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Spelling #2 - Commenti

Era da anni che volevo leggere questo libro su consiglio di mio padre. Una storia davvero coinvolgente e triste, Zanna Bianca mi ha fatto una gran tenerezza dall’inizio alla fine. I lupi mi piacciono tantissimo come animali, sono contenta di aver finalmente recuperato questo romanzo.
![Anna [Floanne] (floanne) | 1453 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
Dopo aver letto L'albero delle bugie le mie aspettative per questo romanzo erano altissime. Inizialmente la vicenda di Makepeace mi aveva incuriosito: i misteri legati alla sua famiglia di origine, il suo strano potere di poter ospitare le anime dei defunti dentro di sé e l’orso mi affascinavano. Poi, però, mi sono un po’ persa nel quadro storico, a cercare di seguire i doppi giochi e le rivalità tra i rivoluzionari sostenitori del Parlamento e i difensori re; le troppe anime nella testa della protagonista e i troppi capovolgimenti di fronte della seconda parte del libro mi hanno mandato in confusione. Voto: 3 stelle

Una casa editrice che ho scoperto da poco (consigliata dal mio libraio di fiducia) e devo ammettere che entrambi i libri che ho letto mi sono piaciuti moltissimo. Io guardo molto (quando posso) anche alle edizioni, al tipo di carta usata e, in questo caso, sono eccellenti anche quelle.
Il romanzo comincia con un invito pubblicato su un giornale, fatto da un uomo che invita nella cittadina dove abita, nientedimeno che il diavolo, e il diavolo arriva, nei panni di un ragazzino di colore di 13 anni spuntato dal nulla. Quell'invito, e quella comparsa, segnerà, nel bene e nel male, una serie di avvenimenti che cambierà per sempre la vita dei protagonisti e dell'intera cittadina.
Scrittura fluida e storia che mi ha tenuto incollata fino all'ultima pagina.
Finito La custode di mia sorella di Jodi Picoult.
Indipendentemente da quello che penso sulla pratica di generare figli sani e usarli come donatori per guarire (o almeno tentare di farlo) quelli malati, il libro mi è piaciuto molto. Questa volta più della prima.
E' proprio vero che quando si rilegge un testo si trovano cose che durante la lettura precedente neanche ci si è dato peso...
Stavolta ho fatto attenzione ai personaggi: ognuno di loro ha una storia da raccontare. E' facile focalizzarsi sulle due sorelle, ovviamente sono le protagoniste. Ma è altrettanto interessante scoprire le personalità delle persone che ruotano loro intorno. Questo grazie alla scelta stilistica dell'autrice, a mio parere molto azzeccata: capitoli brevi, che rendono la lettura molto scorrevole, collocazione temporale varia, che aiuta ad entrare meglio nella storia, e infine, come ho già detto, la caratterizzazione dei personaggi, da non sottovalutare.
Il risultato è intenso e devastante. Il plot twist finale è un pugno allo stomaco.
Dimenticate il film. Per carità, mi è piaciuto, ma non è assolutamente all'altezza.
5 stelle
Indipendentemente da quello che penso sulla pratica di generare figli sani e usarli come donatori per guarire (o almeno tentare di farlo) quelli malati, il libro mi è piaciuto molto. Questa volta più della prima.
E' proprio vero che quando si rilegge un testo si trovano cose che durante la lettura precedente neanche ci si è dato peso...
Stavolta ho fatto attenzione ai personaggi: ognuno di loro ha una storia da raccontare. E' facile focalizzarsi sulle due sorelle, ovviamente sono le protagoniste. Ma è altrettanto interessante scoprire le personalità delle persone che ruotano loro intorno. Questo grazie alla scelta stilistica dell'autrice, a mio parere molto azzeccata: capitoli brevi, che rendono la lettura molto scorrevole, collocazione temporale varia, che aiuta ad entrare meglio nella storia, e infine, come ho già detto, la caratterizzazione dei personaggi, da non sottovalutare.
Il risultato è intenso e devastante. Il plot twist finale è un pugno allo stomaco.
Dimenticate il film. Per carità, mi è piaciuto, ma non è assolutamente all'altezza.
5 stelle

Praticamente innocuo
Stazionava in attesa da anni e avevo una sorta di reticenza nel completare la lettura. Spassoso, trama più coerente del solito, tutto torna inesorabile nel Gran casino generale.
(view spoiler)

Cuore a Cuore
Questo libro racchiude le storie della Heart trilogy, con protagoniste giovani donne aristocratiche che gestiscono un giornale, Cuore a cuore. Sicuramente la storia migliore è la prima, quella di Krista e Leif. Molto probabilmente il merito è tutto di Leif e del suo fascino vichingo. Krista è un po' pesantuccia a volte con tutta la storia del dovere verso la famiglia. Poi ci si mette pure lui e la parte centrale è un po' lenta con tutte quelle balle mentali.
Anche la seconda storia è carina, con il solito vedovo bello e dannato che ha chiuso il cuore all'amore e una giovane donna alla ricerca della verità. Devo ammettere che avevo sbagliato ad individuare il padre del bambino. Terza storia passabile ma non memorabile.

