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Copia usata o fallata?
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So che il Libraccio (così come IBS) oltre agli usati vende anche i remainders, ovvero libri nuovi ormai usciti di catalogo. Su IBS stanno nella sezione Outlet, e sono venduti al 50% di sconto o più. Questi libri sono ovviamente intonsi, perché hanno solo viaggiato per magazzini, ma non hanno mai incontrato un lettore (a volte mi sono arrivati anche incellophanati).
Ho sempre frequentato le bancarelle di remainders, anche da bambina. Ricordo che ogni tanto vi si trovavano volumi con incisa in copertina una lettera (di solito una S). A volte ne ho acquistati, ma in alcuni casi mi è capitato di scoprire come fossero copie "fallate", con errori di stampa più o meno eclatanti: sono incappata in una copia de "Il giornalino di GianBurrasca" con varie pagine bianche alternate alle altre (il che rendeva la lettura impossibile, infatti poi ne ho comprato un'altra edizione) e in una copia di "Favole al telefono" con le pagine "sbiadite" in modo alterno, due sì e due no (in quel caso la lettura era comunque possibile, e infatti ho conservato il volume).
Non mi è ben chiaro come le copie "sbagliate" raggiungano il mercato consapevolmente, ma evidentemente succede (mi sono sempre chiesta se la S stesse per "copia saggio").
Boh!

Però adesso sono curiosa di leggere una risposta alla domanda posta da Moloch.

So che il Libraccio (così come IBS) oltre agli usati vende anche i remainders, ovvero libri nuovi ormai ..."
Giusto, come ho potuto dimenticare i remainder?!
A me, se fossero effettivamente copie difettose, sembra una buona pratica, a patto che sia trasparente, così uno sa cosa sta comprando, e ovviamente i difetti non siano tali da rendere la lettura impossibile. Nel mio caso si tratta di qualche errore qua e là, nulla di che, ma il caso narrato da minty è già più grave.

L'impressione che ho avuto è che qualcuno l'abbia comprato e, scoprendo l'errore, abbia cercato di guadagnarci qualcosa invece di buttar via il libro o chiedere la sostituzione.
Comunque quelli del Libraccio sono stati gentilissimi, avevo ancora lo scontrino e me l'hanno sostituito senza fare storie :)
...avendogli spiegato il problema spero che l'abbiano mandato al macero e che non l'abbiano rimesso sullo scaffale! XD

@ Marina
vivendo in Austria parecchi mesi all’anno, posso affermare che la loro attenzione al consumatore non ha confronti ( in qualunque campo ) , se riporti un articolo , anche solo se hai cambiato idea, ricevi indietro i soldi pronta cassa, no buoni o sostituzioni....

Io frequento una certa bancarella a Firenze (chi conosce la città, sa di quale parlo). Lì puoi trovare anche bestseller nuovissimi, appena usciti e ancora in classifica, anche in copertina rigida (da Dan Brown a Camilleri). Credo che molti di questi testi siano semplicemente regali dati indietro da persone che li hanno letti e non erano interessate a tenerli oppure non li hanno graditi e se sono sbarazzate (tipo il nostro Pozzo). Trovi anche molti saggi di livello universitario, di cui magari qualche studente ha letto soltanto qualche capitolo e che non sono per niente danneggiati. A volte capitano invece libri supersottolineati o usati, e allora lì devi capire se ne vale la pena o no.
Devo dire che a me è capitato di scoprire e/o acquistare libri nuovi "fallati" anche in libreria, dove a rigore le copie dovrebbero essere quelle definitive. Una volta acquistai una copia di "Il giro di vite", edizione Oscar Mondadori, in una libreria Mondadori: fui costretto a riportarla per sostituirla, perché per un errore di assemblaggio, una parte del libro era presente due volte e ne mancava un'altra.
Il libro di cui ho parlato nell'altro topic è stato da me acquistato al banco Voland dell'edizione 2016 del Pisa Book Festival: un libro fallato acquistato direttamente dall'editore! All'epoca lo sfogliai rapidamente per vedere se era tutto ok (lo faccio sempre): le pagine però sono parecchio sottili e non si staccano facilmente, per cui non mi accorsi del problema.
Infine, una volta nella libreria Ubik dove mi servo di solito ho trovato un libro nella cui prima pagina era indicato a penna un numero di classificazione da biblioteca: evidentemente il libro era arrivato a una biblioteca, ma poi per qualche motivo (copia doppia?) era stato riportato all'editore che l'aveva inviato a una libreria... o almeno penso che sia così che si sono svolte le cose.

