pianobi: Lettere da Vecchi e Nuovi Continenti discussion
I GdL del pianobi
>
GDL: La vita in tempo di pace II settimana: 8 - 15 Luglio
ferrigno wrote: "Capitoli da leggere:
11.05 a.m.
Sofrano
2.32 p.m."
Grazie, mi dai anche la posizione del Kindle? Questo leggere senza poter vedere i capitoli mi snerva :-D
11.05 a.m.
Sofrano
2.32 p.m."
Grazie, mi dai anche la posizione del Kindle? Questo leggere senza poter vedere i capitoli mi snerva :-D
ferrigno wrote: "Ma come mai non puoi vedere i capitoli?"
Li vedo quando ci arrivo, ma con il Kindle touch faccio fatica a scorrere da un capitolo all'altro, cosa che con il vecchio Kindle era semplicissima e si faceva con un solo clic: a proposito, visto che potrei essere io a non averlo capito, se c'è qualche volenteroso che me lo spieghi... :-)
Li vedo quando ci arrivo, ma con il Kindle touch faccio fatica a scorrere da un capitolo all'altro, cosa che con il vecchio Kindle era semplicissima e si faceva con un solo clic: a proposito, visto che potrei essere io a non averlo capito, se c'è qualche volenteroso che me lo spieghi... :-)

Li vedo quando ci arrivo, ma con il Kindle touch faccio fatica a scorrere da un capitolo all'altro, cosa che con il vecchio Kindle era sem..."
Basta selezionare “vai a” e ti appaiono i capitoli immediatamente.
Oppure usi la selezione pagina in basso e ci sono i capitoli indicati nella barra orizzontale.
Allora è come sospettavo, non ci sono: se uso “vai a” indica solo “inizio, pagina o posizione, copertina, fine”, mentre la voce sommario è disabitata.
Mentre non ho capito qual è l’altra funzione che dici.
Grazie!
Mentre non ho capito qual è l’altra funzione che dici.
Grazie!
piperitapitta wrote: "Allora è come sospettavo, non ci sono: se uso “vai a” indica solo “inizio, pagina o posizione, copertina, fine”, mentre la voce sommario è disabitata.
Mentre non ho capito qual è l’altra funzione ..."
Anche la mia versione non ha i capitoli, li ho aggiunti a mano mettendo i segnaposto. Oppure puoi aggiungere delle note a inizio capitolo, così vedi anche il titolo.
Piper, la tua versione ha anche delle maiuscole a inizio frase che mancano? presumo che nell'originale sia corretto e che la nostra copia "in prestito" sia un po' sbugamata (termine tecnico per "con qualche evidente sbavatura da conversione")
Mentre non ho capito qual è l’altra funzione ..."
Anche la mia versione non ha i capitoli, li ho aggiunti a mano mettendo i segnaposto. Oppure puoi aggiungere delle note a inizio capitolo, così vedi anche il titolo.
Piper, la tua versione ha anche delle maiuscole a inizio frase che mancano? presumo che nell'originale sia corretto e che la nostra copia "in prestito" sia un po' sbugamata (termine tecnico per "con qualche evidente sbavatura da conversione")
Tittirossa wrote: "piperitapitta wrote: "Allora è come sospettavo, non ci sono: se uso “vai a” indica solo “inizio, pagina o posizione, copertina, fine”, mentre la voce sommario è disabitata.
Mentre non ho capito qu..."
Mi sembra che manchino un po' di maiuscole sfuse, non solo a inizio frase, ma ne ho trovata una copia in vendita su Libraccio.it e me la sono accattata :-D
Mentre non ho capito qu..."
Mi sembra che manchino un po' di maiuscole sfuse, non solo a inizio frase, ma ne ho trovata una copia in vendita su Libraccio.it e me la sono accattata :-D

Qualcuno col carteceo può confermare se con le maiuscole è tutto ok? Giusto per sapere, grazie.

lise.charmel wrote: "Io ho l'ebook comprato e non ho notato questa cosa delle maiuscole. Sto leggendo Safrano e la storia lavorativa del giovane Ivo (Ma è possibile che tutte quelle cose in solo due anni?) Lui che si s..."
Beh sì, le maiuscole ci sono, "Padre", "Città di dio", "Città di mare", etc.
Beh sì, le maiuscole ci sono, "Padre", "Città di dio", "Città di mare", etc.

