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La Sfida dei desideri > GDL: Effie Briest di T. Fontane

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message 2: by Simona (new)

Simona Fedele | 4300 comments Pag. 96 - capitolo XV - Prime considerazioni.
Molto meglio i romanzi vittoriani!
Fontane non mi piace. Troppo dotto, troppi riferimenti difficili. Senza tutte le note presenti nella mia edizione (e questa è una critica all'edizione: troppe note distraggono troppo!), me li sarei persi tutti.


message 3: by Acrasia (new)

Acrasia | 6262 comments Io sono solo al capitolo VI.
Avevo letto questo libro per un esame all'università ma non mi ricordo proprio nulla, completamente rimosso, sono passati anche quindici anni però...
Non voglio ancora sbilanciarmi sul fatto se mi piaccia o no, mi sto facendo un'idea dei personaggi... Effi sicuramente è una ragazza molto sveglia ma non l'ho ancora ben inquadrata, apparentemente innocente e spensierata, forse un po' svampita, sa invece molto bene cosa vuole e lo ottiene con caparbietà.


message 4: by Simona (new)

Simona Fedele | 4300 comments Acrasia wrote: "Io sono solo al capitolo VI.
Avevo letto questo libro per un esame all'università ma non mi ricordo proprio nulla, completamente rimosso, sono passati anche quindici anni però...
Non voglio ancora ..."


Immagino che Effi debba necessariamente crescere con il matrimonio ma la sua presentazione iniziale mi sembra un po' forzata. E' a tutti gli effetti una bambina (vuole correre e giocare con le amiche, sull'altalena, a nascondino) ma accetta il matrimonio con una filosofia da donna matura che non le si addice per nulla.


message 5: by Acrasia (new)

Acrasia | 6262 comments Secondo me ci marcia un po', come si suol dire ;)
Magari non è quello che vuole ma cerca comunque di guadagnarci in qualche modo, oggi si direbbe che è resiliente :)


message 6: by Simona (new)

Simona Fedele | 4300 comments @Acrasia, l'ho finito! L'ultima parte mi ha commosso fino alle lacrime. Tu a che punto sei? Aspetto che tu finisca per commentare liberamente. Intanto penso a che voto dargli


message 7: by Acrasia (new)

Acrasia | 6262 comments Oh cavolo, devo darci dentro nel weekend! Entro domenica lo finisco anch'io, abbi pazienza :)


message 8: by Simona (new)

Simona Fedele | 4300 comments Acrasia wrote: "Oh cavolo, devo darci dentro nel weekend! Entro domenica lo finisco anch'io, abbi pazienza :)"

Sì, sì, aspetto. Non ti preoccupare


message 9: by Anastasia (new)

Anastasia (universe_beats) | 550 comments Già che ho da leggerlo pure io per il gioco del brb2, faccio che inserirmi nel topic del gdl. L'ho iniziato solo oggi e ho letto giusto l'introduzione di Giorgio Pressburger per Feltrinelli. Cosuccia: ora mi spiego il cognome strano per essere di nazionalità tedesca, Fontane! Ha origini francesi, ora si spiega tutto! E io che mi dibattevo sul come si pronuncerà, alla francese o come si legge? :-D


message 10: by Acrasia (new)

Acrasia | 6262 comments Il weekend non è stato proficuo, ho letto pochissimo!
Sono al capitolo XI, Effi si sta ambientando nella nuova casa e anche se la nostalgia dei suoi genitori e della vita precedente a volte è troppo forte, cerca di far felice il marito comportandosi da buona padrona di casa e intrattenendo buoni rapporti con i vicini e con la nobiltà della zona.
Resta comunque una bambina e lo dimostra la sua paura di stare a casa da sola la sera, cercando di addormentarsi il più tardi possibile per non rischiare di svegliarsi nel cuore della notte ed ascoltare i rumori della casa che le sono ancora così estranei.
Da una parte mi fa tenerezza ma non sono ancora riuscita ad empatizzare con lei.
Di Instetten non so ancora cosa pensare, mi sembra un marito premuroso ma è comunque molto distaccato, certo il suo ruolo nella società è di rilievo e ci tiene a fare bella figura, sono curiosa di vedere come si evolve il loro rapporto.
Proseguo...