La protagonista, Evangeline, è abituata a sgomitare in un mondo maschilista, ma questo l'ha resa incapace di vedere gli altri oltre se stessa. Per far fronte a un debito lavora rattoppando mummie in un museo (perché nel suo mondo le mummie sono la forza lavoro per ogni cosa). Il suo sogno è fare l’archeologa e lotta per essere ammessa nel gruppo di professionisti per un misterioso scavo nelle Terre Morte.
Personaggi, ambientazioni, intreccio tutto è costruito con grande attenzione. Leggerò di certo gli altri libri dell’autore.
Consigliatissimo a chi ama atmosfere un po' dark, morbose e macabre, piene di mummie scheletri ecc.
Consigliato a tutti quelli che cercano la prova a questo fatto: sì, anche gli italiani sanno scrivere fantasy e lo fanno in modo del tutto originale.

La bara d'argento di Ellis Peters
Sebbene sia il primo libro della serie, ne ho già letti altri, questo è quello che ho preferito. Una storia avvincente, dove Fratello Cadfael, un monaco un po' fuori dagli schemi, spicca per la sua arguzia, bontà, misericordia... non può che esser amato.
Una ricostruzione storica è molto accurata, un buon giallo-storico, più precisamente medioevale, consigliato agli amanti del genere.
Altro bimestre fiacco per me 😅

La verità è che non sei distante abbastanza di Chiara Parenti
Il virus ci ha smascherati, ponendoci di fronte a uno specchio impietoso. Nessuno è immune, siamo tutti fragili, indifesi. E basta un microrganismo invisibile a occhio nudo per mettere a tappeto in pochi giorni noi e la realtà che ci siamo costruiti. Correvamo incessantemente, ma lui è riuscito a fermarci.
Una chick-lit carina e divertente, ambientata proprio nel brutto periodo che stiamo vivendo, più precisamente nei primi giorni del lockdown.
La vita di Elena viene sconvolta, perde il lavoro, si lascia con il ragazzo, con cui convive da qualche anno, e, a causa di questo maledetto detto virus, diventa anche ipocondriaca. Sta andando a pezzi, è dura, ma alla fine riesce ad approfittare della forzata clausura per guardarsi dentro, imparare ad accettarsi e soprattutto ad amarsi...inizia così un nuovo capitolo della sua vita, inizia la “Fase 2”.
Ma c’è la quarantena, e mi ha costretto per la prima volta a fermarmi, a pensare, a osservare, fuori e soprattutto dentro di me.
... Così, mentre il mondo è fermo, io decido di cominciare il mio viaggio.
.... So che è allettante pensare di innamorarsi ancora e vivere quella fase idilliaca all’inizio di ogni storia, ma è soltanto affrontando i problemi che si può dire di amare davvero una persona. Sono bravi tutti a stare insieme quando le cose vanno bene e il mare è tranquillo. Ma è quando comincia la tempesta che si testa la tenuta della barca, la forza di un rapporto.
Ci voleva proprio una lettura spensierata, ma ricca di emozioni, in questo mio periodo magro di letture e ringrazio la Parenti che ha voluto farcela conoscere subito, ora che abbiamo tutti un bisogno vitale di leggerezza, dopo un periodo tanto pesante. (cit.)
Il problema non è quello che ti succede, ma come lo affronti, come reagisci, come gestisci la marea di emozioni che ti provoca. Come decidi di uscirne, uguale o migliore.

No Spoiler. La mappa segreta di tutte le storie
Con un linguaggio semplice ed esempi recenti questo libricino riesce a introdurre tutte le fondamenta della narratologia. Un ottimo libro che centra il proprio obiettivo. Consigliatissimo sia a ragazzi che adulti, strumento utile per insegnanti (l'ho già sfruttato con le mie classi di scuola secondaria di primo grado) e un buon punto di partenza per chiunque voglia esplorare il meraviglioso mondo della narrativa e della sceneggiatura.
E come ciliegina: ci sono anche consigli di bei film da vedere.