Anch'io ho l'ebook comprato e non ho notato niente di strano, ci sono tutti i capitoli e tutte le maiuscole

con la differenza che Frank Wheeler non era di formazione marxista, nè mostrava alcuna coscienza politica - il protagonista di Revolutionary Road prende la strada fin da sempre segnata per lui che porta ai sobborghi della middle-class americana. Ivo Brandani pensa di poter seguire un altro cammino e viene invece ghermito dal capitale (a cui si abbandona molto volentieri).
Alla fine Wheeler è vittima di se stesso e possiamo averne solo compassione (e, se siamo onesti, scoprirci molto simili a lui) - Brandani è carnefice di se stesso e, tra tutte le sensazioni che mi suscita, sicuramente la compassione e la immedesimazione non sono tra queste

Ok, Frank Wheeler sarà stato anche antipatico ma Yates è tutta un’altra storia

Tornando a Brandani: «Alla stanza delle riunioni si accedeva dalla segreteria di de Klerk: era ampia e si apriva con una vetrata a tutta altezza sul laghetto artificiale di quella che un tempo era stata l'Esposizione Universale Fascistica.»

Palazzo dell'Eni a Roma nel quartiere EUR (Esposizione Universale Roma, quartiere costruito per l'occasione del 1942).

Palazzo dell'Eni a Roma nel quartiere EUR (Esposizione Universale Roma, quartiere costruito per l'occasione del 1942).




Anch'io ho trovato la trama un po' improbabile: come può uno essere così scemo da mettersi in una situazione del genere?
A metà romanzo, il mio giudizio è ancora sospeso.



Non spoilero, ma Sofrano mi ha fatto piombare in pieni anni '80-'90 e nell'universo wanna-be-yuppe-pure-mi (anche se manca quasi del tutto la neve). un grande Mah!
in questo momento (quasi alla fine della seconda tappa) non riesco proprio a dare un giudizio, troppo diversi tra loro i capitoli e se prosegue così mi dà un po' l'idea di un catalogo di stili-e-generi letterari.
Si lascia leggere, ma non mi lascia molto, se non una grande abilità nella descrizione degli eco-sistemi (isole greche, barca a vela, strade&municipi di Roma, etc.) e un sotto-borborigmo continuo di insoddisfazione da vecchiaia.
Non so perché ma mi ricorda Roth. Non lo so, perché non sono una grande lettrice di Roth (non sono praticamente una lettrice :-) ) ma solo delle recensioni-commenti alle sue opere. Qualche grande lettore di Roth può dirmi se la mia è una sensazione a capocchia, o se effettivamente ci sono sono dei punti di contatto?
Si lascia leggere, ma non mi lascia molto, se non una grande abilità nella descrizione degli eco-sistemi (isole greche, barca a vela, strade&municipi di Roma, etc.) e un sotto-borborigmo continuo di insoddisfazione da vecchiaia.
Non so perché ma mi ricorda Roth. Non lo so, perché non sono una grande lettrice di Roth (non sono praticamente una lettrice :-) ) ma solo delle recensioni-commenti alle sue opere. Qualche grande lettore di Roth può dirmi se la mia è una sensazione a capocchia, o se effettivamente ci sono sono dei punti di contatto?
Non ho ancora finito la tappa, ma sono appena arrivata a Sofrano, e non posso non fare a meno di notare e di annotare una connessione fra il Ripley dei romanzi di Patricia Highsmith (autrice anche del romanzo da cui Wenders trasse L'amico americano, il film che le due coppie vanno a vedere quando si incontrano a cinema e di cui dibattono a lungo) e quanto accade durante la navigazione in acque greche (che invece sembra ricalcare in parte Il Talento di Mr. Ripley).