message 11: by Acrasia (new)

Acrasia | 6262 comments Questa storia del cinese mi sta incuriosendo... il detto-non detto è sempre efficace per tenere alta l'attenzione :)


message 12: by Acrasia (new)

Acrasia | 6262 comments Anastasia wrote: "Già che ho da leggerlo pure io per il gioco del brb2, faccio che inserirmi nel topic del gdl. L'ho iniziato solo oggi e ho letto giusto l'introduzione di Giorgio Pressburger per Feltrinelli. Cosucc..."

Io lo leggo come si scrive, alla tedesca :)


message 13: by Simona (new)

Simona Fedele | 4300 comments Instetten è indubbiamente una figura ambigua. Il fatto che abbia avuto in gioventù una storia con la mamma di Effie non è molto bello. Mi chiedo come possano aver deciso questo matrimonio tutti quanti!
Effettivamente si dimostra molto premuroso ma è anche un uomo maturo e istruito, con una posizione sociale rilevante, come ha scritto sopra Acrasia, cosciente del divario di età esistente fra lui ed Effie.


message 14: by Acrasia (new)

Acrasia | 6262 comments Simona wrote: "Instetten è indubbiamente una figura ambigua. Il fatto che abbia avuto in gioventù una storia con la mamma di Effie non è molto bello..."

Effettivamente è inquietante! :|

Io sto proseguendo la lettura e ora è entrato in scena Crampas e Instetten comincia a sentire una punta di gelosia... sono contenta però per Effi che si sente perlomeno coccolata e sinceramente apprezzata. Che tra l'altro mi ero fatta l'idea che Crampas fosse un vecchio bacucco e invece ha solo quarantaquattro anni... che per carità per Effi e forse anche per l'epoca è comunque vecchio... :)

Inoltre mi è piaciuta molto la scena in cui Effi incontra Rosvita e le propone di diventare la balia di Annuccia.


message 15: by Acrasia (last edited Jul 26, 2019 09:53AM) (new)

Acrasia | 6262 comments Sono in dirittura d'arrivo... è stata scoperta la tresca :O
Instetten uomo tutto d'un pezzo ha lavato col sangue l'onta subita e i genitori di Effi praticamente l'hanno ripudiata, della serie ti mantengo ma ho una reputazione da difendere... che tristezza...
Invece Giovanna che se la ride mi ha fatto troppo arrabbiare e ha ragione Rosvita a dire che è innamorata del padrone... Rosvita a mio parere è uno dei personaggi meglio riusciti, sempre in disparte ma quando ci vuole dà le sue stoccate ;)
Effi è praticamente isolata, non ha più contatti con nessuno tra coloro che frequentava prima, tranne la buona Rosvita, certo all'epoca una colpa del genere non veniva perdonata alla donna a tal punto da non farle nemmeno veder più la figlia... :(


message 16: by Acrasia (new)

Acrasia | 6262 comments L'ho finito.
Ho apprezzato il ripensamento dei genitori e il pentimento di Instetten, però sapevo che sarebbe finito così: nessuna redenzione per Effi, destinata a morire nella colpa.
Fino alla fine il personaggio che per me ha inciso di più è stata Rosvita, ogni suo intervento è stato decisivo e importante.
Nel complesso mi è piaciuto, vero è che la prima parte è stata più lenta, ma con la seconda si è riscattato.
Ultimamente mi è capitato spesso d incontrare libri del genere, che magari all'inizio non convincono ma che poi si rivelano appassionanti.


message 17: by Simona (new)

Simona Fedele | 4300 comments "Annuccia"???? Acrasia ma che edizione hai letto? Quelle belle edizioni degli anni 50/60 in cui si traducevano i nomi dei personaggi?
Comunque, al di là dell'ambientazione storica, devo ammettere che la descrizione del tormento di Effie fatta dall'autore (uomo!) è veramente riuscita. Nonostante ciò, gli ho dato solo 3 stelle e non 4 come te, Acrasia.
Non mi spiego perché nella prima parte Fontane non abbia approfondito i personaggi, almeno quelli principali, invece di dilungarsi così tanto nei discorsi.
Speriamo che Anastasia non sia ancora passata di qui o che abbia già finito anche lei la lettura, altrimenti con tutti questi spoiler...


