pianobi: Lettere da Vecchi e Nuovi Continenti discussion

Philip Roth
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message 51: by Karenina (new)

Karenina | 568 comments Nessuno cita La controvita, fra i miei preferiti.


message 52: by Emmapeel (new)

Emmapeel | 917 comments Mi sento molto in minoranza qui: letti solo due Roth, ho detestato Pastorale americana e dato cinque stelle a Il teatro di Sabbath.
Ho paura a leggerne un terzo che mi faccia definitivamente allontanare dalla sua opera, quindi rimando vigliaccamente.


message 53: by Hinako (new)

Hinako Ninomiya | 450 comments Minoranza nella minoranza. Letto solo Pastorale americana, che ho apprezzato, ma non mi ha fatto impazzire.
A differenza di alcuni miei amici che hanno odiato il finale, per me quella è una delle parti migliori.


message 54: by Antonio (new)

Antonio Fanelli (voss63) | 480 comments Hinako wrote: "Minoranza nella minoranza. Letto solo Pastorale americana, che ho apprezzato, ma non mi ha fatto impazzire.
"


idem
Gran bella storia, molto ben scritta.
Rimane un ottimo romanzo scritto da un ottimo scrittore.
Non escludo in futuro di leggere altro, ma non nell'immediato.


message 55: by Frabe (new)

Frabe | 71 comments Di Roth ho letto tutto (purtroppo). Cinque stelle per: Lamento di Portnoy, Il professore di desiderio, La controvita, Pastorale americana, Ho sposato un comunista, La macchia umana, Patrimonio, Perché scrivere?


message 56: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5160 comments Mod
Aggiornamento.
Sulla base dei vostri consigli, la classifica è la seguente:

6- Pastorale americana
6 - Lamento di Portnoy
5 - La macchia umana
3 - Il teatro di Sabbath
3 - Operazione Shylock
3 - Il complotto contro l'America
2 - Il grande romanzo americano
1 - Patrimonio
1 - I fatti
1 - Ho sposato un comunista
1 - Lo scrittore fantasma
1 - Zuckerman scatenato
1 - Indignazione
1 - Nemesi
1 - La nostra gang

Avendo già letto Pastorale americana, ed avendo trovato su Libraccio Il Lamento di Portnoy, mi dedicherò a quest'ultimo.

volevo scaricare l'estratto della biografia per kindle e ............... non esiste in ebook in italiano! (scaricato l'estratto in inglese, e scoperto che l'ebook english costa 19.99 .... te possino!)


message 57: by Krodì80 (new)

Krodì80 | 830 comments Tittirossa wrote: "Aggiornamento.
Sulla base dei vostri consigli, la classifica è la seguente:

6- Pastorale americana
6 - Lamento di Portnoy
5 - La macchia umana
3 - Il teatro di Sabbath
3 - Operazione Shylock
3 - I..."


Ottima scelta @Titti! Mi avete fatto venire voglia di riprendere in mano Roth, ho il tomazzo Zuckerman con quattro testi, di cui ho letto solo (con piacere) Lo scrittore fantasma... vedremo. Sono indietro su tutte le letture ahimè :)


message 58: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5160 comments Mod
ho iniziato la biografia (l'estratto in inglese me ne fa leggere un duecento pagine) e ho realizzato di aver già letto Il lamento di portnoy e di averlo completamente rimosso dalla memoria :-(


message 59: by Krodì80 (last edited Oct 21, 2022 12:12AM) (new)

Krodì80 | 830 comments Tittirossa wrote: "ho iniziato la biografia (l'estratto in inglese me ne fa leggere un duecento pagine) e ho realizzato di aver già letto Il lamento di portnoy e di averlo completamente rimosso dalla memoria :-("

Il teatro di Sabbath allora! Anche la macchia umana merita


message 60: by Sarag22 (new)

Sarag22 | 583 comments Il prossimo che leggerò sarà Il teatro di Sabbath, l'ho acquistato di recente.
Lamento di Portnoy non è tra i miei preferiti, mi piace per la freschezza e perché si vede che è l'origine di quello che ci sarà dopo.


message 61: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5160 comments Mod
trovato finalmente l'ebook della versione inglese, un po' scoraggiata dalla "durata" (il kindle mi dice 21 ore !) :-)