L'Istituto di Cultura Giapponese a Valle Giulia, nei pressi della Facoltà di Architettura, un luogo molto bello dove, tra le altre cose, nel mese di aprile ci si può recare a visitare i giardini e osservare i sakura in fiore e celebrare l'hanami.
Prenotando, in effetti, ed è sempre più difficile riuscire a farlo, ahimè.
Prenotando, in effetti, ed è sempre più difficile riuscire a farlo, ahimè.

Tittirossa wrote: "in questo momento (quasi alla fine della seconda tappa) non riesco proprio a dare un giudizio, troppo diversi tra loro i capitoli e se prosegue così mi dà un po' l'idea di un catalogo di stili-e-ge..."
Titti, personalmente non ho trovato affinità con Roth, non con il Roth che ho letto io: ci vorrebbe @Ubik, che Roth l'ha letto tutto, ma non ha ancora deciso di leggere Pecoraro :-)
Titti, personalmente non ho trovato affinità con Roth, non con il Roth che ho letto io: ci vorrebbe @Ubik, che Roth l'ha letto tutto, ma non ha ancora deciso di leggere Pecoraro :-)

Possiamo parlarne?
Spero di non spoilerare (sono andata avanti, lo sto finendo, non riesco a centellinare un libro che mi prende il giusto, e temo che se lo intercalo troppo con altri mi passi la voglia di finirlo, e soprattutto voglio capire se i capitoli che saltellano nelle varie decadi hanno un senso finale o alla fin fine solo soltanto un catalogo di esperienze per definire il presente).
La "cornice" (con la storia della barriera corallina) mi sta coinvolgendo di più rispetto alle storie-decadi: sembra un progetto surreale ma è oltremodo reale. E l'adesione del "fattuale" Brandani a un progetto così ultra-fake (il nome della società Fakenature è perfetto) definisce il suo livello di scoglionamento*, e la sua completa resa. Solo che non c'è un Ente,un'Autorità a cui arrendersi. Brandani si arrende e recede dall'idea che aveva di se stesso (forse, forse lo scopriremo a libro finito). O forse si arrende allo spirito dei tempi (bel modo per definire le situazioni di merda*).
Queste le riflessioni sulla "storia".
*Brandani e le sue bordate influenzano un po' di coprolalia anche in me.
Spero di non spoilerare (sono andata avanti, lo sto finendo, non riesco a centellinare un libro che mi prende il giusto, e temo che se lo intercalo troppo con altri mi passi la voglia di finirlo, e soprattutto voglio capire se i capitoli che saltellano nelle varie decadi hanno un senso finale o alla fin fine solo soltanto un catalogo di esperienze per definire il presente).
La "cornice" (con la storia della barriera corallina) mi sta coinvolgendo di più rispetto alle storie-decadi: sembra un progetto surreale ma è oltremodo reale. E l'adesione del "fattuale" Brandani a un progetto così ultra-fake (il nome della società Fakenature è perfetto) definisce il suo livello di scoglionamento*, e la sua completa resa. Solo che non c'è un Ente,un'Autorità a cui arrendersi. Brandani si arrende e recede dall'idea che aveva di se stesso (forse, forse lo scopriremo a libro finito). O forse si arrende allo spirito dei tempi (bel modo per definire le situazioni di merda*).
Queste le riflessioni sulla "storia".
*Brandani e le sue bordate influenzano un po' di coprolalia anche in me.
(seguendo le indicazioni delle 500 battute, spezzo il commento :-) )
Sullo stile sospendo il giudizio. Scrive bene, si fa leggere, riesce a spezzare la misantropia con pagine brillanti (ad es. la descrizione delle isole greche è abbacinante) o paludose (in Monsone, la Città di dio), quando serve. Questa commistione però rimane scollegata, non so quanto volutamente. Un libro molto molto pensato. Molto molto costruito. E quando l'ordito del libro si vede sotto trama mhmmm, non mi convince mai pienamente.
Sullo stile sospendo il giudizio. Scrive bene, si fa leggere, riesce a spezzare la misantropia con pagine brillanti (ad es. la descrizione delle isole greche è abbacinante) o paludose (in Monsone, la Città di dio), quando serve. Questa commistione però rimane scollegata, non so quanto volutamente. Un libro molto molto pensato. Molto molto costruito. E quando l'ordito del libro si vede sotto trama mhmmm, non mi convince mai pienamente.
Tittirossa wrote: "(seguendo le indicazioni delle 500 battute, spezzo il commento :-) )
Sullo stile sospendo il giudizio. Scrive bene, si fa leggere, riesce a spezzare la misantropia con pagine brillanti (ad es. la..."
Per ora l'unica spiegazione che trovo, molto semplice (ma non è detto che la spiegazione debba essere per forza complicata) è che il racconto delle decadi serva a spiegare il Brandani in attesa all'aeroporto, che arriveremo a un momento in cui decade e presente si sovrapporranno svelandoci come l'uomo faber sia potuto diventare l'uomo scoglionato (passate il termine) del presente.
Personalmente ho patito il '68, ma ne parleremo nel nuovo thread.
Sullo stile sospendo il giudizio. Scrive bene, si fa leggere, riesce a spezzare la misantropia con pagine brillanti (ad es. la..."
Per ora l'unica spiegazione che trovo, molto semplice (ma non è detto che la spiegazione debba essere per forza complicata) è che il racconto delle decadi serva a spiegare il Brandani in attesa all'aeroporto, che arriveremo a un momento in cui decade e presente si sovrapporranno svelandoci come l'uomo faber sia potuto diventare l'uomo scoglionato (passate il termine) del presente.
Personalmente ho patito il '68, ma ne parleremo nel nuovo thread.