message 18: by Acrasia (new)

Acrasia | 6262 comments Ho letto l'edizione Garzanti, l'unico nome tradotto era proprio quello della bambina, effettivamente non si può sentire :D


message 19: by Acrasia (new)

Acrasia | 6262 comments Poi sono rimasta delusa dalla storia del cinese... Non ha approfondito per niente!! Un po' di mistero aveva reso interessante la prima parte ma poi la questione è scemata così...


message 20: by Simona (new)

Simona Fedele | 4300 comments Concordo in pieno, @Acrasia!


message 21: by Anastasia (new)

Anastasia (universe_beats) | 550 comments Finito anche io ieri!
Concordo su un entusiasmo non proprio alle stelle e una grossa ripresa sul finale, almeno per quel che riguarda una questione di "intrattenimento". Sono stata più lenta nella prima parte a leggere dove davvero sembrava passarmi tutto senza particolari effetti, e dove la stessa narrazione proseguiva passando su eventi perlopiù "mondani", tant'è che l'adulterio stesso si consuma già verso la fine ed è stato anzi interessante che non ci sia stata nessuna descrizione dell'atto stesso, ma sappiamo che è avvenuto soltanto tramite allusioni dell'autore, quasi come dietro a delle tende rispetto a chi legge, come un fatto saputo ma non osservato direttamente nella lettura.

Mi è piaciuto ciò che ricordo fosse nell'introduzione, anche se non l'ho riletta dopo aver finito il romanzo: se consideriamo che Effi Briest è paragonata ad altri personaggi tragici letterari di donne "adultere", "illuse", come Madame Bovary e Anna Karenina (già che alcuni di noi l'hanno letto per il brb2, pare naturale infilare in questo filone anche Tristana di Galdos), tuttavia rispetto a questi personaggi Effi Briest non ha tutto questo impeto "idealistico" che "giustifica" l'adulterio: per Madame Bovary le letture che hanno guastato la sua percezione di cosa debba essere la passione amorosa (lei è simile a Tristana), dunque un fervore d'animo che rende anche degne di nota le sue scappatelle fuori dal matrimonio, in cui si lascia coinvolgere, trasportare, pur prendendo poi varie cantonate, così anche Anna Karenina - non l'ho letto, ma presumo sia così - è una donna passionale (?), Tristana anche. Effi Briest, e così anche gli altri personaggi, paiono invece rispettare un'intenzione dell'autore Fontane, definito "realista", cioè sono più comuni, non hanno tutta questa vita interiore se non in considerazioni spontanee, naturali che vengono dalle avversità in cui si trovano. Qui davvero si presenta una società in cui vari personaggi - Instetten, i genitori - vivono più esternamente che internamente a sé: mi ha colpito tutta la parte finale dove i vari personaggi si espongono di più con considerazioni esplicite più approfondite. Mi ha colpito anche una frase detta quasi in un punto di morta da Effi su Instetten: un uomo buono, di animo molto nobile, ma è quest'animo nobile che lo rende incapace di vero amore. In effetti Instetten si dimostra definitivamente come un uomo che posto davanti alla rinuncia di una reputazione egregia in favore della salvaguardia del suo legame con Effi, a cui è comunque affezionato, sceglie la prima, perché è in incubo soltanto l'idea di perdere l'onore e di essere giudicato debolmente da chi "sa". Così i genitori ripudiano la figlia, la fanno vivere in solitudine, perché non possono permettersi una vita isolata dalla società, non lo accetterebbero. In pratica si vive per questa famigerata società, per i valori comunemente condivisi, mettendoli in discussione quando già tutto è a scatafascio: Instetten si pente, si rende conto di essersi votato ad una specie di altare vuoto, dal punto di vista dei valori, di apparenza, quando - e come non concordare - è molto più importante la vita affettiva, il piccolo gruppo di affetti che uno si costruisce al di là dei dettami della morale benpensante (di cui il personaggio di Sidonie, quella che fa la morale su tutti e sembra godere del fare queste prediche amareggiate da ultima virtuosa sulla terra in un mondo di indegni, è una sorta di esasperazione rispetto agli altri personaggi).

