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Archivio - Spelling
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Spelling #2 - Commenti

Un classico della letteratura mondiale, nonostante alcune imprecisioni - imperdonabili oltretutto se si pensa che Jack London ha veramente vissuto in Alaska durante la Klondike Gold Rush del 1896 - resta un libro affascinante proprio per le vivide descrizioni del paesaggio selvaggio dell'Alaska.
Per la lettera O ho (ri)letto Cinemah presenta: Il buio colpisce ancora di Leo Ortolani.
Meno divertente del primo libro di recensioni, è comunque graffiante e molto divertente.

I battiti dell'amore
Mi spiace aver lasciato lì questo libro per tanto tempo senza leggerlo. Probabilmente mi era sfuggito il fatto che il protagonista fosse un padre single. Io ho un debole per loro. E leggere di Flint e Harrison è stato bello e coinvolgente. Devo dire poi che non avevo ancora trovato dei ratti come animali da compagnia, davvero carini.

- Cinemah presenta: Il buio colpisce ancora di Leo Ortolani
Leggermente meno divertente del primo volume, ha comunque un discreto numero di gag divertentissime
- Il caso Kodra: Giallo d'amore a Milano di Renato Olivieri
Un appassionante giallo che tiene incollati fino alla soluzione.
La morte apparentemente per un banalissimo incidente d'auto di una donna di origini balcaniche porta il vice-commissario Ambrosio a risolvere una complicata storia che prende il via prima della Campagna di Russia.


L'idea di fare anche una versione maschile di Storie della buonanotte per bambine ribelli mi intrigava, però non è possibile che gran parte delle storie raccontate siano tutte incentrate sul cambiamento di genere!
Un'altra cosa che mi è piaciuta davvero pochissimo è che anche personalità complesse come Obama, Gandhi, Mandela, Tesla vengano liquidate in due righe e focalizzandosi solo su un particolare aspetto delle loro vite, non necessariamente quello più importante.
![Anna [Floanne] (floanne) | 1453 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
Il mio paese inventato di Isabel Allende
Un’autobiografia che si legge come un romanzo e che ricorda per molti versi lo stesso esperimento già affrontato dall’altro mio grande amore letterario, Gabriel Garcia Marquez, nel suo bellissimo Vivere per raccontarla. Come Gabo, anche la Allende ci svela la genesi di moltissimi dei suoi personaggi, nati dal ricordo di persone e familiari che hanno influenzato il suo vissuto negli anni cileni. Un malinconico omaggio alla sua terra, il Cile, a Santiago, la città in cui è cresciuta, alla sua gente, ai suoi costumi e alla famiglia da cui ha dovuto allontanarsi forzatamente a causa del golpe del 1973. Da quel momento ha vissuto da esiliata, come lei stessa si definisce, portando però sempre nel cuore (e nelle pagine dei suoi romanzi), le contraddizioni di questa terra alla fine del mondo, in cui le donne sono i veri pilastri della società, ma dove vige ancora il patriarcato; in cui la religione cattolica domina ovunque, ma si ricorre ai rituali di guarigione indigeni e gli spiriti muovono oggetti in giro per casa.
Da tutto ciò, la Allende ha attinto il materiale per plasmare personaggi unici e indimenticabili e questa lettura mi ha fatto venire voglia di rileggere tutti i suoi libri. Voto: 4****
![Anna [Floanne] (floanne) | 1453 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
Memorie di un vecchio giardiniere di Reginald Arkell
Bert Pinnegar è un orfano in un paesino della campagna inglese. Adottato da una generosa famiglia, sin da piccolo Bert dimostra una grande curiosità verso i fiori, finché da ragazzo entra a servizio di un’elegante signora, in qualità di capo giardiniere in questa splendida Villa. Lì, resterà per oltre sessant’anni, svolgendo con amore e dedizione il lavoro che aveva sognato sin da bambino.
Un libro garbato e molto inglese nelle descrizioni dell’ambiente naturale e dei giardini. Una lettura che mi ha sorpreso piacevolmente.

