APRILE - Voti e commenti (Gara d'Autore 10)

[Aleale89]

Io ho terminato giusta giusta il 30 Il giardino delle vergini suicide, ma non sono riuscita a commentare ieri, per fortuna mi sono staccata dal pc per un giorno. =)

Dunque, non credevo di riuscire a terminarlo in tempo perché l'ho recuperato tardi dalla biblioteca e inizialmente faticavo a ingranare. Invece poi la lettura è diventata molto più scorrevole, e nonostante il finale fosse già più che palese fin dall'incipit, non mancava la curiosità di sapere come Eugenides avrebbe trattato la trama. La storia ti lascia certamente delle perplessità (la curiosità morbosa dei vicini, che però non fanno nulla in primis, tutta la storia dei reperti numerati..mah)
Però mi ha tenuta tutto sommato incollata alle pagine e quindi voto 8!

[Lù]

Con qualche giorno di ritardo aggiorno una lettura finita con qualche ora di ritardo: il quaderno rosso di Michael Bussi! Non una lettura folgorante, ma molto piacevole. Non avevo mai letto nulla di questo autore e, beh, ora ho voglia di leggere qualcos’altro di suo e quindi direi che l’obiettivo della sfida è stato raggiunto!
Voto: 7.5

[Amaranta]

A malincuore abbandono La volatilità dell'amore di Uwe Timm. Dopo 50 pagine il libro non decolla, lo sto trovando di una noia mortale. Mi spiace.

[Pippicalzelunghe]

Lù wrote: "Con qualche giorno di ritardo aggiorno una lettura finita con qualche ora di ritardo: il quaderno rosso di Michael Bussi! Non una lettura folgorante, ma molto piacevole. Non avevo mai letto nulla d..."

Lù sono contenta! Lo leggerò presto anch'io ^_*

[Patryx]

Anche se in ritardo ho terminato Ho sposato un comunista

voto: 6,5

Ecco il mio commento

[Mickdemaria]

Ciao a tutti, incredibile ritardo segnalo la lettura di Paula di Isabel Allende (Manager Lù)

Non sono un grande amante della letteratura sudamericana. Non sono un grande amante del realismo magico. Non sono neanche un grande amante della Allende della quale ho letto poco ma alla quale riconosco sicuramente una penna felice e qualità letteraria.
Ma questo Paula è probabilmente un "romanzo a parte", un unicum nella sua produzione nel quale ritroviamo però le caratteristiche che hanno reso la Allende un'autrice letta e amata a livello mondiale. Si tratta, in effetti, di un diario più che di un romanzo. Un diario nel quale l'autrice abbandona ogni velleità letteraria ed intraprende un lungo dialogo con un'interlocutrice muta, la figlia malata di porfiria, un dialogo lungo mesi in attesa di una risposta che non verrà mai, la pagina diventa un mezzo per cercare un modo di comunicare e nello stesso tempo uno specchio in cui riflettersi. L'opera, inutile dirlo, ha una grande forza emotiva, ma non è solo il racconto di una tragedia che la rende così forte: C'è dentro tutta una vita di speranze, di dolori, di rimpianti che viene ripercorsa. C'è la storia del Cile, il governo Allende, il golpe, e Pinochet. Ci sono la guerra e la paura, l'infanzia e la violenza, e gli amori che iniziano e che si sgretolano. Non c'è niente che Isabel nasconda all'orecchio della figlia che la ascolta e con cui parla solo in un mondo sospeso tra magia e realtà, non ci sono pudori, tutto è diretto, cristallino e rilucente come visto da dietro una lacrima. Un libro dolce e potente che di sicuro anche i lettori più lontani da quella letteratura non potranno non amare.
Voto: 8

[Acrasia]

Mickdemaria wrote: "Ciao a tutti, incredibile ritardo segnalo la lettura di Paula di Isabel Allende (Manager Lù)

Non sono un grande amante della letteratura sudamericana. Non sono un grande amante del realismo magico..."

Bellissimo commento Mick, un libro che ho amato e che con le tue parole mi hai fatto "rivivere".