E anche questo tradimento, fonte di scandalo, avviene quasi come una scappatoia senza chissà quale entusiasmo, una specie di pezza messa ad una vita insoddisfacente, la realtà sentimentale si evince dalle lettere dove sembra che addirittura Effi abbia chiesto a Crampas di lasciare la moglie, tuttavia alla fine anche per lei, complice il tempo che passa, non ha avuto alcun significato. Effi, come detto, è un personaggio che come altri sembra farsi trascinare dagli eventi, ma non c'è passione amorosa di spicco (addirittura si dice, da parte della madre, che Effi non sembra neanche un personaggio votato a un particolare romanticismo, ma più "prosaica"). Forse questa inquietudine, anche il fuggire da un luogo all'altro per sopprimere fantasmi di angosce (come quello del cinese, per me figura simbolica, non si voleva che fosse un vero e proprio mistero "giallo", è una proiezione delle paure di Effi). La leggerezza è forse "morale", perché d'altronde - come capisce lei stessa - non c'è un giusto sentimento che la tenga lontana dal tradimento, non c'è un amore vero e proprio per Instetten che la allontani da impulsi di fuga nelle braccia di altri, dunque si lascia influenzare dalle lusinghe seriali di Crampas e va con lui, buttando all'aria la sicurezza del suo nido familiare. Però c'è anche una leggerezza data dall'età: questo mondo un po' angusto di funzionari, di gente senza molta arte né parte la soffoca, rimpiange i giochi con le altre ragazze, perché si è sposata troppo presto, e i genitori in questo senso l'hanno come condannata*, dato che lei vi ha un posto un altro arrendevole "sta bene" (al matrimonio, intendo, non si è opposta, ma anche lì sì lasciata un po' andare alle circostanze, con un'altra sorta di curiosità più legata alle aspettative date dalla società su come dovesse essere la vita di coppia matrimoniale, lo status di sposati). La leggerezza è anche in questa vita dell'immaginazione infantile: il cinese, i fantasmi, tutto è leggenda da storie gotiche da cui si può rimanere suggestionati, tanto più che si tratta di una bambina abbandonata in un mondo più adulto della sua età "mentale", costretta a stare molto tempo da sola, e con un "pedagogo" come marito, che in qualche modo peggiora la situazione. Vedo che Fontane ha sottolineato molto questo mondo un po' immaginario da cui si fa volentieri trascinare Effi. Anche le si rifugia tra le letture, ma direi che in questo caso è anche un modo per fugare la noia vera e propria di una vita senza guizzi. Il punto è questo, mi pare: ciò che accade, accade anche per la noia di una vita un po' in solitudine, un po' fuori tempo o anzitempo, per la scarsa profondità di chi circonda e vive in funziona degli altri e non di quello che sentono dentro. Un tradimento ridotto all'osso, portato a questa specie di realismo, non per passione, non per amore di un'idea, ma tutto è in balìa della corrente, di un grigiore di vita generale, da cui si cerca di fuggire (addirittura, anche questo mi ha colpito, Crampas non è tanto sconvolto dall'idea di morire in duello, vive con piacere, ma non ci tiene neanche troppo, questo mi sembra indicativo di tutto il mood del libro), e la risoluzione massima è in effetti comprendere una felicità più modesta, legata al quotidiano, al naturale, agli affetti, che è ben lontana da chissà quale romanticismo.

*Il dubbio dell'errore, anche qui giunto troppo tardi da parte dei personaggi che giudicano Effi, viene soltanto sulla tomba ed è fugato dalla frase caratteristica del padre di Effi, "questo campo è troppo vasto", come a dire che se i personaggi si soffermassero al di là della superficie delle cose, vi troverebbero un abisso di considerazioni che li fa desistere, facendo evitare.


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