorta di dongiovanni di provincia, o da retrobottega, destinato però a più brillanti fortune. Con intuizione psicologica tutt'altro che scontata nell'Ottocento, Zola ne sottolinea la natura femminile: che gli torna utile sul lavoro, permettendogli di immedesimarsi con le clienti per convincerle all'acquisto; ma anche nelle alcove: con il fascino, diremmo oggi, di una latente bisessualità.

Tra 1600 e 1700 si ha un rovesciamento nella letteratura d’amore, che vede al mito di Tristano subentrare quello del Don Giovanni. Don Giovanni è una delle figure essenziali della rappresentazione moderna dell’amore e nasce sotto il segno della rivendicazione di libertà e trasgressività: è essenzialmente una figura trasgressiva, da due punti di vista: in lui si esprime una banale ricerca del piacere, importante nella raffigurazione del seduttore, ma che è il risvolto di una più profonda ribellione contro Dio, contro la tutela divina. La figura del Don Giovanni è quindi trasgressiva sia nel senso sociale, perché la prassi della seduzione è incompatibile con l’ordinamento sociale (famiglia), che nel senso di rivendicazione di ateismo.

Secondo gli studi di Rougemont, Don GIovanni possiede 1003 donne (cit. da Mozart), Tristano una sola, ma è la molteplicità che è povera mentre in un essere unico e posseduto all’infinito si concentra il mondo intero. Tristano non ha più bisogno del mondo perché ama, mentre Don Giovanni, sempre amato (riesce a conquistare le donne), non può mai amare la donna, vive il momento e non la continuità temporale (Kierkegaard). Da ciò la sua angoscia e la sua voglia frenetica: è incentivato a moltiplicare le conquiste proprio per questo. (R.) Secondo Rougemont c’è qualcosa di disperante nella collezione compulsiva di donne, in quanto Don Giovanni risulta sempre amato ma non può mai amare a propria volta, perché prigioniero di quel narcisismo che in Tristano veniva trasfigurato all’interno dell’amor cortese. La tattica che egli adotta per il soddisfacimento del proprio piacere è lo stupro e, una volta ottenuta la vittoria, egli abbandona il terreno e fugge: egli ama il crimine in sé e con ciò si rende tributario della morale a cui aspira. E’ un libertino, un libero pensatore che ha deviato l’idea di libertà sul piacere, la sessualità, e sulla trasgressione. Ovviamente - come già detto - non si può capire il senso della trasgressione se non si fa riferimento alla regola - la morale cristiana - da trasgredire. Essendo un trasgressore, egli è sempre subalterno alla regola da trasgredire, che è poi la negazione della libertà: se aspira alla libertà questa regola è necessaria in modo tale che possa essere trasgredita. Tristano Egli, invece, possiede una sola donna, in cui concentra il mondo intero. Rougemont è a favore della ricchezza morale del mito di Tristano, che non ha più bisogno del mondo perché ama. Il narcisismo nel mito di Tristano è trasfigurato anche perché è all’interno dell’amor cortese. Rispetto al gioco compulsivo della trasgressione del Don Giovanni, Tristano, però, non sente il bisogno di trasgredire perché nel suo mondo tutto si riduce ad un allontanarsi dal mondo reale e dalle regole, attraverso una sublimazione quasi religiosa. Quindi, mentre Don Giovanni ha bisogno che la regola esista per trovare gusto a profanarla, Tristano si vede liberato dal gioco delle regole grazie ad una virtù - l’amore - che trascende il mondo e lo regge. Don Giovanni è il demone della violenza pura e presuppone l’idea che tutto si svolga e giochi sulla terra: il suo gioco si gioca nell’immanenza - dopo la morte di Dio - perché egli è prigioniero delle apparenze del mondo, è il martire della sensazione, sempre più deludente e disprezzabile, ma è anche in un certo senso apprezzabile perché mette da parte Dio per affidarsi - girando però a vuoto - alle proprie forze. Tristano, invece, è martire del rapimento ed è colui che quasi religiosamente trascende e sublima.


A voi le conclusioni. 😁


message 61: by Federica (new)

Federica | 2793 comments Mod
Dagio_maya wrote: "Non so se così è più chiaro il mio pensiero..😳"

Sì, sì, ora mi è chiaro ma io la penso come gufo. 😬


message 62: by Federica (new)

Federica | 2793 comments Mod
LaCitty wrote: "E cmq sì, le commedie romantiche soprattutto al cinema mi piacciono molto, mi hai sgamata @Federica, :DDD"

Beccata! 😂😂
Come sai, aborro la letteratura rosa e non leggo romanzi rosa, ma verso le commedie cinematografiche romantiche sono più tollerante.
Mi piacciono i film "vecchi", quelli con Julia Roberts e Molly Ringwald. Rientrano tra i miei guilty pleausures!😉


message 63: by Federica (last edited Mar 09, 2021 09:57PM) (new)

Federica | 2793 comments Mod
Dagio_maya wrote: "Mi permetto di spostare il discorso anche su altri elementi."