Non era previsto che iniziassi questa lettura, ma alla fine sono contenta di averla continuata e terminata. Un breve libro sulla scuola superiore che parla a chi non ce la fa, chi non vuole studiare. Una sorta di "Diario di scuola" italiano che prende come protagonista Filippo, uno studente "intelligente, ma che non si applica" e rischia la bocciatura. Elena Inzaghi è il tipo di insegnante che vorrei essere io, quella che aspiro a essere, una che pensa agli studenti come persone con interessi e passioni, che considera gli studenti come menti pensanti, aventi una opinione. Quindi è stato bello leggere del suo piano per la remontada, per non lasciare Filippo indietro, per dagli degli stimoli e portarlo a studiare. Davvero una lettura breve e interessante.

Nero come la notte di Tullio Avoledo
Un noir duro, ambientato in una ipotetica cittadina del Nord-Est italiano, ma potrebbe essere ovunque. Una storia di disagi, emarginazione, razzismo, corruzione, violenze, che ci illudiamo a volte di poter leggere solo nelle pagine di un libro, mentre, se ci soffermiamo a pensarci, ci rendiamo conto che molto stesso le medesime cose avvengono proprio accanto a noi.
E' triste perché a determinare questa realtà stiamo contribuendo tutti e dovremmo darci una scossa per invertire questa tendenza all'annientamento dell'essere umano.

All'inizio mi aveva preso tantissimo: Ishiguro ha uno stile, almeno in questo libro, che è riuscito a farmi entrare nella storia (o meglio nelle storie) completamente...e questo, almeno per me, è anche il problema: essendo una raccolta di racconti che non hanno un finale ben chiaro, ogni volta che ne finiva uno ne uscivo all'improvviso, senza nessun avvertimento lasciandomi anche con un senso di incompletezza...
Vorrei leggere altro dell'autore per avere un'idea più chiara sul suo modo di raccontare. 3 stelle
Finito Le donne più malvagie della storia d'Italia di Angelica Artemisia Pedatella.
Non è un capolavoro della saggistica, ma neanche da buttare nell'inceneritore.
Brevi biografie di donne assetate di potere che hanno fatto la storia d'Italia, anche se in negativo ma è pur sempre storia.
Alcune non le conoscevo, ma è colpa della mia ignoranza: durante l'ora di storia dormivo :D
3 stelle
Non è un capolavoro della saggistica, ma neanche da buttare nell'inceneritore.
Brevi biografie di donne assetate di potere che hanno fatto la storia d'Italia, anche se in negativo ma è pur sempre storia.
Alcune non le conoscevo, ma è colpa della mia ignoranza: durante l'ora di storia dormivo :D
3 stelle

Commento troppo lungo per Goodreads, lo trovate qui: https://leggendoeguardando.blogspot.c...
Finito Midnight Sun di Stephenie Meyer.
Avevo aspettative altissime riguardo questo libro: non vedevo l'ora di leggerlo!
Ma Stephenie Meyer ha deciso di distruggere l'unico personaggio degno di nota (a mio parere) di tutta la saga: Edward Cullen.
Quasi 800 pagine di paturnie e paranoie del suddetto.
Un libro noioso, ridondante e prolisso. Tutto il contrario di "Twilight", insomma. Anche se Bella non scherzava a paturnie, eh! Ma Edward le ha preso una pista.
Uniche note positive, forse, sono le parti dedicate alla famiglia Cullen, inedite, perché non si vedono né in "Twilight" né nel film.
2 stelle perché sono buona.
Avevo aspettative altissime riguardo questo libro: non vedevo l'ora di leggerlo!
Ma Stephenie Meyer ha deciso di distruggere l'unico personaggio degno di nota (a mio parere) di tutta la saga: Edward Cullen.
Quasi 800 pagine di paturnie e paranoie del suddetto.
Un libro noioso, ridondante e prolisso. Tutto il contrario di "Twilight", insomma. Anche se Bella non scherzava a paturnie, eh! Ma Edward le ha preso una pista.
Uniche note positive, forse, sono le parti dedicate alla famiglia Cullen, inedite, perché non si vedono né in "Twilight" né nel film.
2 stelle perché sono buona.