Il tono è boh, perfino le didascalie delle foto sembra che abbiano impresso un tono volutamente sarcastico (voluto da PR?), nel senso che tutte le volte che c'è Philip coi genitori o con gli amci, viene definito "famous" . In generale (sono a pagina 100 su 800) sembra scritto sotto dettatura, senza lo spirito che viene attribuito a PR.
Cerco di spiegarmi: non ho chissà quale conoscenza di Roth (ho letto solo 2-3 libri), ma mi sono letta le critiche positive (quelle per cui è Il Grande Autore Americano A Cui Hanno Negato Il Nobel), e trovo qui uno spirito inacidito. Ma non è una autobiografia, quindi non posso imputarla a lui. D'altronde non so quanto ci sia dell'autore .... insomma, non so se funzionerà il motivo per cui lo sto leggendo :-) (ovvero innescare l'effetto Simenon)


message 62: by Giovanni84 (new)

Giovanni84 | 811 comments Tittirossa wrote: "trovato finalmente l'ebook della versione inglese, un po' scoraggiata dalla "durata" (il kindle mi dice 21 ore !) :-)

Il tono è boh, perfino le didascalie delle foto sembra che abbiano impresso u..."


Ma nel senso che hai iniziato a leggere Simenon dopo aver letto una sua biografia?
Io sono molto titubante a basarmi sulle biografie degli autori, per sentirmi ispirato a leggerli. La mia teoria è che la maggior parte dei grandi autori sia gente noiosa o antipatica 😅


message 63: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5160 comments Mod
@giovanni avevo letto qualcosa dei romanzi di Sim ma mi avevano lasciata perplessa, poi honletto la sua (terza) autobiografia, Memorie Intime, che -oltre ad essere scritta benissimo - apre una visione intima sui romanzi (che a me non si era svelata, a differenza di altri lettori). a quel punto ho iniziato a leggerlo con un'altra percezione.
se.da un lato sono unappassionata di auto e biografie, dall'altro non è che mi interessi più di tanto la vita degli autori, TRANNE per quelli la cui vita è dichiaratamente un pezzo di scrittura (tipo chatwin) .
Roth è una incognita, letto qualcosa, apprezzato ma non ne ho mai colto la grandezza che altri decantano. visto che anche lui ha usato pezzi di vita, mi sono detta, uniamo la mia passione per le bio per vedere se mi regala il piacere di leggere


message 64: by Catoblepa (new)

Catoblepa (Protomoderno) | 5424 comments Mod
Sto ancora leggendo quella specie di strano diario di Christa Wolf, e a un certo punto, nel 1994, scrive:

"Gerd ha letto l'autobiografia di Philip Roth ed è entusiasta e divertito."

Gerd è il marito della Wolf: Titti, confermi le sue impressioni?


message 65: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5160 comments Mod
Catoblepa wrote: "Sto ancora leggendo quella specie di strano diario di Christa Wolf, e a un certo punto, nel 1994, scrive:

"Gerd ha letto l'autobiografia di Philip Roth ed è entusiasta e divertito."

Gerd è il mar..."


eh ma quella deve essere l'autobiografia che ha scritto direttamente I fatti. Autobiografia di un romanziere nel 1988.

Queslla di Bailey che sto leggendo è una biografia autorizzata, in cui si sente molto la direzione data dal biografato ma manca (imho, e considera che non sono per niente una rothiana) la genialità. Quindi è tutto un po' greve, un po' pesante, un po' artefatto.
Forse per l'effetto Simenon avrei fatto meglio a leggere I fatti :-)


message 66: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5160 comments Mod
update: man mano che ci si inoltra nella vita (ovvero avanza l'età) e nell'opera diventa decisamente più interessante.
Però non è detto che si mantenga su questo livello.
La morte di Maggie e quindi l'eliminazione di tutta la grevità con cui viene vissuta (e descritta: si avverte la fatica di stare sul difficilissimo crinale di ricostruire fatti inquinati volontariamente dai due protagonisti e cmq mantenere la decenza verso una persona morta al momento della scrittura, e che quindi non può difendersi) questa relazione per un bel po' di capitoli ha contribuito a focalizzare la biografia soprattutto sulla scrittura.
Quando pensavo che questo fosse un driver, sono arrivata al punto in cui scrive Seno e Il Grande Romanzo Americano e ci sono pochissimi riferimenti all'elaborazione dei due testi.