Sposta, sposta. 😉

Io sono partita dall'unico aspetto che non mi aveva convinta perché avevo bisogno di confrontare le mie impressioni con le vostre.
Sull'eccezionale analisi del mondo commerciale e la profetica raffigurazione del consumismo penso che siamo tutte concordi. 🙂


message 64: by Federica (last edited Mar 09, 2021 10:03PM) (new)

Federica | 2793 comments Mod
Dagio_maya wrote: "Ho passato la giornata di ieri in ginocchio sui ceci...usare google traduttore (e non rileggere neanche!)..non posso crederci di essere arrivata a tanto 🤦‍♀️
..sarà anche la mia insonnia che sta ve..."


Ma no!
Se non l'avessi usato tu, avrei dovuto farlo io.
Mi accingo or ora a copincollare i brani in francese, che hai testé postato, nel traduttore di google. Non conoscendo il francese, non posso fare altrimenti. 🤦‍♀️
Ti raggiungo sui ceci! 😂


message 65: by Federica (new)

Federica | 2793 comments Mod
Dagio_maya wrote: "Un'altra annotazione riguarda tutta la terminologia inerente alle due metafore relative al Bonheur, a volte, infatti è paragonato ad una macchina ("Alors, Denise eut la sensation d’une machine, fonctionnant à haute pression, et dont le branle aurait gagné jusqu’aux étalages.") altre volte ad una chiesa.
Quindi da un lato la macchina che sbrana, mastica ed è in continuo funzionamento; dall'altro la nascita del nuovo commercio è come l'esordio di un nuovo culto dove le signore sono le adepte.
Come il gioco di luce ed ombra, mi pare ce ne sia uno altrettanto interessante sul sacro/profano, o meglio su come il profano diventi sacro: un luogo commerciale che diventa una chapelle élevée au culte des grâces de la femme""


E ritorniamo al mito di don Giovanni, colui che si prendeva gioco delle donne, delle leggi e di Dio....


message 66: by gufo_bufo (new)

gufo_bufo | 359 comments Federica: quindi, se capisco bene, Denise è colei che traghetta Octave da Don Giovanni a Tristano. Ma il brano che tu riporti è di quelli che mi fanno sentire intelligente quando li leggo!

Dagio: se passi la notte in ginocchio sui ceci, non lamentarti poi dell'insonnia...
Quanto a Denise, non riesci a convincermi. Ma chapeau davanti alle tue annotazioni sul gioco di luce e ombra e sull'alternanza macchina/chiesa, tra sacro e profano.


message 67: by Federica (last edited Mar 10, 2021 03:14AM) (new)

Federica | 2793 comments Mod
gufo_bufo wrote: "Federica: quindi, se capisco bene, Denise è colei che traghetta Octave da Don Giovanni a Tristano. Ma il brano che tu riporti è di quelli che mi fanno sentire intelligente quando li leggo!

Dagio: ..."


Quale brano? Quello del messaggio 60?
In che senso ti fa sentire intelligente?🤔
È una cosa buona?😅

Comunque, poi ti rispondo da pc, ora sono da cellulare.


message 68: by gufo_bufo (last edited Mar 10, 2021 04:24AM) (new)

gufo_bufo | 359 comments Federica wrote: "...Quale brano? Quello del messaggio 60?
In che senso ti fa sentire intelligente?🤔
È una cosa buona?😅"


Scusa la mia poca chiarezza: sì, mi riferivo al messaggio 60. Il brano che tu riporti argomenta in maniera articolata e colta un'idea che - allo stato brutalmente embrionale - avevo avuto anch'io, a proposito della psicologia di Octave, prima seduttore seriale e poi innamorato; e mi fa sentire intelligente sia perché conferma una mia intuizione, sia perché ha una prosa densa e intensa che richiede al lettore un po' di attenzione.


message 69: by Federica (new)

Federica | 2793 comments Mod
gufo_bufo wrote: "Denise è colei che traghetta Octave da Don Giovanni a Tristano."