I miracoli del cuore
Dicembre è sinonimo di storia natalizia per la Pistolato. Romance molto carino ambientato in un paesino immaginario dove tutti sono impiccioni ma di buon cuore. Elisa con la sua dolcezza riuscirà a conquistare Mattia che capirà anche di dover riavvicinare il padre, famoso cardiochirurgo. Storia senza scossoni che arriva tranquillamente alla fine lasciando un senso di serenità

La storia non è malvagia, anche se è meno avvincente del primo volume, ma il finale è troppo affrettato e troppo conclusivo.
Io volevo altre avventure dell'allegra combriccola, non un fumetto conclusivo!
Per la lettera R ho letto Il filo infinito: Viaggio alle radici d'Europa di Paolo Rumiz
Che nelle radici europee ci sia anche (non esclusivamente, certo) la diffusione dei monasteri e con essi la diffusione di una cultura tutto sommato comune è una diatriba politica che va avanti da anni.
In questo libro l'autore attraversa il continente europeo da un monastero all'altro parlando, quasi in un "flusso di coscienza" - del resto Rumiz è triestino come Italo Svevo -, della storia degli ordini monastici, dei flussi migratori, delle politiche comunitarie...
Un calderone di idee, pensieri, personaggi, cibi e bevande che accompagnano il lettore in un curioso itinerario di scoperta di luoghi affascinanti che, una volta che si potrà tornare a viaggiare, mi piacerebbe molto andare a visitare.
Nota di disappunto: l'immagine in copertina è la Sacra di San Michele, che però non è uno dei monasteri visitati da Rumiz nel corso del suo viaggio.
Per la lettera L ho letto Estate in giallo: Sette autori, sette storie, sette casi da risolvere di Massimo Lugli
Una raccolta di sette racconti, di cui però solo due possono essere considerati gialli.
Sfortunatamente questi due sono anche gli unici degni di essere letti, per il resto sono storie insulse, inconcludenti e per nulla interessanti.

![Anna [Floanne] (floanne) | 1453 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
Ho finito la meravigliosa trilogia della Arden con questo suo ultimo capitolo dove accade veramente tutto e il contrario di tutto. Ogni pezzo torna al suo posto nella lotta tra demoni e uomini, tra credenze antichissime e nuovi culti, tra un popolo e i suoi invasori. Come sempre, ambientazione dettagliatissima, personaggi indimenticabili, colpi di scena che lasciano senza parole. Voto: 5 meritatissime stelle per un’avventura che non dimenticherò tanto presto!

Un'interessante selezione di articoli alla scoperta della geografia e della cultura olandese.
Mi sono piaciuti particolarmente quelli su Colombaccio Nero e sui Canali, decisamente meno quelli su Rutte e sullo Zwarte Pie, l'aiutante nero di San Nicola.

Tita e Pedro sono innamorati l'uno dell'altra ma la tradizione di famiglia vuole che Tita, in quanto ultima figlia, non si possa sposare per restare ad accudire la madre anziana.
Pedro, nel tentativo di aggirare il problema, decide di sposare l'altra sorella Rosaura per restare accanto a Tita.
Le cose però non vanno secondo i piani e, in dodici mesi e altrettante ricette messicane, assistiamo alla tragicomica e fantastica storia della vita di Tita, tra un manicaretto dalle proprietà erotizzante a salse nostalgiche e dolcetti quasi medicinali.
Una delicata fiaba tra l'amore e la cucina, carica di spezie quanto basta per regalare una serie di sorrisi nonostante un finale strappalacrime.

Unn libro molto delicato, che interseca due sentimenti come l'amore e la morte in un connubio perfetto. La morte è l'unico punto fermo delle nostre vite, non conosciamo il viaggio che ci aspetta, ma il traguardo è comune a tutti. Durante il nostro cammino credo che ognuno di noi tenda a metterla ai margini delle nostre vite, sappiamo che è lì, ma cerchiamo di non pensarci più di tanto. In questo libro è comunque trattata in modo anche amichevole e tenero, e devo dire che non mette ansia.
Molto belli sono anche i brevi pensieri che intitolano ogni capitolo.
Un libro che mi sento di consigliare, è stata una lettura piacevole.
![Anna [Floanne] (floanne) | 1453 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
Una Läckberg decisamente più sfrontata di come me la ricordavo. In questa nuova serie, che vede come protagonista Faye, la scrittrice nordica si scaglia in difesa delle donne maltrattate e lo fa attraverso una protagonista femminile decisamente spregiudicata e determinata a perseguire i propri piani senza scrupoli. Intrigante e avvincente, tiene incollati alle pagine anche se a mano a mano che la trama si dipana, sorge più di qualche dubbio sulla moralità di Faye. Impossibile schierarsi in toto dalla sua parte....
3 stelle per aver cambiato filone, che Erika e Pätrick non li si sopportava proprio più!