Anche in questa storia che è scritta per un pubblico più giovane del solito riesce ad essere emozionante, originale e coinvolgente. Inoltre mantiene l'usanza di concentrare la trama avventurosa intorno a un forte tema morale.

Piacevolissimo anche se non e' un capolavoro assoluto, e qualche piccola incongruenza si nota, soprattutto nei repentini cambiamenti dei personaggi, funzionali alla storia ma forse un po' poco approfonditi. Comunque bello!

Un libro che mi hanno consigliato praticamente tutti e devo dire che mi è piaciuto perché i meandri della mente umana sono davvero conturbanti. Simpatizzare con i personaggi non è certo facile, perché nessuno è esente dalla sua buona dose di follia, però il libro tiene incollati alle sua pagine fino all'ultima riga. Bello.


E niente, grazie Professore!
Ogni volta che rileggo Leaf by Niggle mi commuovo, in particolare nella scena delle Voci. Professore, si parla sempre del suo amico CS Lewis come di un grande apologeta del Cristianesimo ma Lei ha saputo creare (mi perdoni, Sub-Creare) una piccola perla in questo raccontino che è un'allegoria del purgatorio-paradiso.
Leaf by Niggle vale da solo la lettura di questo volume, ma una menzione va fatta anche per il saggio Mythopoeia, in cui Tolkien ci spiega che non occorre essere bambini per poter apprezzare le fairy tales.
Grazie, grazie di cuore!

Un insieme di miti raccontati nella maniera più assurda e "caciarona" possibile.
Pensavo si sarebbe concentrato sui pantheon più conosciuti, e invece esplora davvero moltissime religioni - c'è addirittura il mito alla base di Scientology e la spiegazione del Big Bang, per dire.
Non è per nulla esaustivo, come si può ben immaginare, ma è abbastanza ben costruito ed è riuscito a strapparmi qualche risata; carina anche la riflessione finale, anche se forse un po' scontata.
Una cosa è certa: siamo seriamente un branco di pazzi, qualsiasi religione decidiamo di seguire.

La Von Arnim è tornata di moda, ma leggendo questo libro (che non è altro che una autobiografica dichiarazione d'amore al suo giardino) non ho capito tanto bene perché.
Sicuramente è stata una donna indipendente e irrequieta, capacissima di stare da sola, ma soprattutto nella parte finale mi è parsa veramente un po' troppo figlia del suo tempo. Non escludo di leggere altro, di quello che ha scritto, ma questo libro non mi ha esattamente entusiasmato.

Ho visto che già un'altra persona ha letto questo libro in questa Spelling Challenge e per curiosità sono andata a leggere il suo commento, non posso che essere d'accordo con ogni parola da lei scritta. Un libro che coinvolge emotivamente, che ti fa vedere come essere in contatto con la diversità è una ricchezza, è un guadagno, è essere anche un passo avanti agli altri, a volte.
Ve lo consiglio!
![Anna [Floanne] (floanne) | 1453 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
L'arte di correre sotto la pioggia di Garth Stein
La storia di Danny, Eve, Zoe e Enzo non è originalissima ma il fatto che ci fosse come protagonista e narratore un cane mi aveva già convinta a metà. Se, per di più, per interpretare Enzo sul grande schermo è stato scelto un Golden Retriever come il mio Cube, beh allora non potevo, leggendo, non commuovermi e lasciarmi prendere dalla narrazione più del dovuto... Vero che a tratti la vicenda sembra un po’ surreale e che le corse automobilistiche non sono proprio tra le mie passioni, però questo libro mi ha commossa ed emozionata e, alla fine, questo è l’effetto che cerco in una bella storia. Voto: 4 stelle
![Anna [Floanne] (floanne) | 1453 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
Pretty Shield: La donna-medicina dei Crow di Frank Bird Linderman
Interessante quanto immancabilmente triste lettura sulla vita degli indiani d’America prima dell’arrivo dell’uomo bianco
Lascio il link perché il commento è un po’ lungo
https://www.goodreads.com/review/show...
Finito Storia d'amore di Maria Venturi.
Le storie di Maria Venturi sono sempre piacevoli da leggere, anche a distanza di anni, ancor di più se ti sono piaciute la prima volta.
L'amore tra i due protagonisti procede tra alti e bassi, ma alla fine della prima parte arriva il pugno allo stomaco che non ti aspetti. E da lì i tormenti interiori fino all'epilogo.
Confermo che è un bel mix di sentimenti, consigliato a chi ama questo genere di storie.
4 stelle
Le storie di Maria Venturi sono sempre piacevoli da leggere, anche a distanza di anni, ancor di più se ti sono piaciute la prima volta.
L'amore tra i due protagonisti procede tra alti e bassi, ma alla fine della prima parte arriva il pugno allo stomaco che non ti aspetti. E da lì i tormenti interiori fino all'epilogo.
Confermo che è un bel mix di sentimenti, consigliato a chi ama questo genere di storie.
4 stelle