message 67: by sigurd (new)

sigurd | 64 comments Sarebbe bello se la biografia di Roth scritta da Bayleis fosse come quella che Boswell scrisse per Samuel Johnson... ma mi chiedo, può quella melassa cioccolatosa di bayleis scrivere una biografia così bella? chi l'ha letta?


message 68: by minty (new)

minty (minty_2017) | 1048 comments sigurd wrote: "può quella melassa cioccolatosa di bayleis"

Ma parli dell'autore o del liquore? XD


message 69: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5160 comments Mod
io ho letto la bio di Roth scritta da Bailey e stralci di quella di Boswell. No, non è all'altezza, ma ad esempio è molto meglio di quella di Chatwin scritta da Shakespeare.

quando avrò tempo scriverò un commento articolato ma, grossomodo
1) inizio (ovvero nascita-parenti-adolescenza) e fine (ovvero senescenza-malattie-morte) sono un po' una palla;
2) storie di donne problematiche (prima moglie, seconda moglie) sono un po' un giustificativo (brillante nel secondo caso, angoscioso nel primo);
3) storia dei libri e dei suoi interessi, molto ben trattata (probabilmente gli appunti di PR hanno costituito una traccia importante)
4) c'è poco gossip (a parte il punto 2) e questo per me è un plus


message 70: by sigurd (new)

sigurd | 64 comments minty wrote: "sigurd wrote: "può quella melassa cioccolatosa di bayleis"

Ma parli dell'autore o del liquore? XD"


:-P scherzetti!
che poi si chiama Blake Bailey. che caspita di nome figo! è come chiamarsi che ne so Gordon Parker... o altri nomi così spettacolari


message 71: by Krodì80 (last edited Jun 04, 2023 11:20AM) (new)

Krodì80 | 830 comments Leggo che ci ha lasciati la storica voce italiana di Philip Roth, Vincenzo Mantovani... artefice - indubbiamente - di una buona parte della fortuna editoriale in terra italica del nostro amato Philip Roth

https://www.corriere.it/cultura/23_gi...


message 72: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5160 comments Mod
e traduttore di tanto altro da Hemingway a Gaddis. grazie Krodi, non avevo visto


message 73: by Chiara187 (new)

Chiara187 | 553 comments Tittirossa wrote: "e traduttore di tanto altro da Hemingway a Gaddis. grazie Krodi, non avevo visto"

Di Richard Ford, il mio americano preferito.
Grazie Krodi, mi era sfuggito


message 74: by Antonio (new)

Antonio Fanelli (voss63) | 480 comments ieri ho visto l'episodio di Maisel in cui sta per sposare Philip Roth.
:D


message 75: by piperitapitta (new)

piperitapitta (lapitta) | 5464 comments Mod
Antonio wrote: "ieri ho visto l'episodio di Maisel in cui sta per sposare Philip Roth.
:D"


Ahah, fantastica!


message 76: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5160 comments Mod
si, non ci volevo credere :-) :D


message 77: by piperitapitta (new)

piperitapitta (lapitta) | 5464 comments Mod
Tittirossa wrote: "si, non ci volevo credere :-) :D"

Io quando l'ho capito mi sono ribaltata sul divano dalle risate :-D


message 78: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5160 comments Mod
piperitapitta wrote: "Tittirossa wrote: "si, non ci volevo credere :-) :D"

Io quando l'ho capito mi sono ribaltata sul divano dalle risate :-D"


cmq, io adesso mi rivedo tutta in fila le 5 stagioni (mi manca l'ultimo episodio per cui aspetto la giornata ideale, e non so quando sarà), perchè la prima volta tra leggere i sottotitoli in inglese che altrimenti ti perdi il senso, guardare i vestiti, capire i joke, metà e più delle cose, me le sono persa


message 79: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5160 comments Mod
Colajanni oggi, in intervista sul Corsera, parla del catalogo Rothiano-adelphiano.
ritradurranno tutto (tranne qualcosa di Mantovani e Gobetti) a firma Codignola e Pareschi. sperem ben perché dice "non si tratta solo di tradurre egregiamente ma di gareggiare col suo estro comico, infantile, erotico e tormentato"

quel gareggiare mi spaventa


message 80: by Elalma (new)

Elalma | 422 comments Spaventa anche a me, a dire il vero. A me piacevano le traduzioni di Mantovani


message 81: by Krodì80 (last edited Feb 16, 2025 04:48AM) (new)

Krodì80 | 830 comments Tittirossa wrote: "Colajanni oggi, in intervista sul Corsera, parla del catalogo Rothiano-adelphiano.
ritradurranno tutto (tranne qualcosa di Mantovani e Gobetti) a firma Codignola e Pareschi. sperem ben perché dice ..."