Iggulden scrive delle fiction storiche avvincenti, ma il suo rapporto con la storicità è perlomeno "disinvolto", non facendosi troppi problemi nel modificare l'ordine di alcuni avvenimenti per una migliore resa drammatica o l'omissione di alcuni personaggi per snellire al storia.
Questo primo romanzo si concentra sull'infanzia di Gaio Giulio Cesare, su cui effettivamente non abbiamo a disposizione troppe informazioni e che quindi si presta particolarmente ad "abbellimenti". Spicca in ogni caso la scelta di anticipare la morte del padre così da rendere più dramamtico il rapporto con lo zio, e la scelta di omettere la figura della sorella Giulia Minore, futura nonna di Ottaviano.
Per il resto la storia è raccountata in maniera interessante e intelligente, e il giovane Giulio Cesare viene presentato come un ragazzo sveglio, onesto e fedele agli ideali e ai valori della Res Publica - forse anche in maniera un po' troppo idealista.
Il protagonista è il futuro dittatore ma non mancano svariati co-protagonisti, tra cui il suo migliore amico Bruto (anche qui, una licenza artistica anche se meno grave rispetto ad altre) o l'ex gladiatore Renius, che offrono alcuni squarci sulla vita quotidiana nell'antica Roma pre-imperiale.
Sono decisamente impaziente di arrivare a leggere gli anni trattati da Cesare Stesso nel De Bello Gallico and other Commentaries, per vedere quanto Iggulden rimarrà fedele alla storia narrata direttamente da chi l'ha fatta!

Nonostante il libro voglia rivolgersi a tutti, invece ha un target più ristretto, per comprenderlo appieno servono conoscenze di psicologia e semiotica. Tanto lessico è dato per scontato, anche la stessa visione del femminismo dell'autrice è data per scontata e come unica via.
![Anna [Floanne] (floanne) | 1453 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
Quattro brevi racconti che descrivono come l’amore, in persone non equilibrate, possa trasformarsi in un sentimento malato, portando alla pazzia o a compiere gesti efferati. Mi piace lo stile di JCO. Riesce a creare la giusta suspense che tiene il lettore con il fiato sospeso. Probabilmente la novella più inquietante è la seconda, in cui una ragazzina adolescente viene adescata da un ventenne che si rivela poi uno stalker. Anche il terzo racconto, che narra di un ragazzo che progetta la strage dei propri genitori a colpi di ascia, ben riflette, purtroppo, la violenza che contamina la nostra società. Voto: 3.75 ma assegno un 4 stelle perché questa scrittrice secondo me merita di essere letta.

Alcuni quesiti sono davvero divertenti, e le relative risposte sono godibili, altri si leggono senza grandi sussulti. La cosa piu' interessante e' l'approccio rigoroso e scientifico applicato a idiozie colossali! in questo senso la lettura e' davvero gustosa, anche se nel complesso nulla di davvero memorabile.

Mi pare di essere l’unica a cui questa storia non abbia preso. Era partita bene, ma poi si è dilungata troppo. Pagine e pagine in cui succedeva poco e niente per diversi capitoli, per poi terminare in fretta e furia in due/tre pagine nell’ultimo capitolo. Mi sono persa, ci sono stati momenti in cui non capivo nulla. Poi il fatto che non vengano raccontate le storie mi ha lasciata spaesata fino all’anno fine. Forse si capirà di più nei prossimi libri? Chissà, ma al momento non sono così convinta di voler continuare...
Finito La casa sul lago di Kara Lennox.
Un Harmony senza infamia e senza lode, che si può dimenticare facilmente... infatti io l'ho già dimenticato.
2 stelle e 1/2
Un Harmony senza infamia e senza lode, che si può dimenticare facilmente... infatti io l'ho già dimenticato.
2 stelle e 1/2

Inizio intrigante, ma sinceramente nello sviluppo poi diventa confusionario, anche perchè in effetti non spiega per bene come l'assassino prenda le sembianze delle vittime e poi...perchè tanto accanimento sul ciclo mestruale dell'ispettore????
Mi aspettavo di più...