Il caro vecchio romanzo di avventura nella sua ambientazione piu' classica, un regno di paludi, rifugi segreti, zattere, fughe piu' o meno roccambolesche, i treni merci da cui scendere e salire al volo, tesori, mappe, armi, cattivi che sembrano buoni, buoni che sembrano cattivi, il poliziotto che non si capisce se e' buono o cattivo, la scuola, le amiche e gli amici, gli adulti che non capiscono, quelli che invece lo fanno.
proprio bello.

Finito ora Favola di New York di Victor La Valle. Mi ha trascinato, premio World fantasy meritato. Una favola nera, calata totalmente nei nostri tempi con riferimenti alla quotidianità e la capacità attraverso la fantasia di mostrare molta verità sulla vita reale.

Una storia misteriosa, in cui alcune cose sono difficili da inquadrare, alcuni dettagli sfuggono, ed e' questo che la rende ancora piu' interessante. Abbiamo bisogno di un po' di magia, di mistero, e soprattutto di un po' di aiuto.
Finito Alaska. La resa dei conti di Brenda Novak.
Niente da fare, la protagonista non mi è stata simpatica fin dal primo volume di questa serie... e con questo ho avuto un'ulteriore conferma e mi ha "rovinato" la lettura, ancora una volta.
La parte suspense è scritta bene e ho proseguito la serie perché volevo sapere come sarebbe andata a finire tutta la faccenda.
3 stelle
Niente da fare, la protagonista non mi è stata simpatica fin dal primo volume di questa serie... e con questo ho avuto un'ulteriore conferma e mi ha "rovinato" la lettura, ancora una volta.
La parte suspense è scritta bene e ho proseguito la serie perché volevo sapere come sarebbe andata a finire tutta la faccenda.
3 stelle

Senso di colpa di Mary Lynn Baxter
Un bel romance mixato ad ingredienti di giallo, suspense ed intrecci politici, insomma un bel pot-pourri. Sicuramente non una lettura impegnata ma abbastanza piacevole e super scorrevole.
Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen
Wow che dire!! Senza parole!!
Probabilmente ero rimasta una delle poche a non aver mai letto il libro e tanto meno visto il film, sono estasiata. Lo stile della Austen è unico, avvolgente, raffinato, ironico; racconta l'amore senza frasi stucchevoli e gesti passionali, il sentimento è così ben raccontato che riesci a vedere i loro atteggiamenti, gli sguardi, i dubbi, i tormenti.
Apparentemente un romanzo rosa, ma è soprattutto una critica rivolta ai costumi della società in cui vive (fine settecento/inizio ottocento) ed un invito a guardare oltre le apparenze.
L'orgoglio ed il pregiudizio sono i principi base del romanzo, sentimenti che faranno nascere incomprensioni, che causeranno l'allontanamento di innamorati e l'impedimento di nuovi amori.
Seppur descritta superficialmente, l'autrice riesce ad attrarre l'attenzione sull'affascinante campagna inglese. I personaggi, che rispecchiano esattamente la società del tempo, sono invece tutti ben delineati, con le loro caratteristiche positive e negative, nessuno ne esce perfetto. Non sto qui a commentarli tutti, perché ci vorrebbe troppo tempo, quello che ho preferito, oltre i protagonisti ovviamente, è senz'altro Mr. Bennet, un papà ironico ed alquanto originale, privo di stima per moglie e figlie minori, che considera sciocche e frivole, e che consiglia le figlie, quelle con più sale in zucca, di contrarre matrimonio solo per amore, cosa alquanto strana per quei tempi.
Un libro assolutamente da leggere!