Non so se si tratti di metamorfosi, fusione dei due miti o demitizzazione.
Se ne "L' Amour et l'Occident " i due miti vengono posti in un'antitesi perfetta, in "Doctrine Fabulouse" Rougemont scrive a proposito di don Giovanni: "Io immagino questa metamorfosi. Lo si vede interrompere la sua corsa, mutare improvvisamente contegno, abbassare la testa, incupirsi, come colto da una sorta di timidezza, e affascinato per la prima volta dalla rivelazione d’amore, trasformarsi nell’immagine di Tristano".
Secondo Massimo Recalcati “il desiderio di Don Giovanni riflette il fantasma inconscio (o conscio) del desiderio maschile: godere del proprio fascino irresistibile, trasformare la donna in conquista, allungare infinitamente la lista delle proprie imprese seduttive… Tuttavia, il primo ostacolo che questa spinta è destinata incontrare è quello che in nessuna delle donne sedotte… potrà mai trovare la donna che ricerca perché “La Donna” non esiste. Mouret, invece, la trova in Denise.
Però in " Les Mythes de l’Amour" viene ipotizzato il contagio totale tra i due miti. Tristano e Don Giovanni divengono un unico simbolo, quello della logica passionale da opporre alla fedeltà agapica. Si tratta in sostanza, sembra voler dire Rougemont, di due modi di non amare il prossimo: il fatto che Tristano si danni d’amore per una donna sola mentre don Giovanni si disperda in una catena di passioncelle tanto fugaci
quanto intercambiabili non rende il primo un amore più reale del secondo. Il volto di Isotta possiede la stessa vaga e opaca consistenza di quello delle fanciulle corteggiate dal seduttore. Se c’è una differenza è dunque quantitativa non qualitativa, riguarda
cioè la direzione del desiderio (che da un lato si dirama e dall’altro no) non la sua natura.

E nelle pagine dedicate a Kierkegard, Rougemont scrive: Don Giovanni non è concepibile senza Tristano, e senza di lui non sarebbe emerso(…) La Storia constata la filiazione dei miti, il loro ritorno, ed infine la loro coesistenza statistica nell’ambito di una società così complessa come la nostra.
L’Etica condanna in linea di principio i due miti. Infatti essa esige come minimo che se uno dei due pretende di far valere la sua virtù, lo faccia al prezzo della più radicale esclusione dell’altro. (Peggio di Don Giovanni, peggio di Tristano, sarebbero un Don
Giovanni sposato e un Tristano donnaiolo). Infine per la Psicologia qualsiasi apparizione di uno dei miti al cospetto della coscienza individuale corrisponde all’occultazione dell’altro a livello inconscio.



message 70: by Federica (new)

Federica | 2793 comments Mod
Penso anche che sarebbe interessante capire in che misura l'intuito affaristico e le abilità manageriali di Octave siano legate alla sua natura di seduttore e conquistatore e se Denise, novella Dalila, "guarendolo" dalla sua compulsione erotica, lo abbia anche privato dei suoi super-poteri.
Nella nota, che ho riportato più su, si sostiene che sia la natura femminile di Octave a favorirlo negli affari e nelle conquiste.
Io credo che sia ben più rilevante quella di seduttore seriale.
Octave riesce ad instillare nelle sue clienti il bisogno di acquisto compulsivo, di possedere e accumulare oggetti di cui non hanno effettiva necessità, spingendole ad assecondare il desiderio di gratificazioni immediate perché ne conosce perfettamente i meccanismi piscologici, dal momento che sono gli stessi alla base del suo impulso di collezionare donne.


message 71: by LaCitty, web jumper (new)

LaCitty | 15865 comments Mod
@Federica, mi piace questa tua ultima riflessione su Octave. Sia lui che le clienti hanno una "compulsione al possesso", loro di oggetti e lui di persone (che però, per come le tratta, sono oggetti alla stessa stregua di pizzi e stoffe).
Però in quest'ottica (e perdonami la mia compulsione alla lettura da commedia romantica 😝), arriva una Denise e lo salva, trionfando sul Don Giovanni e trasformandolo in Tristano.

Questo passaggio che citi:
Infine per la Psicologia qualsiasi apparizione di uno dei miti al cospetto della coscienza individuale corrisponde all’occultazione dell’altro a livello inconscio
Mi ha incuriosita parecchio. Devo fare un un approfondimento. L'idea del mito come "specchietto per le allodole" dell'inconscio mi intriga, avrei più pensato il contrario cioè che attraverso il mito emergessero strati tenuti nascosti. Vabbè, mi sa che vado a studiare 😁


message 72: by Elettra (new)

Elettra | 1168 comments Ho letto tutti vostri commenti estremamente interessanti e utili. Chapeau! L'analisi del personaggio di Octave è stupenda. Per quanto riguarda Denise io sono del parere di @gufo; il personaggio non mi ha affatto convinto, così come il finale del romanzo .


message 73: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments Molto affascinante questa discussione: grazie!!