Spero di non spoilerare (sono andata avanti, lo sto finendo, non riesco a centellinare un libro che mi prende il giusto, e temo che se lo intercalo troppo con altri mi passi la ..."
d'accordo con te, è una lettura che mal sopporta di essere centellinata e/o diluita. E secondo me non lo merita, intendo dire: è un libro di valore che merita quel briciolo di attenzione e sforzo in più.
Se, per meglio orientarti, ti serve un indizio non troppo spoilerante sul significato del saltellamento nel tempo tra un episodio e l'altro, accenno qualcosa nel mio commento qui.

Per quanto riguarda lo stile, lo trovo ingegneristico, ovvero funzionale. Apparentemente, poco interessante; però, tutti questi cambi di tono e ritmo. A tratti prende un ritmo ossessivo, diventa paranoide e ripetitivo. A tratti rallenta e si fa lirico. Cambia registro in modo radicale, mantenendo comunque una fruibilità elevata.

Invece i cambi di genere sono un punto di forza del libro non li ho trovati faticosi, né slegati né li ho molto percepiti per la verità , in ogni caso trovo che danno struttura alla storia, la rendono più romanzo e meno flusso di pensieri destinato a dare sfogo ad una propria visione del mondo.
Al di là di tutto, soprattutto del limitarsi (cosa che ho fatto io per prima) a definire unicamente noiosa la parte sul ’68, trovo che renda molto bene l’idea dello spaesamento fisico ed emotivo, nonché la concitazione dei momenti, l’incapacità di farne parte, la presa di coscienza della propria vigliaccheria, ma che questo, in termini di lettura e di gradevolezza, sia eccessivamente lungo, finendo così per annoiare.

ferrigno wrote: "Concordo. Lo spaesamento è ben reso. In genere, in tutto il libro ci sono vari brani in cui lo spaesamento e la confusione sono ben resi. Forse quella parte è tirata un po' per le lunghe."
A proposito, ma siamo nella tappa sbagliata?
A proposito, ma siamo nella tappa sbagliata?
11.05 a.m.
Sofrano
2.32 p.m.