Dorothy è una bambina che viene trasportata da un ciclone in in paese sconosciuto e meraviglioso. Per tornare a casa, dovrà affrontare una serie di pericoli e di avventure insieme a tre amici molto particolari e insoliti. L'età della storia si fa sentire, ma resta comunque un meraviglioso esempio di architettura me l'unione faccia la forza di fronte alle avversità, anche quelle apparentemente più insormontabili

Sarò sicuramente nella minoranza, ma per me questo libro è trooooppo lungo; ho avuto lo stesso problema con il primo, ma capisco anche che così tanti POV da qualche parte dovranno pur stare. Comunque qualcosa poteva essere tagliato, secondo me.
I personaggi e il world-building sono fenomenali, come al solito, sfaccettati ed interessanti come pochi. Ling Chan in particolare mi è piaciuta da morire.
Il mistero di fondo si infittisce, ma non penso di essere la persona in grado di leggere la serie tutta insieme. Ho bisogno di trame più leggere per mantenere il cervello attivo.

Non è affatto male questa serie. Il thriller prende, si arriva a empatizzare con i personaggi (anche se per lo più mi sono trovata a simpatizzare con Alessandro, che, sebbene parli in prima persona non è certo il protagonista del romanzo). Di sicuro metto in conto di terminare la serie e magari di leggere anche le altre serie di Lucarelli. Una buona lettura
![Anna [Floanne] (floanne) | 1453 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
Lungo petalo di mare di Isabel Allende
Avendo appena letto “Il mio paese inventato”, non ho potuto non ritrovare in questo romanzo tutte le tematiche più care all’autrice cilena: l’esilio, l’amore per la sua terra, il dramma della dittatura, la violenza che ne è seguita, la speranza del ritorno.
Con un realismo - che stavolta di magico non ha nulla - la Allende intesse le vite dei due protagonisti con la drammatica storia del Cile. Sfuggiti nel 1939 dalla dittatura franchista in Spagna, Víctor e Roser si imbarcano con il loro bagaglio di dolori e segreti sul piroscafo Winnipeg, verso quella terra alla fine del mondo, quel lungo petalo di mare, definito dalle poetiche parole di Pablo Neruda, in cerca di un futuro migliore. Le loro vite e il loro amore dovranno fare i conti con la Storia. Un romanzo meraviglioso!

Questo graphic novel racconta la storia di Toshiko Tomura, una giovane ragazza che, dietro alle straordinarie capacità di attrice, designer e scrittrice, nasconde l'altrettanto straordinaria, quanto inquietante abilità di adattarsi alle persone che frequenta, assorbendone ogni talento, fino a farlo proprio. A tratti inquietante, soprattutto per la freddezza della protagonista

Questa saga è stata proprio una sorpresa per me. Anche avendolo trovato un pelino inferiore al primo volume, anche questo secondo libro ha un umorismo travolgente che non me l'ha fatto mollare un secondo.
L'audiolibro narrato da Martin Freeman poi è una chicca da non lasciarsi sfuggire.