Il disastro di Černobyl' è uno dei più noti (assieme a Fukushima e forse a Three Miles Island) incidenti nucleari, esaustivamente coperto dalla letteratura e dalla stampa in generale.
Questo libro, da cui nel 2019 HBO a tratto la riuscitissima miniserie Chernobyl, non si occupa di indagare le cause e gli effetti dell'incindente ma si concentra sulle conseguenze psicologiche delle persone direttamente e indirettamente coinvolte nell'incindente.
Assistiamo quindi allo straziante calvario di Lyudmilla Ignatenko, moglie di uno dei primi pompieri accorsi sul luogo del disastro e di conseguenza uno dei primi morti per radiazione; alla sconvolgente rivelazione di come la vita intorno continuasse a svolgersi come prima (quote di produzione da rispettare, campi da coltivare, tasse da pagare) e al contempo tutto fosse cambiato (gli aiuti iniziali seguiti poi dall'ostilità delle popolazioni intorno a Pripyat, le evacuazioni frettolose e forzate, i liquidatori morti per bonificare le scorie sul tetto della centrale); alla necessità di coprire di segreto l'evento per non scatenare il panico tra la popolazione e per non mettere in cattiva luce la Grande Madre Russia; ma soprattutto assistiamo a un grandissimo affresco psicologico del popolo (bielo)russo, che trova pervicacemente un modo di reagire alla catastrofe e di proseguire la vita facendo tesoro (si spera) di quanto accaduto.

La protagonista di questo romanzo si chiama Alessandra, è nata in Puglia, ma alla morte della madre è fuggita a Parigi, città nella quale si è ricostruita una vita e ha trovato l'amore.
In realtà all'inizio conosciamo ben poco di Alessandra e seguiamo la coppia alle prese con i problemi di salute di Annie, mamma di Pierre. La donna, ormai anziana, non è più lucida ed è stata per giunta raggirata dalla badante.
Sistemando gli affari e le carte di Annie, Alessandra scopre dettagli sulla vita della suocera e sulla sua storia d'amore da favola. Nello stesso tempo, questa sorta di tuffo nel passato altrui, le fa venir voglia di chiudere, una volta per tutte, i conti in sospeso con il suo...Urge tornare in Puglia!
È sicuramente un romanzo intimistico, in cui i sentimenti d'amore, soffocati dalla razionalità e dalla rabbia, hanno un ruolo predominante.
Costituito da capitoli brevi e caratterizzato da numerosi flashback, che si alternano alle vicende delle due protagoniste femminili, è un romanzo che coinvolge emotivamente fino all'ultima pagina.

Non mi aspettavo HP, in realtà sono partita senza aspettative altissime perché sapevo che genere fosse.
Pur essendo una fiaba, un libro destinato ai bambini non l'ho trovato così tanto infantile: non mancano tratti crudi (io le mie sorelline abbiamo iniziato a contare la gente morta ammazzata e ad una certa abbiamo smesso), ma ci sono anche gli elementi "tipici" della favola come re, lady, cavalieri...e un mostro, tutti loro hanno una lettura diversa da quella classica.
Il libro, rilasciato in anteprima durante il lockdown di Marzo/Aprile, è stato letto in forma digitale, in cartaceo sono presenti i disegni dei bambini che lo hanno letto 8 mesi fa! secondo me un'idea veramente carina, questo libro è anche un po' loro!

Commento qui: https://leggendoeguardando.blogspot.c...

Una lettura veramente interessante, tantissimi (forse troppi) concetti.
Un po' troppo denso, ma come saggio riassuntivo per gli addetti ai lavori è una lettura a mio parere imprescindibile perché apre infiniti nuovi filoni di indagine per nuove metodologie di terapia.
message 490:
by
Agosto2010 fermare l'esecuzione di Ahmadreza Djala
(last edited Dec 22, 2020 03:05PM)
(new)