Titti, mi hai anticipato... letto anch'io stamane, sono contento che tengano alcune buone traduzioni di Mantovani/Gobetti... detto questo, Silvia Pareschi/Matteo Codignola sono anche ottimi traduttori, vedremo cosa pubblicheranno! Ci resta solo di attendere qualche mese, credo...


message 82: by Krodì80 (last edited Feb 16, 2025 04:48AM) (new)

Krodì80 | 830 comments Elalma wrote: "Spaventa anche a me, a dire il vero. A me piacevano le traduzioni di Mantovani"

Anche a me, e pensavo fossero stimate quasi unanimemente... d'altronde, Adelphi non sempre tiene le vecchie traduzioni (vedi con Carrère, molti li hanno ritradotti, nonostante molte versioni Einaudi fossero - per me - molto convincenti...).


message 83: by Giovanni84 (new)

Giovanni84 | 811 comments Su La Lettura di oggi c'è l'intervista al traduttore della nuova edizione Adelphi di Portnoy, e ha giustificato il titolo (cioè l'aver tolto "Il lamento di") in maniera a mio parere interessante.

Sostanzialmente dice che "complaint" ha più significati, mentre "lamento" è riduttivo e lo stesso Roth era scontento di quella scelta di traduzione nel titolo.


message 84: by Catoblepa (new)

Catoblepa (Protomoderno) | 5424 comments Mod
In effetti "complaint" può voler dire anche "malessere" e vista la struttura del romanzo è un significato
altrettanto valido. In che modo chiamare il romanzo semplicemente "Portnoy" possa trasmettere l'ambiguità dell'originale non riesco a capirlo.

Che Roth si sia lamentato del titolo italiano (Roth's complaint?) non ci credo, viste le scelte fatte dai traduttori di altre lingue. Sono andato a guardarle apposta: "lamento" anche in spagnolo, "Portnoy e il suo complesso" in francese e in portoghese, "l'aneddoto di Portnoy" in russo". Sarà stato scontento di tutte?
L'unico a recuperare il malessere è il tedesco "Portnoys Beschwerden", ma si perde il senso del lamento. Questo a Roth sarà piaciuto?


message 85: by Krodì80 (last edited May 11, 2025 12:02PM) (new)

Krodì80 | 830 comments Devo ancora leggerlo bene, il numero de La Lettura, molto ricco... come anche Robinson/Repubblica, che ho acquistato, al solito. Di certo, comprerò questo nuovo volume di Adelphi. Codignola è un ottimo traduttore, anche se davvero non capisco del tutto la scelta, pur avendo letto velocemente le ragioni di cui sopra... Il biografo di Roth pare non d'accordo su questa scelta (sempre intervistato su questo numero).


message 86: by Ubik (new)

Ubik 2.0 | 1514 comments Temo che sia la solita scelta adottata affinché se ne parli. Bene o male non importa purché se ne parli, e si attiri l'attenzione.
Obiettivo raggiunto, mi pare...


message 87: by Giovanni84 (new)

Giovanni84 | 811 comments La copertina è molto bella


message 88: by Tittirossa (last edited May 12, 2025 12:44AM) (new)