Interessantissimo saggio che spiega come, in una piccola città del Baden-Württemberg, il partito Nazista sia riuscito a prendere il potere e a trasformare radicalmente la società senza (o quasi) interventi di tipo coercitivo.
L'autore cambia il nome della città per motivi di privacy dei suoi concittadini (facendo comunque in modo di dire nella prefazione che Thalburg in realtà è Nordheim), e ci tiene anche a dire che non si tratta di un modello tipico delle città tedesche - viene allora spontaneo domandarsi il senso della modifica del nome visto che il caso trattato non può rappresentare un "modello" per spiegare l'adesione al Terzo Reich in tutta la Germania.
Si tratta tuttavia di una lettura interessantissima proprio perché racconta di come, anche in una realtà sostanzialmente priva di problemi e di disagi, la propaganda Nazista sia riuscita ad attecchire e ad ottenere un consenso pressoché plebiscitario.

C'era palesemente troppa carne al fuoco in un libro di 320 pagine, ma quanto amo i romanzi pieni zeppi di azione e colpi di scena.
Anche considerando tutti i difetti di questo libro (la relazione tra le due protagoniste che è andata da odio ad amore - e viceversa - talmente tante volte che mi è venuto il mal di testa, il finale così rose e fiori dopo un libro di disgrazie) ho già voglia di rileggere il primo, quindi l'autrice non ha fatto proprio un lavoraccio - o forse devo lavorare sui miei gusti.

Un libricino veramente allegro, che ti fa trascorrere un paio d'ore con un perenne sorriso sulle labbra. La storia è tutt'altro che complicata, ho capito ben presto come andava a finire, ma Vitali è riuscito a renderla piacevole ed interessante, nonostante uno stile semplice ed essenziale. La caratterizzazione dei personaggi è molto precisa, in alcuni casi anche divertente. Lettura consigliata per un pomeriggio di assoluto relax o in seguito a letture pesanti.

A raccontarci la storia è un killer di professione, un breve romanzo sentito, intenso ed avvincente. Mi piace sempre più lo stile della Nothomb, diretto, elegante, cinico, trasgressivo, quasi maschile. Bellissimo noir, con un finale sorprendente e che ci fa rimanere con il fiato sospeso.

Non mi ha entusiasmato quanto gli altri, continuavo a perdere il filo e a dover rileggere pezzi. Comunque divertentissimo, come solo questa serie sa essere.

Il primo libro mi aveva preso poco, probabilmente in virtù del fatto che si trattava sostanzialmente di un monologo. Questo sequel, che pure deve molto alla serie Tv di Hulu, è invece molto più dinamico e molto più interessante.
La presenza di tre differenti punti di vista permette di avere diverse prospettive di descrizione del mondo di Gilead, facilitando il worldbuilding e dinamizzando la narrazione.
Non sono un fan della scrittura della Atwood, che trovo troppo semplice e "didascalica", però potrebbe essere una mia impressione dovuta alla forma particolare (diario, trascrizione di testimonianza) con cui i fatti vengono narrati.

Bellissimo. Epico. E' la storia del Biafra vista dal realistico punto di vista di tre personaggi più o meno legati tra loro, ma molto diversi. Ugwu, un giovane servitore di una famiglia Igbo, Olanna, la sua padrona, e Richard, il bianco cognato di lei.
I fatti storici non li conosceva (forse ho sempre legato il Biafra alla fame, ma di questa guerra non sapevo nulla) ma sono stati ben approfonditi. Un bel libro che consiglio a tutti

Altra storia ambientata nella giovinezza di Nathan Never.
Questo tipo di storie è caratterizzata da una certa patina di malinconia, sicuramente in parte dovuta all'essere una memoria di Nathan ma sicuramente in parte dovuta anche al fatto che si parla di un mondo in cui ancora esistono alberi e terreni verdi.
Preferisco storie con più azione e/o con più intrighi.