Pierre wrote: "Una volta acquistai una copia di "Il giro di vite", edizione Oscar Mondadori, in una libreria Mondadori: fui costretto a riportarla per sostituirla, perché per un errore di assemblaggio, una parte del libro era presente due volte e ne mancava un'altra."
Sì, questo è un errore che può capitare, quando in tipografia invertono/sostituiscono dei fascicoli in fase di assemblaggio. Da lettrice di fumetti, mi è capitato anche troppo spesso, purtroppo. Di solito, se l'errore riguarda l'intera tiratura, all'editore tocca ristampare tutto e sostituire i fallati a chi lo desidera. Ma spesso c'è una parte di tiratura corretta, e allora si procede a sostituire le copie fallate su richiesta e bon.
Ricordo un caso in cui all'interno di un fumetto americano c'era un capitolo appartenente proprio a una serie diversa (stampata dallo stesso editore nella stessa tipografia). Una cosa molto dadaista XD
Purtroppo sono casi che capitano spesso anche coi libri "normali" ormai, viviamo in un'epoca in cui le fasi di edizione sono state ridotte all'osso, e certune (come il controllo post-stampa) vengono ormai saltate a piè pari per ridurre i costi :-\

Ormai il tempo per rendere il volume era bello che passato, quindi ho iniziato a controllarlo pagina per pagina scoprendo, per fortuna, che non aveva pagine mancanti. Non ho neanche trovato pagine stampate male, sbiadite o nell'ordine sbagliato, quindi mi chiedo...qualcuno di voi sa cosa rende un libro "di seconda scelta"?
Interessante; cercando su Google vedo che il tuo non è un caso unico ma vari libri usati rimessi in vendita presentano questo timbro.
https://ilpoltronauta.files.wordpress...
Una ipotesi che mi veniva in mente è che il libro venisse da una biblioteca che aveva più copie dello stesso e, per qualche ragione, questa è considerata "peggiore" (forse più rovinata o più fragile).
Ma il timbro sembra messo al momento della stampa; forse c'è qualche difettuccio tecnico, che magari un occhio non esperto non nota subito, una rilegatura riuscita un po' peggio, chissà.
https://ilpoltronauta.files.wordpress...
Una ipotesi che mi veniva in mente è che il libro venisse da una biblioteca che aveva più copie dello stesso e, per qualche ragione, questa è considerata "peggiore" (forse più rovinata o più fragile).
Ma il timbro sembra messo al momento della stampa; forse c'è qualche difettuccio tecnico, che magari un occhio non esperto non nota subito, una rilegatura riuscita un po' peggio, chissà.

https://ilpoltronauta.files.wordpress...
..."
Ma guarda, avevo cercato su internet ma questa mi era proprio sfuggita, grazie Moloch! :)
Mi sa che hai ragione... il mio libro è una copia di 50 segreti magici per dipingere, e all'interno è pieno di bozzetti e disegni di Dalì, magari sono quelli a non essere venuti al meglio, anche se ad una prima occhiata non ho notato grandi imperfezioni.
....Tra parentesi, mi sa che si tratta di una selezione pre-crisi, perchè non ce le vedo molto le case editrici degli ultimi anni mettersi a fare un controllo qualità così scrupoloso XD


Non mancavano pagine e, a quanto ricordo non c'erano evidenti errori grammaticali, ma la copertina era leggermente diversa rispetto all'edizione che ho trovato online e mancavano le solite scritte della casa editrice (copyright, anno di pubblicazione, ecc...), anzi mancava del tutto la casa editrice.
Per il resto compro sempre ai mercatini e c'è anche da me una bancarella che ha anche parecchi libri nuovi, ma credo che riesca a fare un accordo con case editrici o librerie perchè non ho mai notato copie di seconda mano o fallate...
Domenica ci sarà il mercatino e stavolta osserverò con più attenzione...
Per i libri comprati in libreria ho riscontrato solamente a volte pagine tagliate male, fortunatamente senza nessun danno per la parte scritta...

Mi sa che a questo punto l'arcano potrebbe essere risolto: la S probabilmente sta per "seconda scelta" ;)
Cooomunque credo di aver scoperto il motivo del timbro: la quarta di copertina, dove di solito ci sono le bio dell'autore, è vuota! Cioè, la grafica c'è, ma è completamente priva di testo!
Tutto sommato credo di essermela cavata a buon mercato!
Ormai per tutti i libri che comprerò da Libraccio e che non mi sembreranno realmente usati mi metterò a fare questa "caccia all'errore" stile Settimana Enigmistica! :-D
Compro quasi sempre su Libraccio, o nel reparto usato di una grande libreria IBS: si trovano libri, anche recentissimi, scontati del 50%. Molti libri acquistati mi sono arrivati sottolineati o comunque chiaramente usati, e va bene, ma molti altri invece erano in condizioni praticamente perfette, è difficile pensare che fossero veramente già stati "usati" da qualcuno e poi rivenduti. Siccome però mi è capitato varie volte di notare alcuni errori di stampa piuttosto evidenti (anche nel libro che sto leggendo ora), mi sono chiesta: ma è possibile che più che usati questi siano prime tirature magari leggermente difettose che vengono messe in vendita lo stesso ma fortemente scontate?
Giusto una curiosità, chissà se qualcuno più esperto dei meccanismi dell'editoria mi sa rispondere.
edit: In effetti mi ricordo che in una libreria di New York vendevano anche delle copie date a "lettori beta", sempre molto scontate, con l'avvertenza (se non ricordo male) "questi libri sono venduti con lo sconto X perché potrebbero contenere degli errori o essere leggermente diversi dalla versione definitiva perché (appunto) sono copie anteprima ecc ecc"