Tittirossa | 5160 comments Mod
io ne penso il peggio. mi sono letta tutte le pagine de la Lettura e sia Blake che la Morara dicono che Roth non si è mai lamentato del titolo italiano. trovo la cosa una supermarchettona ad Adelphi, anche abbastanza squallida, nel senso che non c'è un approfondimento sulla necessità di una nuova traduzione con contraltare:
Trevi dice oh che bello, Codignola dice che lui Portnoy non se lo ricordava anche se lo ha letto tante volte per i passi più osé (pensavo Codi non avesse 70 anni e in gioventù avesse accesso alla pornografia digitale).
l'inserto in sè è ben costruito, a più voci ma nessuna di queste si pone veramente in modo critico il punto: sentivamo noi lettori (rothiani della prima ora, della seconda ora*, newcoming, etc.) la necessità di avere una traduzione che fa sembrare la voce narrante sotto acidi (leggete prima l'inglese e poi l'italiano esagitato che Codi sceglie di adottare, viene voglia di dargli una sberla ad ogni riga, alla voce narrante)?
L'effetto è di "tirato via" e per tradurre uno che sulla lingua, sul periodare, sul limare, sul rifinire si e accanito infinitamente, beh per ora, da quello che si può giudicare dall'incipit, il fastidio è tanto.
mah. capisco che se spendi un fantastiliardo per i diritti , puoi pensare di tirarli su, solo rivendendo l'opera omnia ormai solo inseguendo i tiktoker ....

*io sono una rothiana della seconda o terza ora, l'ho sempre schifato (lessi nel 1987 La Ragazza di Tony Letta nel lontano 1987, e per anni mi sono chiesta se quello che poi sarebbe diventato il Più Grande Aspirante al Nobel per la Letteratura avesse un omonimo :-)
poi ho letto Pastorale Americana nel 2009 e non mi ha detto più di tanto, ma ho rivisto il giudizio nella progressione della lettura.
e probabilmente con l'avanzare dell'età ho iniziato ad apprezzarlo sempre di più
(un po' come con Simenon)


message 89: by piperitapitta (new)

piperitapitta (lapitta) | 5464 comments Mod
Titti, scatena il correttore o mettiti gli occhiali!!! 😘😜


message 90: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5160 comments Mod
piperitapitta wrote: "Titti, scatena il correttore o mettiti gli occhiali!!! 😘😜"

fatto, non c'è pietà per le vecchiette!


message 91: by Giovanni84 (new)

Giovanni84 | 811 comments A me il titolo sembra più elegante così, senza "il lamento di".
Portnoy e basta, mi sembra un titolo più piacevole.


message 92: by Sarag22 (new)

Sarag22 | 583 comments Complaint a me fa pensare ai reclami. Comunque non trovo sensato il cambiamento del titolo, perché, anche se l'ho letto qualche anno fa, a me aveva dato proprio l'idea di uno sfogo, di una protesta del protagonista.
Ho letto la traduzione dell'incipit, confrontata con l'originale, e la lingua di Roth mi è sembrata armonica, mentre la traduzione attuale sembra "nervosa". Mi terrò l'edizione Einaudi.


message 93: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5160 comments Mod
io sono molto scettica perché mi sembra che tutto l'impianto si basi sullo "stupore, splendore, specchio.... dei tempi" per parafrasare la pubblicità di un televisore che faceva vedere i colori in modo più brillante.
codignola non ha un pedigree da traduttore particolarmente blasonato, ha tradotto Ridchley (e a questo punto mi viene il dubbio che tutte quelle furbizie che mi hanno infastidito fossero aggiunte sue) e un po di autori "leggeri". niente in confronto a un Mantovani, ad esempio.
la nuova gestione Adelphi ha sicuramente una impronta che non è quella di Calasso, cosa impossibile peraltro da riprodurre. e mi sembra si accingano a riscuotere le rendite del passato.
poi, imho sicuramente deleterio che la "voce" rothiana in italiano da ora in poi avrà questo imprinting interpretativo (che in Portnoy è esagitato e magari in Shabbath sarà cupo). per manifesta incapacità di tradurre rispettando l'autore è massimo disprezzo del lettore


message 94: by Emmapeel (new)

Emmapeel | 917 comments D’accordo con @Ubik, operazione di marketing che sta funzionando benissimo. A leggere l’incipit, mi sembra una traduzione che trasuda ansia di “lasciare il segno” da ogni rigo. Di solito sono quelle che invecchiano prima, anche per il ricorso a termini molto giovanilisti che fra qualche anno suoneranno come gli “Ehi, tu, matusa!” dei musicarelli. Giudizio ovviamente parziale, bisognerebbe leggere almeno metà libro per capire se è tutta così. Non sono una vestale di Roth, di fatto è un autore che conosco pochissimo ma credo che in caso mi terrò anch’io sulle edizioni Einaudi, preferisco i traduttori che si pongono a fianco dell’opera, non davanti.


message 95: by lise.charmel (new)

lise.charmel (lisecharmel) | 2552 comments Giovanni84 wrote: "A me il titolo sembra più elegante così, senza "il lamento di".
Portnoy e basta, mi sembra un titolo più piacevole."