Perfect: L'ultimo inverno
Non ho ancora capito come si pronunci il nome di Kjell, ma poco importa. Un bel libro anche se alla fine mi ha lasciato come una sensazione che mancasse qualcosa. Mi è piaciuto Kjell, il suo lasciarsi andare ai sentimenti anche se alla fine si fa tutte le pippe mentali “Ah come sono cattivo e bla bla bla” e poi quando lei lo cerca capitola in 2 secondi netti. Vabbè.
Questa è un’altra autrice self che mi assicura sempre belle letture.
Lettera N
Il pettirosso
Ogni tanto mi concedo un giallo/thriller per spezzare i romance e non mi ero mai cimentata con Nesbo. Ecco, la prima parte è molto lenta, quasi noiosa. Un sacco di cose messe lì, indizi che serviranno alla fine per capire chi sia il colpevole, ma le pagine sono così tante che alla fine ci si dimenticano i particolari. I nomi norvegesi non aiutano poi, alcuni non capivo neanche se fossero donne o uomini.
Harry è un personaggio interessante anche se non siamo ai livelli di Will Trent, che adoro, ma mi ha colpito quel tanto che mi porterà a leggere altri libri della serie.

Romanzo particolare che segue in parallelo le storie di Tengo (un professore con il desiderio di diventare scrittore) e Aomame (una maestra di arti marziali esperta di muscoli e stretching che nasconde una seconda professione impensata...)
Particolarità: metaromanzo per certi versi poiché la storia si modella sul romanzo che Tengo sta scrivendo.
Stile: lento e prolisso, con lunghe sequenze riflessive. impennata sul finale.
Faticoso da leggere ma di valore per la capacità di mescolare la realtà con inquietanti misteri che si infittiscono, si intrecciano ed esplodono verso la fine

Sono una grande amante del fantasy, quindi ho avuto modo di leggere di parecchi "prescelti" nel corso degli anni; quello che mi sono sempre domandata, però, è che tipo di vita conducessero quelli che prescelti non sono, chi è che racconta le loro storie? Patrick Ness, a quanto pare.
Ho trovato il romanzo molto interessante - opinione che non sembra essere popolare - non tanto per l'elemento fantasy, che di solito è quello che cerco in questo tipo di libri, ma proprio per il modo in cui racconta l'ordinario. In certi punti avrei persino preferito che quell'elemento non ci fosse proprio, figurarsi.
Molto carina l'idea di presentare in modo stringato ad inizio capitolo le peripezie dei ragazzi "indie", ribalta il trope in maniera intelligente e umoristica: dopotutto anche nel nostro mondo ci sono guerra, morte e distruzione, ma quante volte ci sembra che la cosa più dura da affrontare siano il lavoro, gli esami o le relazioni con gli altri?
![Anna [Floanne] (floanne) | 1453 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
Il richiamo della foresta di Jack London
Bellissimo! Il mio commento qui
https://www.goodreads.com/review/show...



Un caso "Hard Boiled" decisamente intricato per l'Agenzia Alfa.
Peccato solo che resta tutto in discussione fino a letteralmente quattro tavole prima del finale.
E con questo, concludo le letture per Salvo Montalbano

In genere, i libri della Atwood o mi entusiasmano o mi lasciano molto perplessa. Diciamo che secondo me la Atwood deve avere un rapporto abbastanza strano con cibo, perché non è il suo primo libro che leggo in cui la protagonista ha seri disturbi alimentari. A me ha comunque interessato perché inserisce questa tematica in una riflessione sull'identità, che tutto sommato mi ha interessato e fatto simpatizzare con la protagonista. Sicuramente ero abbastanza curiosa di arrivare alla fine, quindi rispetto ad altri suoi lavori, questo per me è un libro ben riuscito.


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Pensavo di trovarmi davanti al classico romance young-adult, invece la parte rosa è soltanto un contorno, qui si parla di due ragazzi con problemi più grandi della loro età che, seppur in maniera diversa, hanno trovato un modo per sopravvivere. Un ascolto toccante e commovente dal quale ho faticato a staccarmene. Un libro che mi sento di consigliare caldamente.