Sulla questione del "possedere" la mia idea è che sia tutto concatenato:
dominare il commercio significa dominare le donne
e
dominare le donne significa dominare il commercio.
In mezzo, ci sono gli impiegati-strumenti messi in condizione loro stessi di vivere con la bava alla bocca ("une lutte pour l'existence"). Una competizione sempre più agguerrita.
A proposito di commesse e commessi (che, tra l'altro, sono veramente patetitici) avete notato che arrivano tutti dalla provincia.
Zola segue il tema ricorrente tra provincia e Parigi...


message 74: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments Bene. Dopo una decina di giorni di silenzio credo che i magazzini abbiano chiuso i battenti 😂

Io sto già guardando oltre le vetrine...
scorgo un abate...voi?


message 75: by gufo_bufo (new)

gufo_bufo | 359 comments La sua tonaca svolazza sul mio kobo.


message 76: by LaCitty, web jumper (new)

LaCitty | 15865 comments Mod
Ci stavo pensando ieri all'abate! Devo recuperarlo dalla biblioteca salvo aiuti dal pubblico 😝
Quando lo vorreste leggere?


message 77: by Federica (new)

Federica | 2793 comments Mod
Devo ordinarlo. Lo farò in giornata.
Quando vorreste leggerlo? Io preferirei dopo Pasqua...
Prima non penso di riuscire perché ho un paio di libri in lettura che conto di terminare entro la fine del mese.


message 78: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments Federica wrote: "Devo ordinarlo. Lo farò in giornata.
Quando vorreste leggerlo? Io preferirei dopo Pasqua...
Prima non penso di riuscire perché ho un paio di libri in lettura che conto di terminare entro la fine de..."


Dopo Pasqua anch'io 😉

Gufo se puoi dare un aiutino anche a me 😏🤭


message 79: by LaCitty, web jumper (new)

LaCitty | 15865 comments Mod
Ok, allora lo prenoto anche io in biblioteca!


message 80: by gufo_bufo (new)

gufo_bufo | 359 comments Io l'ho sul kobo in francese. Ve lo passo volentieri se qualcuno mi insegna come si fa: io sono molto imbranata, e di solito mi faccio aiutare, per queste cose, da una figlia o da un genero, ma di questi tempi non vedo più nessuno!

Ah, benissimo dopo Pasqua anche per me.


message 81: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments No, No in francese ce l'ho. Lo compro in italiano e poi..ci sentiamo 🤫


message 82: by Librielibri (new)

Librielibri | 1595 comments chiedo scusa per la latitanza


message 83: by gufo_bufo (new)

gufo_bufo | 359 comments Dagio: ok, ma di che aiutino parlavi nel messaggio 78? Temo che la mia età esiga i suoi tributi: non ho proprio capito.


message 84: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments Librielibri wrote: "chiedo scusa per la latitanza"

Ma figurati!!
Questo è uno spazio libero: si fa come e quando si può, non ti preoccupare 🤗😘


message 85: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments gufo_bufo wrote: "Dagio: ok, ma di che aiutino parlavi nel messaggio 78? Temo che la mia età esiga i suoi tributi: non ho proprio capito."


Ma no, credevo tu avessi l'ebook in italiano.
In francese, ce l'ho anch'io ma a questo giro leggerò la traduzione 😉


message 86: by LaCitty, web jumper (new)

LaCitty | 15865 comments Mod
Che dite, iniziamo Il fallo dell'Abate Mouret verso il 19/20 di aprile?
Questo titolo con doppio senso un po' mi preoccupa 😝


message 87: by gufo_bufo (new)

gufo_bufo | 359 comments Quando ho detto che vedevo svolazzare la sua tonaca...
Per me il periodo va bene.


message 88: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments LaCitty wrote: "Che dite, iniziamo Il fallo dell'Abate Mouret verso il 19/20 di aprile?
Questo titolo con doppio senso un po' mi preoccupa 😝"


gufo_bufo wrote: "Quando ho detto che vedevo svolazzare la sua tonaca...
Per me il periodo va bene."



😅😂😂

Ok. per il 19/20
Settimana prossima apro il post 🤗


message 89: by Federica (new)

Federica | 2793 comments Mod
Va bene anche per me. 😉


message 90: by LaCitty, web jumper (new)

LaCitty | 15865 comments Mod
gufo_bufo wrote: "Quando ho detto che vedevo svolazzare la sua tonaca...
Per me il periodo va bene."


😱😱😱 Gufoooo
😂😂😂😂😂


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