Portnoy da solo a me sembra un toponimo :D

Mi domando cosa faranno con l'audiolibro, che è letto ovviamente nella traduzione Einaudi.
Ovviamente non mi stancherò mai di consigliarlo: l'interpretazione di Marinelli è superlativa.


message 96: by Tyrone_Slothrop (ex-MB) (last edited May 14, 2025 09:32AM) (new)

Tyrone_Slothrop (ex-MB) | 184 comments Ubik wrote: "Temo che sia la solita scelta adottata affinché se ne parli. Bene o male non importa purché se ne parli, e si attiri l'attenzione.
Obiettivo raggiunto, mi pare..."


esattamente - ora abbiamo anche l'articolo de Il Post con integrata l'opinione della "TikToker ed influencer molto seguita" (per la gioia di Catoblepa che credo sia un suo grande fan)

https://www.ilpost.it/2025/05/14/port...

si è quindi completata la transizione da legittima questione filologica e letteraria ad argomento di chiacchiera superficiale e commerciale del denso milieu pop-midcult ignorante che è ormai l'editoria italiana.

Io capisco bene che ormai le case editrici devono fare così per campare e che al giorno d'oggi a Manganelli, Arbasino, Calvino e Gadda non farebbero decidere nemmeno cosa scrivere su Instagram - e quindi non mi scandalizzo nè mi lamento eccessivamente di questa piega di massificazione della letteratura "alta" (sempre che sia mai esistita).

Però, ecco, rivendico il diritto di dire




message 97: by Giovanni84 (new)

Giovanni84 | 811 comments La copertina è molto bella, non so se l'ho già detto.

Io sinceramente sono un po' perplesso comunque, per tutta la discussione, qui e ovunque.
Perché, sostanzialmente, chi se ne frega del titolo?
Alla fin fine ha tolto solo "il lamento di", posso capire le polemiche e le elucubrazioni se lo avesse chiamato in maniera insensata e bizzarra. Ma Portnoy va bene, dai.

L'importante è che la traduzione del romanzo sia buona.
Io penso che comprerò questa nuova edizione, sono molto curioso. Ho letto Portnoy tanti anni fa, non sarò in grado di fare confronti, quello che spero è che sia divertente come ricordo che sia.


message 98: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5160 comments Mod
per me il titolo è parte integrante del romanzo, e infatti controllo sempre - quando ho le capacità linguistiche - l'originale. ti da il senso, l'orientamento, a volte anche una chiave di lettura. non è assolutamente neutro. (da la montagna incantata fino a il giovane holden ci sono esempi a bizzeffe)
aver scelto di cambiarlo per me non ha nulla a che fare sul senso, ma più col marketing: titolo nuovo, libro nuovo.
sulla traduzione mi sono già espressa.


message 99: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5160 comments Mod
ho iniziato su suggerimento di qualcuno di voi l'ascolto di Lamento di Portnoy letto da Marinelli, con sotto in contemporanea la nuova traduzione.
posto che Marinelli è stratosferico e non riesco a smettere, il confronto anche oltre l'incipit è impietoso.
nel senso che capisco meglio l'intento, cioe dibsvecchiare, solo che ha scelto un tono giovanilistico (ahimè non giovane) che dopo 20, 30pagine diventa caricaturale. quello che a me sembra, è una assenza di controllo, una non adesione allo spirito complessivo della traduzione, e questo fa si che ci metta del suo (o forse è l'hybris momentanea e tutti i traduttori si sentono autori, penso alla durastanti, a rossore, e pensano così di lasciare il segno).
lo so che ha tradotto l'universo mondo portandolo al successo, ma anche Beppe Fiorello ha interpretato l'universo mondo con successo, ma questo non fa di lui un grande attore.
detto questo, Marinelli è un grande interprete e non si riesce a smettere di ascoltarlo, Codignola fa quel vhe può è a metà di Pippe (questa la nuova traduzione di Seghe) lho abbandonato


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