M - MERRILL, Una sposa impulsiva
Edizione italiana con una copertina inguardabile.
Una coppia mal assortita che nel dipanarsi della vicenda trova un punto di incontro.
A - ALLEN, La vendetta del Conte
Titolo originale The Bride's Seduction, ma i titolisti italiani cosa bevono prima di sceglire il titolo di un romanzo?
Due cuori e una casa in rovina.
O - OSBORNE, Rinascere all'amore.
Romance historical western, con trama interessante e non comune.
Titolo originale: The Wives of Bowie Stone, molto più attinente alla storia che quello in italiano.
La protagonista non è la solita bellona, santocchia, ma un'alcolista con un passato di abusi.
Il protagonista un ex-militare, congedato con disonore e condannato a morte perchè colpevole di omicidio
![Anna [Floanne] (floanne) | 1453 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
In una parola: pessimo. Se il primo libro di questa nuova serie aveva delle premesse intriganti, con questo secondo capitolo la Läckberg è riuscita a spazzare via quanto di buono aveva costruito. Ogni decisione della protagonista Faye sembra essere incoerente con il personaggio forte e determinato del primo libro, rendendola quasi ridicola nonché decisamente insopportabile. Le scene di sesso esplicite e gli immancabili riferimenti a costose marche di abbigliamento e scarpe riempiono le pagine come in un Romance/chick-lit dove invece la trama fa acqua da tutte le parti. La componente thriller, invece di tenere il lettore con il fiato sospeso, fa sbuffare per la sua prevedibilità. Sinceramente consiglio vivamente di lasciar perdere. Voto: 1 stella a essere generosi
Finito Un viaggio chiamato amore: Lettere 1916-1918 di Sibilla Aleramo.
Letto dietro consiglio di una persona che conosce bene i miei gusti e che mi ha assicurato che questa storia mi avrebbe "acchiappato".
Ebbene, grazie *** (non faccio nomi per una questione di privacy) per avermi proposto questa lettura, perché mi sono trovata presa e compresa in questa corrispondenza impetuosa e disperata di due autori di cui non sapevo nemmeno l'esistenza... (al solito, colpa della mia ignoranza in storia della letteratura :D).
Un amore intenso e tormentato, purtroppo destinato a una fine tragica.
Molto bella e accurata la ricostruzione storica nell'introduzione.
5 stelle
Letto dietro consiglio di una persona che conosce bene i miei gusti e che mi ha assicurato che questa storia mi avrebbe "acchiappato".
Ebbene, grazie *** (non faccio nomi per una questione di privacy) per avermi proposto questa lettura, perché mi sono trovata presa e compresa in questa corrispondenza impetuosa e disperata di due autori di cui non sapevo nemmeno l'esistenza... (al solito, colpa della mia ignoranza in storia della letteratura :D).
Un amore intenso e tormentato, purtroppo destinato a una fine tragica.
Molto bella e accurata la ricostruzione storica nell'introduzione.
5 stelle

Ero convinta di aver già letto questa storia quando avevo 13/14 anni, invece mi sbagliavo! Sicuramente se l'avessi letta al tempo l'avrei apprezzata di più, dato che è perfetta per quell'età. Ma in generale non è stata male come storia, anche se molte volte mi perdevo (forse è dovuta al fatto che quando lo leggevo ero sempre stanca xD). Tre stelle perché avevo già previsto tutto, ma in generale è una semplice e veloce lettura di compagnia.


Come già detto per il precedente libro, Iggulden scrive una fiction storica ma non un romanzo storico.
In questo secondo capitolo della storia di Giulio Cesare lo vediamo protagonista di una serie incredibile di avventure: alcune effettivamente provate (o perché le racconta lui stesso o perché le menzionano scrittori attendibili), mentre per le altri si va da una "minima" modifica degli avvenimenti fino ad arrivare a un diretto coinvolgimento in una campagna militare (che se fosse avvenuto sarebbe stato sicuramente riportato da qualcuno).
Si comincia infatti con il famoso episodio di Cesare catturato dai pirati, i quali intendevano chiedere per lui un riscatto di "appena" 20 talenti, ma lui suggerisce di alzarlo a 50 (è pur sempre Giulio Cesare) con la promessa che tornerà a riprenderselo e a crocifiggere tutti i pirati. Cosa che effettivamente avviene, dopo aver raccolto quasi mezza legione di volontari.
In seguito a questo si sposta in Grecia e da solo pone fine all'insurrezione di Mitridate, uccidendolo in battaglia. Non ho capito perché Iggulden abbia sentito la necessità di modificare la Storia (ovvero, Cesare "si limita" a sconfiggere un suo luogotenente e Mitridate si fa uccidere da uno schiavo - aveva tentato di avvelenarsi ma era ormai immune a tutti i veleni conosciuti), dal momento che il tutto era già epico di suo.
Per finire Cesare, tornato trionfalmente a Roma, prende pure parte alla Terza Guerra Servile (altrimenti nota come la rivolta di Spartaco). Non ci sono documenti a supporto della sua effettiva partecipazione, ma effettivamente come dice lo stesso autore avrebbe poco senso che in un momento così drammatico della storia romana il Senato non avesse schierato anche la Legione al comando di Giulio Cesare.
Il romanzo si conclude con Cesare che viene mandato in Spagna.
La cosa che più mi ha disturbato è il continuo "pasticciare" con la Storia con il pretesto "di abbellire" una storia che è già epica di suo. Potrei capire glissare su alcuni episodi oscuri e poco gratificanti, come la Congiura di Catilina, ma aggiungere vittorie e gesta epiche alla vita di una personalità già sufficientemente leggendaria è decisamente straniante.
Ero pronto a concludere la lettura e a dichiarare l'abbanono della serie, poi ho letto la "Nota Storica" dell'autore al termine del libro e mi sono riconciliato con la sua visione dell'epopea.
Alla fine basta considerarla un'opera di fiction e non un romanzo storico per potersi concentrare sullo stile e sulla caratterizzazione dei personaggi senza crucciarsi per la scarsa fedeltà storica.

