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GDL: Il master di Ballantrae di Robert L. Stevenson
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Anto_s1977
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Aug 08, 2018 04:20AM

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Sono arrivata al capitolo 5.
I primi due capitoli sono un po' faticosi e di quel periodo storico non so nulla (maledetta ignoranza, chi è alleato con chi e perché mi sfugge proprio), ma dal 3° si entra nel vivo e la storia cambia marcia. Sono curiosa di vedere cosa tirerà fuori dal cilindro il master (James)
I primi due capitoli sono un po' faticosi e di quel periodo storico non so nulla (maledetta ignoranza, chi è alleato con chi e perché mi sfugge proprio), ma dal 3° si entra nel vivo e la storia cambia marcia. Sono curiosa di vedere cosa tirerà fuori dal cilindro il master (James)
No, no, per niente. Scorre che è un piacere. Domani spero di finirlo anche perché le 'malefatte' del master mi intrigano di brutto
La parte storica non la so, quello che ho capito è che ad un certo punto c'è stata una guerra tra inglesi e scozzesi e, per essere preparati a qualsiasi situazione e cadere sempre in piedi, James va con gli inglesi e Henry con gli scozzesi


Non impazzisco per questo genere di letteratura, tanti anni fa avevo letto Il saccheggiatore di relitti, non ricordo nulla del libro, ricordo solo che non mi era piaciuto. Altri due libri vorrei leggere di Stevenson, L'isola del tesoro e Lo strano caso del Dottor Jeckyll e del Signor Hyde, spero siano migliori.
Il Signore di Ballantrae non è di certo una lettura leggera, è un libro abbastanza complesso, spesso ho dovuto rileggere passi interi, ma è comunque molto interessante. L’aver impostato il romanzo come una raccolta di memorie ha reso un po’ più comprensibile la narrazione e sicuramente più coinvolgente.
Enrico un uomo buono, che sopporta soprusi e maldicenze, per far valere le sue ragioni, è costretto a diventare simile al malvagio fratello... ed infatti il lettore si ritrova a prendere le difese prima dell’uno e poi dell’altro. L’abilità di Stevenson sta proprio
nel continuo alternarsi del bene e del male, tanto da non far distinguere più il buono dal cattivo. Bellissime le descrizioni delle ambientazioni ed azzeccato il finale, un po' forzato, ma che di certo non poteva essere diverso.
Insomma, piaciuto, ma fino ad un certo punto?
Io ne sono stata affascinata proprio dai cambiamenti dei personaggi che hanno permesso a Stevenson di mostrarci le a sfaccettature delle rispettive personalità.
Jeckill è un bellissimo libro caratterizzato sempre dal tema del doppio; l'isola del tesoro, invece, l'ho letto da piccola e non mi aveva entusiasmato più di tanto. Non so a distanza di anni che impressioni ne avrei
Io ne sono stata affascinata proprio dai cambiamenti dei personaggi che hanno permesso a Stevenson di mostrarci le a sfaccettature delle rispettive personalità.
Jeckill è un bellissimo libro caratterizzato sempre dal tema del doppio; l'isola del tesoro, invece, l'ho letto da piccola e non mi aveva entusiasmato più di tanto. Non so a distanza di anni che impressioni ne avrei


..per ora non mi sbilancio..in generale la lettura è scorrevole, ma in alcuni punti trovo che ristagni un po'..

Ho apprezzato molto la caratterizzazione di personaggi! ..di Henry e James, ma anche di Mackellar..col suo modo di fare da vecchia beghina! Il modo in cui il carattere di Henry cambia in seguito alle continue vessazioni del fratello e alle reazioni/incomprensioni dei famigliari è molto umano e molto verosimile! ..purtroppo è vero che ci sono persone che suscitano istintivamente simpatia e altre che nonostante tutti gli sforzi, non riescono ad entrare in sintonia con gli altri! ..e in effetti, nonostante presentato dal punto di vista forse parziale di MacKellar, Henry non riesce comunque a risultare davvero simpatico, per le scelte fatte, per le mancate spiegazioni, per il suo atteggiamento nei confronti della moglie, ma soprattutto della figlia..