Molto carino: è una raccolta di insegnamenti (i 12 fili d'oro) che una nonna trasmette alle due nipoti attraverso le maglie intrecciate dei loro quilt.
Non ha una vera e propria trama, con colpi di scena o plot twist, sono metafore e frasi di una donna anziana, saggia per l'esperienza di una vita vissuta, che vuole lasciare qualcosa alle donne più giovani della famiglia.
Una storia tutta al femminile.
3 stelle.
message 497:
by
Agosto2010 fermare l'esecuzione di Ahmadreza Djala
(last edited Dec 27, 2020 08:45AM)
(new)

Libro scritto nel 1980 e si sente.
Solita storia donna rapita da cattivi vichinghi, ma che nella cattività troverà il vero amore. Storia infarcita di cliches, situazioni assurde. Visione della violenza sessuale retriva
,
Finito Il mio romantico Natale di Vi Keeland & Penelope Ward.
Non amo particolarmente i racconti, ma questi si sono lasciati leggere volentieri.
Tre brevi storie ambientate a New York nel periodo natalizio, tre coppie che si incontrano in circostanze che hanno del surreale, ma va bene così, diciamo che è la magia del Natale, va...
I primi due racconti mi sono piaciuti molto, incarnano perfettamente lo spirito di questa festività. Il terzo lascia un pochino a desiderare, infatti ha abbassato la media.
Avrei voluto mettere 4 stelle e invece sono solo 3 e 1/2.
Non amo particolarmente i racconti, ma questi si sono lasciati leggere volentieri.
Tre brevi storie ambientate a New York nel periodo natalizio, tre coppie che si incontrano in circostanze che hanno del surreale, ma va bene così, diciamo che è la magia del Natale, va...
I primi due racconti mi sono piaciuti molto, incarnano perfettamente lo spirito di questa festività. Il terzo lascia un pochino a desiderare, infatti ha abbassato la media.
Avrei voluto mettere 4 stelle e invece sono solo 3 e 1/2.

Sorriso di ghiaccio di Dick Lochte
Siamo a New Orleans, si parla nuovamente del “Meddler” un assassino che nel 1965 ha mietuto diverse vittime tra le giovani donne della città. J.J. Legendre, un poliziotto onesto in una città corrotta fino al midollo, riesce a catturare e uccidere il presunto omicida. Ma uno strano suicidio in carcere avvenuto sempre quell’anno, il suicidio di un uomo di colore che voleva rivoluzionare il paese, viene riportato alla Tre stelline.

Va a finire diretto fra i libri più brutti del 2020, finito solo perché volevo una L per la sfida.
Un'universitaria di Palermo, orfana, inconsapevole della propria bellezza e intelligenza, scopre di avere poteri, una grande eredità ecc. ecc. trama prevedibile e già sentita. Il guizzo simpatico dell'ambiente universitario sparisce dopo le prime cento pagine e della Sicilia si sente davvero poco, qualsiasi altra città del mondo avrebbe cambiato poco.
Personaggi poco strutturati, intreccio pieno di buchi e incongruenze.
Due stelle per quei singoli sprazzi di idee che avrebbero però avuto davvero bisogno di un content editing
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ho finalmente letto questo romanzo che mi incuriosiva da una vita e non ne sono rimasta per nulla delusa, anzi. Il tema trattato non è certamente dei più leggeri. L’accabadora era e forse è ancora, nella tradizione sarda, l’ultima madre, colei che compie il gesto estremo per alleviare le sofferenze di chi vuole lasciare questa vita terrena con una morte pietosa. E questo è il segreto di Tzia Bonaria Urrai, quando decide di adottare la piccola protagonista Maria, che diventa la sua fillia de anima, alla quale insegna il mestiere di sarta nascondendole però il suo altro ruolo.
Qui il dibattito sull’eutanasia potrebbe diventare infinito e non voglio entrare nel merito, ma per chi conosce e ha visitato certi angoli remoti della Sardegna, con le sue antichissime tradizioni e superstizioni, non può non restare affascinato da questo romanzo carico di suggestioni. A me è piaciuto molto, anche se concordo con chi ha riscontrato un calo di tensione nel finale. Voto: 4 stelle